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Vittorio Grondona-Bologna

Indice delle news

 

 

ANNO 2009

Interventi pubblicati sul Blog del giornalista Claudio Sabelli Fioretti

Per i riferimenti e altri particolari consultare il sito di Claudio Sabelli Fioretti

IL "LIBRUCCIO" SUL BLOG

 

 

GENNAIO 2009

 

  1. 1/1/2009

 

SORU, CRISTIANO E CRISI

da Vittorio Grondona - Bologna

Soru secondo il mio punto di vista esalta l’importanza fondamentale per una Regione o un Comune di avere come amministratore una persona del luogo che ami appunto la sua Regione o il suo Comune tanto da difenderla/o dalle invasione dei barbari guastatori. Cristiano, se effettivamente risultasse vero quello che la nostra scarsa informazione ci racconta con tanta esaltata enfasi, avrebbe sicuramente commesso un peccato politico, ma di valore veniale se, per esempio, fosse paragonato alle presunte raccomandazioni di artiste più o meno brave al becero scopo di averne un ristorno politico addirittura finalizzato al ribaltamento forzato della legislatura in atto. (...)

 

RIFERIMENTO 27/12/2008

CRISTIANO E LA TROTA

da Armando Gasparini, Veneto Alto

Il figlio di Di Pietro, consigliere provinciale a Campobasso, in odore di tangenti. Bossi: "Ecco cosa succede, quando un figlio si diploma".

 

RIFERIMENTO 1/1/2009

CRISTIANO E I TONNI

da Armando Gasparini, Veneto Alto

Esce dalla porta (dal mini partito familiare) ed entra dalla finestra (gruppo misto). Hai voglia... se non è zuppa è pan bagnato.
P.S. pare che papà Tonino comunque, gli abbia sequestrato il telefonino...non si sa mai !

 

RIFERIMENTO 1/1/2009

MI PIACE SORU. SA CHE UN POLITICO SI DEVE O SI PUO’ DIMETTERE.

dall’avv. Lina Arena

Le dimissioni di Soru hanno uno strano sapore. In una Italia devastata da politici di carriera , il fatto che un sardo abbia avuto la  strana idea di dimettersi perché non accettano la sua proposta politica e civile di lasciare intonse le coste  mi ha turbato e disturbato. Come possono gli ambientalisti, i verdi, i difensori della natura, del mare, dell’ambiente  e conseguentemente  dell’uomo urbano, criticare o dissentire dalle proposte di Soru? Forse perché gli imputano il famoso e mai sopito conflitto di interessi? Forse che un proprietario di Giornali e TV non può amare la natura e capire  ed evitare i disastri ambientali più e meglio dei divini  “ sinistri”? La sinistra italica dovrebbe essere ripulita e rimessa a nuovo da un comitato di marxisti-leninisti  che hanno il cervello a destra e il cuore a sinistra. Chissà che pastrocchio ne verrebbe fuori ! Soru non avrebbe diritto di cittadinanza tra questi mostri del 2009. E forse per fortuna nostra!

 

RIFERIMENTO 1/1/2009

C'E' CRISI E CRISI

da Giorgio Goldoni

L'Italia economica, si sa, è divisa in due: c'è l'Italia manifatturiera,quella agricola e turistica che insieme rappresentano il motore del paese, motore che ha permesso all'altra meta' del paese di raggiungere senza sforzi alti livelli di vita senza "sudare", un 'Italia parassita che vive di pensioni, di pseudolavori, di stato e parastato, forte di previlegi intoccabili. Non è un caso che troviamo la seconda Italia spesso ai primi posti nelle classifiche di "stile di vita" , posti raggiunti a scapito della prima. Una conseguenza immediata di questa assurda situazione è che nel 2009 la prima Italia soffrirà il vento gelido della recessione, che si aggiungerà all'inquinamento, alla criminalità indotta da una immigrazione selvaggia, mentre la seconda Italia se ne starà al calduccio aspettando che il peggio passi.

 

RIFERIMENTO 1/1/2009

ITALICHE GENTI DALLE MOLTE VITE!

da Biagio Coppola, golfo di Napoli

Di Pietro junior lascia il partito ma non la poltrona di consigliere provinciale per non mettere in difficoltà il sanguigno papà. Forse è da lodare l'attaccamento al dovere istituzionale del giovane virgulto che alla sua età gia dimostra di aver capito tutto della politica.

 

RIFERIMENTO 2/1/2009

LA COERENZA DI SORU

da Corrado Vigo

Ho apprezzato molto la coerenza di Renato Soru.
Quando abbiamo visto politici dimettersi? Beh, prendiamo a caso Cuffaro! O Scapagnini!
Renato Soru ha classe, stile, ma soprattutto educazione, che all'80% dei politici manca!

 

RIFERIMENTO 2/1/2009

CRISTIANO E I TONNI/2

da Claudio Urbani, Roma

Per mia conoscenza, a quale gruppo misto si è iscritto il figlio di Di Pietro? Lo stesso a cui si iscrive Berlusconi quando presenta le sue dimissioni ogni volta che è inquisito?

 

  1. 5/1/2009

 

BRUCIARE LE BANDIERE

da Vittorio Grondona – Bologna

E’ solo uno sfogo dell’impotenza. Null’altro è possibile contro la strapotenza militare di Israele. L’indignazione poi è ridicola se viene manifestata dagli italiani. Senza battere ciglio e senza tentare un flebile oh abbiamo dato carta bianca a dei signori che sfruttando una legge elettorale porcata con i loro parenti ed amici hanno invaso di prepotenza il nostro Parlamento. Legiferano a vanvera per i sudditi e con estrema cautela per salvare da ogni guaio il loro padrone supremo… Mi meraviglio anzi che delle sanguinose guerre, vergogna assoluta dell’umanità, quei signori non ne abbiano ancora fatto degli schifosi giochi da televoto televisivo.

 

RIFERIMENTO 4/1/2009

SDEGNO E STRAZIO

da Claudio Urbani, Roma

Posso solo immaginare lo strazio e l'intimo dolore, di tutte le sensibili persone, che oggi si sono indignate a veder bruciare delle bandiere, alla notizia del bimbo palestinese trucidato dai tanks israeliani.

 

RIFERIMENTO 5/1/2009

CARO URBANI

da Pino Granata

Si, le persone indignate per le bandiere israeliane bruciate sono straziate ed addolorate per tutte le vittime di questa guerra assurda ed anche per le 38 vittime del kamikaze in Iraq. Ti posso assicurare che le persone che sostengono il diritto di Israele di esistere, soffrono per tutte le vittime a qualunque parte loro appartengono. Spero che tu non voglia fare del sarcasmo perchè sarebbe oltremodo offensivo anche nei confronti dei familiari delle vittime a qualunque nazionalità esse appartengano.

 

RIFERIMENTO 5/1/2009

CARO URBANI/2

da Claudio Urbani, Roma

Mi auguro sinceramente che sia come tu dici, sarebbe terribile se così non fosse. Ma, con altrettanta sincerità, sarebbe coerenza sentire le loro voci sia per esprimere lo sdegno per le bandiere bruciate che per le vittime trucidate dai tnaks israeliani. Per ora da questi c'è un silenzio assordante.

 

RIFERIMENTO 5/1/2009

"IT BREAKS MY HEART TO SEE ISRAEL'S STUPIDITY"

da Carla Bergamo, S. Paulo

Non è una frase mia, è il titolo di un articolo scritto da Michael Lerner (ebreo) su TIMES ONLINE:http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/columnists/guest_contributors/article5446519.ece Se Hamas lanciava i suoi provocatori razzi, che dire degli "assassination raids" degli Israeliani durante la tregua? E i camion con aiuti umanitari bloccati dagli Israeliani? Non cito Robert Fisk (The Indipendent) perché potrebbe essere considerato troppo "di sinistra"...
Ma anche l'Economist, che nonstante ciò che pensa il cavaliere nazionalpopolare non è affatto comunista, ha scritto un articolo di critica alla spropositata reazione di Israele (Gaza: the rights and wrongs) http://www.economist.com/printedition/displayStory.cfm?story_id=12853965&source=most_commented.
Gli Italiani, invece, s'indignano. Per le bandiere bruciate, non per i bambini massacrati. È proprio da spezzare il cuore.

 

RIFERIMENTO 5/1/2009

PALESTINA VS ISRAELE

da Alessandro Ceratti

Credo che in Palestina le cose siano (ormai da tempo) talmente degenerate che ha smesso di avere senso domandarsi se le azioni delle parti siano giuste eticamente o no. Io credo che se entrambe le parti potessero con un gesto della mano far scomparire dalla faccia della terra l'avversario, lo farebbero, donne vecchi e bambini compresi. Se si vuole (e si deve!) prendere una posizione il criterio di valutazione rimane quello strategico-politico, ovvero: fare quello che si sta facendo conviene? Non so se ad Israele convenga subire le conseguenze politiche di una sua reazione così violenta. Sono sicuro che ai Palestinesi non sia convenuto sparare i missili Kassam.

Dio mi perdoni, Ceratti ha ragione (csf)

 

RIFERIMENTO 5/1/2009

IL MINISTRO DEL TURISMO

da Walter Vanini, Carona (Bergamo)

E' proprio sfortunato il ministro degli Esteri Frattini. Non appena smette i panni istituzionali e si gode le meritate vacanze, esplode una crisi internazionale. Successe ad agosto: mentre si crogiolava al sole delle Maldive scoppiò il conflitto in Georgia. Convocato a Bruxelles con i suoi pari ruolo della UE, il nostro ministro non interruppe il piacevole soggiorno e inviò il suo fondamentale contributo in videoconferenza. Si sa, per gli italiani le ferie sono sacrosante. Ora, in piena recrudescenza della crisi israelo-palestinese, il vacanziero ministro rilascia in tv un'intervista in tuta da sci da una confortevole baita alpina. Una spiacevole incombenza istituzionale, ma abilmente infilata tra una discesa e l'altra. Sorge il sospetto che il ministero degli Esteri non sia il più adatto alle sue qualità. Forse bisognerebbe riesumare il vecchio ministero del Turismo: lì Frattini sarebbe perfettamente a suo agio.

 

RIFERIMENTO 5/1/2009

HAMAS E GLI IPOCRITI

da Armando Gasparini, Veneto Alto

Diffido di quei pacifisti, a cui basta tenere la bandiera alla finestra, ma si nutrono di odio e pregiudizio politico...Ci sono guerre necessarie purtroppo. Israele non è in grado di fare una guerra fra eserciti perché non esiste un esercito di Hamas, ma solo guerriglieri civili che lanciano missili contro le popolazioni civili israeliane. E lo fanno da mesi, da anni. Non si tratta di esportare la democrazia con la guerra. Ma di sostenere quella popolazione palestinese, che non vuole avere più a che fare con il terrorismo. Speriamo.

 

  1. 8/1/2009

 

A COSA SERVONO LE TASSE?

da Vittorio Grondona – Bologna

La novità di oggi, ed ogni giorno c’è sempre la novità scioccante, è la proposta di aumentare l’età pensionabile di chi lavora per solidarizzare concretamente con chi purtroppo ha perso il lavoro. Non riesco ad entrare in una mentalità di questo tipo e penso che nemmeno Sigmund Schlomo Freud riuscirebbe ad analizzare l’inconscio logico che spinge un individuo a proporre un provvedimento del genere. I bambini sono sacri ed hanno diritto sacrosanto al gioco ed al divertimento fino alla maggiore età; i giovani maggiorenni perdono la sacralità e possono quindi lavorare quasi gratis rigorosamente a tempo determinato; i vecchi che hanno la fortuna di lavorare grazie a politiche più serie del passato, devono oggi morire in fabbrica; le famiglie, infine, servono solo per fare cumulo dei redditi al mero scopo di escluderle dai servizi di assistenza sociale individuale. A cosa servono quindi le tasse pagate in anticipo per l’80% dell’intero ammontare dai lavoratori dipendenti? Secondo i faciloni autonominatisi in Parlamento servono solo per pagare la loro inutile politica e per sostenere stupidate come la cordata di venditori di fumo che hanno avuto in regalo la polpa dell’Alitalia.

 

  1. 21/1/2009

 

Radio 2 notte 13/14 gennaio 2009 – Foto da webcam

da Vittorio Grondona – Bologna

 

RIFERIMENTO 12/1/2009

DOMANI A MEZZANOTTE

Sarò ospite di Linda Brunetta a Mezzotte di Radio Due. Di che si parlerà? Me lo devono avere detto ma me lo sono scordato. Sarà una sorpresa anche per me. (csf)

 

  1. 21/1/2009

 

SANTORO

da Vittorio Grondona - Bologna

Io penso che solo se spinti da uno squilibrato orientamento mediatico imposto si potrebbe dare torto a Santoro sulla vicenda di Annozero dove la “giornalista” Lucia Annunziata ha abbandonato la trasmissione con straordinaria mancanza di stile e di orgoglio per la sua auto-vantatissima professione, più volte da lei ricordata nella circostanza.

 

RIFERIMENTO 19/1/2009

SEMPRE INCINTA 10
SANTORO VS ANNUNZIATA

Pessimo spettacolo quello visto l'altra sera ad Annozero. O meglio, quello che hanno visto gli altri perché io non l'ho visto. E quindi non parlo. Ho visto solo l'attimo in cui Santoro ha svillaneggiato Annunziata e lei se ne è andata sdegnata non sopportando l'accusa di essere sostanzialmente una prezzolata. Però poi ho letto i giornali e quindi qualche riflessione posso farla. Per il conduttore di una trasmissione è sempre uno smacco se un ospite se ne va. Lo dissi anche quando successe proprio all'Annunziata con Berlusconi. Però noto molta esagerazione in tutte le reazioni. Leggo che la trasmissione era sbilanciata. Ma mi verrebbe da dire che quasi tutti i quotidiani sono sbilanciati, anche se in senso inverso. E sento di poter anche dire, perché l'ho dedotto fra le righe delle cronache, che a favore di Israele hanno parlato in tanti. Com'è questa storia? Qualcuno vuole raccontarla con obbiettività, se possibile? (csf)

 

RIFERIMENTO 19/1/2009

AYATOLLAH SANTORO

da Armando Gasparini, Veneto Alto

Odioso quel "...a chi ti vuoi accreditare?". Peggio quel "...non sprechiamo tempo". Frasi dette da chi, il populismo, la faziosità, l'ideologia lo confinano nella disinvoltura intellettuale. Speriamo che all'Annunziata, per ritorsione, non venga ora la tentazione di scrivere una biografia professionale di Santoro, nelle vesti di "cercatore di meriti".

 

RIFERIMENTO 19/1/2009

RAI E FAZIOSITA'

da Giorgio Goldoni

Santoro con la sua ultima trasmissione ha superato ogni limite imposto dalla decenza e dal fatto di essere stipendiato da una televisione pubblica, pagata da tutti i cittadini italiani. Facendosi portavoce della propaganda di Hamas, un'organizzazione terrorista secondo l'ONU, l'UE e l'Italia, ha scelto non il campo della democrazia, bensì quello dell'islamo-nazismo, dell'integralismo islamico, che vorrebbe fare a fette tutti noi, ebrei e non(...)

 

RIFERIMENTO 19/1/2009

YASSER SANTORO

da Floriano Ghinassi

Ho appena visto lo spezzone di Annozero con lo "scontro" Santoro-Annunziata.
Benché non abbia nessuna simpatia per l'Annunziata, sono rimasto basito dall'arroganza e prepotenza di Santoro, supponente nel non accettare la benché minima critica e maleducato oltre ogni decenza nel non farla parlare e anzi togliergli la parola per lanciare un collegamento.
Se uno spettacolo del genere venisse da protagonisti diversi (il Socci o Vespa di turno) grideremmo allo scandalo; credo sia il caso di farlo anche con questo "campione" della sinistra, folgorato sulla via della sgarbizzazione...

L'altro giorno da Vespa si celebrava Andreotti, con tutti andreottiani. Nessuno ha protestato (csf)

 

RIFERIMENTO 19/1/2009

YASSER SANTORO/2

da Dan Galvano, Basilea

Pero', caro CSF, la risposta "L'altro giorno da Vespa si celebrava Andreotti, con tutti andreottiani. Nessuno ha protestato" sa di benaltrismo. Se è vero che ci crediamo "diversi" da loro, non abbassiamoci al livello di Vespa. Da Vespa non mi aspetto molto di piu', ma da Santoro mi aspetto del giornalismo migliore.

Il benaltrismo in questo caso non c'entra nulla. Io non ho mai detto che se lo fa Vespa lo può fare anche Santoro. Ho detto solo che chi protesta contro Santoro non ha protestato contro Vespa (csf)

 

RIFERIMENTO 21/1/2009

IL SENATORE DIVINA E I CAVOLI A MERENDA

da Carla Bergamo, S. Paulo

I Brasiliani, tra i quali mi includo, sono un po' incazzati con il senatore Divina che ha invitato gli Italiani a boicottare il Brasile, dopo "tutto quello che gli abbiamo dato"...cosa ci avete dato, senatore Divina? Qualche milione di emigranti che hanno trovato lavoro, casa e cibo in questo Paese?  E lo sanno gli Italiani che il Brasile faceva parte degli Alleati che hanno liberato l'Italia dai Tedeschi nella Seconda Guerra?  E chissà se i tanti Italiani che vengono qua a fare turismo sessuale seguiranno il consiglio del senatore leghista? C'è un'altro punto da chiarire: non è vero che il Brasile non ha concesso l'asilo ai due pugili cubani, visto che gli stessi alla fine hanno chiesto di essere rimpatriati. Perché il governo italiano, invece di perdere tanto tempo con Battisti e i boicottaggi, il giudiziario, Santoro, la Costituzione, la dirigenza del Pdl, non si preoccupa di salvare l'Italia dall'abisso, come fanno i loro colleghi europei?

 

RIFERIMENTO 21/1/2009

LA PENA E LA VERGOGNA

da Gianni Guasto

La reazione alle notizie sui bambini esposti alla violenza dal cinismo di Hamas e uccisi dalla furia cieca dell'esercito israeliano é di rabbia e di pena. E quella per le svastiche sulla stella di Davide é di vergogna.

 

RIFERIMENTO 21/1/2009

LA VERITA' ANNUNZIATA

da Paola Ragone, Roncadelle
 
Ho guardato la puntata di Anno Zero tutta intera, non uno spezzone (magari è meglio, se si vuole giudicare, o no?). La frase più arrogante e offensiva che ho sentito è stata "Dobbiamo orientare il pensiero degli italiani" e non l'ha detta Santoro.

 

RIFERIMENTO 21/1/2009

YASSER SANTORO

da Gennaro de Leo, Torino

Egregio Sig. CSF, è la prima volta che scrivo su queto spazio che lei gentimente concede ai navigatori, entro quindi un p'ò a gamba tesa sul tema in oggetto. Ho visto l'intera trasmissione, sicuramente era sbilanciata a favore Palestinese, ma vorrei ricordare che il tema della serata era: "La guerra dei bambini", di cos'altro si doveva parlare se non dei morti civili, che in quel momenta erano stimati in mille morti con oltre trecento bambini uccisi? L'Annunziata era chiamata ad esprimere opinioni, cosa che ha e avrebbe potuto fare, se i suoi interventi non fossero ( e nel corso della serata si è verificato più volte) rivolti più alla critica della conduzione e di come si deve fare televisione ("noi giornalisti dobbiamo orientare l'opinione dei telespettatori") che a dare il suo contributo come opinionista. Le posto il link dove può trovare le motivazioni di Santoro che, seppure esposte con molta veemenza, rendono bene l'indignazione che tutti dovremmo provare per quesi fatti. l Sperando di aver contribuito a far chiarezza, la ringrazio dell'ospitalità.

 

RIFERIMENTO 21/1/2009

SANTA LUCIA ANNUNZIATA

da Dal Betto Gustavo- Milano-

A tutti i detrattori di Santoro. La trasmissione si intitolava LA GUERRA DEI BAMBINI, mi pare che ve ne siate dimenticati. L'uccisione di centinaia di bambini, di questo si voleva parlare non delle paturnie della sciura Annunziata che invece voleva salvare a tutti i costi  un improponibile equilibrio. Volevate la ripetizione di quanto vi hanno propinato i media nazionali? Oppure per una volta si poteva parlare della strage di civili innocenti che quella performance aveva prodotto? Grazie a Santoro e pollice verso per la Lucia Annunziata che ha volutamente "sputtanato" la trasmissione.

 

RIFERIMENTO 21/1/2009

YASSER SANTORO/3

da Dan Galvano, Basilea

Caro CSF, capisco e sposo il tuo punto di vista, ma cosi' spostiamo l'attenzione dall'accusato all'accusa. Sappiamo tutti che da Vespa si celebrano messe cantate per il "signore" di turno (Berlusconi, Moggi, Andreotti, ecc), e io non m'aspetto niente di piu'. Sorrido amaro e lascio perdere. Siccome ritengo Santoro uno che sa (sapeva?) fare del buon giornalismo, rimango deluso nel vedere puntate tipo quella di giovedi' scorso. Ci sono modi piu' intelligenti di affrontare la questione palestinese. Ammiro Travaglio e Santoro, nonostante la spudorata e condivisa faziosità, ma la faziosità da un po' a questa parte sta degenerando nell'astiosità.

 

RIFERIMENTO 21/1/2009

SULLA QUESTIONE SANTORO...

da Gabriella D'Andrea, Udine

Segnalo un'altra visione della questione… http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2999

 

RIFERIMENTO 21/1/2009

RI-SOLUZIONI E RI- PETIZIONI

da Isabella Guarini, Napoli
 
Caro CSF, qualcuno propone di prendere esempio da Olmert e di radere al suolo Sicilia Campania e Calabria per sconfiggere mafia, camorra e 'ndrangheta.Visto che vivo in Campania  mi prendo la licenza di difendere la mia sopravvivenza perché spero che nel blog ci sia ancora un o' di umana intelligenza. Inoltre, non vorrei fornire l'occasione alla coppia Santoro-Annunziata, entrambi meridionali-campani, di fare i paladini, l'uno delle vittime, l'altra dell' imparzialità televisiva, ma uniti nello spot dei propri interessi professionali. Se non ci fossero, sarebbe meglio per tutti!

 

RIFERIMENTO 21/1/2009

ANNUNZIATA A FAVORE DI TELECAMERE

da Valeria Carella

Io non credo che essere bravi giornalisti voglia dire essere umanamente asettici, e che i bravi conduttori di una trasmissione di (ottimo, per quanto mi riguarda) giornalismo televisivo per contratto debbano non avere un'idea propria. Facile gioco quello di alludere a un Santoro sbilanciato a favore dei palestinesi, perché - signora mia - a sinistra si portano tanto. Io ho visto una trasmissione che ha scelto di bandire la retorica e che ha voluto farci ascoltare persone coinvolte anche sentimentalmente - e pure questo vale sull'altare della credibilità - alle sofferenze dei palestinesi come a quelle degli israeliani (e mi riferisco dapprima alle ospiti in studio: due giornaliste, due donne, una palestinese e l'altra israeliana); i reportage invece - trattandosi di una trasmissione di approfondimento giornalistico e non di analisi storiografica - non poteveno che raccontare la mattanza dei palestinesi, perché adesso è questo quello che accade. Oggi come ai tempi dei rastrellamenti in Kosovo, ottimo Santoro a trattare questioni scottanti, che latitano nelle trasmissioni di prima serata. La Annunziata ha detto e ridetto la propria, dissociandosi a più riprese, col piglio/cipiglio che aveva ai tempi in cui faceva la presidente della Rai. Chissà, forse è da quella esperienza che ha tratto l'abilità delle uscite teatrali e a favore di telecamere.

 

RIFERIMENTO 21/1/2009

SANTORO: QUESTO GIRO GLI E' RIUSCITO MALE

da Dan Galvano, Basilea

Caro Grondona, io non credo affatto di aver subito "uno squilibrato orientamento mediatico imposto". Se dopo 20 giorni di guerra, arriva una puntata come quella dell'altra settimana, beh, direi che l'approfondimento giornalistico ha fallito. E dico tutto questo senza negare l'evidenza che l'Annunziata ha fatto male ad alzarsi e ad andar via. E senza negare che anche l'uccisione di un solo bambino è uno scempio ingiustificabile. Io sto tutta la vita dalla parte di Santoro, ma secondo me sto giro gli è riuscito male.

 

RIFERIMENTO 22/1/2009

PRIME DONNE, LUCIA E MICHELE

da Rita Rosati

Pur stimando molto la Annunziata e Santoro ritengo che a volte, chissà per quale squilibrato motivo, si comportino come prime donne. E in una trasmissione due prime donne finiscono sempre per litigare.

 

  1. 23/1/2009

 

NON C’E’ SOCIAL CARD CHE TENGA

da Vittorio Grondona - Bologna

Nella difficile crisi del dopoguerra siamo stati tutto sommato abbastanza fortunati. Mi ricordo che mia zia mi mandava dal droghiere con la bottiglietta a comprare mezz’etto di olio dicendomi di farne segnare la spesa. Così facevano quasi tutti i figli del popolo. Oggi non si può più ricorrere a questo meraviglioso solidale meccanismo. I supermercati sono diventati i vampiri della società moderna. Intorno a loro si è creato il vuoto assoluto di negozi alternativi. A credito non ti danno nemmeno un sacchetto di plastica. Non solo, ogni giorno ritoccano al rialzo i prezzi delle loro merci. Gli anziani devono farsi accompagnare alla spesa oppure pagare qualcuno che gliela porti a casa, perché ad una certa età anche il trasporto a braccia di un fiasco di vino diventa un grosso problema. (...)

 

RIFERIMENTO 15/1/2009

LA BEFFA E IL FLOP DELLA SOCIAL CARD

da Claudio Urbani, Roma

Interessante questa analisi sulla social card, da leggere sul sito de "La Repubblica", da dove si evince, tra l'altro, che i maggiori beneficiari risultano suore e frati, che risultando, personalmente, nullatenenti, sembra ne abbiano pienamente diritto, anche se problemi di vitto e alloggio non li tocca minimamente.
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/social-card/social-card/social-card.html

 

RIFERIMENTO 21/1/2009

SOCIAL CARD

da Claudio Urbani, Roma

Sembra che ci sia un boom inatteso con la social card. Non certo per il numero emesso o le difficoltà nel  aver quanto promesso. Sembra che suore, frati e pretino, risultando nullatenenti, anche se con vitto e alloggio assicurato in posti che spesso fanno invidia alle ville berlusconiane, ne usufruiscano a pieni mani avendone in base, si fa per dire visto il voto di povertà, al loro reddito inesistente.

 

  1. 27/1/2009

 

INFORMATIZZAZIONE DEI RAPPORTI CON L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

da Vittorio Grondona – Bologna

L’onorevole ministro Brunetta dice che nel 2012 i rapporti con l’amministrazione pubblica saranno tutti informatizzati. Proprio lui lo dice che a suo dire non sa nemmeno accendere il PC. Lui da ottimo gentiluomo raffinato usa la penna stilografica. Altrimenti saprebbe che niente è più facile della manipolazione dell’elettronica se non si mettessero in atto costosissimi metodi di sicurezza in continuo aggiornamento. Chi sono i predestinati informatici all’arricchimento sicuro? Chi si fiderà della chiavetta che improvvisamente potrebbe cancellarsi? Chi riuscirebbe in un caso così malaugurato a trovare la strada per ricostruire la sua posizione? Chi saranno i responsabili a trattare elettronicamente i nostri dati personali? Potremo fidarci della loro riservatezza e professionalità sull’uso corretto del PC? Saranno tutti indottrinati con costosissimi corsi? Chi leggerà quotidianamente milioni di e-mail? (...)

 

FEBBRAIO 2009

 

  1. 8/2/2009

 

CSF DOV'E'

da Vittorio Grondona

Dopo Linea Notte su Raitre, appena passata l’una della notte del 3-4 febbraio, mi sono sintonizzato su Radio Due… Nessuna traccia di CSF. Era già andato via oppure si era “dimenticato” dell’impegno? La signora Paola Saluzzi dà segni di vittoria…



Eppure la mia voce si sentiva. Dov'ero nascosto? (csf)

 

RIFERIMENTO 3/2/2009

STANOTTE SU RADIO DUE

A mezzanotte, ospite di Paola Saluzzi, su radio due, stanotte, a parlare di qualcosa ma non mi ricordo di che cosa. Ah, credo di mancanza di memoria. Mi considerano un perfetto testimonial. Potete anche mandarmi delle mail, in diretta, al mio solito indirizzo. Ricordatevi, almeno voi. A mezzanotte, su radio due, con Paola Saluzzi. Se mi ricordo. (csf)

 

RIFERIMENTO 3/2/2009

MEMORIA

da Gian Paolo De Tomasi

Il segreto per una vita felice è avere una scarsa memoria.

