La tribù di Giuda

Giuda, te loderanno i tuoi fratelli;

la tua mano sarà sulla nuca dei tui nemici;

davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.

Un giovane leone è Giuda:

dalla preda, figlio mio, sei tornato;

si è sdraiato, si è accovacciato come un leone

e come una leonessa; chi oserà farlo alzare?

Non sarà tolto lo scettro da Giuda

né il bastone del comando tra i suoi piedi,

finché verrà colui al quale esso appartiene

e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli.

Egli lega alla vite il suo asinello

e a scelta vite il figlio della sua asina,

lava nel vino la veste

e nel sangue dell'uva il manto;

lucidi ha gli occhi per il vino

e bianchi i denti per il latte.

Gen. 49, 8-12

Ascolta, Signore, la voce di Giuda

e riconducilo verso il suo popolo;

la sua mano difenderà la sua causa

e tu sarai l'aiuto contro i suoi avversari.

Det.33,7

parete meridionale, quarta finestra

simbolo: Un leone

pietra: lo zeffiro, detiene il potere spirituale e temporale

A Giuda, terzo figlio di Giacobbe e di Lea, è assegnata la funzione regale raffigurata dalla figura del leone. Monarca e annunciatore di un'altra regalità, Giuda inaugura la filiazione messianica. dalla discendenza nascerà Davide, il re-poeta, riconciliatore delle tribù del sud e del nord, che farà di Gerusalemme la prima capitale della terra di Palestina. L'animale araldico di Giuda, il leone, è, come descritto dai versetti della Genesi, accucciato davanti a una visione fugace dei bastioni della Città Santa. Al di sopra della corona risplende la parola YEHUDA (Giuda). Il libro dei Re ci racconta che almeno una volta all'anno il Re benediceva il popolo, e al sommo della vetrata due mani si uniscono in un gesto di glorificazione e di preghiera. La corona regale sovrasta l'insieme della composizione. Il colore porpora è dominante, e conferisce alla vetrata un tono di grave solennità. Un chiaroscuro nervoso e leggero anima le forme, e in basso sulla destra Mar Chagall ha apposto in caratteri ebraici la sua firma. La finestra è rossa...nella benedizione di Giacobbe leggiamo: "..lava nel vino la veste e nel sangue dell'uva il manto..".