Suggerimenti pratici

Un impregnante idrorepellente fatto in casa

Un impregnante idrorepellente che mantenga visibile il legno sottostante si può ottenere facilmente in casa. Si tratta di una finitura idrorepellente impregnante semitrasparente; in altre parole va ripassata ogni due anni circa e contribuirà a mantenere il colore del legno solo parzialmente. La ricetta è come segue:

*diluente per vernici (acquaragia o simili): 2 l.

*paraffina (una normale candela bianca): 30 g.

*vernice trasparente per esterni (chiamata "flatter" se per applicazioni marine): 0,5 l.

*acrilico Terra di Siena Bruciata: 4 g.

*acrilico Ambra Grezza: 4 g.

Si gratta la paraffina in un contenitore, si aggiunge il diluente mescolando fintanto che la paraffina non si è sciolta (la cosa può durare un'ora; eventualmente si può far sciogliere la paraffina a bagnomaria, aggiungendola al diluente, per affrettare la cosa). Si aggiunge quindi la vernice trasparante ed, eventualmente, i colori acrilici. L'aggiunta di un fungicida è raccomandabile. Si mescola molto bene e si applica a spruzzo o a pennello.

Un metodo di pittura per resistere a lungo all'erosione atmosferica

Una finitura che forma pellicola resiste molto più a lungo se applicata sul legno che è stato trattato con idrorepellenti. L'impregnante idrorepellente fatta in casa di cui sopra può essere la base di partenza per una pittura molto robusta.

 

Si prepara una versione di quanto sopra senza aggiungere i pigmenti, e se ne applicano due mani all'oggetto di legno da pitturare. Si lascia ben essiccare l'impregnante per qualche giorno, e poi si carteggia con paglietta di ferro (o coll'equivalente sintetico Scoth-Brite) per togliere tutti gli eventuali eccessi di cera. Si passa poi una mano di fondo per esterni a base oleosa o sintetica, che può aderire ad eventuali residui di cera. Infine si passa una mano di smalto acrilico all'acqua semilucido. Gli smalti acrilici contengono una percentuale superiore di resine rispetto alle normali pitture all'acqua, e questo permette un degrado più lento della finitura sotto l'azione dei raggi ultravioletti.

Come ripulire il legno annerito

Capita spesso che, dopo qualche anno d'esposizione, il legno, finito o no, si copra di un'antiestetica patina nera. Questa è formata normalmente o da semplice sporco, o da muffa. Per distinguere tra i due, si usa una lente d'ingrandimento, potente. Durante la crescita, con la superficie del legno umida, il fungo della muffa è caratterizzato da una forma filiforme. In stato dormiente, a superficie secca, il fungo ha numerose spore a forma d'uovo. Per contrasto lo sporco appare irregolare in forma e dimensioni. Una semplice verifica si fa su una parte nascosta applicando una goccia o due di normale candeggina (ipoclorito di sodio al 5%): la muffa si sbianca in un paio di minuti, altrimenti probabilmente si tratta di sporco. Attenzione ad usare candeggina "fresca", perché essa tende a deteriorarsi col tempo (cioè l'ipoclorito si decompone in altre sostanze).

 

L'eliminazione dello sporco si fa, ovviamente, con normali detergenti domestici. Per eliminare la muffa, si usa uno di quei detersivi per togliere la muffa dalle docce, che si trovano facilmente in commercio. Si applica con una bella lavata con una spazzola robusta. Altrimenti può usare una miscela fatta così:

*una parte di detersivo domestico

*10 parti di candeggina (o soluzione d'ipoclorito al 5%)

*30 parti d'acqua calda

Moltissima attenzione va posta a non mescolare ammoniaca, o detersivi che la contengono, alla candeggina, pena la formazione di un gas molto tossico.

 

Dopo l'eliminazione della muffa, si applica una nuova finitura, meglio se contenente un fungicida.

Come rinfrescare il colore del legno ingrigito

Ahimè, la frittata è fatta. Una volta che il legno si è ingrigito a causa degli effetti della luce ultravioletta, non c'è modo di riportarlo alle condizioni iniziali. Come detto a proposito della luce nel capitolo sui processi d'erosione atmosferica, il grigio è dato dalla degradazione dello strato superficiale del legno. Per togliere il grigio, non vi sono che due alternative:

*eliminare lo strato degradato

*aggiungere colore

L'eliminazione dello strato degradato si fa' con metodi meccanici. Dalla drastica piallatura, alla carteggiatura con levigatrice a nastro o con paglietta, scegliendo il metodo più adeguato alle condizioni di degrado ed al tipo d'oggetto di legno.

 

L'aggiunta di colore si fa con mordente. Il colore del mordente si comporrà al grigio sottostante, quindi bisogna accertasi prima dei risultati in un punto nascosto. Si può tentare di schiarire un po' il grigio prima di applicare il mordente, ma la cosa si fa chimicamente difficile. Dopo aver comunque ben pulito il legno da sporco o muffa (se ce ne fosse), si può usare uno dei seguenti prodotti chimici:

*normale candeggina (ipoclorito di sodio)

*ipoclorito di calcio (una variante a quanto sopra)

*perossido d'idrogeno, solo od in combinazione con idrossido di sodio (ma non l'idrossido di sodio da solo, che annerisce il legno)

*acido ossalico (sostanza pericolosa)

Sono tutti agenti ossidanti, che, attenuando il grigio, servono a facilitare la successiva colorazione con mordente. Per altro un'attenuazione del grigio si può ottenere anche con semplice carteggiatura.

 

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Versione 1.0 - 6 Agosto 2000