Sai la differenza fra non avere memoria e avere scarsa memoria? (csf)

 

  1. 8/2/2009

 

ELUANA

da Vittorio Grondona - Bologna

Il post su Eluana della signora Isabella Guarini mi ha alquanto toccato. Sono convinto che l’interesse del Cavaliere alla triste vicenda sia il frutto logico di qualche suo sondaggio ad hoc ovvero della sua permanente angoscia di consensi e di maggiore potere. Da qui il voluto conflitto istituzionale col Capo delle Stato. Niente è a caso per il Cavaliere, nemmeno le barzellette, le corna ed il cucù… A parte questo mio personalissimo pensiero, io penso che Eluana non ci appartenga, appartiene solo a sè stessa ed a nessun altro. Purtroppo non è in grado adesso di esprimere alcuna volontà in merito al suo destino… Personalmente credo nella vita, ma di fronte a queste tragedie ritengo che sia meglio il silenzio ed il rispetto delle libere volontà altrui delle quali ciascuno è responsabile di fronte a Dio ed anche agli uomini per fatti contrari alla legge. La politica deve stare fuori in un caso come questo in cui la Cassazione si è pronunciata con sentenza definitiva. Non sembra strana e incoerente la battaglia improvvisa sulla difesa vita, sostenuta peraltro fuori tempo massimo dal nostro governo e dai bigotti parlamentari di destra e di destra-sinistra, quando gli stessi accettano tranquillamente le guerre preventive o quando emanano delle leggi schifose come quelle sulla sicurezza o quando ancora per una semplice ecografia nelle strutture pubbliche un poveraccio rimane in attesa per alcuni mesi rischiando di potersi curare solo a morte avvenuta?

 

RIFERIMENTO 3/2/2009

ELUANA

da Dan Galvano, Basilea

La Cei: «E' eutanasia». E cosa pensavate che fosse?

 

RIFERIMENTO 4/2/2009

ELUANA

da Claudio Urbani, Roma

La Cei ci ha ripensato: ora parla di omicidio!

 

RIFERIMENTO 6/2/2009

ELUANA ENGLARO

da Alberto Oldrini

Da pochi minuti il Governo ha varato il Decreto legge che obbligherà i medici della clinica di Udine a continuare l'alimentazione di Eluana e,di conseguenza,a prolungare le pene della famiglia Englaro.
In Italia comanda il Vaticano,ormai non c'è più nessun dubbio.

Il Vaticano settimane or sono ha avvertito che non avrebbe più preso le leggi dall'Italia. In compenso continua a dargliene (csf)

 

RIFERIMENTO 6/2/2009

ENGLARO

da Alessandro Ceratti

Un sacco di giornalisti sono impegnati a riferire notizie sul caso Englaro, e va bene. Un sacco di politici sono impegnati a discettare sul caso Englaro, e va bene. Un sacco di preti si esprimono e un papa pontifica, giustamente, sul caso Englaro, e va bene. Ma vi rendete conto di quanta gente sta usando il suo tempo lavorativo perché occupata da questa vicenda? Quanti medici, che sicuramente avrebbero di meglio da fare. Quanti magistrati, con tutti i problemi della giustizia italiana e le sue lentezze. Adesso ci sono pure i poliziotti che indagano per conoscere le reali intenzioni della donna prima dell'incidente. Quanti milioni di euro sta costando all'Italia questa vicenda?

 

RIFERIMENTO 6/2/2009

PALINODIA

da Alessandro Ceratti

Va be', visto che sto scrivendo ad un blog non la farò in versi. Comunque se l'eccesso mediatico sul caso Englaro produce difficoltà al governo Berlusconi e risveglia dal sonno Napolitano, ben venga!

 

RIFERIMENTO 7/2/2009

TANTO TRA POCO MI SVEGLIO

da Gianni Guasto

E' persino difficile da credere: lo scontro istituzionale che viviamo in queste ore, con un Premier con la bava alla bocca che prende a calci la Costituzione e un Parlamento chiamato alle armi contro di essa, mi fanno guardare con occhi diversi la soave leggerezza con cui Benedetto XVI piroetta tra gaffes, tragedie epocali e nostalgie tridentine. Da oggi il Papa é, almeno per me, un nemico della Repubblica.

 

RIFERIMENTO 7/2/2009

IERI SERA A CASA POUND

da Valerio Morucci

Caro Claudio, a proposito di raid razzisti, ti metto appresso la scaletta del mio intervento di ieri sera a Casa Pound. C'è chi sembra aver scelto, il Corriere, di non dare risalto a un possibile percorso di attenuazione della violenza intergenerazionale. Il che farebbe il paio con il terribile editoriale, da guerra preventiva, di Romano 'La sponda sociale'. Cioè: in attesa dei terribili effetti, e sommovimenti, sociali della crisi, prepariamoci a bastonare chiunque si muove. Altri, la Stampa, sembrano aver scelto la stessa linea passando per la riproposizione della identità 'fascista' di ogni ribellione, scrivendo follie smentite dai fatti. Al contrario l'Unità ha scelto di appoggiare a piene mani questo tentativo di far rinfoderare manganelli e mazze. Vale a dire che i rappresentanti del, morente, sistema capitalistico sono ponti all'uso della forza per impedire l'assalto ai forni. Nella speranza di avere il tempo per trovare una soluzione alla crisi. Il problema è che non ci riuscirà nè Obama che, in un sistema democratico ha richesto poteri straordinari al Senato, nè il Presidente dello stato dittatoriale cinese, che i pieni poteri li ha per definizione, e che ha chiesto fantastilioni di miliardi di dollari per aginare una crisi che non è ciclica ma strutturale. Al fondo vuole dire si apprestano a esercitare violenza non per poi risolvere ma solo per difendersi, alla disperata. Hai presente gli assalti agli elicotteri nella rotta di Saigon? In una situazione del genere ogni violenza sociale è benvenuta (non si può mettere un soldato accanto a ogni bella figliola) perchè accentuando la paira per la sicurezza accentua i proteri repressivi, che ben presto torneranno utili. Non si può fare molto. Solo provarci almeno un po'. CLICCA QUI

 

RIFERIMENTO 7/2/2009

PER ELUANA,STO CON BERLUSCONI

da Isabella Guarini, Napoli

Caro CSF, per Eluana sto con Berlusconi, perché non posso accettare che la si faccia morire di fame e di sete.

 

RIFERIMENTO 7/2/2009

QUESTO BLOG E' CENSORIO

da Biagio Coppola, golfo di Napoli

Sembra che questo blog sia più censorio di una organizzazione di estrema destra come Casa Pound dove morucci viene accolto come qualcuno che ha qualcosa di intelligente da dire e non un nemico da odiare. Guai a parlar male, poi, di Veltroni, non si viene neanche pubblicati e adesso, infine, noto che si plaude anche alle scellerate scelte ideologiche del premier che tra le tante castronerie si è permesso di dire che Beppino Englaro vuole solo togliersi un "fastidio". Evidentemente chi la pensa come lui o non ha figli o non ci ha mai vissuto insieme.

 

RIFERIMENTO 7/2/2009

ELUANA ENGLARO /2

da Emilio Pierini

Fossi il padre, entrerei nella stanza della povera Eluana in piena notte, staccherei tutti i macchinari, e mi andrei a consegnare alla più vicina stazione dei Carabinieri.

 

RIFERIMENTO 7/2/2009

BERLUSCONI VS NAPOLITANO

da Pino Granata

A Berlusconi di Eluana non frega niente. Lui sta cogliendo l'occasione per sbarazzarsi di Napolitano che è poi l'ultimo ostacolo per lui per arrivare a quella specie di fascismo che ci vuole imporre."Se Napolitano dovesse uccidere Eluana", così si è espresso il cinico Prescritto. Incredibile ma in che Paese viviamo? Spero che Napolitano tenga duro e non si dimetta cosa che Berlusconi vuole sopra ogni altra cosa. Siamo alla resa dei conti. Oggi dobbiamo scendere tutti in piazza per protestare contro il Fascismo che Berlusconi ci vuol imporre e per appoggiare Napolitano in questa sua resistenza contro l'insorgente fascismo. Esprimo anche la mia solidarietà a Papà Englaro la vera vittima di tutta la vicenda. Lui soffre da 17 anni...

 

RIFERIMENTO 8/2/2009

OPINIONI SULLA VITA ALTRUI

da Massimo Mai

Possibile che sulla povera Eluana Englaro tutti, ma proprio tutti, vescovi, ministri, cantanti, Parietti, Gasparri, pretendano di dettare legge?
Spero che se mai toccherà a me una sorte del genere a decidere siano i miei cari e non un ministro, un premier o il mio parroco. Comunque la pensino.

 

RIFERIMENTO 8/2/2009

ELUANA

da Paolo Beretta

L'ipocrisia di Bagnasco viene svelata platealmente da un suo collega, l'Arcivescovo Emerito di Foggia: "lasciare che Eluana termini i suoi giorni senza stare a infierire: alla fine anche Giovanni Paolo II ha richiesto di non insistere con interventi terapeutici inutili" (Repubblica del 5/2). E adesso, cardinale, che facciamo ? Scomunichiamo Vojtila ?

 

RIFERIMENTO 8/2/2009

ELUANA E GLI OSSIMORI DEMOCRATICI

da Isabella Guarini, Napoli
 
Caro CSF,  purtroppo in questa tragedia di Eluana la democrazia non  sta facendo una bella figura. Infatti, c'è chi difende la Costituzione di carta e chi la Vita in carne e ossa. Ciò che più mi sorprende sono le manifestazioni di piazza di signore davanti al San Carlo  che manifestano  per la difesa della Costituzione. Caro CSF, io non frequento il San Carlo, non perché non posso permettermi il biglietto, ma perché mi piace ascoltare la musica  a casa,  a modo mio. Eppoi non faccio parte dei VIP!

 

RIFERIMENTO 8/2/2009

LA SAGGEZZA DI ANDREOTTI

da Pino Granata

Il Governo non doveva impicciarsi, è un affare privato. Così Andreotti sul caso Englaro. Poche e sagge parole. Ridatemi la Prima Repubblica che la seconda fa cagare!

 

RIFERIMENTO 9/2/2009

DOVE SONO I DIFENSORI DELLA VITA?

 


da Carla Bergamo. São Paulo

Il fotografo che fece la foto finÌ per suicidarsi. La drammaticità è così intensa che fa star male. Ecco, questo bambino era vivo, alla ricerca di cibo per sopravvivere, solo e disperato. Davanti a un'immaigne così, il problema Eluana non dovrebbe neppure porsi.

 

RIFERIMENTO 9/2/2009

NESSUNA INTERFERENZA DELLA CHIESA
di Paolo Righetti, Verona

Ieri il cardinal Bertone ha dichiarato che la Chiesa non vuole interferire con lo Stato italiano sulla vicenda Englaro. Meno male! Se la Chiesa avesse deciso di interferire che cosa avrebbe fatto? Avrebbe chiesto l’intervento degli angeli sterminatori per radere al suolo il Quirinale e annientare in un amen tutti i parlamentari di opinione avversa?
Loro, papa, vescovi e cardinali non interferiscono mai, però, nel frattempo, parlano di divorzio senza sapere che cosa sia il matrimonio, di aborto senza sapere che cosa sia una gravidanza, di educazione dei figli e non si sono mai riprodotti, di solidarietà e aiuto e poi hanno avuto Pio Laghi.
Di una cosa sola non parlano mai, ammettendo, con onestà, la loro totale ignoranza in materia: di pietà.
P.S.: non mi era mai capitato di vedere l’immagine inviata dalla signora Carla Bergamo. Mi si sono riempiti gli occhi di lacrime.

 

RIFERIMENTO 9/2/2009

ELUANA

da Paolo Cape’, Milano

Isabella Guarini ha ragione su una cosa, a mio parere, e cioè sul fatto che il caso di Eluana non è di quelli in cui sia importante difendere le procedure o le sentenze e nemmeno la Costituzione. Mi piacerebbe però che Isabella mi desse il suo parere su quella che è la vera questione: ma in un caso in cui la diretta interessata non è in grado di dirci la sua, chi può/deve decidere: la famiglia o lo Stato?

 

RIFERIMENTO 9/2/2009

COSA VOGLIONO I CATTOLICI?

da Pino Granata

Le energie mentali che le associazioni cattoliche stanno impiegando nell'affare Englaro sono veramente sorprendenti. E' sicuramente un caso di suggestione collettiva che certi ambienti stanno strumentalizzando oltre ogni misura. A ben pensarci i Cattolici farebbero bene ad allargare i propri interessi e a dare il giusto rilievo ai reali problemi del mondo. I Cristiani sono oggetto di persecuzioni in diverse parti del mondo: India, Iraq ed alcuni Paesi africani. Vorrei che si desse a queste tragedie la stessa attenzione che si da al caso Englaro. Sarebbe più utile per tutti.

RIFERIMENTO 9/2/2009

SONDAGGIO

da Giulio Bulgarelli, Correggio

Sondaggio: sei favorevole o contrario a sospendere l'alimentazione a Berlusconi ?

 

RIFERIMENTO 9/2/2009

20.10

da Claudio Urbani, Roma

Eluana è morta, lo sciacallaggio politico no.

 

RIFERIMENTO 9/2/2009

CHI DEVE CHIEDERE PERDONO A DIO?

da Carla Bergamo, S. Paulo

Sempre che ci sia, Dio perdoni l'umanitá intera, a cominciare dal Vaticano, per lasciare morire di fame, infezioni, violenza, milioni di bambini ogni anno. Amen.

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

E DIO?

da Claudio Urbani, Roma

Se è vero quello che sostengono i credenti, chi deve perdonare Dio, visto che già conosce il destino di ognuno di noi quando ci crea?

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

ELUANA

da Dan Galvano, Basilea

Povero papà Englaro. Provo una pena infinita per quest'uomo. E un rispetto incredibile per la sua forza. Che la sua Eluana possa finalmente riposare in pace.

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

E ADESSO SPERIAMO

da Marcello Ugliano

E adesso speriamo che finalmente scenda il silenzio sul caso specifico ma che si faccia tanto, ma tanto baccano sulla linea di principio.
Tutta la mia solidarietà a Beppino e a chi, alle prese con uguali tragedie non riesce o non vuole ottenere la stessa "visibilità".

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

NON GRIDATE PIU'

di Giuseppe Ungaretti (grazie Gianni Guasto)

Cessate d'uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.

Hanno l'impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell'erba,
Lieta dove non passa l'uomo.

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

DISPIACERI NOTTURNI

da Corrado Vigo - Trecastagni

Caro Claudio, io sono la persona meno adatta a commentare la morte di Eluana Englaro. Per un solo motivo, secondo me molto valido: non mi trovo nelle strazianti condizioni dei familiari. Essendo anch'io padre di una bambina, penso che mi si strazierebbe il cuore a vivere per 17 anni come Beppino Englaro. Ma non vivendo questa storia, non posso "sentenziare", come invece fanno 900 deputati e senatori!
Io sono convinto che la cosa va maturata nel prorpio cuore, in fondo alla propria coscienza, ma soprattutti innanzi allo specchio e con grande serenità(...)

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

ERANO ALTRI TEMPI

da Paolo Righetti, Verona

Tra qualche giorno si ricorderanno i 409 anni dall’arrostita di Giordano Bruno.A Bruno, accusato di eresia per la seconda volta, fu negato, come si usava con i recidivi, il privilegio di essere strangolato prima del rogo.Giordano Bruno morì così tra le fiamme, espiando in quel modo atroce uno dei reati a quel tempo più perseguiti dalla chiesa: usare il proprio cervello in libertà.Ai catto-talebani che oggi si ostinano a dire che “erano altri tempi”, rispondo senza troppo garbo che, quando il papa fece assassinare Giordano Bruno, il Vangelo (ama il prossimo tuo come te stesso, eccetera eccetera) aveva già più di 1500 anni.

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

SPUDORATI SCIACALLI!

da Pino Granata

Bisogna proprio essere dei vigliacchi opportunisti e degli squallidi sciacalli per accusare qualcuno di omicidio per la morte di Eluana. Lei è morta da almeno 14 anni e di lei si sono serviti i politicanti che non sanno come affrontare la seria crisi economica perchè incapaci e senza background culturale per affrontare e risolvere i gravi problemi della società moderna. (...)

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

FABBRICANTI DI CROCE

da Muin Masri

… siate umani e cercate di salvare la vita di papà Beppino lasciandolo in pace con il suo dolore.

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

SPUDORATI SCIACALLI/DUE

da Gianni Guasto

Caro Granata, per alcuni (e non per tutti) il nome sul giornale vuol dire soldi che entrano. Per questo vi é chi venderebbe la propria madre (figurarsi la figlia morta di un altro) per due euro di notorietà, o per una candidatura al Colle. Guarda, fra i tanti, l'avvocato Taormina: orfano del baccano mediatico su Cogne, si é precipitato a denunciare non si sa bene chi di omicidio premeditato. Perché l'ha fatto? Ma perché é un vero difensore dell'etica pubblica. E perché la pubblicità é l'anima del commercio.

Dimenticate per un attimo il caso Eluana per il quale lo sciacallaggio dei politici è stato particolarmente sgradevole. Ma pensiamo alla vita di tutti i giorni. La notorietà e la visibilità è il pane per i politici. Vorrei dire che è il prezzo della politica. Che cosa deve fare il povero peon per far sì che la gente si renda conto che esiste? E' facile criticarlo ma poi quando si va a votare si vota il personaggio noto, quello televisivo, quello famoso magari anche perché è un ladro o un truffatore. Farsi vedere è in fondo l'unico sistema per svincolarsi dalla schiavitù del partito. (csf)

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

MENTANA

da Dan Galvano, Basilea

Sarebbe ora che Mentana, in nome della sua "coerenza", prenda armi e bagagli e se ne vada. Senno' continua a rimanere sempre cio' che è: un chiagne e fotte.

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

SPUDORATI SCIACALLI/TRE

da Gianni Guasto

Caro Claudio, va bene liberarsi dalla schiavitù dei partiti, ma la ricerca della visibilità a tutti i costi mi ricorda il titolo di una vecchia rubrica de il Male (o forse di Tango): "il mio culo per un voto".

Indicami però quali sistemi ha il signor Mario Rossi per avere i voti degli italiani (csf)

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

L'ITALIA DELL'AUDITEL

da Gino Roca

Caro Claudio, i dati Auditel raccontano un'anarchia etica tutta italiana. Ieri sera il ''Grande Fratello'' (7 milioni 920 mila spettator) ha clamorosamente battuto ''Porta a porta'' sulla morte di Eluana (4 milioni 302 mila spettatori). E' un'Italia che fa riflettere. Una bionda sguaiata che lascia un reality agli italiani interessa più di una donna giovane in coma che lascia la vita.

Gino, io non mi meraviglierei né mi scandalizzerei più di tanto. La vita continua in mezzo a tante disgrazie. La gente si massacra nel mondo, i bambini muoiono al ritmo di tre all'ora se non sbaglio, i disoccupati in certi posti sono più degli occupati. Ma non è che si può piangere sempre, e quando lo decidono gli altri. Io non sopporto i minuti di silenzio, i cordogli ufficiali, le lacrime a comando. Ieri sera non ho visto il Grande Fratello ma nemmeno Porta a porta. Che cosa potevo apprendere di più? Serviva a qualcosa rendersi conto una voilta di più dello squallore dei politici italiani? Oggi non ho letto i giornali. E sono andato a fare una passeggiata. E non ho pensato a Eluana. Ho pensato alle cipolle che dovevo seminare. E le ho seminate. Mentre tutto nel mondo va sempre peggio. Non solo Eluana. (csf)

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

ELUANA, A MARGINE

da Piergiuliano "Piero" Pusceddu, Cagliari

Gente che urlava "Beppino boia", e gente, che quando Eluana ha finito di morire, applaudiva.
Là sotto.
*Mostri*, l'un contro l'altro armati.
Da ateo, e sempre più anticlericale, riconosco la dignità con cui le suore di Lecco che accudivano Eluana hanno accettato, con dolore, la decisione del signor Englaro di portar via la figlia. Nessuna si è sognata di sdraiarsi sul cofano dell'ambulanza, magari davanti alle telecamere o ai fotografi, come altri.
Hanno avuto RISPETTO.
Chapeau, sorelle.

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

OTTO

da Franco Vota

E con quello di stanotte sono otto le persone morte di stenti e assideramento dall'inizio dell'anno a Milano. Chissà se qualcuno di quelli che hanno così tanto a cuore la vita, sia che lanci accuse di omicidio dal parlamento o che rincorra ambulanze gridando "svegliati Eluana!", stasera andrà a vegliare e ad accendere un lumino alla stazione centrale.

 

RIFERIMENTO 10/2/2009

SCIACALLI

da Pino Granata

Se fossimo allo stesso livello degli spudorati sciacalli, diremmo che gli otto clochard , probabilmente extracomunitari, sono stati uccisi da Maroni e dai leghisti e dall'odio che loro fomentano contro queste persone. Sono sicuro che sono pochi gli Italiani che sono sinceramente dispiaciuti per la morte di queste otto persone , che tra l'altro sono una percentuale infinitesimale delle persone che nel mondo muoiono ogni giorno di fame , di stenti e che sono vittime della guerra, Io credo che la maggior parte degli Italiani penserà: otto di meno. Caro Franco Vota gli otto clochard morti per assideramento non fanno parte della politica spettacolo come è stato il caso della povera Eluana. Una specie di Big Carnival (l'Asso nella manica)alla maniera di Billy Wilder.

 

RIFERIMENTO 11/2/2009

GIORNALISMO E TELEVISIONE

da Biagio Coppola

Poverino Mentana era convinto, ieri sera,  di poter effettuare la diretta del suo Matrix vista l'eccezionalità dell'evento Eluana salvo poi incocciare contro la logica del berlusconismo che è molto semplice : va in onda ciò che fa audience. Infatti, a testimonianza di ciò,  sembra che "il grande fratello" abbia fatto il record stagionale di ascolti  e quindi il riccioletto si è visto costretto a rassegnare le dimissioni, stranamente, accettate anche prima della formalizzazione!

 

RIFERIMENTO 11/2/2009

SPUDORATI

da Claudio Urbani, Roma

CSF ha perfettamente ragione, così si spiegano, tra l'altro, un Villari e Quagliarello di  ieri. Ma se il Parlamento poi vara leggi elettorali che escludono le preferenza, tanto sgomitare è perfettamente inutile. La mancanza di preferenze è un arma formidabile in mano a chi comanda, altrimenti i propri segretari e amichette quando sarebbero mai diventati ministro? Oltre a compensare con posti di prestigio i propri fedeli avvocati.
P.S. C' è da chiedersi: ma perché chi impreca contro il tempo tiranno che non ha potuto far emanare una legge in tempo, non si è subito mosso dopo l'ultima sentenza definitiva che permetteva l'eliminazione della nutrizione, ma ha aspettato un momento propizio politicamente più favorevole?

 

RIFERIMENTO 11/2/2009

MEDAGLIA

da Biagio Coppola, golfo di Napoli

In un paese normale con un senso civico nella media Beppino Englaro verrebbe premiato con una medaglia al valor civile per la dignità che ha dimostrato  e per quello che ancora dovrà sopportare in futuro.

 

  1. 9/2/2009

 

NON E' UN PEZZO DI CARTA

da Vittorio Grondona -Bologna

La nostra Costituzione non è un semplice pezzo di carta, ma è un formidabile sicuro appiglio, che fra l’altro ci invidiano tantissimi altri popoli, per non cadere ancora nel baratro dell’assolutismo di Stato. In suo nome si sono potuti risolvere innumerevoli casi per il bene degli uomini e della società italiani, salvando così molte probabili vittime della prepotenza di potere. Il Cavaliere, palese aspirante a nuovo duce, vuole metterci le mani sopra utilizzando la cattiveria di verdi alfieri padani e di ex pentiti fascisti, cercando fra l’altro di inciuciare la questione con la nuova destra-sinistra?… Ebbene, mettiamocela tutta per impedire il verificarsi di una tale davvero gravissima tragedia.

 

RIFERIMENTO 9/2/2009

PEZZI DI CARTA E VITE UMANE

da Paolo Cape’, Milano

Caro Vittorio Grondona, hai ragione, la Costituzione non è solo un pezzo di carta e va difesa contro chi cerca di farla a pezzi. Però credo che nel caso di Eluana, farne “solo” una questione di difesa della Costituzione lasci poi campo libero a chi obietti, secondo me sbagliando, che una vita umana è più importante della Costituzione. Ripeto, il punto qui è che proprio perché la vita umana è importante le decisioni vanno lasciate alla persona stessa e/o alla famiglia, e non invece allo Stato.

 

  1. 10/2/2009

 

PEZZI DI CARTA E VITE UMANE / 2

da Vittorio Grondona - Bologna

Caro Paolo Capé, non mi sembra proprio di avere fatto la graduatoria di importanza fra la vita umana e la Costituzione… Sono due cose diverse e non paragonabili. La Costituzione, comunque, almeno quella nostra, difende a spada tratta tutti gli aspetti della vita umana. Basta soffermarsi a leggere, per esempio, l’art. 11 e tanti altri ancora. Per questo bisogna salvarla. Il Parlamento, se voleva davvero mantenere in vita la povera Eluana doveva muoversi prima, invece ha atteso l’ultimo momento, quando era palese che un intervento d’urgenza del governo non poteva essere promulgato dal compito istituzionale del Capo dello Stato (...)

  1. 9/2/2009

 

NON E' UN PEZZO DI CARTA

da Vittorio Grondona -Bologna

La nostra Costituzione non è un semplice pezzo di carta, ma è un formidabile sicuro appiglio, che fra l’altro ci invidiano tantissimi altri popoli, per non cadere ancora nel baratro dell’assolutismo di Stato. In suo nome si sono potuti risolvere innumerevoli casi per il bene degli uomini e della società italiani, salvando così molte probabili vittime della prepotenza di potere. Il Cavaliere, palese aspirante a nuovo duce, vuole metterci le mani sopra utilizzando la cattiveria di verdi alfieri padani e di ex pentiti fascisti, cercando fra l’altro di inciuciare la questione con la nuova destra-sinistra?… Ebbene, mettiamocela tutta per impedire il verificarsi di una tale davvero gravissima tragedia.

 

  1. 10/2/2009

 

PEZZI DI CARTA E VITE UMANE / 2

da Vittorio Grondona - Bologna

Caro Paolo Capé, non mi sembra proprio di avere fatto la graduatoria di importanza fra la vita umana e la Costituzione… Sono due cose diverse e non paragonabili. La Costituzione, comunque, almeno quella nostra, difende a spada tratta tutti gli aspetti della vita umana. Basta soffermarsi a leggere, per esempio, l’art. 11 e tanti altri ancora. Per questo bisogna salvarla. Il Parlamento, se voleva davvero mantenere in vita la povera Eluana doveva muoversi prima, invece ha atteso l’ultimo momento, quando era palese che un intervento d’urgenza del governo non poteva essere promulgato dal compito istituzionale del Capo dello Stato (...)

 

  1. 15/2/2009

 

CURIOSE INIZIATIVE BOLOGNESI

da Vittorio Grondona - Bologna

Gli insegnanti della scuola elementare Longhena di Bologna hanno messo in pagella il dieci politico indistintamente a tutti i bambini delle loro classi. Il che significa che alle leggi banana è possibile ottemperare anche con una sana ironia di comportamento, condivisa fra l’altro dai genitori. Infine, sempre a Bologna, la società di servizi Hera ha aderito alla magnifica tradizionale campagna di Caterpillar “m’illumino di meno” regalando ai suoi clienti allo sportello una lampadina a basso consumo. Un’idea brillante non c’è che dire. Infatti cosa brilla di più di una lampadina accesa? Non certo le fatture dell’Hera bolognese, che, fra le fatture italiane, sono le più oscure in assoluto…

 

  1. 18/2/2009

 

IL BASTONE NON PREMIA MAI…

da Vittorio Grondona - Bologna

Sarò un buonista incallito e, visto i tempi che corrono, anche un po’ incosciente, ma non sono assolutamente d’accordo con la tolleranza zero. Ritengo infatti drammaticamente un errore usare solo il bastone per risolvere il problema della delinquenza. Nella situazione attuale, dove la criminalità ci perseguita ad ogni passo che facciamo in società, io penso che una brava amministrazione dovrebbe cercare di capirne le cause ed intervenire in proposito con opportune correzioni. Diagnosi e cura, per capirci. Solo dopo avere abolito o almeno limitato le cause che inducono a delinquere sarà giusto intervenire con pene anche severissime (...)

