La tribù di Simeone

La vetrata di Simeone è realizzata anch'essa in un blu dominante, ma aspro, acre.

Simeone e Levi sono fratelli,

strumenti di violenza sono i loro coltelli.

nel loro conciliabolo non entri l'anima mia,

al loro convegno non si unisca il mio cuore.

Perchè con ira hanno ucciso gli uomini

e con passione hanno storpiato i tori.

maledetta la loro ira, perchè violenta,

e la loro collera, perchè crudele!

io li dividerò in Giacobbe

e li disperderoò in Israele.

Gen. 49, 5-7

 

prete orientale, seconda finestra

simbolo: una torre

pietra: il topazio, incarna il sapere e l'insegnamento

Al pari di Ruben, Giuda, Issacar e Zabulon, anche Simeone e Levi sono filgi di Lea. Per vendicare la sorella Dina sedota dal figlio di Hamor, Sichem, Simeone e Levi massacrarono tutti i familiari di Sichem, mentre il padre loto otteneva la riparazione dell'offesa con il matrimonio. Giacobbe ricorda l'incidente e stigmatizza la violenza inconsulta dei due fratelli e preannuncia che sadanno destinati a disperdesi. La vetrata di Simeone incupisce, prolungandoli, gli azzurri della vetrata di Ruben. Al centro della composizione il globo terrestre sembra muoversi sulla volta di un cielo notturno.Nella zona centrale in basso si vede un mondo diviso e sopra, due cerchi più piccoli di rosso intenso, che forse ricordano la divisione delle tribù di Simeone e di Levi, nonchè la maledizione di Giacobbe. Ci sono due animali (ferocia) che si muovono in direzione opposte (un cavallo e un toro alato, colpletamentare alla rossa ferita delle colombe trafitte). Delle forme circolari, al sommo, sottolineano il movimento generale che ruota intorno al pianeta-madre. Dal momento che Simeone fu disperso in 17 città nella terra di Giuda, si possono notare in basso della facciate e finestre di edifici. La composizione sparpagliata delle finestre e il colore chiave esprimono, in qualche modo la maledizione di Giacobbe.