Torna indietro


ALIMENTAZIONE E DIABETE

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di zucchero (glucosio) nel sangue, alterazione meglio nota come iperglicemia. Tutte le cellule del nostro organismo utilizzano lo zucchero di derivazione alimentare come carburante, tuttavia, salvo poche eccezioni, il glucosio assorbito dall’intestino è arrivato nel torrente circolatorio non riesce, da solo, a penetrare all’interno delle cellule. Per farlo deve essere aiutato da un ormone chiamato insulina. Se questo è carente lo zucchero non potrà essere utilizzato che in minima parte, mentre il resto verrà eliminato dal rene e comparirà in quantità anomale nelle urine.
Il diabete di tipo I, o diabete giovanile, è la forma più grave, e colpisce, in genere, soggetti con meno di trentacinque anni. il disturbo è provocato da una reazione immunitaria che distrugge le cellule produttrici di insulina (cellule beta), situate nel pancreas e raggruppate in formazioni chiamate isole di langerhans. In questo caso, quindi, sarà necessario somministrare insulina dall’esterno, ragion per cui questo tipo di diabete viene anche denominato “insulino – dipendente”.
Il diabete di tipo II, molto più comune, compare invece dopo i 40 anni ed è caratterizzato dalla presenza di livelli di insulina insolitamente elevati, dovuti al fatto che le cellule risultano “insensibili” all’azione dell’ormone. Infatti in questo caso si parla di “diabete insulino – indipendente”. Visto che l’alterazione osservabile in entrambe le forme è costituita dall’iperglicemia, la dieta può svolgere un ruolo di fondamentale importanza.
 
·        Alcuni alimenti provocano netti aumenti della glicemia: consumarne meno significa quindi evitare sovraccarichi pericolosi.
·        Alcuni alimenti contengono sostanze in grado di stimolare l’attività dell’insulina oppure di regolare direttamente i livelli glicemici.
·        Gli alimenti ricchi di antiossidanti come la vitamina C e la E ( mandorle ), svolgono un’azione protettiva sulle cellule che producono insulina, difendendole dall’attacco dei radicali liberi. essi contrastano inoltre l’ossidazione del colesterolo LDL, i cui livelli sono particolarmente elevati nei soggetti affetti da diabete di tipo II. Non a caso, queste persone presentano un rischio di andare incontro a disturbi cardiovascolari nettamente superiore a quello rilevabile in chi non ha il diabete.

 ·        Secondo un’ipotesi recentemente prospettata, la comparsa del diabete di tipo I potrebbe essere favorita da           una reazione allergica ritardata nei confronti di sostanze contenute in alcuni cibi.

E sbagliato affermare che il diabete è provocato dallo zucchero. La causa reale della malattia è l’insulina che può essere insufficiente oppure non più in grado di svolgere le sue funzioni. Accusare lo zucchero è come mettere il carro davanti ai buoi”.
                                    Dottor Gerald Bernstein American Diabetes Association

Torna indietro