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Advanced Dungeons & Dragons
Greyhawk


Ritratti dei personaggi

Uineniel

(elfa, 110 anni)
"... Sono nata in un villaggio chiamato Cynneviel distante 35 chilometri da Enstad, la capitale del regno di Celene. Sono stata educata dai miei genitori fino ai 65 anni, finche' non hanno deciso di separarsi e io, per non essere costretta a scegliere tra mia madre e mio padre, presi la decisione di entrare nel clero di Sehanine Moonbow, a Enstad, dove ho proseguito la mia formazione culturale e spirituale.

Durante il periodo di istruzione al tempio ho imparato ad apprezzare la magia divina, e servendo Sehanine ho potuto vedere con i miei occhi la grandezza delle sue possibilita'. Sono sempre stata attirata dall'energia, e al momento del Rituale della Scelta mi sono orientata verso la Scuola della Divinazione. La cerimonia per la presa dei voti ha visto entrambi i miei genitori riunirsi in mio onore, cosa che mi ha riempita di una gioia immensa.

Negli ultimi anni di formazione al tempio ho seguito le vicende legate alla guerra che ha sconvolto il continente. Nel 582 CY a Celene sono giunte le notizie dell'invasione dei territori vicini da parte delle soldataglie del malvagio Iuz. Nonostante i vicini chiedessero l'aiuto delle forze elfiche la Regina Yolande ha negato ogni appoggio. Questo rifiuto, davanti alla prospettiva di una vittoria del male sul bene, mi ha molto delusa e lentamente ho finito con il simpatizzare per la causa dei Knights of Luna, un'organizzazione segreta composta da elfi, mezzelfi e alcuni umani. Due mesi fa sono arrivata a Greyhawk, citta' fulcro del continente, a prendere contatto ed appoggiare due elementi di spicco dell'organizzazione, il Principe Eldebrant e il suo consigliere Turambar..."


Ataulf

(umano, 22 anni)
"...Sono nato nelle terre gelate del nordest, in una landa che chiamiamo Fruztii. Mio padre e' un housecarl del capo clan, un guerriero. Mia madre una donna come tante, una femmina...

Della mia infanzia ricordo il freddo del grande nord innevato, le cerimonie sacrificali celebrate per placare l'ira degli dei e gli addestramenti alla guerra. Gli scontri tra i clan erano frequentissimi, ma per quanto potevamo cercavamo di non uccidere mai nessuno.

Tutto questo fino all'arrivo del falso profeta. Io ero ancora un bambino e non ricordo molto di quel periodo. C'era un uomo, un barbaro dei clan della neve, che predicava l'unione di tutti i clan del nord: Fruztii, Schnai e Cruzki. Alcuni gli credevano, altri no. Ci fu lotta anche all'interno del nostro clan e si arrivo' alla divisione. I miei genitori stettero con il capo-clan e la lotta inizio' subito. Gli shamani avevano avvertito gli increduli che dietro il profeta c'era il male, ma molti non li avevano ascoltati.

La guerra contro Iuz, infine smascherato, duro' tre anni e si concluse con una tregua e un nulla di fatto. Ma la mia sorte era stata decisa in una scorreria due anni prima, quando degli Hobgoblin arrivarono nel nostro campo e fecero prigionieri molti di noi, inclusi me e mia madre. Da allora fino a due anni fa e' stata prigionia e schiavitu'. [...] Venni a sapere che mio padre era stato ucciso e di mia madre non seppi piu' nulla. Due anni dopo, in una controffensiva dei nemici di Iuz fui liberato e portato a Greyhawk City come profugo..."


Gilraen

(mezzelfa, 21 anni)
"...Non ho mai saputo chi erano i miei veri genitori; di loro so solo che mi abbandonarono a pochi passi da un villaggio di Elfi dei boschi del Welkwood una mattina di 21 anni fa. I miei genitori adottivi non mi hanno tenuto nascosto che non ero loro figlia, ma non mi hanno mai fatto mancare il loro amore. Mio padre e' un famoso cacciatore, noto per la sua suberba abilita' nel seguire le tracce e per la sua profonda umanita'; mia madre e' una stimata guaritrice.

Il mio villaggio si chiama Loralien e dista 240 chilometri da Enstad, capitale del regno di Celene. Qui sono vissuta fino a dodici anni, poi i miei genitori mi hanno inviata presso una loro parente a Cundivian, villaggio-accademia piuttosto noto nel regno per la qualita' dell'istruzione. Qui ho iniziato i miei studi in campo arcano e ho perfezionato l'addestramento militare. Inoltre ho ricevuto un discreto addestramento in campo diplomatico.

Le vicende legate alla guerra che ha sconvolto il continente le ho apprese nel corso dei miei anni di studio. Il rifiuto della Regina Yolande di appoggiare i paesi coinvolti nella guerra contro Iuz mi ha sconvolta ed ho finito con il simpatizzare per la causa dei Knights of Luna. Anche dopo la fine del conflitto i Knights of Luna hanno continuato nella loro opera celata, di fatto aiutando nascostamente le nazioni degne che vivono sotto la minaccia delle marmaglie umanoidi.