 

  1. 20/2/2009

 

AFFAMARE PER RICATTARE

da Vittorio Grondona - Bologna

Questa volta CSF è sceso nel mio terreno… Io non accetterei mai senza lottare fino all’estremo delle mie forze una diminuzione dei miei diritti e di quelli di ciascun altro. La crisi ci fa deboli e quindi dobbiamo darci da fare per non scendere a compromessi come, nel caso specifico, accettare addirittura la riduzione dello stipendio. Di questo passo fra non molto la maggioranza degli italiani sarà chiamata per un tozzo di pane a costruire una piramide per l’arricchito Cavaliere o ad edificare in cambio di elemosine enormi artistiche chiese per assecondare i terreni capricci vaticani. Lasciamo che i modelli “Cavaliere” si attacchino i quadri da soli e vedrete che dopo essersi dati dolorosissime martellate sulle dita si decideranno a chiedere aiuto all’umile operaio pagandolo finalmente come si deve. Ci vorrebbe maggiore solidarietà fra i più deboli ed i più bisognosi. Purtroppo, nonostante le esperienze passate, non abbiamo ancora capito l’enorme forza che ha tale semplice strategia sociale.

 

  1. 21/2/2009

 

SANREMO 2009 – CASO MILLS (*)

da Vittorio Grondona - Bologna

Il 15 febbraio ho inviato un post per il blog con una mia personale considerazione sull’allora imminente Festival di Sanremo. Sarei curioso di capire perché CSF non l’abbia pubblicato.(...)Ma cosa c’è che non si può dire di Sanremo?

Caro Vittorio, una volta ogni due mesi, in media, scrivo un post di questo genere per rispondere a qualcuno che si chiede come mai non è stato pubblicato un suo bellissimo, interessantissimo, fichissimo intervento. Lo faccio per l'ennesima volta (vi prego, fate un copia e incolla e piazzatelo sul vostro desk).
1) questa non è una bacheca, in cui automaticamente viene pubblicato tutto ciò che arriva. Se lo fosse non mi assumerei il gravoso incarico di leggere tutto e adotterei un qualche automatismo.
2) io SELEZIONO gli interventi. Cestino automaticamente quelli senza firma o con firma sospetta. Quelli troppo lunghi. Quelli violenti. Quelli volgari. Quelli insignificanti. Quelli ripetitivi. Quelli stupidi. Quelli troppo noiosi.
3) i post più lunghi, ma sempre abbastanza vicini alle 500 battute, li leggo. Sono quelli che odio di più perché mi costringono ad un lavoro di editing e di taglio che mi richiede molto lavoro.
4) i post che non hanno la scritta PER IL BLOG nell'oggetto finiscono automaticamente nel cestino.
5) i post che contengono una formattazione sbagliata mi innervosiscono, ma se si tratta di un lobbista nuovo mi sacrifico e li metto a posto chiedendo al mittente di adeguarsi alle regole che sono state scritte nell'home page. Se dopo un po' non vedo miglioramenti, anche per loro non c'è che il cestino
6) i post pieni colmi di errori e di sciatteria mi pongono di fronte ad un problema di coscienza. Generalmente li correggo però mi chiedo perché dobbiate essere così crudeli nei mie confronti.
7) discorso a parte per i contenuti: sto tentando di alzare un po' il livello del blog, selezionando e scartando. Per questo qualcuno può notare una diminuzione dei suoi interventi. Io credo che un post al giorno possa essere più che sufficiente. Chi ne manda sei al giorno deve sapere che cinque non saranno pubblicati.
8) una sola cosa mi fa andare in bestia, anzi due. La prima è la richiesta di spiegazioni. Perché non hai pubblicato il mio splendido post? La seconda deriva dalla prima: non è che sia una censura? non sarà perché non la pensi come me? Quando ricevo mail del genere mi esce il fumo dal naso e medito subito di chiudere il blog. Non c'è bisogno che vi spieghi perché. I vecchi del blog sanno quanti post ho pubblicato di persone che pensavano il contrario di quello che penso io, anche di persone che mi insultavano. Ho ricavato una mia opinione: generalmente chi mi sospetta di farlo è perché al mio posto lo farebbe. Non è il caso di Vittorio, naturalmente.
9) questo blog è faticoso. Se vi piace, godetelo. Se non vi piace, non state a perdere tempo. Internet è grande e io non mi offendo. Se avete delle critiche da fare, fatele, ma cercate di tenerle ad alto livello. Fate discorsi di livello generale non guardate troppo al vostro ombelico.
10) e veniamo a Vittorio. Negli ultimi cinque mesi sono stati pubblicati una settantina di tuoi post, più di uno ogni due giorni, una media fra le più alte rispetto ai vari lobbisti. Se quel post non è stato pubblicato è perché mi è sembrano banale. Scusa la brutalità ma se chiedi rispondo. (csf)

 

(*) – La parte del post relativa al caso Mills non è stata pubblicata nel blog

 

  1. 21/2/2009

 

BANALITA’

da Vittorio Grondona - Bologna

Con estrema diplomazia prendo atto che dispiacersi che la RAI paghi l’invasione di Mediaset a Sanremo 2009 anche con i miei soldi sia una banalità. Sarà sicuramente un’altra delle mie banalità pensare che non possa essere una fatalità il fatto che il festival di Sanremo, della inquietante snervante durata dalle interminabili 4 ore di media per cinque sere consecutive, fra l’altro da ieri sera in regime di televoto permanente, e con interruzioni di circa dieci ripetitivi spot pubblicitari a puntata, questa sera inizi mezz’ora prima, proprio nella strana coincidenza dell’intervista a Beppino Englaro da Fazio su Raitre.

 

RIFERIMENTO 22/2/2009

NON E' PIU' LA RAI

da Vincenzo Rocchino, Genova – Antica Repubblica Marinara

Col blitz finale di ieri, Mediaset ha completato l'occupazione di quel poco rimasto ancora da occupare della Rai. Un attacco in forze, direi, dove persino i più "abbioccati", data l'ora, hanno potuto vedere la De Filippi, nota conduttrice di Canale5, e feroce demolitrice dei programmi Rai-Tv, premiare la "sua creatura" Carta, nata in Amici, programma condotto, appunto, dalla De Filippi.

 

RIFERIMENTO 22/2/2009

AMICI

da Biagio Coppola, golfo di Napoli

Si è consumato ieri sera sul palco dell’Ariston l’esempio più lampante di conflitto d’interessi non risolto. Tutti d’amore e d’accordo e tutti gli AMICI si sono prodigati per fare gli interessi del nostro amato premier a piede libero. “Panem et circenses” avrebbe definito Giovenale queste mortificanti operazioni di marketing e marchette.

 

  1. 22/2/2009

 

SANREMO 2009… AHIME’

da Vittorio Grondona - Bologna

(...)intendo criticare Sanremo. Non certo per i cantanti e la musica che comunque vanno a gusto e sui gusti non si discute. Critico in particolare le riprese continuamente in movimento che così come sono state computerizzate alla fine distraggono lo spettatore dalla valutazione e soprattutto dal gusto di quello che sta vedendo od ascoltando. Zoomate e variazioni continue fino al limite della nevrosi. La conduzione è stata professionale, ma rovinata a mio parere dalle riprese. Nuca e faccia nei dialoghi sono il peggio del gusto visivo. Quattro e più ore esposte al suono preponderante della stesso timbro di voce, pur se di qualità nei contenuti, insistente anche negli intervalli commerciali, sono comunque un tempo esagerato. Benigni nella prima serata, peraltro non della qualità esaltante di sempre, ha contribuito al successo complessivo anche delle trasmissioni successive. (...)

 

RIFERIMENTO 26/2/2009

TELEVISIONI

da Biagio Coppola, golfo di Napoli

Dopo gli eventi mediatici sanremesi come non andare con la memoria al finale di uno "scritto corsaro " di P.P.P. apparso sul Corriere nel lontano (!) 9/12/1973 ? :
...È attraverso lo spirito della televisione che si manifesta in concreto lo spirito del nuovo potere. Non c'è dubbio (lo si vede dai risultati) che la televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione al mondo. Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogans mussoliniani fanno ridere: come (con dolore) l'aratro rispetto a un trattore. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione), non solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre.

 

RIFERIMENTO 26/2/2009

A ME SANREMO E’ PIACIUTO (ABBASTANZA)

da Gian Paolo De Tomasi – Busto Arsizio

Ho visto Sanremo e devo dire che non era poi così male. Alcune canzoni erano molto interessanti, arrangiate veramente bene (canto, quindi un po’ ci capisco) e ben interpretate. Non avrei fatto vincere Carta (canzone un po’ banalotta) e nemmeno Povia (bellissima musica, testo furbetto), ma comunque le proposte erano decisamente sopra la media. Benché Bonolis non sia il mio preferito – eccessivamente verboso e “piacione” – ha condotto da gran professionista e gli ascolti ne sono testimonianza. Soprattutto credo si sia visto che dietro c’è stato molto lavoro (e come direttore artistico e come presentatore).

 

  1. 26/2/2009

 

BANALITA’ / 2 – INSISTO…

da Vittorio Grondona - Bologna

Oggi mi telefona uno dei miei figli e con ironia mi dice: ho letto su internet che CSF ti ha sgridato… Dice che scrivi delle banalità… E’ vero gli ho risposto… Avere manifestato anzi tempo che Mediaset stava portandosi via gratis il Festival di Sanremo è stata sicuramente una banalità in questo periodo di crisi dove sarebbe meglio occuparsi d’altro, giornalisti e marchingegni politici permettendo. Benvenga sanremo allora per distogliere la gente dai problemi… Il bello è che alcuni giorni dopo dalla mia (ritenuta) stupida considerazione, numerosi giornalisti, sicuramente molto meno banali di me, in notevole ritardo rispetto ai tempi normali richiesti da un’informazione utile, hanno timidamente manifestato in formato multipagina l’identica mia impressione. Ora, come dovevasi immaginare per tempo dagli addetti ai lavori, il programma “Amici” della signora De Filippi su canale 5 ne sfrutta l’immensa popolarità ricavandone introiti ricchissimi derivanti dai televoti ad un euro ciascuno, dagli immancabili spot pubblicitari e dall’immagine straordinaria nei confronti del pubblico giovanile di aspiranti cantanti, unici sicuri attivissimi movimentatori del mercato musicale.

 

 

  1. 28/2/2009

 

DARIA BIGNARDI

da Vittorio Grondona - Bologna

Ho letto l’intervista a Daria Bignardi. Come al solito il maestro non sbaglia. Ho notato nella sostanza un atteggiamento sospettoso e guardingo da parte della signora Bignardi che, abbandonando la grinta leonina di assoluta padrona delle sue aggressive impietose interviste, in questa occasione, trovandosi dall’altra parte, ha preferito mantenere una posizione di prudente difesa. Non le sono però mancate le occasioni di lanciare strali feroci contro CSF quando questi dava segni maschilisti di volersela mangiare. Il libro era una scusa per lo scontro, ma ne è uscito molto bene, grazie all’abilità di CSF che con apparente noncuranza lo richiamava ogni tanto in ballo. Chi non vorrebbe scrivere un libro su di sé e sui propri cari? Beato chi ci riesce… Ogni vita è una storia meravigliosa, bisogna però saperla raccontare… La signora Bignardi era molto più rilassata nell’intervista di Fabio Fazio.

 

RIFERIMENTO 22/2/2009

TEOREMA

Dato per scontato che io sono il migliore intervistatore di quotidiano e che Daria Bignardi è il migliore intervistatore della tv e che La Stampa è il miglior quotidiano d'Italia,
visto che domani uscirà sul miglior quotidiano d'Italia l'intervista del miglior intervistatore di quotidiano al miglior intervistatore di tv,
domani tu che giornale comprerai all'edicola? (csf)

 

RIFERIMENTO 26/2/2009

DARIA BIGNARDI: E' NATA UNA SCRITTRICE?

Un paio di mesi prima del ritorno in televisione, con l'«Era Glaciale», per Rai2, Daria Bignardi, l'intervistatrice migliore che si aggiri nei meandri dell'informazione tv, sorprende tutti con un libro, «Non vi lascerò orfani», storia del suo rapporto con la mamma morta un anno fa. Libro sofferto, quasi una confessione, che potrebbe far pensare al solito volume strappato alla star di turno. E invece arrivano le recensioni, tutte entusiastiche. Goffredo Fofi, critico solitamente insofferente, dice: «E' nata una scrittrice». Non resta che andare da Daria. Ma siccome non sono un critico, né buono né cattivo, parto dall'attualità. Sarà una chiacchierata tesa, vedrete, per nulla tranquilla, tra due amici che si stimano. Ma entrambi presuntuosi e scostanti. «Il conflitto nutre», sostiene Daria. Non vorrei ingrassare troppo. SEGUE

 

RIFERIMENTO 27/2/2009

INTERVISTA A DARIA BIGNARDI

da Alessandro Ceratti

Che cosa succede quando due geni (delle interviste) si incontrano? Si elidono.

 

RIFERIMENTO 27/2/2009

DARIA E DARIO

da Isabella Guarini, Napoli

Caro CSF, dopo aver letto l'intervista a Daria Bignardi ho pensato che il nome Daria o Dario a Ferrara debba essere molto diffuso. Daria è così diversa dal suo omonimo Francheschini, ma ci dev'essere qualcosa che li unisce, anche se a Ferrara è nato anche Vittorio Sgarbi. Comunque, Daria è una presentatrice apprezzabile, nel senso che sa mettere a proprio agio sia l'intervistato che i telespettatori. Ho sempre notato una certa distonia nel titolo della trasmissione, le invasioni barbariche, rispetto al reale svolgimento delle interviste e dei personaggi. Rilevo solo che Daria, presentando il libro alla Feltrinelli di Napoli, ha espresso un parere sulla città che considero banalmente mediatico, comunque migliore di quello espresso da Vespa contro i napoletani . Non fa niente, leggeremo lo stesso il suo primo libro.

 

RIFERIMENTO 27/2/2009

IO CI SONO

da Marco Sostegni

Complimenti vivissimi per la sua intervista alla Bignardi. Che a me sta un po' antipatica e che la sua intervista me l'ha resa ancor più antipatica. Perchè mi sta antipatica? Perchè fa una televisione con un sottofondo di: io ci sono ma ci potreste essere anche voi. Poi mica è vero!Claudio Sabelli for president.

 

RIFERIMENTO 28/2/2009

LA BIGNARDI SBAGLIATA

da Antonio Augusto Rizzoli

L'intervista a Daria Bignardi, che non conosco, mi ha molto deluso. E' un incontro tra due della ghenga dove l'altra risponde "E' stato dieci anni fa.." e Tu insisti con questo e con quello.Ma insomma che libro ha scritto? E a chi importa tutta quella sfilza di nomi da TV ? Sembra di essere a quelle trasmissioni pattumiera che non vedo mai. Capisco : fare interviste a raffica usura, ma qui siamo proprio in basso in basso...come si dice alla frutta... Vorrei che intervistassi, invece, Irene Bignardi e Gianluigi Melega, Lei aspirerebbe a fare la direttrice della Biennale Cinema (ne ha tutti i titoli), lui sforna spassosi libretti che vengono musicati da Luca Mosca. (RicordaTi che mi hai fatto fare, impedendomi di rispondere in rete - bravo giornalista italiano !! sopratutto la lealtà e la correttezza.... - una figura da culo; per ora gioisco nel vedere che esibisci una pancia cospicua...forse lavori troppo al ristorante, come in questa intervista, fatta tra un piatto di bucatini e la frutta. Ovviamente stuzzicadente tra i denti all'uscita).

 

RIFERIMENTO 2/3/2009

DARIA BIGNARDI

da Rita Rosati - Roma

Daria Bignardi era per uno di quei personaggi indefinibili: non sapevo dire se è simpatica o antipatica, maestrina con la puzza sotto il naso, se è brava o meno. Però nell’interviste di Csf di solito il personaggio viene fuori, si scopre e uno più o meno un’idea se la fa (per esempio Luxuria, Davigo). Con la Bignardi questo non è successo. Colpa di Csf? Non credo, colpa se mai di una persona che non da, che non trasmette e che non si lascia andare e ora posso dire che non mi piace.

 

MARZO 2009

 

  1. 1/3/2009

 

NANNUCCI DISCHI / 2

da Vittorio Grondona – Bologna

Condivido le opinioni e la tristezza manifestate dal signor Galvano in merito alla chiusura del glorioso negozio di dischi Nannucci di Bologna che avverrà inesorabilmente a metà aprile. Ora non ci resta che il supermercato dove qualità, competenza e cortesia, doti davvero indispensabili nel mondo musicale, sono praticamente sconosciute.

 

RIFERIMENTO 27/2/2009

NANNUCCI DISCHI

da Dan Galvano, Basilea

Tramite Mantellini leggo che chiude Nannucci, il negozio di musica piu' antico d'Italia. Che tristezza. Grazie a loro ho scoperto i dischi che hanno segnato i miei primi approcci al jazz (Charles Mingus, Miles Davis, John Coltrane, Dave Brubeck, Charlie Haden). Ricordo l'attesa prima che arrivasse il nuovo catalogo che poi girava tra i soliti 3-4 amici per ordinare dischi insieme e risparmiare sulla spedizione. Il mio amore per la musica passa anche per Nannucci. Addio.

 

RIFERIMENTO 2/3/2009

NANNUCCI E NOI

da Giorgio Goldoni

La scomparsa di questo non-negozio è un tristissimo segno di imbarbarimento e impoverimento culturale. Bologna degli anni 50-60 ecc. era un sito culturalmente previlegiato. Le copertine dei 33 giri nella vetrina di Nannucci facevano parte di un percorso culturale, jazzistico, classico o, operistico.

 

  1. 4/3/2009

 

LA VERGOGNA DEGLI STIPENDI SUPER

da Vittorio Grondona - Bologna

Non faccio in tempo a scacciare un mosca dal naso che subito ne arrivano altre a frotte. Essere indignato è dir poco, ma non mi viene una parola più forte. Che Bonolis, i calciatori, i grandi managers accettino stipendi da favola, fa parte dell’avidità umana di chi si crede impropriamente super nei confronti degli altri. Sono coloro che permettono questo sconcio morale che devono invece vergognarsi e cambiare di corsa mestiere. Scommetto che in alternativa ai Bonolis, ai Baudo, ai Buongiorno e via di seguito, per presentare altrettanto bene il Festival di Sanremo si sarebbero trovati a costi decenti altri mille degni personaggi, ancora tenuti volutamente nell’ombra per ragioni di casta. Una buona politica dovrebbe intervenire con decisione per evitare l’assurdo che l’impegno di una sola persona della durata di due o tre settimane complessive sia valorizzato come il lavoro duro di un operaio medio a 1000 euro al mese per un periodo di ben 4000 settimane, pari a lunghissimi 77 anni… Fino a quando si farà finta di disconoscere questa sfacciata realtà avremo sempre mani minacciose intorno alle nostre basse pensioni ed alla nostra miserissima assistenza sociale.

 

RIFERIMENTO 3/3/2009

PER TE E' LA CRISI, PER ME NO

Il sottosegretario alle Comunicazioni critica lo stipendio di Bonolis ma il suo va bene così com'é. Per adesso la crisi, nel mondo dei media, la stanno pagando solo i precari e i collaboratori. Dimezzati i compensi, oppure licenziati. Ma bonus, premi, stock options, mega liquidazioni e megastipendi non si toccano. LINK

 

RIFERIMENTO 4/3/2009

BASTAVANO MANAGER NORMALI

da Massimo Mai

Io non mi scandalizzo per principio verso i grandi stipendi. Se qualcuno riesce a farsi pagare moltissimo in genere è perchè produce un reddito, per chi lo paga, ancora più alto. Se un presidente di una squadra calcistica guadagna cifre iperboliche, chi lavora per lui contribuendo a quel guadagno riesce a farsi dare molto. E credo pure che anche i manager pubblici di alta qualità vadano pagati molto, in caso contrario andrebbero a lavorare per un privato. Quello che non mi torna è perchè si paghino moltissimo svariati soggetti indipendentemente dai risultati. Per ottenere i risultati che si sono ottenuti nella gestione di Alitalia, Malpensa, Tirrenia, Trenitalia, non servivano manager da svariati milioni di euro ma bastava uno, come me, che di economia e gestione aziendale non sa nulla. Difficilmente avrei fatto peggio. E lo avrei fatto pure per molti meno soldi.

 

  1. 5/3/2009

 

A MANAGERS E ATTORI SOLO IL GIUSTO GUADAGNO

da Vittorio Grondona - Bologna

Non sono d’accordo con Massimo Mai nella parte del suo post relativa alla giustificazione dei grandi stipendi. Trovo anch’io che in linea di massima sia giusto retribuire adeguatamente chi se lo merita. Ciò non vuol dire però che sia altrettanto giusto retribuire esageratamente chiccessia, specialmente nel pubblico e con i soldi pubblici. Le grandi imprese di stato non hanno bisogno di managers esterni. La qualità dei dipendenti accuratamente selezionati al momento della loro assunzione garantisce la presenza fra gli idonei di individui in grado ad un certo punto della carriera di gestire al meglio, anche ai massimi livelli, l’azienda nella quale lavorano. La politica ci mette però la sua purulenta mano ed ecco che nelle attività pubbliche vengono immessi grandi managers virtuali, per lo più tagliatori di teste, del tutto incapaci in mansioni tecnico-amministrative razionali, che operano esclusivamente in base alle indicazioni politiche ricevute, le quali, come ben sappiamo per esperienza, quasi mai collimano con le vere esigenze della popolazione.

 

  1. 6/3/2009

 

LA VERGOGNA DEI PIANISTI

da Vittorio Grondona - Bologna

Nel Parlamento italiano si stanno passando i limiti della decenza dell’immagine. I deputati che vi hanno autonomamente preso posto, senza cioè essere stati invitati direttamente dal popolo italiano, sono ora chiamati a depositare le proprie impronte digitali per favorire il controllo della corrispondenza dei voti in base alle effettive presenze. Si vuole così annullare la possibilità che qualcuno voti anche per gli assenti. Io davvero biasimo il fatto che in quel posto così prestigioso siano attivi alcuni “pianisti” birichini di scarsa coscienza morale che alterino di fatto l’esito delle votazioni, ma nel contempo detesto nel modo più assoluto l’utilizzo delle impronte digitali come se avessimo a che fare con degli schedati imbroglioni di mestiere. Spero che la maggioranza dei parlamentari abbia il buon senso di rifiutare una tale umiliazione, per il buon nome loro e per quello di tutti gli italiani. I “pianisti” colti in flagrante tale vergognoso “inganno” dovrebbero essere invitati dal loro capo a rassegnare le dimissioni.

 

RIFERIMENTO 4/3/2009

SISTEMA ANTI-PIANISTI

da Dan Galvano, Basilea

Se fossimo rappresentati da gente dal normale senso civico - come succede in tanti altri Paesi - non ci sarebbe nemmeno bisogno di questi mezzucci per evitare che uno "suoni" al posto di un altro. E' senz'altro una soluzione al problema, ma soprattutto è una sconfitta per tutti.

 

  1. 14/3/2009

 

BERLUSCONISMO SFACCIATO

da Vittorio Grondona – Bologna

Abbiamo un tizio che ci perseguita ogni istante della giornata, su ogni TV e su ogni quotidiano. Ci ha condannato all’ascolto di interminabili ore di pubblicità giornaliera sulle tv private paradossalmente ricevute in concessione dal governo del quale è il primo ministro. Ci invita all’ottimismo quando all’orizzonte anche i ciechi intravedono una disoccupazione di dimensioni enormi e senza spiragli positivi. Si fa leggi su misura per sfuggire ai giusti processi che lo riguardano. E’ il padrone assoluto di tutto ciò che in un paese normale dovrebbe essere pubblico e protetto severamente dalle istituzioni dalle intrusioni di personaggi come lui. Elegge in barba alla nostra Costituzione deputati e deputate in Parlamento a ruoli di semplici comparse/valletti. E’ l’assolutista illiberale per eccellenza… E noi dovremmo parlare di altro? (...)

 

RIFERIMENTO 11/3/2009

TEOREMA

da Biagio Coppola, golfo di Napoli

Più Travaglio s'incazza più Berlusconi si rafforza. E ora qualcuno mi smonti, o spieghi, questo teorema, grazie.

 

RIFERIMENTO 11/3/2009

TEOREMA/2

da Gianni Guasto

Caro Coppola, io a scuola ero un asino di matematica ed é pertanto probabile che non esista alcun teorema che io sappia smontare o spiegare. Però voglio provarci ugualmente. Lei dice: "Più Travaglio s'incazza e più Berlusconi si rafforza". Io ribatto: "E' vero anche il contrario: meno Travaglio s'incazza e più Berlusconi si rafforza". Ora mi spieghi lei come può un teorema essere sempre vero, anche capovolgendone la premessa.

 

RIFERIMENTO 12/3/2009

RISPOSTA AL TEOREMA

da Paolo Cape’, Milano

Biagio Coppola si chiede perché “più Travaglio s’incazza più Berlusconi si rafforza”. Secondo me gran parte degli Italiani ritiene che Berlusconi sia vittima di attacchi ingiusti, che proseguono fin da quando è entrato in politica. Questa convinzione è ormai talmente radicata nella maggior parte dei nostri concittadini che qualunque nuova critica (come anche qualunque nuova sentenza di condanna) viene interpretata come conferma della convinzione stessa. E ciò a prescindere, ovviamente, dalla perfetta ragionevolezza e fondatezza della critica (o della sentenza). E’ chiaro che non se ne esce.

 

RIFERIMENTO 12/3/2009

PROVATE A CAMBIAR DISCO

da Rino Olivotti - Auronzo

Claudio, l'iltima volta che ti ho scritto ricordavo l'anniversario dei morti del Vajont. 9 ottobre 1963 . Prima Repubblica. Poi ho letto qualche altro giorno il tuo blog, ed ho chiuso. Sono passati mesi ed oggi, rivedendo qualche arretrato vedo sempre gli stessi personaggi, le stesse contorsioni e lo stesso livore antiberlusconiano. Ritrovo l' "anticomunismo cieco" che Guerriero condannava cinquant'anni fa.
Se Berlusconi è al potere è perchè la sinistra che Granata invoca è rappresentata, adesso da un Franceschini . Ve lo raccomando. Provate a cambiar disco. La crisi mondiale non credo sia figlia di Berlusconi, di fronte ad un pericolo comune tutti dovrebbero sentire che l'acqua ormai tocca il sedere. Provate a buttarlo giu' un altra volta, ed affidatevi ad un Prodi ringalluzzito. Poi contento Granata & C. ci ritroveremo a discutere se il cachemire di Bertinotti e' un simbolo inviso alle sinistre. Per favore, Claudio, il momento è difficile, qualcuno dei tuoi proponga qualcosa di valido. Io vi giuro che per altri cinque mesi non vi rompero' piu'.
Grazie e saluti a tutti.
dal Veneto veramente alto - Rino Olivotti

 

RIFERIMENTO 12/3/2009

CHAPEAUX A OLIVOTTI

da Armando Gasparini, Veneto Alto

Ci sono campi, campi sterminati, dove gli uomini non nascono, vengono coltivati...

 

RIFERIMENTO 12/3/2009

PROVATE A CAMBIAR DISCO/2

da Claudio Urbani, Roma

L'amico Olivotti nel lamentarsi che qui si fa antiberlusconismo, è vero, sembra che anche lui sia caduto nel trappolone. Il suo invito , che suona come non fare antifascismo nel ventennio, non tiene conto che ora non viviamo in un contesto politico dove da una parte c'è, si fa per dire, un centrosinistra in contrapposizione ad un centrodestra. Il centrodestra, proprio per sua volontà, o vanità, è Berlusconi. Con il suo carisma, ma più con il suo potere economico personale e mediatico accentra tutto il potere e pretende di accentrarlo sempre di più. Questo comporta che se l'opposizione critica certa politica, certi atteggiamenti sempre più oligarcici, ovviamente li identifica non tanto in un centrodestra sempre politicamente più vacuo, ma in Berlusconi stesso, e gli attacchi sembrano solo ed unicamente personali. (...)

 

RIFERIMENTO 12/3/2009

NE' CON FRANCESCHINI, NE', TANTOMENO, CON BERLUSCONI

da Pino Granata

L'amico Olivotti ci rimprovera di essere sempre antiberlusconiani. E' vero ma non si può farne a meno. Nel frattempo il berlusconismo è peggiorato ed è diventato uan dittatura di tipo reazionario. Prevedo che il mio antiberlusconismo si rafforzerà. Anche perchè non credo che Franceschini possa servire a lottare contro il fascismo risorgente.

 

RIFERIMENTO 12/3/2009

PROBABILMENTE ESISTONO BLOG BERLUSCONIANI

da Carla Bergamo, S. Paulo

Personalmente, frequento il blog di CSF perché è un blog deberlusconizzato, almeno per quanto riguarda la maggioranza dei frequentatori. Difficile non parlare male del piccolo duce; qui (all'estero, voglio dire) si sente parlare di lui solo in caso di qualche suo exploit diciamo così, risibile. Una macchietta. Penso che non si possa restare indifferenti davanti a cotanto personaggio: o lo si ama o lo si detesta. Io faccio parte della seconda categoria, cosi mi pare il 95% dei presenti bloghisti. D'altra parte al presdelcons non mancano difensori, soprattutto sui media, che lui domina per circa il 90%. Perciò, a noi che non facciamo parte del coro, lasciateci almeno il blog di Sabelli. Grazie.

