Storielle a caso, un po' pazze

22 settembre 1998

Cara Sara

  Indovina chi ho visto questa mattina in strada? C’era un pinguino, tutto bello con il mantello nero e la camicia tutta bianca, ed un bel naso a becco verde. Proprio verde.
Il pinguino stava ballando in mezzo alla strada.

  Cantava: “Là, là, trallallà.” Faceva un passo avanti e due indietro e poi 
“Oplà, trallallà”, 
faceva un giro con un inchino. 
Sembrava proprio il nonno Lucio quando balla con Sara.
Trallallà, un passo avanti e due indietro, oplalà, un giro, trallalà, un passo avanti e due indietro. C’era tutta la gente attorno che guardava, rideva e cantava in coro: tralallà, làllà, trallalà. Poi ho visto un cosino giallo scendere dal cielo. Sai chi era? Il nostro amico il canarino giallo, quello che doveva venire in Sardegna a trovarti. E’ sceso giù dal cielo e si è posato sul becco verde del pinguino che ballava. Un passo avanti e due indietro, un passo avanti e due indietro e poi oplà, un giro.

Il canarino giallo seduto sul becco verde ballava insieme al pinguino. Ma lui cantava un’altra canzone. Faceva:” Cip, cip, cip, ciop, olalì, olalà.” E allora tuta la gente in coro: “Cip cip, cip ciop, olalì, olalà.”

Ed il pinguino sempre un passo avanti e due indietro. Però attenzione, pericolo!
A furia di fare due passi indietro il pinguino è finito, oplà, proprio dentro una grossa buca in mezzo alla strada.

Il canarino giallo è riuscito a volare via. Ma il povero pinguino c’è caduto dentro. La buca era profonda e non si vedeva più il pinguino. Si sentiva che gridava: “Aiuto, aiuto!”

Allora io ho preso una corda e l’ho lanciata in fondo alla buca. Il pinguino si è legato alla corda ed io l’ho tirato su.

Il bel mantello nero del pinguino era tutto sporco di terra, tutto infangato. Per fortuna lì vicino c’era una fontana con una grande vasca.

Il pinguino si butta nella vasca per lavarsi. E chi ci trova nella vasca? Indovina.

C’era un nostro amico con la coda rossa. C’era il del... il del… il delf…. Chi c’era?

 

     

Un bacione da 

                 nonno  Lucio

 

9 settembre 1998 

 Cara Sara,    

Ti ricordi di quel delfino bianco con la coda rossa che avevo mandato a trovarti al mare in Sardegna? L’ho visto oggi che passeggiava per la strada assieme a quel canarino giallo con il fiocco rosso che avevo anche mandato a trovarti al mare. Se ne andavano a passeggio mangiando un bel gelato grosso grosso. Cioccolato, pistacchio e fragola il delfino. Limone, meringa e melone, il canarino.

Allora gli ho detto: “ Ma cosa fate qui? C’era Sara che vi aspettava al mare, ma voi non ci siete andato. Brutti cattivi.”

Il delfino mi guarda e mi dice: “Io ci sono andato al mare a Capocaccia. Ma Sara non c’era. C’era invece  Pietro e gli ho detto di salutare Sara.”

Il canarino giallo mi ha detto che era vero e che c’era anche lui quando il delfino ha incontrato Pietro.

Ma allora, tu, Sara, dov’eri?

A quei due però io ci credo poco. Raccontano un sacco di bugie. Gli avevo dato mille lire per venire da te in Sardegna. Mi sa che non ci sono venuti perché hanno speso i soldi per comperarsi il gelato.

Senti Sara, la prossima volta ti manderò un bel cavallino rosso con gli occhi verdi a trovarti ad Intra. Tu guardati in giro, quando vai all’asilo. Se vedi un cavallino rosso, è proprio lui.

 

Un bacione da 

                          nonno Lucio