È un metodo di costruzione di pannelli, che risultano essere robusti e leggeri. Usando poco legname, spesso di essenze povere, possono essere abbastanza economici rispetto al legno massiccio. Molto usati fino a qualche decennio fa nell'industria mobiliera, hanno via via perso terreno a favore del truciolare, dato il più basso bisogno di manodopera di quest'ultimo. Si possono ancora trovare in commercio mobili in tamburato, ma normalmente questi non sono dei più economici. Si presta benissimo invece per l'uso amatoriale, visti gli ottimi risultati raggiungibili con relativa facilità ed a costo contenuto. Il tamburato non è altro che un pannello ottenuto incollando due fogli di compensato (normalmente da 4 mm) su un telaio di listelli di abete, od altra essenza comune. Appunto per la forma creata, vuota all'interno, si crea un "tamburo", da cui il nome. Per pannelli di dimensioni più grandi, o quando il pannello viene usato come ripiano, si usa inserire nell'intercapedine dei listelli (verticali) di compensato, così da irrigidire la superficie. Talvolta questo stesso effetto è ottenuto di rimando da traverse del telaio, inserite per incrementare la sua rigidità.