 

RIFERIMENTO 12/3/2009

PROVATE A CAMBIAR DISCO/3

da Dan Galvano, Basilea


Mah. Adesso il levarsi di ogni critica si chiama anti-berlusconismo. In questo blog di persone intelligenti e critiche si fa anche "dell'anti-PDismo", da quanto mi risulta. Al tempo di Prodi, le critiche piovevano sul governo Prodi alla stessa maniera. Berlusconi è al governo quasi ininterrottamente da 8 anni e noi dovremmo stare zitti? Caro Olivotti, in questi 8 anni la sua vita e quella dell'Italia è davvero migliorata? Se è cosi', bene. Se non è cosi', ci sono tanti altri blog dove si dice che tutto va bene.

 

RIFERIMENTO 14/3/2009

ANTIBERLUSCONISMO? NO, GRAZIE!

da Franco Vota

No no, macchè anti berlusconismo! Io non ce l'ho né con Berlusconi nè con Calderoli, Bossi, Borghezio, Carlucci, Previti, Ghedini, Bergamini, Gasparri, Cicchitto, Schifani, Carfagna, Sacconi, Gelmini, ecc. No, io ce l'ho con chi a 'sta gente ha consegnato in mano il Paese! Ma si sa, sono i famosi limiti della Democrazia.

 

  1. 17/3/2009

 

TEATRO E CULTURA

da Vittorio Grondona - Bologna

Il teatro al giorno d’oggi non riuscirebbe mai a sopravvivere senza aiuti concreti. Proviamo per esempio a confrontare le due realtà di una compagnia di prosa o di rivista e di un concerto di una grande star. Due situazioni differenti in quanto l’incidenza del pubblico nei due settori è determinante per la formazione del prezzo del biglietto. La compagnia deve accontentarsi dei posti messi a disposizione di un normale teatro, mentre oggi i concerti si fanno negli stadi. Nel primo caso si lavora molto spesso in rimessa per contenere appunto il costo degli ingressi, costringendo quasi sempre il ricorso al sistema dell’abbonamento che nella sostanza seleziona lo spettatore, mentre nel secondo il guadagno è sempre assicurato dalle presenze consistenti di spettatori di ogni tipo a costi accessibili e dalla successiva creazione di CD e DVD della rappresentazione. (...)

 

RIFERIMENTO 14/3/2009

REQUIEM PER LA CULTURA

promosso dall’ApTI- Associazione per il Teatro Italiano
Roma, lunedì 30 marzo a piazza Farnese dalle 16 alle 19
In Italia gli addetti alla cultura e allo spettacolo sono 400.000 cui va aggiunto il
grande indotto del turismo culturale. L’Italia, nel 2008, ha investito in Cultura lo 0,28 % del PIL (e per il 2009 la previsione è molto al ribasso) contro l’ 1,4-1,5% degli altri Paesi Europei. In Italia si tagliano i fondi statali per lo spettacolo, i beni culturali, la scuola e la ricerca. In Italia è crollato il 50% degli investimenti degli Enti Locali per cultura e spettacolo. In Italia si sta uccidendo il futuro.

introduce SIMONA MARCHINI
interviene MASSIMO GHINI
orazione funebre di ASCANIO CELESTINI

 

RIFERIMENTO 17/3/2009

REQUIEM PER LA CULTURA/2

da Bruno Stucchi - Cuggiono

Ma perche' la "cultura" deve essere sempre sovvenzionata? Perche' mantenere in vita spettacoli, manifestazioni,
eventi, recite ecc. ecc. che nessuno frequenta o va a vedere? Perche' la cultura non e' in grado di autosostenersi?
Se una fabbrica produce biciclette con le ruote quadrate, non riesce a venderle e fallisce. Anche la cultura con le ruote quadrate dovrebbe fallire.
Darwinismo applicato.

 

RIFERIMENTO 17/3/2009

REQUIEM PER LA CULTURA/3

da Paolo Beretta

Alcontrario delle boiate che ci propinano le reti Rai e Mediaset, la cultura non è qualcosa che deve obbedire alle leggi di mercato, come molte altre cose nella vita. Non solo per una questione di libertà d'espressione che deve comunque essere garantita a tutti quanto anche per il fatto che, spesso, attività culturali sovvenzionate producono artisti che, poi, se la cavano egregiamente da soli.

 

  1. 19/3/2009

 

SCIOPERO VIRTUALE, TROVATA DEL CAVOLO

da Vittorio Grondona - Bologna

Dell’avventata idea del prof. Ichino sugli scioperi virtuali ne abbiamo già parlato sul blog nei primissimi giorni di gennaio 2006. Noto con rammarico che le idee di CSF in proposito sono rimaste le stesse. Lo sciopero non è una gioia per nessuno, tanto meno per chi è costretto a proclamarlo. Fino a quando le regole del lavoro sono legge dello Stato, padrone a sua volta ed anche controllore disattento e di parte, il dipendente non riuscirà mai a trarmne il giusto profitto previsto dalla costituzione. Se è invece l’opinione pubblica a lamentarsi dei disagi ecco che lo Stato è costretto ad intervenire.

 

RIFERIMENTO 17/3/2009

 

BRUNETTA VIRTUALE

Lettera alla Stampa:

Nell'intervista pubblicata oggi dal vostro quotidiano, Claudio Sabelli Fioretti scrive che il ministro Brunetta "ha inventato lo sciopero virtuale" e il suo intervistato commenta "Roba da Scherzi a parte". Paradossalmente, quest'ultimo ha ragione. In effetti Sabelli, che si picca di essere giornalista preciso nei minimi dettagli, stavolta ha proprio toppato: l'ipotesi di sciopero virtuale (peraltro datata) è stata infatti recentemente avanzata dal ministro Sacconi. Brunetta non c'entra davvero nulla.

Vittorio Pezzuto
Portavoce del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione

Risponde il portavoce di Sabelli Fioretti: "E' vero, Sabelli Fioretti ha toppato. E come è dovere per chi è un giornalista "che si picca di essere preciso nei minimi dettagli" ("si picca"?) chiede scusa dell'errore che evidentemente turba il ministro Brunetta: essere confuso con il ministro Sacconi. Ma il ministro Brunetta, che si picca di essere preciso fin nei minimi dettagli, non dovrebbe sostenere che con lo sciopero virtuale "non c'entra proprio nulla". Così facendo toppa quasi quanto Sabelli Fioretti. C'entra talmente che l'annuncio lo ha dato lui, il giorno prima dell'approvazione. E nei giorni successivi ha continuato a sostenerlo con tale convinzione in radio, tv e quotidiani da aver indotto in confusione non solo il toppante Sabelli Fioretti ma anche altri (fare una piccola ricerca su Google per convincersene). A nome di Sabelli Fioretti vorrei trarre una morale: chi si picca, toppa.

 

RIFERIMENTO 18/3/2009

SCIOPERO VIRTUALE

da Nostromo Georg, portavoce del Capo

L'idea dello sciopero virtuale e' stata introdotta da Piero Ichino una diecina di anni fa, con caratteristiche diverse dall'attuale proposta del governo: "«C´? per? una cosa che non mi convince nella bozza del governo... L´idea che in qualche settore lo sciopero virtuale possa sostituire integralmente per legge lo sciopero tradizionale. Questo mi sembra sbagliato: lo sciopero virtuale deve essere sempre, nella vertenza sindacale, uno strumento in pi? rispetto allo sciopero tradizionale». http://www.pietroichino.it/?p=1995

 

RIFERIMENTO 18/3/2009

SCIOPERO VIRTUALE

da Isabella Guarini, Napoli

Caro CSF, mi sembra che lo sciopero virtuale sia un' invenzione dei lavoratori giapponesi che, quando scioperano, mettono la fascia rossa al braccio mentre continuano a lavorare. Perciò il MInistro Brunetta non c'entra,. A lui bastano i fannulloni!! La fiction RAI su Giuseppe Di Vittorio mi ha fatto pensare che davvero lo sciopero, come sacrificio dei lavoratori, appartiene ai tempi eroici del Sindacato e che oggi si dovrebbero ideare nuove forme di rivendicazione dei diritti di chi lavora, considerando che il lavoro non è solo quello dipendente.

Sono anche io d'accordo che i lavoratori dovrebbero trovare forme di protesta meno dannose per sé e per i cittadini. Ma ovviamente dannose per il "padrone". In alcuni casi sono semplicissime. Autostrade: scioperano solo i casellanti. Trasporti: scioperano solo i controllori. Servizi pubblici: scioperano solo i cassieri. (csf)

 

RIFERIMENTO 18/3/2009

SCIOPERI VIRTUALI/2

da Claudio Urbani, Roma

Ottima idea la tua, CSF, degli scioperi mirati: infatti se non danneggiano i padroni che scioperi sarebbero? Ma non tieni conto del fatto che il nostro, si fa per dire, presidente del consiglio, che tra l'altro a cui"fare il premier gli fa schifo", come ha dichiarato ieri sera  al teatro Quirino i, non interverrà subito con un DL? Come? Semplice: Art 1"Sono illegali gli scioperi che danneggino i padroni"

 

RIFERIMENTO 18/3/2009

SCIOPERO VIRTUALE /3

da Paolo Righetti

Appartengo ad una categoria professionale che da anni ha a disposizione lo sciopero virtuale come unica forma di protesta e di pressione. Il nostro contratto collettivo nazionale di lavoro è scaduto a dicembre 2004.

 

RIFERIMENTO 19/3/2009

IL VECCHIO SCIOPERO

da Andrea Dolci

Caro Sabelli Fioretti,
purtroppo ( o per fortuna) il vecchio sciopero in cui i lavoratori si autopenalizzavano per difendere i propri diritti non esiste piu' da tempo.
Chieda a qualche responsabile del personale di grosse e medie aziende che cosa succede quando c'e' uno sicopero e capira' il perche'.
Giusto a titolo di riflessione, nell'anno della grande sciopero generale di 8 ore e relativa manifestazione a difesa dell'articolo 18, l'ISTAT contabilizzo' 32 milioni di ore di lavoro perse per scioperi nel settore privato.
Con quasi 18 milioi di lavoratori coinvolti, fanno meno di 2 ore di sciopero in tutto l'anno.
Oggi non si sciopera piu' come ai tempi dell'autunno caldo. Oggi ci si mette in ferie o si manda il certificato medico.

 

APRILE 2009

 

MAGGIO 2009

 

GIUGNO 2009

 

  1. 28/6/2009

 

CHI LI HA VISTI? / 2

da Vittorio Grondona - Bologna

Ringrazio Francesco Falvo D’Urso per le sue parole. Mi ha dato l’occasione per giustificare il mio allontanamento da questo prezioso blog che ho sempre apprezzato e stimato nella qualità e soprattutto nella pluralità degli argomenti che il nostro ospite CSF, pur nella sua penalizzante innata crudeltà giornalistica, mi ha consentito comunque di trattare. Per quanto mi riguarda devo dire che mi è sembrato ad un certo momento, dopo quasi otto anni di partecipazione, il che significa che sono proprio duro di comprendonio, che i miei argomenti, prettamente di carattere sociale, in pratica sostanza non interessino a nessuno. Del resto in un Paese in cui la popolazione ritenga giusto e non fiati una minima protesta al fatto concreto che oltre 4 milioni di elettori votanti non abbiano diritto di rappresentanza in parlamento, italiano od europeo che sia, la dice abbastanza lunga di come sia oggi lontano dall’Italia il concetto di democrazia.

 

RIFERIMENTO 26/6/2009

CHI LI HA VISTI?

da Francesco Falvo D'Urso – Lamezia Terme

Mi sbaglio o non vedo più i post del prolifico Vittorio Grondona? Si avverte il suo silenzio… e non solo il suo. Schiavone e Palombi tornate subito in classe!

 

RIFERIMENTO 30/6/2009

STRANA DEMOCRAZIA

da Armando Gasparini, Veneto Alto

Mi perdoni signor Grondona, ma "che oltre 4 milioni di elettori votanti non abbiano diritto di rappresentanza in parlamento, italiano od europeo"... me lo lasci dire: se la son cercata! Strano concetto di democrazia il suo, dove qualunque gruppuscolo si presenti alle elezioni dovrebbe aver rappresentanza! Possibile che non si trovino convergenze per poter arrivare a una quota minima di sopravvivenza? O  è più importante essere "in primis" al paesello e nessuno a Roma? O, per accontentarla, si dovrebbero avere 50milioni di rappresentanti nel "lettone grande"!

 

  1. 30/6/2009

 

AVANTI C’E’ POSTO

da Vittorio Grondona – Bologna

Forza, allora. Chi vuole guidare il PD si faccia avanti… La tecnica non importa, chi sa dire alla fine vince. Le correnti fanno male e spesso portano alla sepoltura… Franceschini si butta sull’utilità del voto e fa la politica della doce rispettosa critica dell’avversario. La stessa di Veltroni per capirci, leggermente più incisiva. Chiamparino, ancora non ha deciso, ma comincia male esaltando Brunetta. In sostanza per lui è giusto togliere diritti ai garantiti per darli a chi non ha ancora garanzie… Non crede che sarebbe invece meglio garantire a tutti i diritti sociali ed una decente qualità della vita senza intaccare le conquiste gia faticosamente fatte? Bersani non ha la grinta del lupo mannaro necessaria per affrontare l’arroganza becera della destra e della Lega, ma si è sempre dimostrato un ottimo amministratore, giudizio obiettivo che esula dalle mie diverse idee politiche personali… Alla fine la qualità paga sempre, molto di più degli urli isterici, buoni solo per l’audience di Vespa. Se ci fosse qualcun altro, si faccia pure avanti, nel vortice del potere solitario c’è posto per tutti. Rutelli compreso, tanto per dire. Più si è, più tardi si arriva alla meta unitaria, però!

 

LUGLIO 2009

 

  1. 1/7/2009

 

DEMOCRAZIA SEMPRE PIU’ STRANA

da Vittorio Grondona - Bologna

Signor Gasparini lei mi stupisce davvero. Asserisce in buona sostanza che in Italia bisogna guadagnarsi la rappresentanza parlamentare anche calando le brache per fondersi con chi la pensa diversamente. Così, tanto per far numero. Provi allora a riflettere un momento su questi dati riferiti alle ultime elezioni europee: per il PDL hanno votato 10.807.327 persone e per il PD 8.007.854. Rispettivamente rappresentano il 21,47% ed il 15,91 % degli aventi diritto al voto. Insieme, quindi, questi due grandi partiti (si fa per dire) non rappresentano nemmeno il 50 % del popolo italiano produttivo. Nel PDL c’è un po’ di tutto, fascisti, socialisti, democristiani, liberali, comunisti… Nel PD la situazione è quasi uguale, mancano solo i fascisti. E non è cosa di poco conto!... Non credo che ci voglia un particolare orecchio per captare la stonatura di tale situazione in un Paese così particolare com’ è il nostro, dove, non a caso, si è sviluppato un partito distruttivo ed opportunista come quello della Lega Nord. In confronto le sinistre (PRC e SL), anche divise, sono molto più compatte ed omogenee. Se questa è la sua democrazia, io preferisco la mia. Infine, a far bella figura nel lettone grande basta uno e avanza… E i cortigiani (compatti) reggano il moccolo!

 

  1. 1/7/2009

 

CARA DEBORA, NON SBAGLI

da Vittorio Grondona – Bologna

La grinta c’è, le idee ci sono… Manca l’esperienza, che verrà sicuramene col tempo. Rinnovare un partito significa fornire nell’intero Paese idee nuove e vincenti. Cedere a facce nuove, all’esuberanza ed al richiamo mediatico e popolare di una giovane perfetta e stimata come Debora Serracchiani sarebbe affascinante, ma nello stesso tempo significherebbe, almeno per il momento, fare un salto nel buio. Qui (politicamente) siamo in Italia, non in America… Per fare una convincente positiva campagna generalizzata nel Paese occorre disporre di un’organizzazione forte, compatta ed efficiente che, una volta scelto il capo, decidesse di lavorare unicamente per lui. Come potrebbe il litigioso ed ambizioso PD garantire tutto questo a Debora? Bravo Chiamparino che ha rinunciato. (...)

 

RIFERIMENTO 1/7/2009

CARA DEBORA, SBAGLI

da Pino Granata

Non candidarmi è sta una scelta coraggiosa, dice Debora Serracchiani. Non concordo affatto con lei. Franceschini e Bersani sono il vecchio, mentre la Serracchiani è il nuovo. Non è che il nuovo sia per forza meglio del vecchio, ma la Serracchiani ha dimostrato che è capace sbaragliando Berlusconi nel Nord Est ed umiliandolo. Ma non è tutto, le poche volte che ho sentito e visto Debora, lei ha mostrato incredibili capacità e preparazione. La Serracchiani sbaglia a non candidarsi. Il PD ha bisogno di persone come lei che potrebbero dare al PD una nuova svolta e nuova linfa. Franceschini e Bersani facciano un passo indietro, loro hanno fallito e devono dare al PD la possibilità di rinnovarsi.

 

  1. 3/7/2009

 

CAPETTI AMBIZIOSI E CORRENTI LITIGIOSE NEL PD

da Vittorio Grondona - Bologna

Io sono contento di avere conosciuto e di avere sempre avuto l’opportunità di stimare Pino Granata in ogni occasione offerta da questo nostro lungo scambio di idee attraverso il Blog. E’ un raro esempio di vera fedeltà politica, e questo gli fa molto onore… Dire che alcuni “capetti” del PD, come giustamente precisa Granata,  siano ambiziosi non è una novità per nessuno.  (...) Per quanto riguarda Debora Serracchiani, probabilmente non mi sono spiegato bene. Per chiarire meglio il mio pensiero cito la frase di Chiamparino: “Senza appoggi non si fanno scalate”. Infine, un “capitolo” nel PD senza gli ex PCI, a mio modesto parere, detterebbe le condizioni per un tragico ritorno alla sottomissione perenne dei poveri alla prepotenza del capitale. Il famoso “Veltrusconismo”… Eja Eja Alalà!

 

RIFERIMENTO 2/7/2009

QUEL PD LITIGIOSO

da Pino Granata

Malgrado io lo stimi , non riesco a capire l'amico Grondona. Il PD è litigioso ed ambizioso, dice lui. Sorvoliamo sull'ambizioso, termine che Grondona usa impropriamente, caso mai ambiziosi saranno i capetti del PD e non il Partito. Ma non riesco a seguire il ragionamento di Grondona quando si viene alla litigiosità del PD. In sostanza si suggerisce ala Serracchiani di evitare di lanciarsi nella sfida in quanto il PD è litigioso. Ma è proprio per questo motivo che io invece sostengo la Serracchiani, proprio per evitare che ex-comunisti ed ex-democristiani si scannino come è avvenuto nel passato e come avviene adesso. O il PD la smette di essere litigioso o altrimenti si sciolga ed ognuno torni a casa propria. Una segreteria Serracchiani potrebbe aprire un capitolo nuovo nel PD. Un capitolo senza ex-DC ed ex-PCI.

 

  1. 3/7/2009

 

PRIVATO NON E’ SEMPRE BELLO!...

da Vittorio Grondona - Bologna

Prima che avvenisse la privatizzazione delle FS e la loro manipolazione da parte dei privati e degli arrivisti sindacalisti, seppure raramente, capitava un errore quando più persone avessero concorso nella stessa mancanza contemporaneamente. Qui stava la sicurezza, quella vera. La privatizzazione ha cambiato tutto. Più soldi, meno personale, meno sicurezza. I vari tagliatori di teste hanno colpito di qua e di là senza capire una mazza di quello che stavano facendo. Molte manutenzioni prima effettuate direttamente dalle FS con la privatizzazione sono state affidate ai privati. Tantissimi hanno una grande fiducia dei privati… Io, nello specifico settore delle manutenzioni affidate a terzi di materiale destinato alla pubblica utilità, ne ho molto poca, anzi non ne ho per niente. Fatto sta che quel carro con la ruggine le officine FS non l’avrebbero mai fatto passare con una semplice saldatura. (...)

 

  1. 3/7/2009

 

TEMPI DURI PER I POMODORI

da Vittorio Grondona - Bologna

Sono curioso di vedere cosa accadrà durante la raccolta dei pomodori al sud… Retate in massa? Mi sa che se in avvenire volessimo mangiare ancora pomodori nostrani dovremmo coltivarli personalmente sulla terrazza o nella vasca da bagno… Rassegnamoci qiuindi a consumare quelli di provenienza ignota, quelli cioè praticamente raccolti acerbi un anno per l’altro. In sostanza, come succede già per la frutta, cercheremo di indovinare a casaccio cosa sia quella cosa insapore a forma di pomodoro che stiamo mangiando.

 

  1. 6/7/2009

 

TRE COSE VELOCI VELOCI…

da Vittorio Grondona – Bologna

Ignazio Marino. Lo stimo molto, ma nel contesto della sua candidatura terza a leader del PD la musica mi suona così: la Democrazia Cristiana è dura a scomparire. Qui si gioca al fatti più in là con tutta la parte ex PCI. Del resto nelle maggiori cariche amministrative vinte dal PD, i candidati eletti (proposti) dell’ex Margherita sono la maggioranza.

Francesco Cossiga. Ho sentito in radio la pubblicità alla trasmissione “Er Pecora” da una voce che mi sembrava la sua. E’ davvero lui?

Intervista a Debora Serracchiani. Non mi trovo sostanzialmente d’accordo con CSF. Le interviste vanno riportate così come vengono fuori. E’ giusto farle rileggere, ma non è giusto accettarne i tagli dall’intervistato. Mi vengono in mente certe interviste ai manager preparate con cura mesi prima con i giornalisti. In sostanza non erano interviste, ma semplici schemi di studiata propaganda.

 

RIFERIMENTO 4/7/2009

UN CYBORG ALLA GUIDA DEL PD

di Michele Serra sull'Espresso

(grazie a Paola Bensi)

 

A pochi mesi dal congresso, va chiarendosi la situazione nel Partito democratico. I candidati sono due, Franceschini e Bersani, ma potrebbero essere tre nel caso scendesse in campo Chiamparino, quattro nel caso scendesse in campo la Serracchiani, cinque nel caso scendesse in campo Ignazio Marino e così via fino a un massimo di 21. Di questi, a norma di statuto, dieci devono essere dalemiani, dieci veltroniani e uno a sorpresa. Ma vediamo a che punto è la dialettica tra i diversi schieramenti.
Dalemiani Appoggiano Bersani, anche se lui nega disperatamente. Oltre allo stesso D'Alema, i dalemiani più in vista sono i famosi D'Alema boys, il cui limite è di essere ancora molto potenti, ma nel centrodestra. La linea politica è, come sempre, la realpolitik: cercare assolutamente il dialogo con Berlusconi, e in casi estremi anche il dialogo con il Pd. Sono contrari alle primarie, e chiedono che il nuovo segretario venga eletto a porte chiuse e con voto segreto, senza rivelarne il nome fino alla scadenza del mandato.
Veltroniani Appoggiano Franceschini, anche se lui nega disperatamente. Tra i più influenti, oltre allo stesso Veltroni, Al Gore, che si è detto molto interessato al congresso del Pd e ha proposto di trasformarlo in una cena in piedi per raccogliere fondi per gli studi sulla geotermia; il premio Nobel per la pace Alekule Maiké Olabolo Mauti, una donna ivoriana molto legata a Veltroni perché è il solo che riesce a pronunciarne il nome completo; i membri superstiti della famiglia Kennedy, tra i quali Magalie Kennedy, autrice di un emozionante saggio sui diritti dei gatti d'appartamento; e perfino un paio di delegati italiani. I veltroniani sono per la partecipazione e per la trasparenza assoluta: dopo avere vinto il congresso, il nuovo segretario dovrà sottoporsi alle primarie, alle secondarie, al giudizio di YouTube, a un referendum dei non iscritti e infine al vaglio di migliaia di assemblee di caseggiato.
Chiamparino Popolarissimo non solo a Torino, è apprezzato anche in altre parti di Italia, dal Vercellese a Bardonecchia. Gareggia con Bersani sul piano del pragmatismo: si rivolge soprattutto ai ceti produttivi del Nord, nella convinzione che prima o poi i ceti produttivi del Nord se ne accorgano e gli diano retta. Ha l'appoggio di un delegato di Caserta, ma lo ha pregato di non dirlo a nessuno.
Serracchiani In molti le propongono il grande salto, da giovane outsider di successo a nuovo segretario del Pd, ma lei non capisce perché debba interrompere così bruscamente la sua carriera politica. Sono con lei i giovani di Internet, che la adorano perché hanno letto in rete che i giovani di Internet la adorano. Intelligente, determinata, comunicativa, il suo solo handicap è l'inesperienza: ha partecipato a una riunione di dalemiani senza portare l'avvocato, e a una riunione di veltroniani senza portarsi un'amica con cui fare due chiacchiere.
Giovani I più noti sono i Piombini, che devono il loro nome a una riunione a Piombino, dove si erano fermati perché non avevano i soldi del traghetto per l'Elba. Hanno in media quarant'anni e dunque molti vivono ancora con i genitori. Molto affollati i loro forum su Internet, sono però soggetti a piccoli equivoci dovuti ai virus: risulta che il loro candidato sia
&&754fu£à Attivo anche un gruppo di trentenni, che considera superata la forma-partito e vorrebbe sostituirla con un cyborg, ma è spaccato al suo interno perché metà di loro vuole un cyborg dalemiano, metà un cyborg veltroniano. Infine, si segnala un gruppo di ventenni che ha costituito un forte gruppo di pressione: suggerisce di svolgere il congresso del Pd in una sola mattinata, eleggendo il segretario per sorteggio e lasciando libero il Palasport entro mezzogiorno perché la sera è previsto un concerto dei Bastard.

 

RIFERIMENTO 4/7/2009

GIORNALISMO A SCHIENA DRITTA

Debora Serracchiani dà un'intervista all'Altro Quotidiano con l'impegno che gliela faranno rileggere prima della pubblicazione. Premetto: io faccio leggere sempre le mie interviste agli intervistati, mi sembra il minimo della correttezza. Comunque non ho niente da dire su quei colleghi che non lo fanno. Ma ho molto da ridire su quei colleghi che assicurano che la faranno rileggere e poi all'ultimo fanno lo sgambetto. L'Altro Quotidiano, infatti, ha pubblicato l'intervista a Debora lasciando, evidenziate in rosso, due o tre frasette che Debora aveva chiesto di togliere. E vantandosene. Brutta roba. (csf)

 

  1. 7/7/2009

 

LA CO-CO-CO-ERENZA POLITICA DI EMANUELE FILIBERTO

da Vittorio Grondona - Bologna

Se desiderate assaporare un raro esempio di coerenza politica, davvero esilarante, non mancate di ascoltare Emanuele Filiberto ospite a Un Giorno da Pecora, Radio2.

 

  1. 8/7/2009

 

LA CINA E’ DAVVERO VICINA?

da Vittorio Grondona - Bologna

In pochi anni saremo fra i primi tre partner commerciali della Cina, dice il Cavaliere commentando la firma di 38 accordi commerciali ed industriali fra Italia e Cina, per un valore complessivo di due miliardi di dollari. Emma Marcegaglia esulta accanto a Berlusconi e Hu Jintao. Inoltre la Fiat e la cinese Gac (Guangzhou Automobile Group Co. Ltd) firmano l’accordo di joint venture paritetica per produrre auto Fiat per il mercato cinese con l’avvio della produzione nella seconda metà del 2011... In sostanza si produce in Cina… Gli italiani, cosa ci guadagnano? Per italiani intendo gli operai che si vedono portare via il lavoro e rimangono disoccupati o cassaintegrati.Se a guadagnare sono solo i commercianti e gli industriali, secondo me non abbiamo fatto un gran che per la nazione. Si sposta perfino il PIL. A quando una bella Bravo nata in Cina si metterà davvero sotto il sedere degli automobilisti che dicono di comprare solo italiano per solidarietà con i nostri operai?

 

  1. 10/7/2009

 

EROTICATOUR 2009

da Vittorio Grondona – Bologna

Massimo Cacciari ha cercato di vietare nella città che amministra l’annuale manifestazione “eroticatour 2009” per questione di ordine pubblico. Di quale ordine di grazia se la manifestazione si effettua al chiuso e il relativo ingresso è vietato ai minori di 18 anni? E dire che tutti lo stimano come un bravo filosofo… Questi politici la devono smettere di vietare tutto a tutti, soprattutto quando il divieto intacca palesemente il libero comportamento personale entro i limiti della legge di persone adulte. Per fortuna il TAR ha dato torto all’intransigente sindaco e la manifestazione avrà liberamente luogo, come è giusto che sia.

