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Puoi immaginarti il mio stupore nell'entrare nel silenzio del monastero ..., abituata a correre, muovermi, lì dentro mi sentivo proprio goffa. L'ambiente nuovo mi attraeva molto, così come Suor Rosa Brenti, la guida del monastero. Dopo i primi tempi però, passato il fascino che la novità del monastero aveva suscitato in me, ero tornata la "solita" ragazzina vivace, a volte disobbediente e cocciuta. Ricordo un evento bello e  importante di questi anni: la mia prima comunione. Nel ricevere Gesù fui quasi fuori di me dalla gioia perchè avevo dentro Gesù. Il Signore che incontrai quel giorno non era il giudice severo e lontano di cui parlava il catechismo, , ma era una persona viva dentro di  me, che mi riempiva di amore e desiderava essere ricambiato. Da quel momento iniziai a ritagliare del tempo dagli impegni della giornata per partecipare alla Messa e per restare da sola in chiesa: mi piaceva stare davanti al Signore in silenzio, cercando solo di gustare la sua compagnia. Nel silenzio della preghiera, mi balenò l'idea di consacrarmi al Signore. Iniziai ad essere confusa, incerta, sentivo il bisogno di avere accanto una persona che mi aiutasse a capire cosa il Signore volesse da me.  Certo, potevo rivolgermi a Suor Rosa ma, nonostante l'affetto che ci univa, non avevo il coraggio di manifestarle le mie difficoltà perchè mi frenava la mia timidezza.

Il Signore traccia per ciascuno di noi un bellissimo progetto d'amore, le cui linee sono nelle nostre giornate, nelle situazioni che viviamo ... Però lo fa in modo così delicato e discreto, che un osservatore distratto non arriva a coglierle. Il Signore ci dona dei maestri, delle guide spirituali, che ci indicano il cammino verso di Lui.