PER UNA "CARTA" VISIVA DEI DIRITTI CIVILI

Spazio Auditorium, Milano 24 novembre 2001

"Dei diritti si può (e si deve) parlare in tanti modi, anche attraverso un disegno, una lettura o una strofa, perchè tante (troppe) sono le forme attraverso cui i diritti vengono violati quotidianamente ai quattro angoli del mondo.

Uno di questi angoli è anche casa nostra, sono le nostre strade, città, istituzioni.

E' troppo comodo, rassicurante, e purtroppo consueto, il riflesso condizionato con cui, quando si parla di diritti negati (che riguardino la sfera della dignità e dell'incolumità umana, dell'esercizio di cittadinanza, della libertà di pensiero o di professione religiosa fa lo stesso) tendiamo sempre a ritenercene immuni, a pensare ai regimi autoritari nel sud del mondo, alle carceri turche, ai campi profughi in Palestina.

Poi, magari sollecitati da una mostra, richamati da un dipinto, da una poesia o da uno scritto, agli occhi e alla coscienza torna la consapevolezza che il problema dei diritti ci riguarda tutti (...).

I diritti sono un "tutto" che ci chiama in causa come "cittadini globali". Rivendicare, promuovere, costruire, esercitare diritti significa questo: globalizzarli. Non lasciare nessun angolo del mondo opaco e nascosto allo sguardo e, dunque, ai principi dell'umanità e della legalità internazionale (...)

Ma proprio perchè i tempi sembrano più cupi e la convivenza più difficile, occorre moltiplicare le ragioni della speranza, la determinazione dell'impegno, la costanza della denuncia, la responsabilità della proposta e del progetto. Anche attraverso la testimonianza, anche attraverso la poesia: armi potenti e innocenti che parlano, alla nostra comune coscienza, della nostra condivisa condizione e del nostro bisogno di un mondo più giusto e più umano.

Luigi Ciotti, Presidente Nazionale di Libera

(dal catalogo della mostra)

 

 

(...) "Poichè queste opere sono state donate a "Libera" con lo scopo di assistere le vittime di sorprusi e violenze, è chiaro che esiste, c'è, brilla alto e chiaro, ciò che accomuna gli artisti presenti: l'idea della libertà come diritto inalienabile.

Chi ha il dono dell'espressione è per definizione libero nel suo cuore e nel suo farsi del suo mestiere di artista: quando l'arte si inchina al potere e se ne fa banditrice, si confonde, s'avvilisce, perde lo smalto della sua unicità, il quadro diventa pubblicitario, la voce del poeta si spegne nel coro, la moda omologando tutto annulla con la libertà anche la forza e la verità dell'artista. In altro modo, secondo altri destini, per le infinite strade del vivere, ogni uomo che nasce avrebbe il diritto di crescere al riparo dei bisogni primari e dalle violenze, aiutato da chi sta intorno - la società - a respirare libero e autonomo (...).

Gina Lagorio, scrittrice

(dal catalogo della mostra)

C. Sammartino, Prayer in the wind, luglio 2001

 

Dei 201 aderenti alla mostra si citano:

Alessandro Antiochia - Nando Dalla Chiesa - Rita Borsellino - Antonino Caponnetto - Tullio Pericoli - Vincenzo Consolo - Ulderico Manani - Sergio Palladini - Michela Savaia - Emilio Isgrò - Alda Merini - Graciela Lodigiani - Alfredo Mazzotta - Andrea Pestolozza - Roberto Sanesi - Mauro Staccioli - Antonio Tonelli - Ernesto Treccani - Paolo Turturro - Miklos Varga - Katerina Viteckova- Jason Wilson - Lin Yan Mei - Andrea Zanzotto - Vladimir Zuev.

Promotori:

Alberto Casiraghi, Luigi Ciotti, Dario Fo, Lorenzo Frigerio, Jole Garuti, Massimo Geranio, Gina Lagorio, Moni Ovadia, Franca Rame, Silvio Riolfo.

Curatore: Massimo Geranio

Catalogo: ViennePierre edizioni

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