 

  1. 13/7/2009

 

QUANDO AMARSI E’ CONFLITTO DI INTERESSI

da Vittorio Grondona - Bologna

Vorrei aggiungere una piccola chiosa all’ultimo straordinario intervento pervenuto dall’Alto Veneto. Possibile che per i numerosi inquisiti ed i condannati in primo ed anche in secondo grado, nominati a dispetto del buon senso nostri parlamentari, bisogna attendere il terzo grado di giudizio per conoscere la verità sul loro comportamento indagato, mentre per tutti gli altri è sufficiente il solo sospetto per condannarli senza pietà, mettendo al bando in pericoloso anticipo il civile criterio della presunzione di innocenza?

 

RIFERIMENTO 12/7/2009

SINISTRATI: AMARSI E FARSI MALE

da Armando Gasparini, Veneto Alto

"Trovo davvero incredibile che un criminale che già 13 anni fa era stato coinvolto in odiosi reati di violenza sessuale possa essere arrivato a coordinare un circolo del Pd". Duro l'attacco lanciato dal senatore Ignazio Marino, medico-candidato alle primarie del Partito democratico, circa i criteri di selezione dei dirigenti locali, riferendosi all'arresto dello stupratore seriale a Roma, coordinatore di un circolo democratico nella Capitale. Replica compatta della Sinistra tutta: siam puri come i gigli...e la saga farsa dei fratelli/coltelli continua!

 

  1. 13/7/2009

 

IL LABIRINTO DELLE PROMESSE

da Vittorio Grondona - Bologna

Mister 3%, così qualcuno definisce il Cavaliere ridens in quanto quella è la percentuale massima delle sue promesse mantenute per aiuti all’Africa fatte nel precedente G8, è portato ai massimi livelli della gloria per l’esito positivo della recente nuova edizione aquilana impropriamente attribuito solo a lui. Non è possibile guardare la TV o leggere un giornale senza essere aggrediti da elogi esagerati nei suoi confronti. Eugenio Scalfari sulla Repubblica di oggi lo descrive più anfitrione che politico… Penso proprio che abbia ragione… Tornando al nocciolo, sono convinto che anche in questa occasione le promesse di alto grado pronunciate con tanta disinvoltura dal Presidente del Consiglio, come quelle precedenti, saranno mantenute probabilmente solo dagli altri partecipanti.

 

  1. 14/7/2009

 

IMPLOSIONE DELL’IDIOZIA POLITICA

da Vittorio Grondona - Bologna

L’opposizione sta perdendo l’occasione di sfruttare le conseguenze negative dell’odiosa legge chiamata da chi l’ha ideata “legge sulla sicurezza”. Una legge che analizzata bene è sicuramente peggiore di quella razziale fascista di triste memoria. Si vede proprio che il PD non ha la minima voglia di dare la spinta finale alla caduta della disumana coalizione politica di maggioranza virtuale il cui derivato governo ci sta limitando le libertà di pensiero, di azione e di movimento, proiettandoci nel contempo verso un’era che definirla solo neo-fascista sarebbe addirittura di ingenuità imperdonabile. Anzi il PD sta accogliendo come positivo il pentimento delle destre che, accorgendosi per tempo del disastro che hanno incautamente combinato, con la sveglia di Giovanardi stanno ricorrendo ai ripari. Di più ora cercano perfino di guadagnarci sopra regolarizzando a pagamento le (sole) badanti. E gli altri?... Tanto per dire!... L’opposizione non interviene nemmeno contro questa nuova ingiustizia sociale. Il periodo è davvero brutto ed anche difficile da governare… Che sia per questo che il PD preferisce stare alla finestra?

 

  1. 15/7/2009

 

BERSANI VS FRANCESCHINI

da Vittorio Grondona - Bologna

Ho notato che sul web l’antivirus Norton indica non sicuro il sito di Bersani e non testato quello di Franceschini… Davvero strana la cosa!... Per quanto riguarda i relativi programmi tecnici, per Bersani la sintesi può essere desunta dalle sue stesse parole:  “Da soli non si può fare nulla. Voglio un partito che guardi al futuro traendo forza dal proprio passato. Una forza politica che sappia proporre una propria idea di società sulla quale impostare una discussione con tutte le forze e le organizzazioni sociali”.  Il programma tecnico di Franceschini sarà pronto per il prossimo 22 luglio. Quindi pazienza signor Gasparini… In quanto alle sue  idee di fondo, più volte esplicitate da lui stesso in diverse occasioni, sono quelle di derivazione veltroniana conosciute ormai da tutti: ricerca del voto utile… andare da soli…  Così, tanto per governare l’anno del mai. Mi pare inoltre di avere inteso  che per la stesura della parte tecnica del suo programma abbia collaborato nientemeno che Sergio Cofferati… A questo punto, per quanto mi riguarda ho già capito tutto. Perdonatemi, proprio non ce la faccio a non essere fazioso in questo caso!… In definitiva mi sembra che le rispettive  posizioni dei due candidati siano davvero molto diverse nella sostanza.

 

RIFERIMENTO 13/7/2009

E QUINDI?

da Franco Vota

Scusi Gasparini, e quindi? Siccome Oabama, anziche sputargli in un occhio in mondovisione, ha rilasciato un paio di frasi di circostanza, il ricattato del consiglio può ufficialmente considerarsi riabilitato? Non dobbiamo più vergognarci delle leggi razziali di questo governo? Non dobbiamo più parlare dei puttanoni di stato? Sui pizzini mafiosi appena ritrovati non dobbiamo più fare domande? Sui lodi alfani, avvocati corrotti, cene carbonare possiamo sentirci autorizzati a sorvolare e a chiudere gli occhi? Insomma, tuttapposto?

 

RIFERIMENTO 14/7/2009

E QUINDI? /2

da Armando Gasparini, Veneto Alto

E quindi si son presi la legnata che si meritavano. Prima le aspettative della defezione di qualche premier, poi implorando la famosa "scossa" dei PM.  No, adesso non è tutto apposto signor Franco, ma invece di continuare a far gli annusa patte e sperare che esca il pistolino fumante...ohh ingenue testoline, bisogna costringere la cosidetta oppozione a fare le cose per cui sono stati eletti. Opposizione in questo caso, che vuol dire  programmi, idee, proposte, contenuti propri e alternativi se necessario. Le faccio una domanda signor Franco: sa la differenze  tra i programmi di BersanivsFranceschini, oltre la poltrona?  Lo domandi ai milioni di elettori di sinistra. Continuando così si vedranno scippare la segreteria da un comico....ed è tutto dire. Amen.

 

RIFERIMENTO 15/7/2009

E QUINDI? /3

da Franco Vota

A parte che un comico al governo ce l'abbiamo già, oltretutto di infimo livello, ma io non ci vedrei nulla di male se un altro scippasse la segreteria ai parrucconi del pd, visto che il suo programma (parlamento pulito, legge sul conflitto d'interessi, acqua pubblica, no al nucleare, sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, massimo due legislature per i parlamentari, wi-fi gratuito, informazione libera, ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico) mi piace anche parecchio. E non è un caso che, come vede, quelli siano pure terrorizzati dal fatto che potrebbe benissimo accadere. Ma questo cosa c'entra con la presunta riabilitazione del PuttDelCons grazie a due frasette di Obama?

 

RIFERIMENTO 15/7/2009

E QUINDI? /3 bis

da Franco Vota

E poi vede Gasparini, a uno che ha fatto di gossip e grandi fratelli un'arma politica, a uno che la sua vita privata ce l'ha sbattuta a forza perfino nella buca delle lettere, a uno che pretende di legiferare su prostituzione, coppie di fatto e testamento biologico tra un baciamano al Papa e l'altro, io il pistolino fumante lo cerco eccome! Ma soprattutto di uno che imputato in vari processi non solo si costruisce l'immunità a colpi di maggioranza, ma che va a cena coi giudici che dovranno pronunciarsi su quella stessa immunità, chiunque abbia a cuore una Democrazia deve solo aver paura. A prescindere dalle frasette preconfezionate di Obama.

 

RIFERIMENTO 17/7/2009

E QUINDI? /4

da Armando Gasparini, Veneto Alto

Vero, tutto vero signor Franco. Bene, adesso però, mi dia una Alternativa...una!  Forse gli italiani, col voto, sottolineo col voto, hanno scelto il male minore, visto cosa ci è rimasto de Là. Il segalino che s'è fatto la banca... l'omino dell'ombrellone, che invece dell'Africa, agisce nell'ombra guidando l'ultimo DC rimasto...l'ultimo arrivato che "chiede il certificato penale e informazioni ai carabinieri su tutti quelli che si propongono come consulenti"... adesso il comico che fino l'altro giorno sparava a alzo zero sul PD e adesso vuol diventarne segretario...(DiPietro gode, perchè ?) Siamo seri signor Franco... perchè non ingaggiare Mago Zurlì! Scusi, ma chiudo quì.

 

  1. 17/7/2009

 

SONO STANCO E DISGUSTATO…

da Vittorio Grondona – Bologna

Di vedere i nostri giovani tonare in una cassa da morto da una guerra che non appartiene a nessuno; di ascoltare il pianto di coccodrillo del ministro della difesa; del dolore di rito del Capo dello Stato e di tutti i parlamentari; di essere considerato ubriaco e drogato quando guido l’auto; di essere processato come complice se non faccio la spia contro i clandestini; di essere spiato ovunque quando cammino per la mia città; di aspettare quattro mesi per una ecografia; di pagare le tasse anche per quelli che le evadono e poi sono condonati; di avere il timore di essere fermato per strada da balordi rondisti che mi provocano per poi avere la scusa di menarmi con l’aiuto addirittura delle forze dell’ordine; di essere derubato legalmente dal libero mercato; di avere un Parlamento costosissimo dove non è tollerata l’opposizione; dell’ignobile informazione che mi propinano tutte le televisioni e certa stampa; della minaccia del bavaglio al libero pensiero; di vedere condannare  a pene tremende i ladri di mandarini e vedere i grandi ladri liberi e allegri, pronti a derubare impunemente ancora; di avere amministratori coperti da immunità per eventuali reati commessi; delle pubblicità che mi invade ogni momento di invana ricerca di relax televisivo che mi rende disgustoso perfino un capolavoro… Sono stanco di essere suddito in una repubblica democratica…

 

  1. 20/7/2009

 

LA FAMIGLIA

da Vittorio Grondona  - Bologna

Lo Stato italiano, rappresentato ormai da gente messa lì a scampanellare la testa come gli immensi fantocci sui carri di carnevale, ha deciso di mettersi le brache del Capo Famiglia dettando leggi di immagine che producono solo drammatici scompensi sociali. Potrei citare il pericoloso aumento dei pirati della strada spinti a fuggire dale proprie responsabilità per il terrore di perdere punti sulla patente o addirittura il ritiro della stessa o, infine, di dovere affrontare altre conseguenze ben più gravi, ma mi soffermo per ragioni di spazio sulla scarsa fiducia che alcune amministrazioni papareccie hanno della sacra istituzione della famiglia. Ultimo arrivo nel listino dei prezzi è il consumo dell’alcool da parte dei minori. Pericolosissimo, non c’è dubbio, ma cosa ti combina lo Stato affarista: il proibizionismo. Vietato ai minori di 16 anni bere alcolici in pubblico, se no multe salatissime ai genitori… A questo punto un genitore si sentirebbe il dovere morale di chiudere in casa i propri figli minorenni, altrimenti, se facesse parte del popolo che paga le tasse, in pochissimo tempo andrebbe in rovina. In più ho letto di un ragazzo quindicenne che bellamente dice di fregarsene del divieto: lui esce di casa già ubriaco.

 

  1. 21/7/2009

 

POVERE BANCHE!

da Vittorio Grondona – Bologna

Quando le nostre fonti di informazione ci raccontavano che le banche erano entrate in crisi, e quindi per il rilancio dell’economia era giusto aiutarle, quasi quasi mi veniva da piangere. Poi, facendo un giretto nella mia città avevo notato che dove prima c'era un'attività ora c'è una filiale di banca e siccome la grande distribuzione si è mangiato ogni tipo di negozio cittadino, le banche hanno letteralmente invaso la città. Hanno saputo fare meglio di Attila... Proprio oggi mi è arrivato l'esratto conto della mia banca, dove per mia ingenua scelta viene versato ogni mese il mio stipendio, e mi sono accorto che gli interessi di mia competenza, per la prima volta in oltre 40 anni, tolte le spese erano finiti in rosso (...) Mi informo e scopro che la mia banca si trova al 137°  posto mondiale nella classifica delle fortune, con 3.737 milioni di dollari di utili.... Draghi, Tremonti, ma che cavolo ci state a fare lì?...

 

  1. 22/7/2009

 

P’ADDIVINA’ CUNCE’…

da Vittorio Grondona – Bologna

La signora Isabella Guarini non è affatto sorpresa di quello che si dice sugli amori del Cavaliere. Anzi l’ “escort” di turno opera per mestiere, quindi letto di Putin (regalato o affittato?) o letto di qualsiasi altro per lei sarebbe la stessa cosa. Mi sono intromesso in questo discorso per dire che non c’è davvero bisogno della zingara per indovinare cosa succede in certi casi. C’è invece tanto bisogno della moralità delle istituzioni. Non devono assolutamente sgarrare. Se non sono in grado morale di sapersi contenere in certe pratiche devono rinunciare alla carica… Nel caso specifico il problema riveste infatti particolare importanza politica: non possiamo socialmente permetterci un Capo facilmente ricattabile, per di più quando sia esageratamente potente come il Cavaliere. Un ricatto sessuale potrebbe benissimo indurre ad operare per indirizzare i mercati e gli interessi generali in direzioni non del tutto ortodosse. In certe occasioni anche il solo sospetto non fa dormire di notte. Meglio chiarire, quindi… e sperare che tutto sia falso!

 

RIFERIMENTO 17/7/2009

LA REPUBBLICA DI SCALFARI&SCALFARO CONTRO BERLUSCONI

da Isabella Guarini, Napoli
 
"Che  risponda alle escort in Parlamento" . Buon Dio che cambiamento da quamdo il giovane magistrato rimproverava una signora per  una scollatura nel ristorante. Ma la Binetti non potrebbe spiegargli il significato di escort!

 

RIFERIMENTO 21/7/2009

INDUZIONEDEDUZIONEABDUZIONE

da Isabella Guarini, Napoli
 
Sembra uno scioglilingua, invece sono le f orme  del sillogismo. Tre possibilità per  pervenire alla verità. Aristotele dice che  con l' abduzione si perviene a una verità probabile.  Per ciò i giornalisti che la praticano offrono probabilità, non realtà. Penso che il sillogismo della escort levantina  nel lettone di potenti della terra, sia un'abduzione giornalistica,  una probabilità, visto che la donna  svolge il mestiere  di prostituta per cui  riesce a infilarsi dovunque.  

 

RIFERIMENTO 21/7/2009

NUN CE VO' A ZINGARA

da Isabella Guarini, Napoli

(...) il lettore, telespettatore o radioascoltatore,  ha un basso livello di osservazione, perché il giornale dura un giorno poi è carta straccia da raccolta differenziata. Piuttosto mi sorprende come l'avvocato Ghedini non abbia rilevato  ciò che appare evidente  a qualsiasi lettore, ovvero che la  foto continuamente pubblicata  dal noto quotidiano inquisitore con dieci domande-in cui si vede la Mata Hari levantina che fissa dal fondo l'obiettivo  del fotografo, come  nei migliori dipinti per captare l'attenzione del fruitore- è stata modificata in più punti  per  la ricostruzione del volto della escort.  Ciò appare dal confronto con la foto che è stata pubblicata  sul Corriere della Sera di oggi, 21/07/09, a pag.5,  in cui si vede che il volto della donna  sul fondo è coperto in più parti da alcune mani gesticolanti e dai capelli di una persona posta in primo piano, mentre il profilo del Cavaliere è sempre lo stesso in entrambe le foto. Osservare per credere.

 

RIFERIMENTO 22/7/2009

SILLOGISMI ET ALIA

da Alessandro Ceratti

Però, cara Isabella, induzione-deduzione-abduzione in realtà non sono forme di sillogismi. Sono piuttosto forme di ragionamento (ir)razionale. Di sillogismi ce ne sono di tanti tipi, il più classico è il cosiddetto BARBARA [es. tutti gli uomini sono aminali -tutti gli animali sono mortali- tutti gli uomini sono mortali] però tutti fanno ricorso al pensiero deduttivo. Nessuno sillogismo è né induttivo né abduttivo.

 

RIFERIMENTO 26/7/2009

P’ADDIVINA’ CUNCE'/2

da Isabella Guarini, Napoli
 
Comme t'ha fatt' mammeta o sacc' megli'e te! Perciò non mi scandalizzo che  qualche imprenditore rampante usi  le belle figliole, anche a pagamento, per attirare  l'attenzione del potente di turno, una pratica antica  in uso  in tutte le  culture. Naturalmente esistono i  vari modi, ma la sostanza resta la stessa, il maschio è attratto dalle  donne e in ciò sta la sua  debolezza. Per vendere ai maschi bisogna usare le donne, è la regola principale della pubblicità. Se  vi siano state concessioni  nel caso del Cavaliere, è tutto da dimostrare. Poi vengono le considerazioni sul fatto che Palazzo Grazioli non è la Casa Bianca dove avvenivano atti sessuali che non hanno offeso gli Americani per il fatto che siano accaduti ma per il fatto che siano stati negati  dall'eletto dal popolo in una della più grandi democrazie del mondo.  (...)

 

  1. 26/7/2009

 

MUSSOLINI ALESSANDRA

da Vittorio Grondona – Bologna

Avrei scommesso che la “nipote” prima o poi sarebbe saltata fuori con qualche cavolata in relazione alla tiritera sessuale del Capo. Infatti oggi la sento per radio curiosa di sapere come fanno l’amore i politici di sinistra. Lei è una bella donna, piena di iniziativa… Che bisogno c’ha di intercettazioni? La fantasia a volte serve anche per queste cose. Ma ne ha della fantasia la “nipote” provocatrice? Si preoccupi piuttosto di chiarire le mire del protettore/imprenditore che procura femmine alla politica. Solo perché è generoso?... Mah!

 

  1. 29/7/2009

 

P’ADDIVINA’ CUNCE’ /3

da Vittorio Grondona - Bologna

Proprio qui sta l’inghippo. Il Cavaliere e tutti i suoi cortigiani non vogliono dimostrare che le chiacchiere sono false. Sarebbe davvero bello per tutti se si arrivasse a tale conclusione. Ne risulterebbe però che le belle figliole coinvolte nella storia si siano abbandonate per amore nel lettone grande del potente trapanatore. A parte gli scherzi qui ci va di mezzo l’onorabilità generale della donna, sempre più considerata merce di scambio che persona. E’ in sostanza il pensiero maschilista di sempre della Chiesa che vede la donna come un essere inferiore ignorando gli insegnamenti di Gesù Cristo che in tutti gli episodi evangelici in cui figurava una donna, palesemente non solo la rispettava profondamente, la difendeva e ne esaltava le proprietà umane. Basta pensare alle Nozze di Gana, quando, nonostante non fosse ancora pronto a dimostrazioni pubbliche, fu la sua mamma a convincerlo a fare il miracolo della trasformazione dell’acqua in vino.  (...)

 

  1. 29/7/2009

 

QUANDO I POLITICI HANNO BISOGNO DEGLI INTERPRETI

da Vittorio Grondona – Bologna

Dovrebbero dargliela su e dimettersi!... Parla Berlusconi e tutti capiscono le fesserie che spesso dice. Il giorno dopo saltano fuori i soliti Capezzone, Bonaiuti, Cicchitto, Quagliariello, Gasparri, Lupi…  e chi più ne ha più ne metta, facendoci la traduzione di quello che veramente aveva voluto dire il loro capo. Ci azzeccano sempre senza contraddirsi perché asseriscono in coro che il Cavaliere aveva detto esattamente il contrario di quello che tutti noi avevamo invece ben capito. Così con l’aiuto di qualche tonnellata di carta stampata si tolgono il pensiero. Per Bossi invece è diverso. Anche lui ha detto una cosa sulla “nostra” guerra in Afghanistan che tutti abbiamo capito benissimo, ma i suoi interpreti inebriati dall’acqua inquinata del Po non sono d’accordo sulla traduzione da dare in pasto alla gente.  (...)

 

AGOSTO 2009

 

  1. 6/8/2009

 

ANCH’IO SONO “DELEGHISTIZZATO”

da Vittorio Grondona – Bologna

Il Comune calabrese di Acquaformosa (Cosenza) è il primo comune "deleghistizzato" d'Italia, l’idea è stata del sindaco Giovanni Manoccio. Io mi associo.

 

RIFERIMENTO 5/8/2009

LEGA: C'E' DEL METODO IN QUESTE SCEMENZE

da Gianni Guasto

Ad ogni nuova sortita della Lega -oggi le gabbie salariali e l'esame di dialetto, ieri le ronde- si leva un coro di risolini di sufficienza: scemenze, proposte inutili e persino tecnicamente irrealizzabili.Ma così facendo si trascura un elemento fondamentale: l'effetto psicologico che ha il rinforzo di sentimenti antimeridionali mai morti nella pancia profonda delle popolazioni del nord, e il suggerimento sottile: "vedete come ci danneggiano questa modernità, questa Costituzione, questi principi "comunisti"? Noi soli siamo decisi a liberarvene". Ciò può accadere perché in questa società la comunicazione e lo spettacolo sono diventati elementi strutturali, più importanti dell'apparente coerenza dei disegni di legge.

 

RIFERIMENTO 6/8/2009

INDIETRO TUTTA

da Claudio Urbani, Roma

La produzione industriale è in calo, a differenza di altri Paesi dove è stabile o in ripresa; la disoccupazione in aumento e alcuni prevedono che molti non ritroveranno neanche il posto di lavoro al rientro; rottura tra governo e regioni sulle risorse per il FAS e piano salute: i soldi sono fantasmi; la nostra credibilità internazionale è sempre più bassa. La sinistra latita, ma è all'oppsizione e in ogni caso potrebbe agire in Parlamento, ormai esautorato ed inutile anche per i parlamentari della maggioranza, visto che si legifera solo con la fiducia. E per la Lega, forza di governo, quali sono le priorità: bandiera e inni regionali! Buone vacanze a tutti.

 

RIFERIMENTO 6/8/2009

PENSIERO DELLA BUONANOTTE

da Dan Galvano, Basilea

Perchè gli spagnoli hanno Almodovar e noi abbiamo i leghisti? Perchè?

 

RIFERIMENTO 6/8/2009

PERCHE' ABBIAMO I LEGHISTI

da Massimo Mai

Perché gli spagnoli hanno Almodovar non lo so. So però perchè qui da noi i leghisti prosperano. Per anni queste lande del Nord sono state completamente trascurate dalla politica, ogni necessità è sempre passata in secondo piano rispetto al mezzogiorno bisognoso di interventi. Il tutto sempre condito con una certa irrisione delle genti che vivono nelle valli alpine. Se non avete vissuto da queste parti non sapete da quanto tempo certe situazioni sono state vissute come profonda ingiustizia. Poi è arrivata la Lega, che propone soluzioni che sono assurde, impraticabili e a volte al limite del civile. Però da ascolto e voce a queste esigenze. Risultati zero, come prima, però c'è l'illusione di contare qualcosa.

 

  1. 7/8/2009

 

IL GALLO CANTA E SI MANGIA LE NOSTRE UOVA

da Vittorio Grondona - Bologna

Pensare al Cavaliere come ad un gallo spennato, addirittura da vivo, mi fa sinceramente ridere. Le uova d’oro gliele stiamo offrendo noi e lui le raccoglie col suo smagliante sorriso a 64 denti. In questo momento poi non ha nemmeno bisogno di fare la fatica di spennarci fisicamente come ha fatto finora. Come succede alle galline in questo caldo torrido anche noi stiamo perdendo le penne un po’ da soli e un po’ perché nella nostra stupidità non esitiamo ogni tanto a scambiarci qualche beccotto coi nostri compagni di sventura. La crisi economica ci dà infine allegramente una mano per tuffarci direttamente nella pentola del più famoso papi tombeur de femmes, già spennati e puliti, pronti per essere serviti nei suoi lussuriosi banchetti a luce rossa in sottofondo melodico partenopeo e qualche nota rosa pugliese.

 

RIFERIMENTO 6/8/2009

ORMAI È TUTTO CHIARO

da Isabella Guarini, Napoli

Vogliono spennare il Cavaliere da vivo. Mio nonno diceva che la gallina si spenna quando è morta.Ma i tempi cambiano.

 

RIFERIMENTO 6/8/2009

ORMAI E' TUTTO CHIARO/2

da Claudio Urbani, Roma

Ma cara Isabella, vuol metterci "il carico da undici" anche lei, come dicono a Roma? Per il cavaliere il termine di paragone è "gallo", non gallina...gallo!

 

RIFERIMENTO 6/8/2009

ORMAI È TUTTO CHIARO/3

da Isabella Guarini, Napoli

Ma che dici, Claudio Urbani. Il gallo non fa le uova, come la gallina. Ma il Cavaliere di uova ne fa e di grande valore. Perciò lo vogliono spennare da vivo, così continua a farle. Un altro antico adagio dice che non si uccidono le galline dalle uova d'oro. Metafore.

 

 RIFERIMENTO 6/8/2009

VILE, TU SPENNI UN GALLO MORTO

da Carla Bergamo, S. Paulo

Ma che gusto c'è a spennare il galletto ruspante più vecchio (ossia affetto da "libidine geriatrica", come dicono oltremanica) d'Italia dopo che è morto? I morti si lasciano in pace, perché non possono più fare danno. Il nostro eroe, invece, continua a farli. E se a noi esiliati ci danneggia moralmente, gli stanziali li danneggia pure materialmente, auto blu incluse. C'ho l'impressione che il vero spennatore sia lui, oibò.

 

  1. 14/8/2009

 

L’EPILOGO DELLA NOTORIETA’

da Vittorio Grondona – Bologna

Succede sempre. In TV, alla radio, sui giornali, ovunque… Incominciano timidamente, con umiltà lasciando con generosità grande spazio a tutti… Ofrono una una vera democrazia mediatica. Poi piano piano acquistano dimestichezza, vedono l’opportunità personale ed iniziano a percorrere la via della fine. Prendono il sopravvento e parlano solo di loro, delle loro gesta del loro sapere. Il prossimo diventa un contorno insignificante, necessario solo per il loro apparire. Poi succede l’inevitabile: il prossimo si alza e spegne la TV!...

 

SETTEMBRE 2009

 

  1. 14/9/2009

 

IL SACRIFICIO DI BALLARO’

da Vittorio Grondona – Bologna

Non sono un grande ammiratore delle attuali edizioni di Ballarò, ma questa volta spero che la trasmettano come da programma. In caso contrario invito tutti a guardarsi un film e lasciare che Porta a Porta si faccia a porte chiuse. La consegna degli alloggi promessi ai terremotati dell’Aquila dovrebbe avvenire nel massimo rigore istituzionale e non nella fiction televisiva in omaggio esclusivo al sultano bla bla bla.

 

RIFERIMENTO 14/9/2009

VESPA A VESPA

da Giorgio Guiotto – Torino

Bruno Vespa è degli Abruzzi, Porta a Porta è il programma televisivo che ha raccolto più fondi per i terremotati (4 mln di Euro), mi sembra giusto che la puntata sia di Vespa. Floris slitti a giovedi o quando vuole lui, non muore nessuno.

Vespa è abruzzese. Beg, non ci avevo pensato. Allora gli spetta di diritto. Quando ci sarà un terremoto a Vetralla chiameranno me (csf)

 

RIFERIMENTO 14/9/2009

SPEGNERE LA TV

da Valentina Strada

C'è solo una parola per definire quel che sta accadendo nel nostro Paese: FASCISMO. L'annullamento (anche se sfosse slittamento, come sembra che sia, fa lo stesso) della puntata programmata per domani sera di Ballarò per fare posto in prima serata alla celebrazione della "gloria" di Berlusconi (rito officiato dal sodale Vespa in occasione della consegna delle prime case ai terremotati abruzzesi), è un'autentica VERGOGNA!
Ma perché il sindacato, la società civile, le associazioni di consumatori eccetera, non organizzano immediatamente una protesta? So che ci sarà sabato prossimo a Roma la manifestazione in difesa della libertà di stampa, ma penso che non ci sia un minuto da perdere. Bisogna fare qualcosa subito, adesso, magari con un tam tam, un passaparola che, per esempio, inviti il pubblico televisivo a boicottare domani sera lo speciale Berlusconi-Vespa spegnendo la tv. Iniziativa cui potrebbe seguire una campagna per non pagare il canone.

 

RIFERIMENTO 14/9/2009

SE NON ABITI NON ESISTI

da Isabella Guarini, Napoli

La consegna delle case ai terremotati è un atto dovuto. Ma provate a rimanere senza casa, anche per un breve periodo. Vi sentirete inesistenti , anzi sarete inesistenti fino a quando non avrete di nuovo la casa. Per me che ho vissuto due terremoti, la riconquista della casa è una cerimonia sacra. Consentitemelo.

