Il Milan crolla al "Riazor", in semifinale vanno i galiziani del Deportivo La Coruna. Solo il Porto, che impone il 2-2 al Lione al "Municipal De Gerland", delle favorite alla vittoria finale supera il turno. Vanno in semifinale  Monaco e Chelsea, eliminate le favorite Real Madrid e Arsenal. 


Inizia da Pandiani la clamorosa riscossa del Deportivo che elimina il MIlan dalla Champions League.

Deportivo La Coruña-Milan 4-0 (andata 1-4), ore 20.45 del 07/4.
DEPORTIVO (4-4-2): Molina; Manuel Pablo, Andrade, Naybet, Romero; Sergio, Mauro Silva, Victor, Valeron (90' Djalinha); Luque (65' Fran), Pandiani 87' Duscher)
MILAN (4-4-2): Dida, Cafù, Nesta, Maldini, Pancaro (77' Rui Costa); Pirlo (60' Serginho), Gattuso, Seedorf, Kakà; Tomasson (68'Inzaghi), Shevchenlo
ARBITRO: Meier (Svizzera)
RETI: 6' Pandiani, 35' Valeron, 44' Luque, 76' Fran
AMMONITI: Molina, Victor, Pandiani (D), Pirlo (M)       SPETTATORI: 29.000
Non c'è due senza tre. Dopo Real Madrid e Arsenal eliminate martedì sera da Monaco e Chelsea, ieri sera è toccato ai campioni in carica del Milan uscire clamorosamente dalla Champions League ad opera dei galiziani del Deportivo La Coruna autori di una prova volitiva e aiutati dalla serata abulica della squadra di Ancelotti. Molti gli errori difensivi della squadra milanese, decisivi quelli di Maldini, Dida e Nesta in occasione dei primi tre goals del Deportivo. 
Il Milan, con Tomasson e Shevchenko in attacco e Filippo Inzaghi in panchina, parte discretamente ma al 6' Pandiani riceve a centro area, si libera di maldini e realizza l'1-0 con un tiro non forte ma preciso su cui Dida non può arrivare. Al 35' Valeron raddoppia e riapre la corsa alla qualificazione: cross dalla sinistra di Victor, caccia alle farfalle di Dida e pallone facile facile da toccare di testa in fondo alla rete per Valeron. Il colpo del KO giunge al 44' ed è opera di Luque, uno dei migliori del Deportivo, che approfitta di un errato controllo di nesta, si invola centralmente e appena dentro l'area fulmina all'incrocio dei pali. E il Milan? Scomparso, "missed". Nella ripresa arriva anche il 4-0, stavolta sul tiro violento di Fran ci mette la gamba Pancaro (76') e la notte blu diventa nera per il Milan. Che prova nel finale a rimediare il golletto che avrebbe valso i supplementari. Ma non c'è niente da fare. Una conclusione di Rui Costa viene deviata in tuffo da Molina e Filippo Inzaghi nei minuti finali non ha la forza per tirare decentemente da posizione favorevole. Finisce 4-0, rossoneri fuori con demerito, galiziani in semifinale. Il tecnico spagnolo Irureta aveva promesso un viaggio in ginocchio al santuario della Madonna di Compostela nel caso il "Depo" avesse eliminato il Milan. Dice che lo aveva detto così per dire, non può fare 70 km in ginocchio. Può darsi che la Madonna si offende. Attento, Irureta!
GLI ALTRI QUARTI DI FINALE
Olympique Lione-Porto 2-2 (and. 0-2), ore 20.45 del 07/4.
RETI: 4', 47' Maniche (P), 14' Luyindula (OL), 90' Elber (OL) 
Gran bel primo tempo con il Lione che parte di gran carriera e va in rete al 3' con Luyindula ma l'arbitro, un sig. Frisk in pessima serata, annulla per un fuorigioco inesistente. Alla prima occasione il Porto va in vantaggio: passaggio da pallone d'oro di Deco a Maniche che si invola in area e batte Coupe gelando il "De Gerland". I francesi non ci stanno e pareggiano meritatamente al 13' con Luyindula che stoppa di coscia un assist dal fondo di Moulouda (grande partita) e batte Vitor Baia. Il Lione insiste ma è bravo l'ex portiere della nazionale lusitana Vitor Baia ad annullare una violenta conclusione dal limite di Elber (29'). I portoghesi reclamano un rigore sacrosanto per un atterramento di Carlos Alberto da parte di Coupe (46') ma il sig. Frisk fa cenno di proseguire. Nella ripresa, il colpo del KO per i francesi: ancora Deco crossa dalla sinistra per Maniche che colpisce al volo da centro area siglando una spettacolare rete. A metà ripresa il Lione rimane in 10 per l'espulsione per doppia ammonizione di Edmilson ma riesce a pareggiare al 90' con un gran colpo di testa di Elber su cross di Maulouda. Pareggio giusto come giusta è la qualificazione del Porto che rimane, ora, come il più autorevole candidato alla vittoria finale. Ma sulla sua strada c'è il Deportivo ammazza-italiane (Milan, Juventus).