Un anno fa, uscita dall'accademia, i miei genitori mi hanno fatto una festa bellissima, alla quale hanno partecipato numerosi loro amici. Tra questi vi era anche un elfo, Turambar, amico e consigliere del Principe Eldebrant. Turambar mi ha proposto di entrare nell'organizzazione dei Knights of Luna e io ho accettato. Il Principe Eldebrant mi ha inserito, sotto richiesta di Turambar, negli elenchi del personale di ambasciata a Greyhawk City, dove sono stata trasferita dieci mesi fa..."


Bombur

(nano, 50 anni)
"...Sono nato nelle caverne di Greysmere; l'insediamento nanico di Greysmere era, e', sara' sempre come tutti gli insediamenti nanici di tutto il multiverso: carino, ma alla lunga tremendamente noioso. Fin da piccolo mi mostrai particolarmente incline alla violenza, e rapidamente fui messo sotto un duro regime di controllo e addestramento, al fine di fare di me uno Shock Trooper del clan (e soprattutto per evitare che massacrassi i miei piccoli compagni di gioco...)

La vita nella "unita' 2" era forse meno monotona della vita del clan, ma non era il massimo lo stesso. Sotto la dura guida del comandante Gimli appresi l'uso dell'ascia a due mani, la mia migliore amica. Imparai ad entrare in quello stato di grazia che e' la Battlerage, punto supremo dell'estasi del combattimento, dove il dolore si tramuta in piacere, le energie sono centuplicate e nulla puo' arrestare la mia furia distruttrice.Il mio clan aveva un uso un po' speciale per quelli della unita' 2; generalmente formavano l'avanguardia in ogni combattimento e la mortalita' era alta. Mi resi conto che non mi apprezzavano particolarmente, se non quando era il momento di morire per il clan. Allora si' che ci volevano; altrimenti era ostracismo e pregiudizio; ci trattavano come bestie, come se non avessimo un'anima, un cuore, dei sentimenti.

Un giorno di cinque anni fa, per caso, mezzo ubriaco, fui insultato da due della guardia del Clan, quelli che si consideravano "l'elite" dei guerrieri. Merde. Persi la testa ed entrai in Battlerage. Fini' molto male. Per loro. Quando uscii dalla furia, loro erano a terra, morti. Io ero ferito, ma non gravemente. Finii sotto processo e costretto all'esilio. Razza di merde ipocrite. Quando si aveva bisogno si veniva sfruttati, quando si invocava il perdono si veniva cacciati.

Andai a Greyhawk City, dove sapevo che viveva mio fratello Bifur, anche lui partito da Greysmere per controversie con i parenti. Bifur mi ha accolto bene e mi ha sfamato e ospitato presso di lui; mi ha persino trovato un lavoro onesto nella milizia cittadina, chiedendomi in cambio di tener sotto controllo la mia ira.

Beh, per ora ci sono riuscito..."


Bifur

(nano, 55 anni)
"...Nacqui nelle bellissime caverne di Greysmere 55 anni fa; ben presto mi resi conto che l'insediamento nanico di Greysmere non era fatto per me e dopo quarantadue anni di permanenza decisi di andarmene. La cosa non fu gradita dagli anziani del clan e tanto meno dai miei genitori, che avrebbero voluto per me un radioso futuro di Tunnel-Rat. Ma io ero di una opinione diversa.

[...] Il mio pellegrinare mi ha portato a Greyhawk City, dove non ho avuto difficolta' a far fruttare la mia abilita' con l'ascia: mi sono rivolto all'ufficio di reclutamento della milizia cittadina e sono stato accettato. Per quattro anni ho fatto parte della "polizia" cittadina e poi, nel 582 CY, allo scoppiare del conflitto continentale, sono stato trasferito nell'esercito della Libera Citta'. Ho fatto parte delle guarnigioni di confine, sia a nord che a sud, senza mai pero' vedere l'ombra di un nemico. La cosa non e' stata divertente, anzi, mi sono annoiato parecchio.

Nel 585 CY, alla fine del conflitto, sono stato messo agli ordini di un elfo, tal Turambar, luogotenente della milizia, con cui ho partecipato a numerose missioni esplorative e di polizia, sia cittadina che "rurale". Cinque anni fa, nel 586 CY, e' arrivato a Greyhawk anche mio fratello Bombur, esiliato dalla comunita' a causa di un "fattaccio" di cui e' stato protagonista. Ho messo una buona parola per lui e l'ho fatto entrare nella milizia insieme a me, ma non nascondo che sono un po' preoccupato per il suo caratteraccio..."


Tinuviel

(elfa, 120 anni)
"... Sono nata in un villaggio elfico chiamato Selanthir, sui confini meridionali del regno di Celene, molto lontano da Enstad, la capitale del regno. I miei genitori erano una coppia di elfi molto rispettati e benvoluti, e io ero molto legata a loro; per questo avvertii in maniera particolare la loro morte, avvenuta per mano dei razziatori umanoidi una notte tragica di 55 anni fa.

