La tribù di Zabulon

 

Zàbulon abiterà lungo il lido del mare

e sarà l'approdo delle navi,

con il fianco rivolto a Sidone.

Gen. 49, 13

Per Zàbulon disse:

Gioisci, Zabulon, ogni volta che parti

Det.33,18

 

parete meridionale, quinta finestra

simbolo: Un vascello

pietra: lo smeraldo chiaro, regna sul commercio e le relazioni internazionali

Sii felice, Zabulon, nelle tue spedizioni, dice Mosè che raddoppia con la sua benedizione di Giacobbe. La vetrata di Zabulon continua con l'impiego dei rossi vibranti come quella precedente; ma dei verdi e degli azzurri già preannunciano la freschezza di quella che segue, la vetrata di Issacar. Nello spazio centrale le sagome di due pesci affrontati balzano, slanciandosi verso il sommo, e sono fatte di sprazzi porporini, verdi e blu. La figura del pesce antichissimo motivo iconografico di origine orientale e presente nei mosaici palestinesi, acquista qui nuova vita. Segno di abbondanza, secondo il linguaggio zodiacale, può essere anche interpretato nel suo rignificato religioso di vita eterna. I due pesci nel centro, di colore blu in campo rosso, significano anche che questa tribù di navigatori fu celebre nei tempi antichi per i suoi commerci e le sue mercanzie. Le lettere ebraiche, nella loro monumentalità, innalzano il nome di Zabulon al sommo della vetrata. Il simbolo di Zabulon è un vascello (si vede in basso). Zabulon è il sesto nato di Giacobbe, ma fu menzionato prima di Issacar dal momento che la sua tribù era impegnata nel commercio per sostenere Issacar nello studio della Torah.