Questa volta tutto ruota per i libri. Questa bella libreria girevole non è soltanto molto decorativa, ma offre anche un appoggio più che adeguato anche per cassette TV ed ogni genere di soprammobili.
Dove stà scritto che una libreria debba essere sempre appoggiata lungo un muro? L'entusiasta del fai da te che abbia la voglia e la capacità necessaria, può costruirsi questo scaffale girevole, tanto originale quanto pratico. Si tratta di una colonna girevole di circa due metri di altezza, dotata di quattro settori dotati ciascuno di quattro scaffali, per un totale di 16 piani di appoggio. Per la costruzione, abbiamo usato MDF e tavole di faggio, ad eccezione dei due fondi (6). Visto che quest'ultimi vengono quasi completamente nascosti durante la costruzione, abbiamo usato delle tavole di piu' economico Okoumé (Gabon).
Il meccanismo che consente la rotazione è nascosto nella base della libreria; è una grossa piastra su cuscinetti, dotata di 8 fori, che sopporta pesi fino a 450 Kg., garantendo una rotazione senza inceppi e l'unione tra la torretta e la base. Tutte le superfici ed i bordi visibili sono nobilitati con piallacci. Sono stati scelti due spessori: le superfici usano del piallaccio di faggio di spessore convenzionale, metre i bordi usano piallacci di spessore pari a 3,1 mm. Quest'ultimo permette di arrotondare gli spigoli senza esporre il legname sottostante. A motivo della forma rotonda dei ripiani, bisogna porre attenzione alla direzione della venatura dei piallacci: per i ripiani (8) a quarto di cerchio, essi vanno applicati ciascuno orientato a 90° da quello del precedente ripiano (ricordarsi di applicare la colla sia sulla superficie del ripiano che sul piallaccio). Ricordarsi anche di orientare la venatura del piallaccio del fascione di base in senso verticale. Lavorate con attenzione e calma - sarete orgogliosi poi del risultato!
Il taglio delle sezioni circolari si fa preferibilmente sulla sega circolare da banco. Il lavoro sucessivo di rifinitura dei bordi è piuttosto complesso, particolarmente per il tagli inclinati da farsi col seghetto alternativo, ed una certa inaccuratezza è pressochè inevitabile.
Si incidono poi le scanalature - almeno 16 per asta- per le pastiglie che uniscono le aste che formano le pareti laterali (9). Attenzione che 8 di queste aste hanno bisogno di incisioni su un solo lato.
Abbiamo determinato la distanza tra il piano di base intermedio (2) ed il fondo inferiore (6) in base allo spessore del meccanismo di rotazione ed allo spazio per le 8 viti che lo fissano. Ricordate di adattare queste misure allo spessore del meccanismo di rotazione che riuscirete a trovare. Lo stesso aggiustaggio va effettuato anche sulle dimensioni dell'apertura quadrata del piano di base (1), necessario per accedere alla viti di fissaggio del meccanismo al piano di base intermedio (2).
Durante l'assiemaggio della torretta, le pareti divisorie (7) sono fissate tra di loro con delle viti posizionate all'altezza dei ripiani, così che gli stessi ne nascondano le teste. Le quattro pareti laterali (9) sono interconnesse con pastiglie incollate. Ognuna di queste pareti sono fissate con due viti a ciascuno dei due fondi (6), senza uso di colla: così che si possano togliere per smontare la libreria. A lavoro finito, non avete altro da fare che disporre i vostri libri, e non vi sarà più niente tra voi le ben guadagnate ore di lettura!
Gli strumenti che vi occorreranno sono (in parentesi le alternative elettriche):
I materiali di consumo includono: colla; carta vetrata media; viti per MDF; spine Ø10x40 mm; pastiglie. La ferramenta necessaria comprende: 1 meccanismo di rotazione 174 x 157 mm, portata max 450 Kg; 8 viti autobloccanti M10x40 con bulloni esagonali e rondelle; 8 rotelle a sfera rotanti da incasso, diametro supporto a sfera 35 mm (vedi figura).
Per il legno da usare, ci occorre la seguente lista:
N° | Quantità | Nome del pezzo | Dimensioni |
---|---|---|---|
MDF spessore 19 mm | |||
1 | 1 | piano di base | 740 x 740 |
2 | 1 | piano di base intermedio | 740 x 740 |
3 | 16 | sezioni di cerchio | 398 x 145 |
4 | 1 | fascione di base (sezione maggiore) | 1900 x 80 |
5 | 1 | fascione di base (sezione minore) | 500 x 80 (¹) |
tavola okoumé spessore 19 mm | |||
6 | 2 | fondi superiore ed inferiore | 794 x 794 |
tavola faggio spessore 19 mm | |||
7 | 4 | pareti interne | 1830 x 457 |
8 | 16 | ripiani | 446 x 246 |
9 | 20 | aste pareti laterali | 1830 x 45 |
10 | 8 | sezioni di cerchio | 336 x 70 |
11 | 8 | sezioni di cerchio | 340 x 75 |
12 | 8 | sezioni di cerchio | 402 x 150 |
13 | 8 | supporti radiali | 280 x 25 (¹) |
avanzi spessore 10 mm | |||
14 | 8 | spessori per rotelle ad incasso | 60 x 60 |
listelli 20 x 10 mm | |||
15 | 16 | listelli di assiemaggio | 201 lunghezza |
circa 98 metri di piallaccio di faggio spesso, 24 x 3,1 mm (per parti 3, 6 e da 8 a 12) | |||
circa 2.2 m² di piallaccio normale (per parti da 3 a 6) |
Si effettua in alcuni semplici passi
La preparazione della cimasa usando due strati di MDF richiede attenzione particolare. I due cerchi (10) ed (11) di faggio sono di diametro leggermente crescente, mentre l'ultimo cerchio di faggio (12) è di diametro parecchio più largo. Tra il cerchio (11) ed il (12) si inserisce il cerchio (3), che procura un profilo svasato che congiunge i due. Il cerchio (3), in MDF, dopo la svasatura, si impiallaccia in faggio.
La svasatura deve essere fatta con molta attenzione. Si possono usare diverse passate con la fresa con punta svasata e pofondità di taglio via via crescente, montando la fresa su un braccio di raggio adeguato ed incernierato ad un pivot centrale. O si può usare un trapano dotato di platorello ed usato a mano libera (lavoro assai meno preciso). Benchè la sucessiva impiallacciatura perdonerà qualche disuniformità della superficie così ottenuta, il lavoro richiede moltissima pazienza e precisione.
La libreria è molto ben ottimizzata, e non vi sono molte semplificazioni possibili. La più ovvia è nella semplificazione della cimasa, che si può far terminare solo con un piano rotondo solido che rimpiazza il cerchio (10).
Un'altra modifica, volta a ridurre i costi, consiste nello scegliere dell'abete come essenza di scelta, da scurire poi magari con un mordente. Addirittura si potrebbero rimpiazzare le parti (7) ed (8) con MDF impiallicciato, metre le parti (6) si potrebbero rimpiazzare con compesato multistrato.
Un'ottima descrizione della tecnica della bordatura si può trovare sul sito di Franco Guernelli alla Bordatura dei pannelli
Versione 1.4 - 8 Agosto 2000