Io non ero presente perche' quella notte ero in visita ad una zia presso un villaggio distante alcuni chilometri. Al mio ritorno capii subito che qualcosa non andava... il sottile odore di fumo spento, di dolore e di morte era avvertibile a distanza. Al mio arrivo, affrettato dall'ansia e dalla paura, mi si paro' davanti il destino di una comunita'. Il villaggio era raso al suolo e i morti erano moltissimi; fu una strage.

Fui affidata ad un amico di famiglia che risiedeva presso la capitale. La' fui iniziata ad un particolare tipo di istruzione mescolante le arti arcane e quelle della segretezza. Celene era un regno costantemente sotto la minaccia di aggressione da parte degli umanoidi. Gli umani non avevano mai fatto nulla per evitare tale minaccia e gli elfi erano soli. Negli anni di addestramento appresi le tecniche necessarie per diventare una spia e scout, in grado di carpire informazioni al nemico sia durante una guerra, che in tempo di pace. Dieci anni fa entrai nel Goyam, il servizio di sicurezza di Celene.

Durante la Greyhawk War partecipai ad alcune missioni spionistiche volute dalla Regina Yolande volte a verificare l'effettivo grado di pericolo in cui i territori confinanti si trovavano. I rapporti erano sempre ottimisitici e questo, unitamente alla chiara linea conservatrice della regina, portarono ad un isolamento politico e diplomatico di Celene. La guerra fini' nel 585 CY con un trattato tra i belligeranti che di fatto sanci' lo stallo a cui si era giunti, piu' per sfinimento che per equilibrio delle forze. Tuttavia gli scontri di frontiera continuarono e la regina continuo' a seguire una politica conservatrice e a isolarsi dagli altri stati dello schieramento opposto a Iuz.

Il mio lavoro mi ha portata a girare parecchio, raccogliendo informazioni soprattutto sul campo di battaglia; ora sono stata trasferita a Greyhawk..."


Leja

(mezzelfa, 21 anni)
"...Difficile la vita per una giovane mezzelfa, soprattutto quando il padre elfo commette il "fattaccio" e scompare lasciando la madre nei guai. Cacciata da casa da un padre-padrone molto poco comprensivo, mia madre raggiunse Dyvers a soli diciassette anni. Trovo' impiego come lavandaia presso una casa di nobili benestanti, i Rotenwaltz, e li' mi mise al mondo dandomi quell'affetto di cui ancora adesso sento la mancanza, a cinque anni dalla sua morte.

Ho avuto la fortuna di ricevere un'istruzione molto superiore alle possibilita' di mia madre, per via del fatto che studiavo con i figli del Rotenwaltz. Ma vivevo anche per le strade e i miei amici erano i figli dei poveracci della citta' bassa; anche da loro ho imparato parecchio...

Dai quattordici ai sedici anni sono stata con un ragazzo umano che di fatto era un ladro di appartamento; poi lui venne beccato e io dovetti scappare a Greyhawk per far perdere le mie tracce. Ma a Greyhawk mi beccarono subito a rubare per strada e mi misero di fronte ad una brutta scelta: o arruolarmi nella milizia o carcere duro. Non ci ho pensato nemmeno e ho optato per la milizia. Avevo appena compiuto 17 anni. Mi hanno sbattuta nella guarnigione delle citta' del sud, nel Pomarj: mi trovavo la' quando nel corso della sanguinosa guerra continentale il leader delle orde umanoidi Turrok Mash invase quelle terre.

Ho combattuto dal 583 CY fino alla tregua del 585 CY, imparando il duro mestiere degli Scout dell'esercito, sempre isolati, cercando il nemico al fine di non farsi sorprendere dalle sue mosse. Nel 586, dopo l'armistizio, mi hanno spostata a Greyhawk comunicandomi che se volevo potevo anche andarmene. Ma mi informarono anche che mia madre era morta di stenti a Dyvers, colpita dalla carestia causata dalla guerra. Percio' decisi di restare nella milizia della citta' libera di Greyhawk, perche' ormai quella era la mia vita e quelli erano i miei compagni.

Un anno fa ho avuto una relazione con un artigiano di Greyhawk, ma la cosa e' durata poco, perche' lui era gelosissimo e voleva che lasciassi il mio lavoro per mettere su famiglia con lui. Ho rifiutato e l'ho lasciato; lui pero' non mi lascia piu' stare e tutte le volte che sono in citta' mi cerca, mi supplica e mi minaccia; insomma, una vera seccatura.

Attualmente lavoro per un elfo, Turambar, tenente della milizia cittadina; egli mi ha proposto di entrare in una pattuglia speciale, composta da altri membri (in tutto siamo sette), il cui compito e' quello di tenere sotto controllo determinate attivita' "particolari" nella regione, il tutto senza nessun crisma di ufficialita'. Ho accettato..."


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