Monaco-Real Madrid 3-1 (andata 2-4)
Martedì 06/4 ore 20.45
RETI: 35' Raul (RM), 45'+1 Giuly (M), 48'  Morientes (M), 66' Giuly (M)
Colossale impresa del Monaco che al "Luis II" di Montecarlo  ha ribaltato il 2-4 dell'andata eliminando nientepopodimenocchè il "galactico" Real Madrid. Eroe della serata l'ex madrileno Fernando Morientes che ieri sera ha realizzato il goal del 2-1  e autore del goal del 2-4 nei minuti finali della gara d'andata al "Bernabeu", quello che in pratica ha permesso di sovvertire le sorti della qualificazione nella gara di ritorno.
Era iniziata bene, per gli spagnoli, che nella prima parte dell'incontro erano riusciti ad imporre il loro gioco andando in vantaggio con Raul trovato libero a centro area da Ronaldo, autore di una travolgente azione personale (35'). Nei minuti di recupero però (46') il Monaco pareggia con Giuly che spedisce in rete, al volo, dal limite un assist di Morientes. All'inizio della ripresa il goal di Morientes che riapre il discorso qualificazione: l'ex "Merengue" colpisce di testa da centro area su un cross lungo e spedisce il pallone all'incrocio dei pali. La rete del trionfo giunge al 66' ancora con Giuly che devia di tacco una violenta conclusione dal limite di Ibarra.
Il Real Madrid potrebbe portarsi sul 2-3 (e quindi qualificarsi) ma il sig. Collina annulla per fuorigioco una rete a Raul ai più apparsa regolare. 


Morientes, del Monaco, caccia fuori dalla Champions League la sua ex squadra, il Real Madrid, con due reti tra gara d'andata e ritorno.

Nel finale, i sudditi del Principe Ranieri di Monaco potrebbero dilagare ma colpiscono 2 pali con Nonda e Adebayor ma rischiano anche la beffa su una conclusione a tempo scaduto di Raul ma il portiere "italianuzzo" Roma scaccia le streghe. Monaco in semifinale contro il Chelsea, autore dell'altra clamorosa impresa della serata.
Arsenal-Chelsea 1-2 (andata 1-1), martedì 06/4 ore 20.45
RETI: 45'+1 Reyes (A), 51' Lampard (C), 87' Bridge (C)
Il Chelsea si sveglia nella ripresa e supera clamorosamente un Arsenal improvvisamente vuoto di energie. I "Gunners" avevano giocato un ottimo primo tempo andando in vantaggio nel primo minuto di recupero con l'ex attaccante del Siviglia Reyes che riceve libero a centro area un assist di testa di Henry sul quale Ljungberg non riesce ad intervenire e infila rasoterra in rete. All'inizio della ripresa, da una goffa respinta del disastroso Lehmann su tiro da fuori area di Makelele, giunge il secco tap-in di Lampard che rimette in corsa il Chelsea. Si infortuna Henry che esce intorno all'80' e dopo avere rischiato la capitolazione su di un tiro di Gudjhonsen ribattuto sulla linea (?) da Ashley Cole (85') subisce il goal del KO all'87' al culmine di un dai-e-vai tra Bridge
e Gudjohnsen concluso dal primo con un perentorio diagonale che non lascia scampo a Lehmann. Finisce tra le lacrime (di gioia) di Mister Ranieri e quelle (di dolore) degli increduli tifosi dei "Gunners" che in pochi giorni sono usciti da FA Cup e Champions League.

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