METTA – SUTTA

Discorso sulla benevolenza universale

 

Così dovrebbe agire chi pratica il bene

e conosce il sentiero della pace:

essere abile e retto,

schietto nel parlare, gentile e umile,

dalla vita frugale, non gravato da impegni,

sereno, soddisfatto con poco,

calmo e discreto,

non altero o esigente.

E non fare ciò che i saggi disapprovano.


Che tutti gli esseri vivano felici e sicuri,

tutti, chiunque essi siano:

deboli o forti,

lunghi o possenti,

alti, medi o minuscoli,

visibili e non visibili,

vicini e lontani,

già nati o ancora non nati.

Che tutte le creature siano felici!


Che nessuno inganni l’altro,

né lo disprezzi,

né con odio o ira

desideri il suo male.


Come una madre con la sua vita

Protegge suo figlio, il suo unico figlio

così con cuore aperto

si abbia cura di ogni essere,

irradiando benevolenza sull’universo intero,

in alto verso il cielo, in basso verso gli abissi,

in ogni luogo senza limitazioni,

liberi da odio e rancore.


Fermi o camminando, seduti o distesi,

sempre quando si è svegli,

mantenere desta questa consapevolezza:

tale è la sublime dimora.


Il puro di cuore, non legato ad opinioni,

dotato di chiara visione,

liberato da brame sensuali,

di certo non tornerà a nascere in questo mondo.


 

Traduzione di Tae Hye sunim, dedicata alla memoria di

upasika Mahametta Tae Ja - Susanna Sandri.

Susanna ha lasciato questa vita l’11 settembre.