MAS370 / MH370

Una ragionevole (ma non unica) ricostruzione del volo Malaysia 370 sulla base dei dati disponibili a giugno 2014.

La registrazione del volo Malaysia 370 si interrompe alle 17:19 UTC del 7 marzo 2014. Che fine ha fatto l'aeromobile di marche 9R-MRO con 239 persone a bordo?

La mappa del volo è riportata nella figura qui sopra, ma a distanza di oltre tre mesi non ci sono ancora risposte sulla sorte del volo 370, fioriscono invece le ipotesi. Aggiungo anche la mia, consapevole che può essere sbagliata e di molto, ma è almeno ragionevole ed in buon accordo con i dati disponibili.

La ricostruzione delle  posizioni successive alla scomparsa, sulla base dei dati forniti da Inmarsat e pazientemente elaborati da Duncan Steel  e discussi nel suo blog, mostra che l'aeromobile ha viaggiato per altre 7 ore, in direzione nord-ovest o sud-est. Le ricerche si sono concentrate sulla seconda possibilità, nell'oceano indiano ad ovest dell'Australia, ma infruttuosamente. La prima possibilità era stata infatti esclusa a priori, sulla base dell'analisi dell'effetto Doppler del segnale, ma tale analisi è tutt'altro che chiara e convincente. Ho quindi elaborato una ricostruzione che:

• è in accordo con le distanze Inmarsat (Ping Rings), tranne l'ultima delle 00:11 UTC che si discosta di 20 miglia (su circa 2500),
• è in accordo con le registrazioni dei radar primari (militari) nello stretto di Malacca, almeno con le poche finora rese note,
• è in accordo con l'inviluppo di volo (flight envelope) del Boeing 777-200, cioé rispetta i limiti velocità-altitudine imposti dall'aeromobile,
• procede in direzione nord-ovest,
  
• segue quasi perfettamente un circolo massimo tra le18:33 e le 23:53, ovvero l'aeromobile procede lungo l'arco di minima distanza per 5 ore e 20 minuti,
  
• fa coincidere l'interruzione delle comunicazioni satellitari (00:19) con lo spegnimento dell'aeromobile,
• presuppone l'intenzionalità, perché nessuno è ancora riuscito a figurarsi un evento accidentale che disattivi tutti sistemi di comunicazione (transponder, ACARS, ADS-B), renda ingovernabile l'aeromobile tanto da impedire un rientro d'emergenza, ma lo lasci in volo per altre sette ore,
  
• presuppone l'intenzionalità, perché nessun pilota automatico al mondo porta a spasso un aeromobile senza essere stato istruito a farlo da un uomo,
• non richiede ipotesi fantascientifiche, ma presuppone che lo scopo dell'accaduto fosse impadronirsi dell'aeromobile ed occultarlo,
• non esclude altre ricostruzioni, basti pensare che ad una variazione di velocità media di 10 nodi corrisponde uno spostamento di oltre 100 miglia del punto finale.

Il risultato è nell'immagine seguente. Maggiori dettagli, con il traffico nella zona della scomparsa, sono visibili nell'animazione MAS370_PR_N.

Se e quando verranno resi noti altri dati, in particolare quelli sulla velocità (Doppler), la mia ricostruzione potrà essere falsificata; intanto non può essere neppure dimostrata, perché è solo una tra le innumerevoli soluzioni del problema a partire dai pochi dati disponibili.

Ma ammettendo anche solo per un minuto che la ricostruzione sia corretta, sorge un'altra domanda: se è atterrato, che fine hanno le persone a bordo? Potrebbero essere vive, nelle mani dagli autori del misfatto; oppure potrebbero aver fatto la fine degli occupanti del volo Helios 522, cioé essere morte per ipossia. Se infatti a 36000 piedi fosse stato messo in posizione manuale il sistema di pressurizzazione, impostato alla quota di crociera, i passeggeri avrebbero avuto ossigeno dalle mascherine per circa 12 minuti, esaurito il quale si ha perdita di conoscenza già in 1 o 2 minuti; le maschere della cabina di pilotaggio erogano invece ossigeno per circa 30 minuti, entro i quali il sistema di pressurizzazione sarebbe stato ripristinato.

Per approfondimenti sul volo 370, oltre al già citato blog di Duncan Steel, una buona fonte è la pagina di Aviation Herald. Se avete commenti o domande, scrivetemi: stesella@iol.it.

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