EMANUELLE E GLI ULTIMI CANNIBALI



Nel cinema italiano è successo parecchie volte che generi, apparentemente diversi fra loro e contrastanti nel tema trattato, si siano mescolati con originalità e bizzaria.
E’ il caso, per esempio, di "EMANUELLE E GLI ULTIMI CANNIBALI", uscito nel 1977 ad opera di Aristide Massaccesi, in arte Joe D’Amato (specialista nella miscelazione di generi fra loro distanti chilometri e chilometri). Questo film, da attribuire più al filone erotico italiano di "Emanuelle Nera", contiene forti componenti appartenenti anche al filone splatter-cannibalesco (la solita spedizione nella jungla, il gusto eccessivo per le scene efferate, il falso sensazionalismo nel voler proporre popolazioni e territori selvaggi e inesplorati).
Il filone di "Emanuelle Nera" prende spunto dal film francese "EMMANUELLE" (con due emme) diretto da Just Jaeckin nel 1973, film erotico campione d’incassi con innumerevoli tentativi d’imitazione. Da questo film di successo nacquero due filoni, quello francese che seguirebbe il primo film e quello apocrifo italiano che, sull’onda del successo del film di Jaeckin, determinò la produzione di una quindicina di pellicole. La differenza sostanziale fra le due protagoniste rispettive dei due filoni è il colore della pelle; nel filone francese Emmanuelle è bianca (Sylvia Kristel), in quello italiano nera (Laura Gemser, ad eccezione di un paio di pellicole). Un’altra differenza è che il filone italiano è più esplicito nelle scene erotiche (infatti è catalogato come pornografico e non come erotico) e, nella maggiorparte delle sue pellicole, contiene scene di violenza e sadismo che lo avvicinano notevolmente ai famigerati "Mondo-movies" (quei finti documentari dove si mettevano in mostra le atroci tradizioni di popoli esotici e lontani, con tale ricerca dell’efferatezza, da risultare quasi veri).
L’Emanuelle italiana è una giornalista di colore (non la ricca moglie annoiata di un uomo d’affari come quella francese), sexy e libera, che gira il mondo in cerca di scoop e di uomini da "scoop-are".
In "EMANUELLE E GLI ULTIMI CANNIBALI" inizialmente la protagonista (Laura Gemser) si fa ricoverare in una clinica per malattie mentali col pretesto di fare un articolo scandalistico, quando assiste di persona all’aggressione di un’infermiera da parte di una ragazza antropofaga, una ricoverata ritrovata nella jungla amazzonica. E quindi, con l’antropologo Mark Lester (interpretato dal marito di Laura, Gabriele Tinti), Emanuelle organizza una spedizione nell’Amazzonia, con l’intento di ritrovare l’ultima tribù di cannibali e fare uno scoop eccezionale. La comitiva si avventurerà nella jungla e verrà assalita dai cannibali. Uno ad uno gli esploratori verranno orribilmente uccisi e, Emanuelle e Mark insieme ad un’altra ragazza (interpretata dalla star-cult erotica Monica Zanchi), riusciranno a fuggire con un gommone, lasciandosi alle spalle l’ultimo avamposto antropofago. Il film offre un’ora e mezzo circa di situazioni al limite dell’assurdo, avventura esotica, azione, scene splatter, scene erotiche, e scene drammatiche, creando una miscela insolita ed eccitante. In quasi tutte le scene erotiche c’è il solito guardone, che il bravo Joe D’Amato piazza sulla scena per far sentire meno imbarazzato il vero voyeur, lo spettatore. E poi c’è la star dell’erotismo all’italiana, Laura Gemser, attrice feticcio di D’Amato e splendida indonesiana trapiantata in Italia fin dai primi anni ’70. Oltre ad essere famosa per la serie di Emanuelle, la ricordiamo come costumista dei film dell’ultimo D’Amato e, soprattutto, come accompagnatrice del grande Orson Welles in "LA NAVE DEI DANNATI" di Stuart Rosemberg (1977).


Filmografia essenziale di Emanuelle Nera: "EMANUELLE NERA" (1975), "ORIENT REPORTAGE" (1976), "EMANUELLE IN AMERICA" (1976), "EMANUELLE: PERCHE’ VIOLENZA ALLE DONNE ?" (1977), "EMANUELLE E LE PORNO NOTTI" (1978), "VIOLENZA IN UN CARCERE FEMMINILE" (1982).

Filmografia essenziale filone cannibalesco italiano: "THE CANNIBALS: ULTIMO MONDO CANNIBALE" di Ruggero Deodato, "CANNIBAL HOLOCAUST" di Ruggero Deodato, "ANTHROPOPHAGOUS" di Joe D’Amato, "MANGIATI VIVI!" di Umberto Lenzi, "CANNIBAL FEROX" di Umberto Lenzi, "LA MONTAGNA DEL DIO CANNIBALE" di Sergio Martino, "ZOMBI HOLOCAUST" di Marino Girolami, "EMANUELLE E GLI ULTIMI CANNIBALI" di Joe D’Amato.



Francesco Cappa


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