E quindi ne deve parlare Vespa e non ne deve parlare Floris? (csf)

 

RIFERIMENTO 14/9/2009

FONDI PER I TERREMOTATI

da Claudio Urbani, Roma

Ogni volta riusciamo a sapere quanto sia la quantità dei fondi raccolti nei casi di calamità naturali. Raramente si riesce ad avere un resoconto, dettagliato, di come siano stati impiegati. Quale miglior occasione di quella di Vespa per avere tali informazioni? Sempre che la modestia non sia più forte dell'orgoglio...Noi aspettiamo orgogliosi.

 

RIFERIMENTO 15/9/2009

VESPA E IL TERREMOTO

da Alessandro Ceratti

In verità non trovo nulla da eccepire al fatto che Vespa faccia una suo porta a porta in prima serata spostando Floris. Semplicemente mi piacerebbe vedere il giorno in cui Vespa sposta Floris dalla prima serata per commentare chessò, con anche un bel plastico accurato della villa, le varie performance del nostro presidente del consiglio. Non trovo nulla da eccepire nel fatto che Feltri faccia una serie di prime pagine in cui ci sbatte in faccia le magagne di un Boffo o di un Fini. Se soltanto poi dedicasse un paio di mesi interi di prime pagine del Giornale (la proporzione più o meno è quella) con le magagne di Berlusconi. Diversamente, sapete, mi vien voglia di pensare che il mestiere che questi due signori stanno esercitando non sia propriamente quello del giornalista indipendente.Resistenza attiva. Attiva la resistenza.

 

RIFERIMENTO 15/9/2009

UNA STAMPA LIBERA VERAMENTE

da Eli Caporicci

Questa sera sarà un delirio di onnipotenza di Berlusconi, a spese dei contribuenti , come si lamenta lui di Anno Zero, e allora si dovrebbe trovare un modo per disdire l'abbonamento in fase di rinnovo a fine anno. Cosa propongono le associazioni di consumatori? Questa sera per favore televisori rigorosamente spenti, poiché anche matrix non va in onda per problemi tecnici (sob). Premetto non vedo volentieri la tv e quindi l'uno o l'altro pari sono. Sabato tutti nelle piazze, a sostegno di una informazione "libera veramente".

 

  1. 14/9/2009

 

VESPA A VESPAIO

da Vittorio Grondona – Bologna

Il commento di CSF al post di Giorgio Guiotto è semplicemente fantastico…

Modestamente...sono in grande forma (csf)

 

  1. 18/9/2009

 

CHE FINE FANNO MOLTI SPOT

da Vittorio Grondona – Bologna

La scusa di stile berlusconiano del limite delle 500 battute è sicuramente l’ancora di salvataggio per il nostro ospite CSF da gettare ogni volta che gli fa comodo nell’impetuoso mare del suo blog. Passi… Ma che un giornalista del suo calibro non legga, nemmeno per cortesia, il parere altrui solo perché è a vista troppo lungo o perché si è dimenticato di premettere nell’oggetto la burocratica premessa “per il blog”, non me lo sarei mai aspettato.

E' incredibile il fastidio che provocano le regole. (csf)

 

RIFERIMENTO 16/9/2009

CHE FINE FANNO MOLTI POST

Se qualcuno si chiede che fine fanno alcuni post, posso confermarvi che molti finiscono direttamente ed automaticamente nel cestino a causa del fatto che sono troppo lunghi oppure non contengono nell'oggetto la scritta PER IL BLOG. Questo a prescindere dai contenuti (csf)

 

  1. 22/9/2009

 

BURQA E PSEUDO DEMOCRAZIA

da Vittorio Grondona - Bologna

Più di una volta ho visto ammonire turisti e non, donne e uomini, per il loro abbigliamento ritenuto non adatto per entrare, per esempio, nella basilica di San Pietro a Roma. Le donne inoltre sono obbligate a mettere sulla testa un velo/fazzoletto. In Italia in particolare, la prima cosa che ci insegnano appena nati è quella di vergognarci del nostro corpo. Mondo e Tv in mutandoni per decenni… Per fortuna siamo molto migliorati col tempo, ma i vari Giovanardi, Gasparri, Binetti, preti e vescovi, ecc. sono sempre in agguato per limitare il privilegio di desiderare quello che vogliono, ivi compreso quello proibito dalle tavole di Mosè, solo ai capi politici arricchiti ed ai ricchi di professione per grazia ricevuta. Quindi meravigliarci del fondamentalismo altrui, proprio noi che permettiamo ancora la clausura, è davvero ridicolo. Lasciamo fare al tempo ed evitiamo di fare i don chisciotte esportando a suon di cannonate quello che in realtà non abbiamo nemmeno a casa nostra.

 

RIFERIMENTO 21/9/2009

PERBACCO, SON D'ACCORDO CON LA SANTANCHÉ

da Carla Bergamo, S. Paulo

Nonostante la tale Santaddeché non sia proprio il mio tipo (politicamente, intellettualmente, socialmente), stavolta sono d'accordo con lei per quanto riguarda il burqa.
« Non ce l'ho con queste povere donne ma con chi le manda e le soggioga. Il burqa è un umiliazione per le donne. Non a caso anche in Francia stanno approvando una legge per impedirne l'uso. Il burqa è come l'infibulazione perchè sono strumenti per annullare la sua identità più profonda». Parole sante, Santanché.

 

RIFERIMENTO 21/9/2009

BURQA E DEMOCRAZIA

da Gianni Guasto

E' del tutto naturale detestare il Burqa, segno di umiliazione della donna e di odio per la sessualità. Meno facile é paragonarlo all'infibulazione che mutila il corpo estirpando violentemente una funzione fondamentale dell'esistenza, non meno di quanto si farebbe privando degli arti o della vista. In ogni caso, impedire o strappare il Burqa per difendere un principio non necessariamente condiviso da chi -sia pure senza possibilità di scelta- lo indossa, é un fatto grave, che confligge con alcuni nostri capisaldi liberali. Forse che per difenderci dall'attacco ai principi democratici occidentali che viene dagli islamici fondamentalisti e tradizionalisti, dovremo diventare come loro? Dalle parti della Lega pensano di sì.

Di questo passo dovremmo invadere l'Iraq o l'Afganistan per esportare la democrazia. Impensabile (csf)

 

RIFERIMENTO 21/9/2009

IL BURQUA

da Claudio Urbani, Roma

Non son d'accorodo affatto che il burga o andar con il capo coperto sia unicamente una volontà imposta. Primo perché implicitamente ammettiamo così che la volontà femminile nel mondo islamico sia completamente annullata. Ma fatti recenti, purtroppo tragici, ce lo smentiscono, perché tentativi di diversivicazione, non voglio usare il termine emancipazione, troppo presuntusoso, ne abbiamo. Sono si convinto che molti casi siano si imposti, ma che molte donne siano convinte delle loro fede religiosa che impone certe usanze. Oppure tra i cattolici dobbiamo pensare che tutti vadano inchiesa la domenica o non tradiscono il coniuge per paura dell'inferno invece che così va fatto? Poi trovo vergognoso che si voglia imporre con la forza e non con il dialogo quello che, ma è sempre da dimostrare, noi riteniamo giusto.

C'è del vero in quello che dici. Mi viene in mente un comandamento che i cristiani debbono seguire: non desiderare la donna d'altri. Nel senso che la donna è dell'uomo mentre l'uomo può essere tranquillamente desiderato in quanto libero? (csf)

 

RIFERIMENTO 21/9/2009

BURQA E DINTORNI

da Franco Vota

Allora, se ho capito bene per liberare le donne mussulmane dalla schiavit? impostale bisogna recarsi in un loro luogo di culto e spogliarle. Ok, domenica prossima mi infilo nella prima chiesa che trovo e provo a togliere il velo alle suore, o anche solo il fazzoletto dal capo delle pie donne che in ossequio alle usanze ancora lo mettono. Cos?, per vedere cosa scrivono i giornali il giorno dopo.

 

RIFERIMENTO 22/9/2009

BURQUA E BURQUINI

da Alberto Arienti

Negare la propria identità agli altri, prima che un problema di sicurezza è un problema di socialità: se vuoi interagire devi mostrarti. Un burqa integrale indossato per motivi religiosi è come la clausura di una suora, con l'aggravante che è fatto sostanzialmente per confermare un'idea di donna totalmente in funzione dell'uomo. E' quindi da combattere assolutamante, con l'accortezza di non estremizzare, come fa la lega, che solo per attaccare i mussulmani, vuole tutte le donne seminude in piscina. Se c'è un diritto a disporre liberamente del proprio corpo, deve valere anche per chi non si vuole esporre troopo mentre nuota, alla faccia del conformismo imperante delle tette-e-culo al vento.

 

RIFERIMENTO 22/9/2009

VELI STRAPPATI

da Massimo Mai

Sì, giusto non si strappa il velo a qualcuno per banalissima buona educazione al rispetto dell’altro. Però lo stesso rispetto dell’altro mi dovrebbe spingere a proteggere chi è obbligato a mettere il velo e non vuole farlo. Invece con la scusa della diversità culturale ci giriamo dall’altra parte. E il paragone con la suora non regge, se la suora cambia religione nessuno la condanna a morte per apostasia. Insomma che strategia seguire?

 

RIFERIMENTO 22/9/2009

MA LA RELIGIONE NON ERA L'OPPIO DEI POPOLI?

da Carla Bergamo, S. Paulo

Non stiamo parlando di preti e suore. Tra l'altro, le donne musulmane non possono neppure diventare "suore", che io sappia. La religione cosa da masculo, é!Le donne sono cose, e devono spogliarsi unicamente per il loro amo, pardon, marito. Ci sono donne che trovano giusta l'infibulazione, tanto è che la fanno subire alla propria figlia. E allora? Rispettiamo e stiamo zitti? Tra l'altro, ultimamente molte donne si prestano a fare le martiri (in che cambio di che?), visto che con tutti i gabbani che indossano possono tranquillamente infilarci un arsenale. I signori uomini, soprattutto i progressisti (de che?) possono continuare a "rispettare", allo stesso in modo in cui "sopportano" tette e culi in TV. Io non ci sto, non accetto la donna che vive in funzione dell'uomo, coprendosi o scoprendosi, rinunciando a usare il cervello o usandolo, pure quello, in funzione del maschio.

 

  1. 22/9/2009

 

“IL FATTO” DA DOMANI IN EDICOLA

da Vittorio Grondona - Bologna

Oggi su La Repubblica si parla del “Fatto Quotidiano”, nuovo giornale di ben 16 pagine. Uscirà domani. “La linea al giornale la darà la Costituzione” afferma il Direttore Antonio Padellaro. Ci sarà spazio per spettacoli e cultura. Rinuncia in toto ai finanziamenti pubblici. Ottima notizia questa: “Solo così possiamo dirci veramente liberi” sottolinea ancora Padellaro. Infine la redazione ci tiene a specificare che non sarà un quotiziano “filo opposizione”. Per ora sarà distribuito solo nei grandi centri, ma può essere letto on line previo abbonamento, ad ora già 27mila sottoscritti complessivamente. Non esce il lunedi. Chissà se il titolo sia stato ispirato dalla trasmissione televisiva del grande Enzo Biagi…Buona lettura a tutti. Credo che leggerlo ne valga davvero la pena.

 

RIFERIMENTO 21/9/2009

IL FATTO IO LO COMPRO DUE VOLTE

Uscirà mercoledì il primo numero del Fatto Quotidiano, giornale edito da Lorenzo Fazio (Chiarelettere), diretto da Antonio Padellaro (ex direttore dell'Unità) e sponsorizzato da Marco Travaglio. Alcuni giornali (Stampa, Repubblica e Unità) hanno deciso di non dare notizia della conferenza stampa di presentazione. Io ho deciso di comprarne due copie. La prima la regalo al primo passante che incontro. La seconda la leggo, la mattina, e la regalo, il pomeriggio. Se tutti facessero come me...(csf)

 

RIFERIMENTO 21/9/2009

UN FATTO A ME UN FATTO A TE

da Francesco Frator

Io sono abbonato nella versione pdf, ma quando uscirà la prima copia vado in edicola e la compro per conservarla, un'altra faccio come il caffè pagato di "Zavattini" la pago e la lascio ben in vista sul bancone con la complicità dell'amico giornalaio. Il primo che dimostra curiosità...il Fatto è suo.

 

RIFERIMENTO 21/9/2009

UN FATTO? MEGLIO DUE, ANZI TRE

da Luciana Lafratta, Pianura Napoli

Fui la prima, alle due la notte, ad aderire al Fatto quando lei ne parlo' e ho gia' ordinato al mio giornalaio a Napoli due copie, anche se sono abbonata in pdf, per essere sicura di leggerlo,anche se non fosse ben distribuito.

 

RIFERIMENTO 23/9/2009

QUESTO FATTO MI RALLEGRA

da Francesco Falvo D'Urso – Lamezia Terme

Ringrazio di cuore Antonio Padellaro e Marco Travaglio che hanno deciso di fare arrivare anche a “Sant’Eufemia – Lamezia Terme” il loro (spero nostro) giornale. La Calabria non poteva essere privata da questa occasione e possibilità. Sarò lì a comprarne 2 copie.

 

RIFERIMENTO 23/9/2009

NON SI APRE

La versione on line del Fatto, numero uno, non si apre. Probabilmente il primo numero ha creato qualche problema. Non resta che andare a comprarlo domattina. Mi raccomando, due copie. Una la si legge la mattina e la si regala il pomeriggio. L'altra la si regala subito, al primo che passa (csf)

 

RIFERIMENTO 23/9/2009

A MASSIMO TEODORI "IL FATTO" NON PIACE. A PRESCINDERE.

da Gianni Guasto

La mattina del 23 a Prima Pagina, Massimo Teodori, intellettuale e giornalista noto per l'aplomb gentilmente neutrale, ha rovesciato torrenti di fiele sull'ancora intonso "Il Fatto", etichettato simpaticamente di "giustizialismo", e definendo "attacco a Gianni Letta" la pubblicazione della notizia di un avviso di garanzia al sottosegretario PDL. Che la pubblicazione di notizie o di "fatti" sia un "attacco" lo dice chi non ama la libertà di stampa. Di quella degli altri, naturalmente.

 

RIFERIMENTO 23/9/2009

23 SETTEMBRE 2009: IL FATTO

da Francesco Falvo D'Urso – Lamezia Terme

Ore 8:55 edicola della stazione di (Sant'Eufemia) Lamezia Terme Centrale: copie de IL FATTO finite: solo 10? Vi prego siate più generosi almeno 30. Non sono riuscito ad acquistare le 2 copie che mi ero promesso.

 

RIFERIMENTO 23/9/2009

IL FATTO IN FRANCIA SI APRE

da Floriano Ghinassi, Parigi

Caro Lei, la cospirazione demo-pluto-giudaica & comunista (che fa sempre figo) ha evidentemente bloccato la versione on line italiana, perché in Francia il Fatto si apre che é una meraviglia!

Voilà, c'est fait. (csf)

 

RIFERIMENTO 23/9/2009

DOMANI IN EDICOLA CHIEDETE ANCHE IL FATTO DI OGGI.

Sono uno dei centomila italiani che hanno trovato le edicole prive del Fatto. Per fortuna ho un figlio abbonato. L'ho letto in rete. E sono stato inondato di notizie, di fatti, di opinioni. Giudicare un prodotto così delicato dal primo numero sarebbe presuntuoso e sbagliato. Per adesso dico solo che sono contento che sia stato pensato, ideato e realizzato. Poi magari, un pizzico di leggerezza e di autoironia in più non guasterebbe. Per esempio la frase del Foglio ("il primo giornale che quando lo sfogli tintinna") per quanto sbagliata bisogna ammettere che è una battuta splendida. Io l'avrei messa in prima pagina sopra la testata. Per adesso complimenti, ringraziamenti ed auguri a tutte le persone compromesse nella folle impresa. Una notizia. Ne erano state stampate circa 120 mila copie. Si parte con un errore di valutazione del mercato potenziale. Poco male. L'editore mi ha detto che domani ne stamperanno molte di più e ristamperanno il primo numero. Quindi domani in edicola chiedete il Fatto di oggi e il Fatto di ieri. E ricordate, chiedetene due copie. Una per voi e una per il primo che passa e vorrebbe comprare un quotidiano normale. (csf)

 

RIFERIMENTO 23/9/2009

FATTO ED ESAURITO

da Barbara Melotti

Non so se interessa ai tuoi amici del Fatto, ma stamattina dalle mie parti a Roma, e anche in centro, le 5 copie inviate al giornalaio erano finite alle 9 e ne avrebbe vendute "almeno altre 50".

 

RIFERIMENTO 23/9/2009

IL FATTO COMINCIA CON UN ERRORE / 2

da Silvia Palombi

Mi si permetta la deriva temporale: 6 copie consegnate all’edicola di largo Treves è una boiata pazzesca!

 

RIFERIMENTO 23/9/2009

BELL'IDEA

da Santi Urso

Bella, la Sua idea dell'acquisto militante. Mi ricorda un'antica stagione, quando si faceva con l'Unità (e a ciò non fui io sol, grazie a dio), però, applicata al fatto in questione, mi fa venire alla mente anche l'istruttivo dialogo tra Pajetta e Togliatti. Telefona Pajetta (erano i giorni della Liberazione): Compagno Togliatti, abbiamo preso la prefettura di Milano. E Togliatti: Bravo. E adesso che cosa te ne fai?Lo so, è un apologo centrista. Ma La prego di rifletterci.Nel contempo, saluti onfalici (ha visto com'è bello l'ombelico di Dita Von Teese?)

 

RIFERIMENTO 23/9/2009

PRIVILEGI

da Lorenzo Neri, Milano

Caro Claudio, non so come ti sia stato possibile leggere Il Fatto in formato pdf, anch'io ho sottoscritto una quindicina di giorni fa questo tipo di abbonamento però fino ad ora non mi è stato comunicato come fare per poter accedere alla versione on-line, me ne sono lamentato con la redazione senza ricevere alcuna risposta; può essere che tuo figlio sia un privilegiato? A proposito, questa mattina di buon'ora ho provato ad acquistarne una copia in edicola ma alle 7,15 era già tutto esaurito. Secondo me è stata una falsa partenza.

Non è stata una falsa partenza, è stata un'ottima partenza. Per il tuo problema continua a protestare. Se hai pagato devi avere il servizio (csf)

 

RIFERIMENTO 24/9/2009

“IL FATTO” DI TRAVAGLIO&C NON DEVE MORIRE

di Muin Masri

Nella vita bisogna essere consapevoli dei propri limiti. Vorrei ma non posso, davvero non posso abbonarmi e tanto meno comperare “Il Fatto” di Travaglio&C. Non è questione di opinione diversa o per tirchieria, figuriamoci: la redazione, gli inviati e i collaboratori de “Il Fatto” sono il fiore all’occhiello del giornalismo d’altri tempi e anche i lettori del nuovo giornale di Travaglio sembrano appartenere ad una categoria culturale finora sconosciuta in Italia: sono mezzo liberali e mezzo democratici, mezzo gattopardi e mezzo padani, mezzo giudici e mezzo imputati. E poi il suo prezzo rispetto ad altri sembra in saldo. Ma il fatto è un altro. Voglio bene a “Il Fatto” perché sta a cuore di Csf e proprio per questo non lo comprerò mai. Per non essere frainteso devo fare una premessa: comprai l’Avanti e il giorno dopo tiravano le monete a Craxi, comprai Cuore e il giorno dopo era chiuso per sempre, comprai la Repubblica e il giorno stesso Forattini venne silurato, comprai “La Voce” di Montanelli e era la sua ultima lezione prima di chiudersi nella sua Stanza, comprai il CD&DVD “Thriller” di M. Jackson per regalarlo a Laura e, tre giorni dopo, quel marziano ha smesso di ballare, giuro… ecco, io ho paura di comprare “Il Fatto” di Travaglio&C, è meglio vivere nell’ignoranza che leggere certe notizie. Ti prego, caro Csf, non insistere, ma se proprio vuoi, e a parte la tua debolezza e la mia anomala simpatia per quell’angelo dannato di F. Facci, potrei fare uno sforzo disumano e comperare il Giornale di Feltri. Che ne dici, vecchio mio?!

 

RIFERIMENTO 24/9/2009

IL FATTO A PIANURA

da Luciana Lafratta, Pianura

A Napoli Pianura , il mio giornalaio mi ha conservato le due copie che gli avevo chiesto , e mi ha detto che si e' rifiutato di venderlo a chi lo comprava solo per criticare. Io pero essendo una abbonata PDF l'avevo gia' letto comodamente la notte.

 

RIFERIMENTO 24/9/2009

IL FATTO - FACILE PREVISIONE

da Alessandro Ceratti

Mi arrischio a fare una previsione non particolarmente difficile. Io credo che a "Il fatto quotidiano" finirà per essere controproducente per il centrosinistra. Siccome i più importanti collaboratori hanno dichiarato che non faranno sconti a nessuno (in effetti, essendo giornalisti, stanno così cercando semplicemente di far bene il loro mestiere) quando accadrà che qualche scandalo coinvolgerà esponenti del PD non useranno -giustamente- mezze misure. Soltanto che quell'elemento, avesse anche soltanto il rilievo di una pagliuzza, peserà sull'opinione pubblica molto di più delle travi che senz'altro accumuleranno contro il centrodestra. Già me li vedo Feltri e Belpietro scrivere sulle loro veline: "vedete è Il Fatto stesso a riportare la notizia", decretando in quel modo la fine di ogni differenza tra i farabutti e le persone perbene. Quando invece accumulerà macigni nei confronti di Berlusconi & C. la reazione sarà: "niente di nuovo. Si sa che sono giustizialisti che agitano le manette in continuazione".

 

RIFERIMENTO 24/9/2009

IL FATTO- PRIMA IMPRESSIONE

da Alessandro Ceratti

Finalmente oggi riesco a mettere le mani sull'agognato quotidiano. Sarà che le aspettative erano altissime ma in effetti purtroppo il giornale non mantiene il colpo. I due titoli icastici della prima pagina mi danno un vago senso Feltriano (e quindi un pochino di nausea. Ma sarà senz'altro il vino di ieri sera). Anche la grafica, per quel che conta, è tristanzuola. Siamo sicuri che il carattere dei titoli debba essere davvero il Bodoni? Scelta molto elegante ma anche un po' radical-chic, no? Forse la delusione deriva dal fatto che avrei desiderato un giornale "definitvo" e neanche Travaglio e Padellaro ne sono capaci. Detto questo, l'ho comprato, continuerò a comprarlo e invito tutti a fare lo stesso.

 

RIFERIMENTO 25/9/2009

"IL FATTO" E IL CENTROSINISTRA

da Gianni Guasto

Se "Il Fatto", come prevede Ceratti, creerà problemi anche a sinistra non sarà poi un gran male, perché il problema della "vacanza" politica della sinistra é destinato a durare a lungo. Se da un lato la "sinistra-sinistra" é entrata in uno stato comatoso irreversibile, dall'altro il PD deve fare i conti con un vuoto identitario che fa tremare le vene e i polsi, e che difficilmente verrà colmato dal prossimo Segretario. Non é impossibile, quindi, che in questa situazione possa nascere e acquisire peso una nuova area politica, nel cui Dna siano maggiormente rintracciabili che in passato elementi della linea genetica discendente dal Partito d'Azione. Personalmente me lo augurerei.

 

RIFERIMENTO 25/9/2009

TELEPATIA

da Floriano Ghinassi, Parigi

Avevo scommesso con me stesso che Ceratti 1) sarebbe rimasto deluso dal Fatto Quotidiano e 2) avrebbe detto che favoriva Berlusconi. Non l'ho azzeccata al 100% perché pensavo che l'avrebbe detto in un solo post, invece ne ha impiegati 2 (ma perché é furbo, voleva restare nelle 500 battute). Su Muin, invece, ho toppato alla grande, mi aspettavo che di copie ne avrebbe comprate a bizzeffe e regalate a destra e a manca...

 

  1. 24/9/2009

 

LE MANI IN TASCA AGLI ITALIANI

da Vittorio Grondona - Bologna

In ogni telegiornale i portavoce del pdl ce lo ripetono più volte. Loro non le mettono le mani in tasca agli italiani, si limitano solo a non metterci dentro i soldi. Lo scudo fiscale al 5% ne è un esempio lampante. I disonesti di grandi dimensioni hanno portato danaro all’estero, anche sporco se pensiamo a quello dei mafiosi e dei trafficanti di droga, sfuggendo alle maglie della nostra fiscalità. Per farlo hanno falsificato carte contabili di ogni tipo e la malavita ha compiuto i peggiori crimini possibili. (...)

 

  1. 25/9/2009

 

FILIPPO FACCI

da Vittorio Grondona – Bologna

Mi ha sbalordito l’intervista che ha rilasciato ad Annozero… A volte basta un niente, un briciolo di sincerità per rendere ai miei occhi persino simpatico anche uno come lui. Spero che continui così. Nonostante Belpietro e Libero.... Ma sarà dura!

 

RIFERIMENTO 24/9/2009

NUOVO ANNOZERO

da Dan Galvano, Basilea

Piu' che Berlusconi, secondo quello che ha preso piu' mazzate finora è stato Feltri. Ascoltare poi Mentana che invita gli altri giornalisti a denunciare ogni qual volta gli viene impedito di lavorare fa un po' sorridere. Comunque la piu' grande rivelazione è stata scoprire che Bocchino è uguale a Stephen Colbert

 

RIFERIMENTO 25/9/2009

TRAVAGLIO, SANTORO E IL JACK DI CUORI

da Massimiliano De Simone, Catania.

Travaglio, Santoro e la loro comitiva, con il loro massimalismo d’antan, con il loro distinguere il mondo in buonissimi (loro e pochi altri) e cattivissimi (tutti gli altri, compreso chi non dà loro il credito che pretendono) conducono il paese proprio nella direzione auspicata dal Presidente del Consiglio. E infatti “Il Giornale” dedica ai suddetti, di regola, le prime tre o quattro pagine del numero del venerdì. E’ la vecchia storia degli estremi che si toccano.

 

RIFERIMENTO 25/9/2009

TRAVAGLIO, SANTORO E IL JACK DI CUORI

da Massimiliano De Simone, Catania.

Travaglio, Santoro e la loro comitiva, con il loro massimalismo d’antan, con il loro distinguere il mondo in buonissimi (loro e pochi altri) e cattivissimi (tutti gli altri, compreso chi non dà loro il credito che pretendono) conducono il paese proprio nella direzione auspicata dal Presidente del Consiglio. E infatti “Il Giornale” dedica ai suddetti, di regola, le prime tre o quattro pagine del numero del venerdì. E’ la vecchia storia degli estremi che si toccano.

 

RIFERIMENTO 25/9/2009

I LIMITI DI TRAVAGLIO

da Paolo Cape’, Milano

Uno dei limiti di Travaglio, a mio parere, è di mettere sullo stesso piano questioni giudiziarie diverse. Per esempio: citare la condanna del Ministro Maroni per resistenza a pubblico ufficiale insieme a quelle per corruzione di altri uomini politici non contribuisce alla chiarezza di giudizio. Così come citare gli indagati insieme ai condannati. Secondo me sarebbe meglio concentrarsi sui fatti gravi (e ce ne sono tanti) e lasciar perdere quelli minori.

 

  1. 27/9/2009

 

SCAJOLA E ANNOZERO

da Vittorio Grondona - Bologna

Al ministro Scajola dà fastidio Annozero. Ora si darà da fare per togliere di mezzo quella trasmissione. Non so poi con quale diritto…Vorrebbe in sostanza usare il suo potere di nominato per tutelare gli oltre cinque milioni e mezzo di telespettatori che l’hanno vista. Loro malgrado? Mi verrebbe di chiedergli. Ci dica allora l’on ministro se sono vere o no le clip mostrate sul Cavaliere, sull’On. Brunetta, sulla D’Addario, sui lavoratori della Nortel… Tutte cose che sulla TV pubblica, che lui ed i suoi amici vorrebbero a senso unico, non abbiamo mai visto così complete. Infine Feltri… E’ il campione vivente della faccia tosta. Travisa l’evidente chiarezza del contenuto dei suoi articoli micidiali ed oggi ci vuol far credere che l’intervista di Annozero che lo riguardava era stata taroccata. Nessuno parla del “mastini” mediatici Belpietro e l’On. Bocchino. Non sono riusciti ad ascoltare educatamente nemmeno un intervento della De Gregorio, direttrice di tutto rispetto dell’Unità, interrompendola ferocemente in ogni momento… Mentana? Beh lo credevo meno ovvio!... Conseguenza dei tempi burrascosi che lo riguardano, evidentemente.

