Colle PVA (Poli-Vinil-Acetato) 

Le colle PVA sono le più comuni per uso in falegnameria. Benchè il mercato italiano sia il monopolio quasi esclusivo delle colle PVA normali (anche dette bianche), in realtà ne esistono di tre tipi: normali o bianche, alifatiche o gialle ed interallaccianti o cross-linking. Tutti e tre i tipi hanno caratteristiche molto bilanciate, che fanno le colle PVA veramente ideali per incollare il legno, e che di conseguenza sono il motivo della loro grandissima diffusione. Sono facili da usare, hanno un tempo di attacco veloce, si essicano rapidamente (tipicamente in 3 ore), si puliscono con acqua, non sono tossiche, e soddisfano la quasi totalità delle necessità in falegnameria. Attenzione però che, quando liquide, soffrono il freddo intenso. Inoltre hanno bassa resistenza allo sforzo trasversale (cioè, si stirano quando sottoposte ad un forte carico tangente alla linea di incollaggio), e per questo motivo non vanno mai usate in lavori strutturali senza qualche forma di legame meccanico (come, ad esempio, per formare travi sottoposte a carico).

 Colla PVA normale (bianca) 

La colla PVA bianca è di uso generale, dotata in particolare di eccellente flessibilità e resistenza a trazione. Caratteristiche negative sono invece il fatto che, quando secca, forma una linea di incollatura gommosa, che si rammollisce al calore dell'attrito della carta vetrata, ingolfandola e rendendola rapidamente inservibile. Inoltre le colle PVA normali non hanno alcuna resistenza all'umidità, e di conseguenza vanno usate esclusivamente per lavori in interno. Sul mercato esiste una pletora pressochè infinita di marche di PVA normale e di sue minime variazioni, benchè il polimero di base venga fabbricato da un numero limitatissimo di colossi chimici dal nome ben noto. Un nome commerciale per questo tipo di colla che ha fatto storia è il famosissimo Vinavil, originariamente un brevetto Montedison. Molte delle colle PVA normali soddisfano le norme europee EN204 D2.

 Colla PVA alifatica (gialla) 

Le resine alifatiche sono probabilmente le migliori colle per falegnameria oggi disponibili. Tecnicamente, sia le colle PVA alifatiche che quelle normali contengono lo stesso polimero: acetato polivinilico. Il PVA alifatico è spesso colorato in giallo, unico modo per distiguerlo dal cugino normale. Con quest'ultimo, le colle alifatiche condividono un gran numero di caratteristiche, quali l'alta resistenza a trazione, facile pulizia ed attacco veloce. Me le colle alifatiche hanno resistenza all'umidità ed allo sforzo trasversale migliorate, appiccicosità più decisa e migliore lavorabilità alla carta vetrata (quando secca, non forma una linea di incollatura gommosa come il PVA normale). Hanno però un periodo di conservazione relativamente breve; dopo circa un anno sono quasi sempre troppo dense per essere usate. Per quanto l'aggiunta d'acqua possa servire a recuperare all'uso un barattolo un po' stantìo, non bisogna esagerare: un barattolo con colla filamentosa è decisamente da buttare. Gran parte di queste colle soddisfano le norme europee EN204 D3. Alcuni nomi commerciali visti sul mercato italiano comprendono la colla Bison Express Wood Glue e la colla UHU Holzleim wasserfest.

 Colla PVA interallacciante (cross-linking) 

Si tratta di colle PVA di ultima generazione, molto diffuse in Nord America, rare o semplicemente non disponibili in Italia. PVA polialifatico monocomponente, è molto resistente all'acqua, ma non è adatto per incollature permanentemente sommerse. Ha un'appiccisosità elevata, si essicca velocemente e resiste bene a soventi ed al calore. Può essere lavorato senza ingolfare la carta vetro. Si pulisce con acqua solo quando in forma liquida. È un collante di uso generale, ed è particolarmente adatto per porte ed arredamenti esterni. La colla Titebond II, prodotta dalla società Franklin, è un prodotto ben noto in USA e Canada.

Versione 1.0 - 1 Marzo 2000