Profondo Rosso


Italia, 1975, col., 123 minuti

Regia: Dario Argento

Interpreti:
David Hemmings,
Daria Nicolodi,
Gabriele Lavia,
Clara Calamai



Il film inizia con una scena inquietante: sulle note di una macabra nenia infantile si consuma un omicidio sotto gli occhi di un bambino che si avvicina poi alla lama insanguinata. Molti anni dopo, mentre Marc David tiene una lezione di musica, ad un congresso di sensitivi presieduto dal professor Giordani una medium percepisce la presenza di un assassino e ne individua l'identita'. Al ritorno nella sua casa la medium viene uccisa e il musicista con il suo amico Carlo assistono dalla strada all'omicidio; Marc corre in casa per salvare la donna, ma quando attraversa il corridoio ha l'impressione che ci sia un particolare che gli e' sfuggito. La donna e' morta ormai, Marc per lei non puo' fare piu' niente ma decide lo stesso di indagare; per farlo chiede aiuto alla giornalista Gianna Bezzi, e quando e' a casa di Carlo conosce sua madre. Unici indizi sono una nenia infantile, che Marc sente quando e' solo in casa, e un libro in cui vi e' segnalata una casa abbandonata indicata come la villa del bambino urlante. E' proprio la scrittrice del libro la seconda vittima dell'assassino che la annega in una vasca di acqua bollente; la scrittrice pero' prima di morire lascia un indizio scrivendo nel vapore condensatosi sulle piastrelle. E' Giordani a trovare il corpo e il messaggio, ma anche lui viene ucciso. Marc intanto va nella villa, vede un macabro disegno e trova una stanza murata, nella quale c'e' un cadavere mummificato e un albero di Natale; il ragazzo pero' viene colpito alla testa e perde i sensi, al suo risveglio si ritrova fuori con Gianna mentre la villa brucia. Alla scuola elementare Marc trova un disegno di Carlo, che e' poi l'originale di quello che ha visto nella villa; anche Carlo si trova nella scuola elementare pero' e' costretto a scappare all'arrivo della polizia. Carlo muore investito da parecchie macchine, ma Marc sa che non e' lui l'assassino perche' la sera dell'omicidio della sensitiva il ragazzo era con lui. A questo punto ritorna nell'appartamento della sensitiva e capisce finalmente quale particolare gli era sfuggito la sera dell'omicidio: nel corridoio lui aveva visto un quadro che poi non c'era piu' in realta' quello era il volto dell'assassino riflesso in uno specchio. L'assassina e' la madre di Carlo, che aveva traumatizzato il figlio quando era piccolo. L'assassina a questo punto cerca di uccidere Marc, e mentre i due lottano la collana della donna resta impigliata nella grata dell'ascensore: l'assassina viene cosi' decapitata.

VOTO:



I VOSTRI COMMENTI:

"GRAZIE DARIO,per l'immensa gioia che mi hai dato nel 1975, quando hai creato "er meio firme der mondo". Sono curioso e impaziente di vedere alla regia quella bella figliola di tua figlia Asia, sperando che abbia imparato da te tutte le fobie del mondo terreno. Tanti saluti anche a tua figlia Fiore, che non ho piu' visto nei tuoi film. Che fine ha fatto?. Ho visto recentemente un intervista su un canale satellitare al grande Claudio Simonetti, che spiegava di quando appena piu' che ventenne, si e' trovato a dover comporre tutta la colonna sonora del film, in quanto Giorgio Gaslini non si era trovato d'accordo con Dario per la stesura, ( diciamo cosi) in fase di fabbricazione della colonna sonora,e ho notato, che la cosa ha dato un imput positivissimo alla genialita' di Claudio.
Ciao Andrea"  

"Secondo me questo film č il pių bello perchč ha segnato l'inizio di un'era meravigliosa ed ha consacrato Dario Argento maestro indiscusso del genere thriller-horror. Molto bella anche la colonna sonora composta dai GOBLIN e dal maestro GIORGIO GASLINI un film assolutamente da vedere."



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