 

RIFERIMENTO 27/9/2009

CANONICI

da Massimo Mai

Un solo programma anti Silvio e già alcuni deputati PDL urlano che bisogna fare lo sciopero del canone, che con i soldi pubblici non si può attaccare il governo. La soluzione è semplicissima e pure hanno una maggioranza sufficientemente forte da applicarla: basta che la RAI venga venduta. Noi non pagheremmo più il canone, avremmo sicuramente una tv migliore (far peggio di ora è impossibile) e ci toglieremmo dai piedi tutto quel ciarpame di contorno che sono i politici che la dirigono.E la dirigono male, visto che puntano a chiudere programmi che fanno utili.

 

RIFERIMENTO 27/9/2009

ANNO ZERO E SOLDI PUBBLICI

da Marco Marchisio - Netro

Al contrario di quanto continuano a sostenere il premier ed i suoi sodali , io sono contentissimo se con i soldi pubblici (e quindi anche miei) la RAI mi lascia vedere Anno Zero, Report, Che tempo che fa, Presa diretta, Blob e tutte quelle trasmissioni che li indignano tanto; inoltre, sempre con i soldi pubblici (e quindi anche miei) sono felice se i giudici riaprono vecchie inchieste emergendo fatti nuovi che meritano di essere approfonditi su episodi mafiosi piuttosto gravi.Sarei molto infelice se con gli stessi soldi pubblici (e quindi anche miei) fossi costretto a sentire sempre e solo il premier ed i suoi sodali, ed i giudici si occupassero solo di clandestini, spinelli e borseggi per non disturbare il manovratore.

 

OTTOBRE 2009

 

  1. 14/10/2009

 

BASTA UNA VOLTA…

da Vittorio Grondona - Bologna

Tanti giornali stranieri si interessano dell’Italia perché le rispettive Nazioni, in considerazione del nostro nostalgico regime politico in corsa sfrenata verso una nuova dittatura, purtroppo applaudita ancora una volta dal popolo, non hanno nessuna voglia di tornarci a liberare…

 

RIFERIMENTO 13/10/2009

YANKEE GO HOME

da Carla Bergamo, S. Paulo

Mi stavo leggendo l'articolo di copertina di Newsweek (DUMP BERLUSCONI). Istintivamente, mi sono chiesta perché tanti giornali stranieri si preoccupano con l'Italia e non si sono preoccupati così tanto in passato con Pinochet, per esempio, o ora con Micheletti in Honduras. Ma vogliono salvare l'Italia e gli Italiani da un "playboy in chief", e noi siamo pure d'accordo. Mi disturba un po' (o per restare in argomento, mi rompe i marrroni) che questo accanimento venga da due paesi come USA e GB i cui precedenti leader hanno, tra le altre cose, provocato una catastrofica guerra, anzi due, semplicemente mentendo e omettendo. La Spagna no, lei ai suoi leader "ghe pensi mi" e non gliele manda a dire (vedasi ultime contestazioni a Zapatero). Mi andrò a leggere El País.

 

  1. 17/10/2009

 

DISCRIMINAZIONI

da Vittorio Grondona - Bologna

Gentile Avvocata Lina Arena, lei in linea di massima ha ragione… Vorrei però che in proposito chiarisse meglio come nel contesto non possano essere considerate aggravanti l’aggressione, le percosse, le derisioni, le uccisioni di persone gay e, aggiungo, di persone che hanno il colore della pelle diverso, scatenate con perfida violenza e con la massima viltà di gruppo, dalla idiozia di alcuni squallidi personaggi semplicemente per odio o per divertimento.

 

RIFERIMENTO 17/10/2009

LA DIFESA DEI GAY CON L’AGGRAVANTE E’ UNA VOLGARITA’ CHE FA MALE

dall’avv. Lina Arena

Non riesco a capire dove sono i giuristi che intendono e riescono poi a spiegare agli incompetenti il significato della “ ” e lo strumento dell’aggravante per il fatto di esser gay. Il diritto alla difesa della persona umana credo che debba valere per chiunque e cioè non solo per i gay ma anche per gli etero o per gli aderenti di fiamma nazionale.Mi chiedo: non è forse discriminazione il fatto di ritenere soggetto debole l’omosessuale?e non è grave ritenere che l’etero , aggredito sulla soglie di un locale gay debba essere discriminato rispetto ad un conoscente gay? E’ mai possibile che il diluvio di leggi che ci sommerge non abbia mai fine?E’ mai possibile che debba essere la stampa nel suo complesso di soggetti marchiati da un Ordine (illegittimo) a rinfocolare nell’opinione pubblica una discriminazione che discrimina?

RIFERIMENTO 17/10/2009

LA MALEDUCAZIONE È FIGLIA DEL DISAGIO

da Carla Bergamo, S. Paulo

Partita Flamengo-São Paulo al Maracanã di Rio. 57000 persone che se ne guardano bene dal gridare insulti razzisti. In Brasile non si può più, pena la prigione: lungo gli spalti circolano poliziotti pronti ad ammanettare chiunque si azzardi. In compenso, sono permessi i cori omofobici e, dato che il São Paulo ha un'immeritata fama di essere una squadra di "signorine" durante tutta la partita non è mancata fantasia ("la squadra del São Paulo ha solo culatoni" eccetera eccetera). Quando un branco è maleducato, ignorante e socialmente instabile, la legge serve poco, ossia, un'altra maniera per non risolvere i veri problemi che stanno dietro alle aggressioni verbali e fisiche di chicchessia.

 

RIFERIMENTO 18/10/2009

AGGRAVANTI

da Paolo Beretta

L'avvocata fa, a mio parere, un po' di confusione. Non è tanto il fatto didiscriminare un etero piuttosto che un gay, ma il fatto è, visto cheparliamo di motivazioni, che probabilmente un etero non verrebbe aggreditodel tutto, mentre un gay sì. Dato poi che un'aggressione è brutta comunque,che a farla sia un clandestino o un italiano, dovrebbe spiegarmi a cosaserve il comma 11-bis art. 61 C.P. O dobbiamo eliminarlo tutto, l'articolo,assieme al 62 ? Tanto, tutti i delitti sono uguali.

 

RIFERIMENTO 18/10/2009

AGGRAVANTI OMOFOBICHE

da Rita Guma

Perche' porre il problema dell'aggravante del reato come una differenza fravittime della violenza e non come una differenza fra motivi della violenza?Da sempre esistono ad esempio le aggravanti per motivi futili o abietti.Anche nel caso dei gay l'aggravante riguarderebbe il motivo della violenza("aver commesso il fatto per finalita' inerenti all'orientamento o alladiscriminazione sessuale della persona offesa dal reato"), non una'differenza' inerente la vittima.Peraltro sono sempre esistiti articoli a maggior protezione di obiettiviparticolari (ad es offese a pubblico ufficiale, vilipendio etc) e nessuno hamai ritenuto discriminati o deboli quei soggetti.

 

RIFERIMENTO 18/10/2009

L’AGGRAVANTE NEI DELITTI CONTRO I GAY E’ GIA’ NEL CODICE PENALE

dall’avv. Lina Arena

Caro Vittorio Grondona, non tratto il penale e ne è prova il fatto che ancora circolo liberamente. Mi permetto tuttavia dare un chiarimento in merito alla discussa aggravante che si vorrebbe introdurre per i delitti contro i gay : il nostro codice penale prevede all’art. 61 n.1 come circostanza aggravante generica i “ motivi abietti e/o futili” per cui credo che l’aggressione contro un gay provocata dal pregiudizio contro l’omosessuale costituisca già di per sé un’aggravante che non comporta il marchio dell’omosessualità della vittima.

Quelli che mi sfuggono sono i motivi per i quali vi opponete. Mi sembrano motivi futili (csf)

 

  1. 18/10/2009

 

I MOTIVI FUTILI CHE SFUGGONO A CSF

da Vittorio Grondona - Bologna

Sono d'accordo che una nuova legge dovrebbe essere introdotta solo nel caso in cui non ne esista già un'altra che reprima lo stesso problema. Nel contempo, però, per quanto mi riguarda, rilevo che sia completamente fuori logica individuare i delitti razziali o di tendenza sessuale non solo fra quelli abietti ed inutili, ma anche fra gli altri specificatamente elencati come circostanze aggravanti comuni all’art. 61 del CP. Questi particolari delitti non sono solo ripugnanti. Non sono peraltro futili perché nascondono sempre uno scopo nefando nelle tragiche conseguenze. Sono a tutti gli effetti atti di estrema inciviltà che squalificano pesantemente un'intera società. Se poi si obiettasse che una nuova legge non risolverebbe comunque il fenomeno, rispondo: "Pazienza". L'importante è che siano ben in vista e precise le formali forti indignazioni ed intolleranze del nostro Paese nei confronti di pericolosi risvegli di tendenze di chiaro sapore nazi-fascista.

 

RIFERIMENTO 22/10/2009

LE AGGRAVANTI DEI GIORNALISTI NON MERITANO ATTENZIONE

dall’avv. Lina Arena

Vorrei dire al compagno Paolo Beretta che le norme vanno interpretate secondo il significato letterale e sulla base dei principi giuridici in vigore in un determinato momento.Dico solo sommessamente che legificando su un tipo di reato in danno di un gay si crea una figura di soggetto passivo debole al pari delle donne, dei bambini e dei vecchi. Aggredire una persona è già grave. Ma è ancora più grave aggredire e costituisce un motivo abietto il fatto di aggredire una persona per le sue preferenze sessuali.

 

RIFERIMENTO 23/10/2009

AGGRAVANTI (2)

da Paolo Beretta

Avvocato, una donna non viene discriminata e aggredita perché donna, né un vecchio perché vecchio. Un omosessuale si, esattamente come un uomo di colore. Questi non sono futili motivi (menarsi per un parcheggio lo è), sono motivazioni discriminatorie aggravanti che andrebbero esplicitate nella legge. Mi corregga se sbaglio, ma non mi risulta che l'art. 61 sia mai stato applicato nelle aggressioni a gay. Oh, due cose: non sono compagno, ma semplicemente signore. Io la chiamo (com'è giusto) avvocato, ma se preferisce che la chiami camerata me lo dica. Poi cosa c'entrano i giornalisti ?

 

RIFERIMENTO 23/10/2009

PERCHE' SONO AGGREDITE LE DONNE

da Isabella Guarini, Napoli

Non sono d'accordo con Paolo Beretta sull'affermazione che le donne non sono aggredite perché donne. Anzi proprio le donne sono aggredite e discriminate perché donne. Se solo pensiamo che fino a sessanta anni fa non votavano e che ancora oggi sono oggetto di violenza e discriminazioni sul lavoro e in politica. Anche i vecchi spesso sono aggrediti dai giovani, perché la vecchiaia non si sopporta.

 

  1. 21/10/2009

 

OGNI TANTO RISPUNTA COFFERATI

da Vittorio Grondona - Bologna

E’ vero, i leader hanno “un altro lignaggio, oltre che carisma e linguaggio”. Unica nota stonata è l’obbligo di condividerne le idee e le azioni sociali. Non faccio costamenti con le politiche del passato o con quelle di oggi del centro destra che nel caso Cofferati sarebbero in entrambi i casi sicuramente esagerati e fuori luogo. Sono oltremodo convinto che, per chi ne condividesse sia le idee che le azioni, l’ex sindaco di Bologna sarebbe un ottimo leader. La democrazia, però, non è a senso unico. Per quanto mi riguarda è soprattutto partecipazione.

 

RIFERIMENTO 21/10/2009

SULLA SEGRETERIA PD

da Domenico Astuti

Ascoltavo Marino, ascoltavo Franceschini, ascoltavo Bersani, tutti e tre mi sembravano degne persone. Ma nessuno dei tre mi convinceva del tutto. Un senso di vaga inadeguatezza. Di scarso valore leaderale. Poi ho ascoltato Cofferati - che avevo un po' dimenticato - e mi si è chiarito il dubbio. I leader hanno un altro lignaggio, oltre che carisma e linguaggio.

 

RIFERIMENTO 24/10/2009

ANCORA SU COFFERATI

da Domenico Astuti.

In merito a Cofferati, non volevo direche sarebbe stato il migliore dei segretari possibili per il Pd. Anzi... Ma "in un mondo che... " vede i politici competamente scollegati con il realesono proprio gli ex sindacalisti ( che dal mondo reale vengono ) come zioBertinotti o nonno Marini a far notare la differenza. E per chiarezza, nonreputo nessuno dei due dei possibili segretari "utopici".

 

  1. 22/10/2009

 

LA LEGGE DEI NUMERI… A VANVERA

da Vittorio Grondona – Bologna

I numeri provenienti dall’Alto Veneto sono davvero fantastici. Praticamente di questo passo fra qualche giorno sparirà la mafia dall’Italia. Tutti i mafiosi saranno finalmente finiti in galera. O meglio sui tetti delle carceri in quanto dentro ormai non c’è più posto… Perché poi tanti arresti in così poco tempo? Io ho un sospetto: probabilmente sono cresciuti i malavitosi… Perché l’Alto Veneto non ci aggiorna sul numero dei mafiosi? Non credo affatto che la politica menefreghista di questo governo che altro non sa fare che invitare i disoccupati, i precari, i clandestini fuori legge e in pratica tutti i poveracci a coniugare il verbo arrangiarsi, possa essere la via giusta per combattere la mafia e la malavita in genere. E poi, non è forse un atto di ingiustizia estrema consentire agli affamatori del popolo che hanno sempre evaso le tasse di riportare dai paradisi fiscali i loro soldi sporchi immettendoli nel nostro mercato ripuliti praticamente gratis?

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

LO STATO COLLUSO

da Vincenzo Rocchino, Genova

Le rivelazioni incredibilmente tardive sulla strage di via D’Amelio fanno pensare che la vita di Paolo Borsellino fosse determinante per la chiusura della trattativa. Qualche anno dopo ci è stato detto che: “con la mafia bisogna convivere”. Ancora qualche anno e - siamo ai giorni nostri - il governo in carica studia come rendere inutile il Diritto Penale. La mafia? Mai stata meglio.

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

LO STATO COLLUSO /2

da Armando Gasparini, Veneto Alto

"La mafia? Mai statameglio." dice Rocchino. Se stare meglio significa: Sottratti più di 5 miliardidi euro, più di novemila i beni che, da quando si è insediato il governoBerlusconi, sono stati sequestrati alla criminalità organizzata. Più di duemilaquelli confiscati. Ma il dato che sottolinea l’impegno delle forze dell’ordinenel contrasto alla mafia è quello relativo agli arresti: 3.479 con un aumento del 26%. Quasi tremilacinquecento (il 26% in più rispetto ai 17 mesi precedenti) ai quali si aggiungono i 270 latitanti per i quali l'incremento èdel 91%... si faceva meglio quando si faceva peggio? P.S. dati ministero interni.

 

RIFERIMENTO 22/10/2009

LA LEGGE DEI NUMERI… A VANVERA /2

da Armando Gasparini, Veneto Alto

Caro Vittorio le persone serie non grondano di pregiudizi, ma contestano i numeri con altri numeri...se li hanno! Altrimenti io posso mettere in dubbio perfino che lei si chiami Grondona. E' un bel giochino...se a lei piace giocare!

 

  1. 24/10/2009

 

LA LEGGE DEI NUMERI… A VANVERA / 3

da Vittorio Grondona - Bologna

I numeri reali non nascono da soli. Come quelli statistici escono dalla logica dei singoli riferimenti. Io sarei in grado, per esempio, di presentare qualsiasi trend con il risultato voluto dal padrone. Perfino i pedinamenti ai giudici sgraditi entrano in questa logica. Non credo che il Veneto Alto creda ciecamente ai numeri che gli fornisce la politica… Con questo non contesto quelli presentati col post, non ne sarei proprio in grado, ovviamente. Nel caso specifico, però, manca il numero molto significativo dell’aumento della criminalità. Per me Armando è un giocherellone che ama la provocazione… Pizzica un po’ qui ed un po’ là e poi si mette alla finestra a guardare l’effetto che fa. Sui cognomi non si scherza: esiste l’anagrafe che non subisce (ancora) gli effetti manipolati dei sondaggi e delle statistiche… Appunto, non esistono in Italia cognomi a vanvera.

 

RIFERIMENTO 24/10/2009

LA LEGGE DEI NUMERI....

da Claudio Urbani, Roma

Ha ragione Gasperini, criticare i numeri senza contrapporne altri non ha senso: si farebbe solo le figure meschine di un Brunetta con il suo 70% di abbattimentodi asssenteismo odi Maroni quando cita che gli sbarchi sono diminuti del 90% benché le cronache ce ne propinanoogni giorno. Ma per comprendere pienamente il signifcato dei numeri e renederli veritieri, bisognerebbe indicare. olre la fonte generiche, che, come il nome, di potrebbe essere fasullo, in link preciso della fonte, operazione semplicissimacon un copia/incolla.Leggerli e interpretarli personalmente renderebbe tutto più credibile e semplice. Sempre se è questo che si vuole.

 

RIFERIMENTO 24/10/2009

LA LEGGE DEI PICCOLI NUMERI

da Carla Bergamo, S. Paulo

I numeri del Sig. Gasparini saranno anche veri, ma siamo sicuri che tutti questi arresti non servano a "nascondere" una realtà ben più grave? Prendere i pesci piccoli, i pesi morti e lasciar circolare liberamente gli squali, ormai trasferiti al Nord. Letto su La Stampa di oggi: http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/77231/

 

  1. 24/10/2009

 

LA BUTTO LI’…

da Vittorio Grondona – Bologna

E’ meglio subire in TV un’ora delle nere opinioni di Alessandra Mussolini accavallate dai commenti sgraziati, irosi, fulminanti, maleducati e, in quelle occasioni, sempre sciocchi, sparati a raffica da Vittorio Sgarbi in ripresa diretta che cinque minuti delle sbalorditive politiche dell’On. Cota… Complimenti alla pazienza di Alberto Oldrini…

 

RIFERIMENTO 23/10/2009

COTA CHE INVIDIA

da Alberto Oldrini

Ho visto l’On. Cota ieri sera a “Otto e mezzo” rispondere alle domande provocatorie,come devono essere quelle dei giornalisti,della Sig.ra Gruber e di Alberto Statera. Niente da fare,non si è mai sbilanciato. La risposta è sempre stata,sulle candidature delle elezioni regionali p.v.:” DeciderannoBossi e Berlusconi”. Sicuramente hanno delle divisioni a loro interno,sia nel Pdl che nella Lega,e problemi tra alleati,ma sanno tenere porte e finestre chiuse. Ah,che invidia!

 

  1. 24/10/2009

 

VIOLENZA SULLE DONNE

da Vittorio Grondona - Bologna

L’uomo è stato religiosamente educato con parole ed esempi mirati a considerarsi padrone delle donne. Per questo ancora oggi alcuni incivili, radicati nella retrograda follia del passato, le aggrediscono e le umiliano senza sentirsi in colpa. Scrolliamoci di dosso le ore di qualsiasi religione nelle scuole… Come per incanto matureranno presto i tempi in cui la donna acquisterà la pienezza dei suoi diritti e rifiorirà in tutto il suo splendore fisico e mentale.

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

SONO CONTRARIO ALL'ORA DI ISLAM, CONTRARISSIMO

E adesso tocca pure discutere dell’ora di Islam nelle scuole. Vediamo cattolici da una parte contrari (ma loro che cosa c’entrano?), islamici ovviamente favorevoli, destra in genere contraria e sinistra in genere favorevole.
Chi è favorevole dice che i bambini musulmani hanno il diritto di venire istruiti tanto quanto quelli cattolici. Chi è contrario dice che le radici cattoliche, le tradizioni, la cultura, eccetera eccetera.
Mi interesserebbe conoscere la posizione degli atei. Dovrebbe essere la più interessante. Ma i giornali hanno sentito tutti tranne che loro. Secondo me dovrebbero essere contrari, come sono contrari all’ora di religione cattolica. Dovrebbero dire che la religione è una cosa intima, spirituale, privata, familiare. Che con la scuola non c’entra nulla. Che, semmai, di religione ai bambini dovrebbero parlare i nonni, gli zii, i genitori. Che se vogliono sapere bene chi era Gesù Cristo dovrebbero rivolgersi ai preti, andare in chiesa. Ma in chiesa non ci va nessuno, a scuola ci vanno tutti. Per questo, anche per questo i preti insistono sull’ora di religione.
Non se ne abbiano a male gli amici dell’Islam. Noi siamo contrari alla loro ora di Corano. Se passa, le nostre speranze di vedere scomparire prima o poi l’ora di Bibbia se ne vanno a farsi friggere.(CSF)

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

CONTRARISSIMO ANCH'IO, MA...

da Paolo Beretta

Anch'io sono contrario all'ora di islam, così come sono contrario all'ora di vangelo. Sono favorevole, invece, all'ora di religione, ma solo se fatta bene. Questo vuol dire parlare e spiegare tutte le religioni, certo cattolicesimo ed islam, ma anche ebraismo, induismo, scintoismo, protestantesimo, valdesi e chi più ne ha più ne metta. Spiegare cos'è la religione, i punti in comune, le differenze e le loro radici culturali. In maniera laica ed obiettiva. Non come si fa oggi, con l'aula di scuola che è solo una succursale della parrocchia.

Ma storia delle religioni dovrebbe rientrare o in storia o in filosofia (csf)

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

SONO CONTRARIO?

da Claudio Urbani, Roma

IO sono ateo. Non ho, come suol dirsi, una Fede. Non credo all'esistenza di questo essere superiore, perché altrimenti sarei confuso: chi è? Dio, Allah, Budda, Manitou ecc. Lo stesso con tanti nomi ho tanti diversi? Se fosse lo stesso perché ha lasciato tanti insegnamenti così differenti, anche se tutti riportano amore, tolleranza, fraternità per il prossimo ma verso il prossimo hanno causato la maggior parte delle guerre dell'esistenza umana? Riguardo alle scuola ora sono contrario all'insegnamento di una religione, che tra l'altro, lo voglio dire senza offendere nessuno, ma sono molto infastidito che quando mi professo ateo, mi sento dire che essendo stato battezzato sono ormai cattolico: il battesimo sembra più una marchiatura di un vitello per aggregarlo ad una determinata mandria. Ma le religioni esistono, abolire come auspica CSF mi sembra una utopia. Quidi accettare, purtroppo, che esistano e introdurre la materia come "Storia delle religioni", possibilmente da insegnati atei, sarebbero i migliori, e poi ognuno , nell'età della ragione sceglie come meglio credo, con il massimo rspetto per ogni confessione e senza alcun desiderio di combatterla.

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

CONTRARISSIMA

da Orfnella Imbastari

Grazie. Non avrei saputo dire quello che penso, in modo migliore o più deciso. Mi meraviglio, ma non dovrei più, di tanto silenzio da parte degli atei; ma se pensiamo alla libertà di stampa, per la quale siamo scesi al 49esimo posto, di cosa mi meraviglio mai? Prosit

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

ORA DI RELIGIONE

da Stefano Callegari, Roma

Multicultura o multireligione: con la scusa della pluralità della cultura ci si sta indirizzando verso il multi confessionalismo dove ogni religione avrà il suo orticello, grande o piccolo. da coltivare ed ognuno di noi si troverà inquadrato secondo la propria fede. Quando sarebbe più multiculturale se invece di studiar religione si studiasse il pensiero filosofico, religioso o no.

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

L'ORA DI ISLAM

da Giovanni Pintimalli

Sono contrario all’ora di religione, sia essa cattolica o di altra confessione. Sono favorevole alla conoscenza delle religioni. L’insegnamento va affidato ai professori di storia e filosofia.

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

ORA DI RELIGIONE ISLAMICA: SPECIFICARE, PREGO

da Gianni Guasto

Sciita o Sunnita?

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

INGANNAMI CHE MI PIACE

da Carla Bergamo, S. Paulo

Non so perché, oggi dopo aver aperto il sito 'Berluscoperta' mi è rimasta impressa questa frase che i brasiliani usano molto (Me ingana que eu gosto) perché l'Italia è questo: metà di loro ingannati in continuazione eppure rimangono in stato di goduria permanente. Quanto all'ora di religione sono contraria, contrarissima a qualsiasi ora di qualsiasi religione nelle scuole pubbliche. Ci pensino preti e imam, nelle loro parrocchie, e che cavolo.

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

ORA DI RELIGIONE...

da Claudio Urbani, Roma

L'amico Guasto mi ha fatto rammentare che in lombardia, il ritualeliturgico adottato dalla Chiesa cattolica è quello Ambrosiano, che si diversifica, da quello canonico usato che ovviamente si chiama "rito Romano". Come si vede la Lega non ha inventato proprio nulla, il federalismo la Chiesa padana lo aveva già adottato da tanto tempo, risale al VI secolo e fu leggittimato nel Concilio di Trento da Pio IV - guarda caso milanese...

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

ORA DI RELIGIONI

da Paolo Cape’, Milano

Io sono favorevole all’ora di storia delle religioni, diversa da storia e filosofia. La religione è parte fondamentale per la vita di miliardi di persone. In suo nome si sono commesse enormi atrocità, anche e proprio a causa del fatto che troppe persone sono rimaste chiuse nell’ambito della propria fede, senza conoscere le altre. La scuola è un’occasione eccezionale di conoscenza, per evitare gli assolutismi e i fondamentalismi.

Io sono favorevole all’ora di storia del calcio, diversa da storia e filosofia. Il calcio è parte fondamentale per la vita di miliardi di persone. In suo nome si sono commesse enormi atrocità, anche e proprio a causa del fatto che troppe persone sono rimaste chiuse nell’ambito della propria tifoseria, senza conoscere le altre. La scuola è un’occasione eccezionale di conoscenza, per evitare gli assolutismi e i fondamentalismi. (csf)

 

RIFERIMENTO 20/10/2009

MENO MALE CHE MARCELLO C'E'

da Marcello Cimino

Caro Claudio, sono ateo e, leggendo il tuo post sull’ora di islam a scuola, ho pensato che non avrei potuto esprimere meglio ciò che penso. Meno male che Claudio c’è.

 

RIFERIMENTO 21/10/2009

RELIGIONE A SCUOLA

da Massimo Mai

Se l'insegnamento della religione islamica a scuola deve essere costruito su quello della religione cattolica che Dio ce ne scampi e liberi. Attualmente l'insegnamento della religione a scuola è concepito come un favore alla chiesa, non come un modo per insegnare qualcosa. Gli insegnanti, unici non laureati ad avere accesso all'insegnamento, non devono superare nessun concorso, non devono fequentare nessuna scuola per avere l'abilitazione, gli basta l'ok del vescovo per accedere alla cattedra. Tralascio gli altri privilegi, in realtà l'insegnamento, visti anche i risultati, serve a garantire alla chiesa un tot di posti di lavoro pagati dallo stato. Se si vuole si può fare lo stesso anche con la religione islamica, se hanno qualcuno da piazzare nella scuola...

 

RIFERIMENTO 21/10/2009

ORA DI RELIGIONE

da Silvia Palombi

Io vorrei l’ora di storia delle religioni.

Ma tu sei anziana, vai mica a scuola (csf)

 

RIFERIMENTO 21/10/2009

L'ORA DI RELIGIONE E LE NOSTRE RADICI

da Marco Decio

Con qualche riluttanza (perchè sono allergico alle verità assolute) credo di potermi definire più ateo che agnostico. Ma non sono per nulla contrario all'insegnamento della religione Cattolica, nè eventualmente di quella Islamica, nelle nostre scuole. Della religione è intrisa la nostra cultura, e tutti noi siamo inconsapevolmente forgiati dentro a questo stampo (la parola "inconsapevolmente" è la chiave). E' di sicuro molto divertente, ma un po' superficiale la risposta che Claudio ha dato a Paolo Capè: la religione a differenza del calcio ha permeato buona parte dell'arte e del pensiero del nostro mondo. Esisterebbe, che ne so, la Commedia di Dante senza il Cristianesimo? E come la capiamo la Commedia se non siamo consapevoli di tutto il mondo intorno a cui ruota. Consapevoli dall'interno però, come se fosse una cosa nostra. Non con la consapevolezza fredda dello studioso che analizza un fenomeno dal di fuori. So che sto allargando il discorso fuori dai confini, ma considero della stessa sostanza la famosa discussione sulle radici cristiane dell'Europa. Io credo che ci stiamo, inconsapevolmente, buttando via.

La Commedia di Dante esisterebbe ugualmente ma sarebbe diversa (csf)

 

RIFERIMENTO 21/10/2009

VOGLIO UN'ORA DIFFERENTE

di Agnese Domizia Di Giallorenzo

Comincio ad essere favorevole all'ora di antropologia. Why not?

 

RIFERIMENTO 22/10/2009

ORA DA CALCIO?

da Paolo Cape’, Milano

A parte gli scherzi, non è mica una cattiva idea! Direi anzi: un’ora di storia dello sport, non solo calcio. Sta a vedere che tiriamo fuori una riforma della scuola con i fiocchi, altro che Gelmini, Moratti, Berlinguer e De Mauro!

