Le creature del fantastico mondo di H.P. Lovecraft

 

La geniale mente del "solitario di Providence" meglio conosciuto come Howard Philips Lovecraft, ha partorito una quantità innumerevole di presenze mostruose, e classificarle non risulta un compito dei più semplici. Nella sua breve carriera (1890 - 1937) di scrittore di incubi e orrori, Lovecraft produsse una serie di opere nelle quali uomini di svariate tipologie e ceti sociali avevano a che fare con esseri mostruosi emersi dalle profondità oceaniche o provenienti da oscure dimensioni parallele, descritti con una precisione maniacale.

Nelle pagine scritte da Lovecraft le entità principali si raggruppano in due distinte classi: "I Grandi Antichi" e gli "Dei Esterni"; i primi sono senza dubbio le presenze più citate, e le loro origini risalgono a miti e leggende rielaborate per l’occasione, essi sono esseri "fisici" che vivono esiliati in qualche cripta sotterranea oppure sono confinati agli angoli di qualche oscura dimensione.

I secondi provengono invece dallo spazio esterno o come nel caso di Azathoth dimorano al centro dell’Universo e confinano con il nostro mondo attraverso spazi temporali.

I Grandi Antichi possono essere raggruppati in ordine di importanza e potenza in questo modo:

- Chtuga

- Cthulhu

- Hastur

- Ithaqua

- Nyogtha

- Shudde M’ell

- Tsathoggua

- Y’golonac

- Yig

Per quanto riguarda invece gli "Dei Esterni" essi sono composti da cinque presenze, tutte ugualmente pericolose:

- Azathot

- Nodens

- Nyarlathotep

- Shub Niggurath

- Yog Sothoth

Fra tutte queste divinità, senza dubbio quelle più conosciute e soprattutto più ricorrenti nella letteratura di H.P.Lovecraft sono Cthulhu e Nyarlathotep di cui sotto trovate una breve descrizione.

CTHULHU

"... la statuetta finì per passare di mano in mano, perchè tutti la potessero vedere da vicino. Non più alta di una ventina di centimetri, rappresentava un mostro dalla figura vagamente umana ma con una testa irta di tentacoli come una piovra. Il tronco, molle e squamoso, era munito di due ali e terminava in quattro zampe artigliate, con le quali il mostro si teneva afferrato a una specie di piedistallo rettangolare, tutto coperto di caratteri indecifrabili. "

Tratto da "Il richiamo di Cthulhu" di

H.P. Lovecraft

 

Cthulhu, una delle divinità più potenti, camminava sulla terra assieme agli altri Grandi Antichi fino a quando fu sconfitto dai "Guardiani della Terra" e da allora esiliato nella sconosciuta città di R’lyeh, dove tuttora riposa in un sonno millenario. HABITAT: Una volta ridestatosi può viaggiare di mondo in mondo o vivere nelle profondità degli oceani assistito da un esercito di mostri ; è anche in grado di volare, grazie alle sue ali, in cerca di nuove vittime.

Attualmente non molto si sa sulla durata del suo stato di inattività, al momento è in uno stato di "animazione sospesa", stato che lo tiene intrappolato in fondo al mare .

ABITUDINI DI VITA: Nonostante sia addormentato è in grado di colpire con il suo letale artiglio tutti coloro che aprano porte per altre dimensioni. Nessuna delle sue vittime è in grado di sottrarsi alla follia. E’ anche in grado di inviare telepaticamente messaggi ai centri di culto eretti in suo onore, per prepararli a un suo letale ritorno.

 

NYARLATHOTEP

"Nyarlathotep. Il caos strisciante. Io sono l’ultimo e parlerò al vuoto in ascolto... e oltre i mondi, vaghi fantasmi di cose mostruose; templi nefandi dalle gigantesche colonne che poggiano su rocce senza nome al di sotto dello spazio e che raggiungono vuoti al di sopra delle sfere di luce e di buio. E onnipresente, incessante, in questo ripugnante cimitero dell’universo, il sordo rullio dei tamburi e il monotono lamento dei flauti blasfemi che qualcuno suona ancora in inconcepibili stanze senza luce, al dilà del tempo, e al cui ritmo danzano goffi, tenebrosi e giganteschi, gli ultimi dei: i ciechi muti stolidi mostri la cui anima è Nyarlathotep"

Tratto da "Nyarlathotep" di

H.P. Lovecraft

 

Nyarlathotep rappresenta la materializzazione delle malvagità e dell’odio universale. Attraverso la sua possibilità di manifestarsi in varie forme, anche senza essere stato evocato, Nyarlathotep possiede le sue malcapitate vittime psichicamente entrando nei loro corpi. Una volta terminato il suo obbiettivo, dei posseduti altro non resta che dei gusci vuoti definitivamente distrutti e divorati dalla follia.

HABITAT: Vive oltre le regioni dello spazio tempo, assieme ad Azathot. Ogni tempo, era e dimensione per lui sono facilmente raggiungibili.

ABITUDINI DI VITA: Esso rappresenta l’anima degli "Dei Esterni" e dei "Grandi Antichi". E’ in grado di portare distruzione e morte fra gli uomini senza che nessuno sia in grado di avvertirne la presenza. Le sue capacità di possessione, attraverso cui trae piacere, nutrimento e forza, lo rendono fortissimo e difficile da affrontare anche per i negromanti più potenti. Da sottolineare le innumerevoli citazioni mitologiche sumere e babilonesi, testimonianza della continua lotta fra il bene e il male.

L’Universo Lovecraftiano non si ferma naturalmente qui, e oltre a queste grandi figure sono presenti una serie di altri mostri, scarsamente citati, di cui molti di loro sono tratti dallo scrittore da volumi di occultismo. Fra questi troviamo, le "Deità maggiori":

- Chtoniani adulti

- Padre Dagon

- Madre Hydra

- Dholes

- Polipi volanti

- Tindalos

- Creature stellari di Cthulhu

- Servitori vari

 

A questi si possono aggiungere alcuni mostri di "tipo medio":

- Chtoniani immaturi (non ancora mutati)

- Giovani Oscuri di Shub Niggurath (i figli del capro nero)

- Massacratori dimensionali

- Mostri in formazione di Tsathoggua

- L’orrendo cacciatore

- Shoggoths

- Vampiro stellare

 

E infine vanno aggiunti i mostri "minori":

- Byakhee

- Deep Ones

- Vampiro di fuoco

- Ghouls

- Ghast

- La razza di Yith

- Mi Go

- Il notturno putrescente

- L’abitatore delle sabbie

- Il popolo serpente

- Shantaks.

 

Jason




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