"Campi di Gloria"

Campi di Gloria è un regolamento per wargame che copre i maggiori elementi del combattimento terrestre dalla Rivoluzione francese fino alla battaglia di Waterloo, ed è frutto di molti anni di sviluppo di wargame napoleonico e mutua molte delle sue regole dai tradizionali regolamenti.

Il wargame in miniature si è evoluto da semplice gioco con i soldatini fino ad una complessa simulazione, così complicata da essere pressoché ingiocabile.

Trentacinque o quarant'anni fa, si poneva poco o nessun’attenzione alla scala di gioco, le dimensioni delle unità e degli eserciti dipendevano dai soldatini e dell'area di gioco disponibile, ogni relazione con eventi storici era puramente casuale.

All'inizio degli anni '60, miniature e scala del terreno cominciarono ad avvicinarsi; ciò, insieme allo sviluppo di regole sul morale e sul controllo del comando, fu la base per gli sviluppi futuri del wargame storico con le miniature e che una serata di gioco non era sufficiente per ricreare un'intera battaglia non costituiva un problema.

Tale sviluppo ha portato i giocatori che impersonano un comandante di Corpo responsabile di diverse unità a scrivere ordini per ciascuna di loro e contemporaneamente a preoccuparsi dei rapporti d'attacco-difesa e consultare una miriade di tabelle per determinare il fuoco, il movimento, il morale, cercando di eseguire gli ordini ricevuti dal comandante generale.

Essendo i giocatori oberati da tali compiti, ci si può stupire che il gioco possa effettivamente essere giocato, il tempo per portare a termine una battaglia è proibitivo.

Campi di Gloria rappresenta un tentativo di trovare un compromesso tra la giocabilità e realismo, cercando di fornire al giocatore medio la possibilità di ricostruire su di un tavolo di ragionevoli dimensioni una gran varietà di campi di battaglia, entro un tempo ragionevole.

Ogni aspetto delle guerre napoleoniche è stato considerato con l’esperienza accumulata negli anni. La nostra intenzione è stata quella che se una regola non era completamente necessaria era meglio non includerla.