INFLUENZE BIOENERGETICHE DEI C.M.

INFLUENZE DEI CAMPI MAGNETICI

Le onde elettromagnetiche favoriscono:

Conseguentemente si ha:

  1. -AZIONE ANTIEDEMIGENA ED ANTIFLOGISTICA
  2. -NEUROREGOLAZIONE PER AZIONE SU IPOTALAMO,

    • SURRENALI,
    • FEGATO E MILZA CON CONSEGUENTE EFFETTO

      ANTIDOLORIFICO ED ANTINFIAMMATORIO ED UNA AZIONE SUI RADICALI LIBERI.

      Si ha dunque un benessere più marcato nel tempo e una azione biologica più duratura.


      INFLUENZE BIOENERGETICHE DEI CAMPI MAGNETICI


      EFFETTI SUL SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO

      -Aumento degli scambi ionici a livello della membrana cellulare. -Aumento dell'ampiezza del tracciato elettroencefalografico.
      -Stabilizzazione di membrana con fenomeni di iperpolarizzazione legati all'influenza sulla pompa sodio-potassio e sugli scambi ionici.
      -Normalizzazione della conducibiltà elettrica.
      -Effetto antalgico
      -Aumento del rendimento mentale e della performnce individuale.
      -Azione di neuroregolazione a livello del diencefalo, della sostanza reticolare, dell'ipotalamo, del surrene, del fegato e della milza.

      EFFETTI SUL TESSUTO OSSEO

      -I campi magnetici pulsati migliorano l'osteogenesi;
      -Azione a livello della membrana degli osteoblasti e sull'effetto piezoelettrico dell'osso.
      -Vivace produzione e deposizione del collagene con maggior ordinamento ed orientamento strutturale.
      -Aumento dell'irrorazione vascolare (il deficit di ossigeno è un fattore altamente indiziato nell'etiopatogenesi della pseudoartrosi. )
      -Aumento della mineralizzazione e riattivazione delle cellule in quiescenza.
      -Effetto organizzativo.
      -Aumento della resistenza ossea.
      -Aumento dell'attività elettrica (di natura elettrochimica) nel focolaio di frattura. E' infatti dimostrato che sulla membrana cellulare un segnale elettromagnetico provoca riattivazione delle cellule mesenchimali del periostio associato ad una inibizione locale del paratormone.

      EFFETTI SULL'APPARATO DIGERENTE

      -Importanti gli stessi effetti sulla membrana cellulare e sul sistema neurovegetativo descritti in precedenza.
      -Regolazione della motilità

      AZIONE ANTI-INVECCHIAMENTO TISSUTALE

      -Apporto cariche negative.
      -Azione sul collagene.
      -Vasodilatazione.
      -Miglioramento del metabolismo della cute e del connettivo.

      EFFETTI SULL'INFIAMMAZIONE

      -Effetto antiedemigeno.
      -Effetto sulla pompa sodio-potassio.
      -Modificazione della permeabilità di membrana.
      -Risoluzione dell'edema intra-assonico.
      -Attività batteriostatica.
      -Risoluzione dello spasmo muscolare.
      -Azione antalgica.
      -Effetto sulla neuroregolazione ormonale, anche localmente.
      -Accelerazione dei processi di guarigione dei tessuti molli.
      -Normalizzazione della differenza di potenziale tra regione lesa della membrana cellulare e regione normale ( vi è uno squilibrio del potenziale di riposo in molte patologie).

      EFFETTI SUL SANGUE

      -Diffusione ioni (principio di Lorentz).
      -Effetto Hll (su cariche in movimento).
      -Nel caso di flusso variabile pulsante (come quello arterioso) il campo elettromagnetico è in grado di influenzare la patologia circolatoria.
      -Diminuzione dell'aggregazione nei confronti delle emazie e delle piastrine.
      -Apertura degli sfinteri precapillari con meccanismo d'azione anche neurormonale.
      -Modificazioni ultrastrutturali delle pareti capillari.
      -Modificazioni fisico-chimiche del sangue.
      -Diminuzione della V.E.S., delle a2-globuline e delle mucoproteine.
      -Favorevole azione sui vasi e sul loro contenuto (per campi di scarsa intensità e frequenza).
      -Accentuazione dei dolori ischemici all'inizio.
      -Nel caso di lesioni trofiche si ottengono sia effetti biomagnetici, con maggiore utilizzazione dell'ossigeno, che aumento degli effetti bioelettrici con incremento della proliferazione fisiologica per effetto piezoelettrico.
      -Stimolazione del Sistema reticolo-endoteliale e quindi delle difese dell'organismo.
      -Aumento del flusso ematico periferico ed aumento della velocità di scorrimento del sangue.
      -Aumento delle immunoglobuline-G e leucocitosi.
      -Diminuzione della glicemia (soprattutto in iperglicemici), aumento aspecifico delle SGOT, variazioni lievi in più o in meno dell'azotemia.
      -Nessuna variazione è stata dimostrata negli elettroliti plasmatici dopo 20 sedute giornaliere di 30' l'una.

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