Ma dirò di più, perché non un'ora di sessualità? Anzi, meglio ancora, un'ora di storia della sessualità (csf)

 

RIFERIMENTO 22/10/2009

ARRIVA L'8 PER MILLE, FRATRES

da Giulio Bulgarelli, Correggio

Resi noti i dati dell'8 per mille 2009. Alla Chiesa cattolica va l'86% dei fondi, circa 913 milioni di euro... possibile così tanto ? Ma sì... è lo stesso meccanismo che elegge il segretario del PD.

Alla Chiesa Cattolica va l'86 per cento dei fondi nonostante solo il 34 per cento degli italiani esprimano il loro desiderio di dare a lei l'otto per mille (csf)

 

RIFERIMENTO 23/10/2009

ORE

da Silvia Palombi

Orsù iscriviamoci dunque all’università della terza età. Dove ci siano cattedre di storia del sesso, delle religioni, del porno, d’Italia. E inoltre della norcineria, della pesca con le nasse e perché no della coltivazione intensiva dei ravanelli e della storia della zuppa di lenticchie, da Castelluccio da Norcia a Ustica.

 

RIFERIMENTO 24/10/2009

RELIGIONI E RADICI

da Rita Guma

Marco Decio afferma che ci stiamo, inconsapevolmente, buttando via. Ioinvece penso che ci stiamo sopravvalutando. Parliamo infatti di radici"cristiane" ma in realta' intendiamo "cattoliche", quando la moraleprotestante e' molto diversa. Anche per quanto riguarda i capolavori, moltereligioni del mondo sono state d'ispirazione per gli artisti e gia'studiando quei capolavori in modo serio nelle ore di Italiano, Musica,Storia dell'Arte etc etc, il contributo delle radici religiose non potra'essere taciuto e sara' spiegato agli studenti di ogni etnia o credo, masenza i profili confessionali che caratterizzano l'ora di Religione.

 

RIFERIMENTO 25/10/2009

VIOLENZA SULLE DONNE

da Giorgio Goldoni

Grondona scrive:" Per questo ancora oggi alcuni incivili, radicatinella retrograda follia del passato, le aggrediscono e le umiliano...".Le bastano 500 e passa milioni di donne islamiche aggredite ,umiliate, pestate a freddo, sfigurate con l'acido, sgozzate ecc ?. Lecronache ne sono piene. La regina di Giordania è venuta a Roma comefatina buona, dell'Islam che cambia. Beh, signora regina nel suo paeseun terzo delle donne assassinate lo sono da parenti e familiari perdifendere l'onore islamico.

 

RIFERIMENTO 26/10/2009

VIOLENZA SULLE DONNE/2

da Paolo Beretta

Goldoni se non fa polemica non è contento, neanche quando potrebbe dar ragione a Grondona senza far figure. Premesso che non sono neanche sicuro che esistano 500 milioni di donne musulmane (citazione necessaria), i dati ISTAT, parlano di oltre sei milioni e mezzo di donne vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita, di cui oltre un milione e mezzo solo nel 2006. Dove ? In Italia. Se proprio non riusciamo ad evitare di fare i Catoni col resto del mondo, cerchiamo almeno, per prima cosa, di farlo con noi stessi. E poi basta colpevolizzare a 360 gradi una popolazione intera per colpa di quattro esaltati. E si che un simpatizzante dell'ebraismo, per primo, dovrebbe capirlo.

 

RIFERIMENTO 26/10/2009

VIOLENZA SULLE DONNE

da Rita Guma

Goldoni scrive: "Le cronache ne sono piene" (di donne islamiche aggredite,umiliate, pestate a freddo, sfigurate con l'acido, sgozzate ecc). Forse ilproblema e' proprio che le cronache ne sono piene, per cui Goldoni (e nonsolo lui) ne trae la conclusione che siano 500 milioni (cioe' quasi tutte leIslamiche del mondo!) mentre ci sono milioni di Islamiche che insegnanoall'universita', fanno gli avvocati, i medici, le artiste, etc e ci sonocentinaia di milioni di donne non islamiche aggredite, umiliate, pestate afreddo, sfigurate con l'acido, sgozzate ecc da non Islamici. Leggere anchele altre cronache per credere.

 

RIFERIMENTO 26/10/2009

VIOLENZA SULLE DONNE

da Massimiliano De Simone, Catania.

In Italia, nell'anno 2008, sono state assassinate 113 donne. Gli autori dei delitti sono persone con le quali le vittime avevano relazioni intime (mariti 25,7%, compagni/conviventi 12,4%) nel momento in cui sono state uccise. Un'altra fetta rilevante degli omicidi sono stati commessi da uomini con i quali le vittime avevano avuto una relazione in passato (ex mariti 5,3%, ex compagni 10,6%). Alto anche il numero di delitti avvenuti per mano di parenti (22%). Su 113 omicidi, 4 sono stati commessi da individui presumibilmente di religione islamica. Gli altri 109 da individui provenienti da aree geografiche in cui la religione musulmana non è diffusa (71 da italiani).

 

  1. 25/10/2009

 

ALTRA INCOGNITA A SINISTRA

da Vittorio Grondona - Bologna

Marco Rizzo ha fondato un altro partico comunista. Si chiama “Comunisti Sinistra Popolare”… Con tanti difensori / protettori del popolo lavoratore gli operai dovrebbero stare da dio. E invece… Non c’è più niente di buono nel cesto. Quando in politica manca una strategia costruttiva verso la vittoria e si vive invece all’ombra del “tira a campare”, vuol proprio dire che tutto ormai è marcio da buttare. Il discorso vale anche per il protagonismo solitario del PD, davvero incomprensibile nell’attuale situazione di penosa rappresentanza parlamentare della realtà del nostro Paese.

 

RIFERIMENTO 26/10/2009

IL RISULTATO DELLE PRIMARIE

da Alberto Oldrini – Legnano

Ho sostenuto e votato il Sen. Ignazio Marino. La maggioranza ha votato per l’On. Bersani. Bersani sarà il segretario del PD. Sosterrò l’On. Bersani. Capisco che per la maggior parte di Voi posso avere scritto un post banale, ma il mio terrore è che qualcuno si metta in mente di fondare un altro Partito,deluso dal risultato delle elezioni. In quel caso, l’eventuale fondatore fugga da me, perché lo riempirei di legnate.

 

  1. 26/10/2009

 

VIOLENZA SULLE DONNE E RELIGIONE

da Vittorio Grondona - Bologna

Se l’ho ben interpretato, il post di Giorgio Goldoni conferma in eccesso il mio pensiero sulle conseguenze negative delle religioni nella vita sociale di entrambi i generi. E non solo, se in proposito ci azzardassimo a considerare anche le particolari tendenze sessuali che piano piano finalmente stanno venendo alla luce del sole… Questo succede però solo quando al posto della politica sono i fondamentalismi delle varie religioni, ivi compresa quella cattolica, peraltro quasi sempre male propagandate dai relativi missionari, a prendere le redini dei governi. Mi viene quasi da dire che esse, religioni, siano divulgate volutamente male per quanto riguarda la donna. La Regina Rania di Giordania nel corso della sua recente visita in Italia col marito, in una intervista ha detto: “nell’islam non c’è posto per i delitti d’onore” Li definisce “tradizioni arretrate”. E poi ancora “la religione non li giustifica”… Beh!... Mi pare un proprio un’ottima logica di pensiero da parte di una sovrana che ci fa bene sperare in un futuro migliore per il mondo intero.

 

  1. 27/10/2009

 

LE RAGIONI DEL PARTITO DI RIZZO… E NON SOLO

da Vittorio Grondona - Bologna

Marco Rizzo conclude l’intervista di CSF dicendo: "No. Io non voglio fare il numero venti. Ma il due lo faccio serenamente. Mi basta stare nella torre di comando". Questa è la vera ragione dei sei partiti “atomici” comunisti. Se in una prossima eventuale auspicata coalizione di sinistra con il PD Marco Rizzo, e non solo lui, potrà disporre di un seguito di partito, piccolo o grande che sia, potrà essere collocato con molte probabilità nella rosa dei dirigenti, ma se in quel momento sarà solo parte indistinta del gruppo, beh… non ci speri troppo. E poi, Bertinotti, potrà essere antipatico fin che si vuole, ma i suoi ragionamenti sociali sono sempre stati succose chicche politiche in un contesto generale di un capitalismo pietoso ed in bolletta come quello italiano.

 

RIFERIMENTO 26/10/2009

INTERVISTA (Articolo di CSF)

http://notizie.tiscali.it/articoli/sabellifioretti/09/10/rizzo-altri-lothar-24688.html

 

RIFERIMENTO 26/10/2009

LA SINISTRA RISORGERA'

da Lillo Venezia

Dovresti essere più informato. Sinistra Democratica è in Sinistra e Libertà ed era nata per creare un nuovo partito della sinistra. Comunque è, la sinistra si frammenta ma credo che stia arrivando il momento che i vari pezzettini si riuniranno. A due anni dalla nascita del PD, finalmente a dicembre si metteranno delle basi forti e solide per la nascita di un partito, Sinistra e libertà, che abbia in sé i valori del socialismo e sia allo stesso tempo moderno, con particolare attenzione ai nuovi tipi di lavoro, all'ambiente, per una economia ecosostenibile ecc. Io credo che non sia giusto ironizzare su ciò che sta accadendo a sinistra del PD, anche perché qualcuno, vedi Veltroni, Rutelli ed altri scientificamente hanno fatto in modo di approfittare delle difficoltà a sinistra per approvare leggi vergogna, come quella fatta prima delle Europee proprio sulla forma elettorale. Perchè non parli di questo, anche. La verità che con la nuova legge elttorale sono nate ben 60 formazioni di cui molte nel breve tempo sono sparite, ma servivano per prendere soldi pubblici, quali quelli sull'editoria. Io sono per una legge elettorale alla tedesca: sbarramento, ma proporzionale. Non mi sembra che in Germania ci sia la folla di partiti. Ma anche quando fosse, gli ideali, i propositi di ognuno di noi hanno il diritto di essere rappresentati. Ti ricordo che ben dieci milioni di persone non sono rappresentate nei vari parlamenti. Questo è giusto?

Hai fatto un bel comizio ma non hai affrontato l'argomento principale del mio articolo pubblicato sul sito di Tiscali. La colpa della scomparsa della sinistra è di chi ha fatto la legge o di chi non ha avuto l'intelligenza di non disperdersi in mille rivoli? (csf)

 

  1. 28/10/2009

 

ABIETTO O NON ABIETTO? E’ QUESTO IL PROBLEMA!

da Vittorio Grondona – Bologna

Sì, le leggi che lasciano genericamente ai giudici la libera interpretazione, per esempio, dell’aggettivo abietto sui delitti, sono leggi sbagliate.

 

  1. 28/10/2009

 

ROMPICAPO POLITICO

da Vittorio Grondona - Bologna

Supponiamo che la mafia decidesse una buona volta di raccogliere voti per sé stessa anziché per altri… Che dite, per esempio estremo, se Salvatore Riina prima della condanna fosse riuscito a racimolare più consensi di tutti gli altri concorrenti, avrebbe avuto davvero il diritto di governare il Paese, addirittura per cinque anni e di farsi leggi personali per sfuggire alla giustizia almeno fino alla fine sel suo mandato? Secondo il ministro Alfano, sorprendente libero interprete della nostra Costituzione, la risposta è “sì”!... Il popolo ha sempre ragione… Mussolini Hitler e tutti gli altri della stessa risma sono gli esempi più significativi della volontà popolare… E’ facile poi ribattere che Riina probabilmente non sarebbe stato ammesso come candidato. Ma allora, come mai abbiamo alcuni “presunti innocenti” fra i nostri deputati condannati in primo grado di giudizio per favoreggiamento mafioso?

 

  1. 31/10/2009

 

MISTERI DELL’ETERE

da Vittorio Grondona - Bologna

L’altra sera abbiamo sentito tuonare nell’arena di Ballarò la voce minacciosa dell’Unto del Signore che ce l’aveva con i PM comunisti. Fin qui, trattandosi di una trasmissione in diretta, anche se non riesco a spiegarmelo bene, ad occhio mi sembra una cosa tecnicamente possibile. Quello che invece mi lascia perplesso è quando sento la sua stessa voce venire dall’alto nel salotto di Bruno Vespa. Come farà il Cavaliere a cogliere i tempi di intervento più opportuno durante una trasmissione che si sta registrando nel pomeriggio per trasmetterla a tarda sera in differita? Di quali speciali frequenze dispone l’inviato dell’Impero Celeste? Che dite, ce lo spiegherà Bruno Vespa in una delle sue imminenti infinite apparizioni ovunque per promuovere il suo ultimo libro, magari durante la trasmissione “La prova del cuoco”?

 

NOVEMBRE 2009

 

  1. 1/11/2009

 

BELLO CIAO (battuta di Dario Vergassola)

da Vittorio Grondona - Bologna

E' difficile avere le opportunità mediatiche di Bruno Vespa per promuovere un libro. Rutelli, per esempio, non ce le ha di sicuro. Cosa ti pensa allora questo straordinario personaggio ex di tutte le formazioni politiche del dopo guerra per pubblicizzare la sua opera scritta? Lascia il PD. I media adesso sono obbligati a parlare di lui... e del suo libro. Quando si dice avere le idee patriottiche chiare!

 

RIFERIMENTO 27/10/2009

ALTRI PASCOLI PER RUTELLI

da Agnese Domizia Di Giallorenzo

La cicoria* del vicino è sempre più verde.Spero porti seco un mucchietto di teodem, Binetti in testa, a meno che non la lasci come quinta colonna.Non stravedo per Bersani, ma non nego che questo esodo di sagrestani è già un punto a suo favore. (*per chiarire, qualche tempo fa disse che si era stufato di mangiare pane e cicoria con gli expiccì).

 

RIFERIMENTO 30/10/2009

CIAO RUTELLI

da Giulio Bulgarelli, Correggio
 
Finalmente si capisce la definizione di "coraggiosi" che si sono attribuita. Ci vuole davvero un gran coraggio ad andare con chi candida, ed elegge, tipetti come Cuffaro e compagnia briscola.

 

  1. 2/11/2009

 

IL GIUBILO DELLA CICALA

da Vittorio Grondona – Bologna

Il signor Giorgio Goldoni propopne alla discussione le lugubri previsioni della Caritas in fatto di immigrati. Vorrei fargli presente che è la regola della compesazione che conduce a questi scompensi nelle società. I nostri figli, anche se di cervello corto, vanno quasi tutti a scuola fino a tarda età;  quei pochi che non ci vanno non sono più disposti a lavorare gratis dall’artigiano per imparare un mestiere come una volta, ma al contrario, anche se poco più di bambini, pretendono di essere pagati subito come i grandi professionisti; abbiamo uno Stato piglia tutto capace solo di fare promesse e di tagliare di brutto la scuola, la sanità e la ricerca… (...) Non mi ricordo chi l’abbia detto, ma è sacrosanto il suo pensiero che dice: quando moriranno tutte le api il mondo avrà davanti a sé solo quattro anni di vita.

 

RIFERIMENTO 1/11/2009

GIUBILATE!!!

da Giorgio Goldoni

La Caritas , con toni lugubramente trionfalistici, ci fa sapere che abbiamo quattro milioni di immigrati, che saranno dodici milioni nel 2050: abbiamo superato, percentualmente, tutti gli altri paesi europei. L'Italia, a detta degli esperti, non potrebbe reggere più di 40 milioni di abitanti, e nel tempo del suo massimo splendore, cioè l'Impero Romano, aveva sette milioni di abitanti. Gli immigrati servono a tenere basse le retribuzioni degli operai italiani, e a rallentare il progresso tecnologico del paese, e tutto ciò rende molto improbabile una ripresa generalizzata.

 

RIFERIMENTO 2/11/2009

IMMIGRATI (E GIUBILEI)

da Alessandro Ceratti

Signor Goldoni, non so chi possano essere gli esperti che affermano che l'Italia non potrebbe reggere più di 40 milioni di persone, quando, pur con qualche problema, è ormai da qualche decennio che la popolazione italiana è attorno ai 60 milioni ed evidentemente sta reggendo (Perlomeno. Visto che non siamo ancora sprofondati). Quando poi si parla di lavoratori io non riesco a far distinzione tra italiani e stranieri. Mi posso preoccupare se un lavoratore ha uno stipendio troppo basso o no. Ma non mi interessa sapere se sia italiano o straniero. E, se è possibile che i lavoratori italiani potrebbero avere salari più alti senza gli immigrati, è senz'altro vero che le persone immigrate senz'altro avrebbero il salario molto più basso se fossero rimaste al loro paese. Il bilancio globalmente è positivo. (...)

 

  1. 7/11/2009

 

SATIRA BUBBONICA

da Vittorio Grondona - Bologna

Il Cavaliere risponde alle dieci domande di Repubblica nel libro di Bruno Vespa… Beh!, se non è satira questa!... Per evitare il contagio consiglio di stare alla larga dalle alte cariche politiche che rispondono dei loro “pagiughi” di vita nei libri compiacenti dei giornalisti anziché in Parlamento.

 

  1. 7/11/2009

 

PREMIER ELETTO DAL POPOLO

da Vittorio Grondona – Bologna

Il Cavaliere e tutto il suo codazzo di cortigiani si riempiono la bocca con le frasi: il popolo decide alle urne, la gente non è stupida e giudicherà alla fine, ecc… Io contesto queste convinzioni, completamente false e ridicole, e penso che fino a quando il singolo individuo non riuscirà a capire che la massa nel suo insieme rappresenta il pericolo della generale ignoranza, l’avvento di altri dittatori sarà inevitabile. I popoli non hanno più bisogno di un capo tribù come succede nelle foreste primitive e nella vita degli animali. Al giorno d’oggi alle società evolute servono più cervello ed onestà e non immagini parlanti e sorridenti piovute dal cielo degli affari…

Purtroppo non è come tu dici. Sembra proprio che ci sia bisogno da noi ancora di un capo tribù (csf)

 

RIFERIMENTO 6/11/2009

VOGLIA DI GOLPE

da Vincenzo Rocchino, Genova

La polemica sul crocefisso in classe torna utile per  distrarre il popolo da quanto il premier “eletto dal popolo”, sta preparando: le prescrizioni non riguarderanno più i reati ma i processi che a centinaia finiranno al macero (per cancellarne tre di Berlusconi); questo provvedimento assumerà il nome di “nodo Malan”- (Mavalà e la Bongiorno, ci stanno lavorando)-;  per favorire le sue aziende, in debito di 200 milioni di euro con l’Agenzia delle Entrate, con la Finanziaria in Aula, si vorrebbero chiudere tutti  i processi tributari con una transazione al 5%; la transazione ipotizzata rischia però di fare a pugni con il diritto comunitario e la sezione tributaria della Cassazione, che maneggia qualcosa come 30mila processi, sembra non essere d’accordo. Sarebbe utile, credo, conoscere il pensiero “del popolo che lo ha eletto”.

 

  1. 8/11/2009

 

IL LABIRINTO DELL’ATEISMO

da Vittorio Grondona - Bologna

Anche l’ateo ha il suo credo: la ragione. D’altronde nessuno ha mai visto Dio. Al mondo si è presentato suo figlio, ma lui, non si è visto mai. Allora chi potrebbe affermare con certezza, per esempio, che la ragione, intesa come intelligenza in dotazione agli esseri umani, non sia essa stessa una delle infinite manifestazioni di Dio?

 

RIFERIMENTO 7/11/2009

SIMBOLI

da Dan Galvano, Basilea

Io, piuttosto che rimuoverlo, al crocifisso affiancherei un Buddha, un occhio di Allah, una stella di David e cosi' via, fino ad una banconota per quelli atei e materialisti. Sono sicuro che da grandi i piccoli stdenti diventeranno meno diffidenti e razzisti e dimostreranno quale di questi simboli li avrà maggiormente ispirati. Chissà, magari sarà la banconota a perdere il confronto.

 

RIFERIMENTO 7/11/2009

IL SIMBOLO DELL'ATEO

da Paola Ragone, Roncadelle

Scusi tanto signor Galvano, ma perché mai un ateo dovrebbe avere come suo simbolo di riferimento una banconota? Non è forse stampato sulle banconote più famose del mondo il motto "In God we trust"?

 

RIFERIMENTO 7/11/2009

UN SANTINO PER GLI ATEI?

da Gianni Guasto

Ha ragione Paola, caro Dan Galvano: per gli atei un simbolo religioso sarebbe un ossimoro, e per i molti di loro non particolarmente ricchi, tra i quali noi pubblici dipendenti notoriamente fannulloni e comunisti, quello del dollaro sarebbe una presa per i fondelli. Tra gli adoratori delle ricchezze ("homo sine pecunia imago mortis", tuonava non molti anni fa il Cardinal Siri), in età romana era popolare una divinità, Mammona, che, almeno teoricamente, oggi dovrebbe contare un sacco di fedeli. Ma siccome il Nazareno non l'ebbe mai in gran simpatia («Non potete servire a Dio e a Mammona» Mt 6,24 e Lc 16,13), fu apparentemente dimenticata, anche se, a quanto si racconta, un tempio del suo culto é ancor oggi ospitato dentro il caveau di quello che fu l'Istituto Opere di Religione (IOR), comunque oggi si chiami.

 

RIFERIMENTO 7/11/2009

ATEI E NON

da Biagio Coppola, golfo di Napoli

Caro Galvano l'accostamento della banconota agli atei mi offende non poco in quanto tale. Non so lei a quale credo appartenga ma io da non credente posso dirle che mi sento eticamente e moralmente superiore a tanti ferventi cattolici e prelati. Mi permetto di farle notare che, come diceva Nanni Moretti, " Le parole sono importanti" e perdoni la precisazione.

 

RIFERIMENTO 8/11/2009

CHIARIMENTO

da Dan Galvano, Basilea

Per chi si è sentito offeso, la mia era solo una battuta provocatoria, nonchè una citazione (Nanni Moretti, Palombella rossa: "Tu come ti definiresti?" "Mi ricordo...ateo e materialista"). Le 500 battute non permettono molta profondità. Il concetto è: quanti sono disposti ad anteporre il rispetto dei valori professati dalla propria religione alla banconota (= successo/gloria/prostituzione intellettuale)? Siamo sicuri che un simbolo in classe ci renderà migliori? Per quanto riguarda la prima parte del messaggio. ribadisco che la presenza di altri simboli religiosi eviterebbe pericolose diffidenze e beceri leghismi. E, a scanso di equivoci, sono totalmente d'accoro con ognuno di voi, Guasto e Coppola su tutti.

 

  1. 11/11/2009

 

LOOP DELLE NOTIZIE E DEI COMMENTI

da Vittorio Grondona – Bologna

“Se è vero che il mondo gira, prima o poi la porta di casa mia passerà anche da qui…” così ripeteva fra sé e sé l’ubriaco che non riusciva a trovare appunto la porta di casa sua. Come il mondo, girano anche le notizie ed i commenti. Ritornano sempre in un ciclo infinito. Dell’oro di Napoli finito miracolosamente sotto il tappeto dopo pochi giorni dalle elezioni vinte dal Cavaliere ne abbiamo parlato in questo blog nel luglio 2008. Nel mio post del 19/7/2008 avanzavo perfino maliziosi sospetti su probabili misteriosi accordi tesi a fare crollare il Governo Prodi. Del Crocifisso invece ne abbiamo discusso ampiamente nell’ottobre 2003 (caso Adel Smith). Fino a quando noi italiani non prendiamo atto di ciò che ci circonda; fin quando ascoltiamo senza protestare editoriali faziosi come quello di Augusto Minzolini sul TG 1; fin quando il potere ci assorda in ogni TG ed in ogni arena politica fra un televoto e l’altro con le chiacchiere furiose ed astiose degli On. Lupi, Cicchitto, Gasparri, Bocchino, Bonaiuti, Capezzone…; fin quando in Parlamento non passa nulla senza il parere favorevole del Governo; fin quando non accetteremo supinamente un editto medievale che assolve senza processo il PdC da ogni marachella sospettata a suo carico, dovremo purtroppo accontentarci di parlare sempre delle stesse cose, risolvendo concretamente solo un bel nulla per il bene della nostra società.

 

  1. 12/11/2009

 

MANAGER IN MAGISTRATURA

da Vittorio Grondona - Bologna

Per avere giustizia secondo il cartello in vista di Porta a Porta oggi servono in media 2.469 giorni. Il processo breve in pectore ai salvatori del sultano, se saranno ovviamente rispettati i due anni per ogni grado di giudizio, garantirà la giustizia in 2.190 giorni. Non mi sembra un gran chè significativo il guadagno di tempo di 279 giorni se in cambio sul piatto ci mettiamo la possibilità che al primo maleaugurato superamento dei due anni per un grado qualsiasi, interviene di fatto il termine del processo ed annullato il reato, con tanti saluti alle vittime. Ma questi politici del cavolo sanno quello che stanno facendo? Bruno Vespa, da parte sua suggerisce il manager in magistratura…

 

RIFERIMENTO 11/11/2009

IL PROCESSO BREVE

da Massimo Puleo, http://nonsolotelex.blog.kataweb.it

Intesa tra Berlusconi e Fini sul “Processo breve”: per risparmiare tempo saranno abolite le sentenze.

 

RIFERIMENTO 11/11/2009

IL PROCESSO BREVE

da Bruno Stucchi

Il processo breve? Gia' fatto. Adesso si emettono PRIMA le sentenze, POI si dibattono in aula.
Come in Alice nel Paese delle Meraviglie.

 

RIFERIMENTO 12/11/2009

SILVINO IL BREVE

da Toni Sbraga

Come Pipino, il nostro chiede e offre protezioni con proposte illegittime e scandalose. Come fa il popolo italiano a non rendersi conto di questo continuo stillicidio di leggi ad personam, proposte ed approvate in un amen (con buona pace del refrain “non mi lasciano governare”…), che stanno facendo strame dello stato di diritto? Come si fa a dare ancora credito ad un premier che non vuole difendersi nei processi, ma dai processi, prima facendo rinviare le udienze per “legittimo impedimento” e poi ricorrendo alla pseudo-riforma del “processo-breve”…?

 

RIFERIMENTO 13/11/2009

"MA BERLUSCONI..."

da Benedetto Romeo

Sono il solo a inorridire quando sento dire che, con la nuova legge, centinaia di migliaia di processi scomparirebbero nel nulla? Solo a me disgusta sapere che c'è chi, vittima o imputato che sia, non riesce ad avere giustizia in sei anni di processo?

 

RIFERIMENTO 13/11/2009

CHE SORPRESA

da Massimo Mai

Casini mantiene la capacità di sorprendere. Ad esempio tacciando di porcheria il "processo breve". Chissà se si ricorda le porcate che senza pensarci due volte ha votato quando, fino a un paio di anni fa, stava in lieta compagnia del Silvio. A partire dalla regina delle porcate la legge elettorale.

 

RIFERIMENTO 13/11/2009

SALVIAMO BERLUSCONI : CANCELLIAMO LA GIUSTIZIA

da Vincenzo Rocchino, Genova

Trattandosi di specie a rischio, da preservare in vista di imminente condanna, sia cancellata la giustizia. Non è pensabile condannare il “migliore politico degli ultimi 150 anni” della storia italiana. Meglio metterci un masso sopra questa farsa. Tra qualche mese la Consulta si pronuncerà; nel frattempo, l’indagato, si sarà posto al sicuro dal giudizio della giustizia.

 

RIFERIMENTO 13/11/2009

IL TEMPO DEI LUPI

da Massimiliano De Simone

L’attuale maggioranza ha già svuotato le Procure e ora approverà il disegno di legge sui processi brevi. Ognuno sarà libero di delinquere, senza pericolo di conseguenze penali. Si prospetta, per questo paese già attanagliato dalla crisi economica, uno scenario da stato d’assedio. Bisognerà mettere i sacchi di sabbia vicino alla finestra, direbbe Lucio Dalla.

 

RIFERIMENTO 13/11/2009

MA BERLUSCONI..."/2                   

da Dan Galvano, Basilea


Ma mi scusi sig. Romeo, sono il solo ad inorridire nel vedere che con questa legge uno la giustiza non l'avrà mai, nè in due nè in sei anni? Questa legge garantisce piu' giustizia? Garantisce una giustizia piu' veloce? A me non pare proprio. La priorità di questo governo non è garantire giustizia ad ognuno di noi, ma preservare dalla giustizia qualcun altro. Gli interessi del popolo rappresentano l'ultima delle priorità per Berlusconi. E' chiaro a tutti o no?

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

IMMUNITA'

da Claudio Urbani, Roma

«L'immunità, che esiste in molti ordinamenti europei, nonché al Parlamento europeo - ha detto la Boniver - rappresentava uno dei pilastri della Costituzione italiana. Fu cancellata con un incredibile atto di vigliaccheria dall'Assemblea di Palazzo Madama nell'ottobre del 1993 in un clima di pesante intimidazione. La proposta di legge composta di un solo articolo ripristina - ha concluso Boniver - un istituto volto a tutelate l'interesse della collettività, prevenendo eventuali condizionamenti del potere giudiziario sullo svolgimento della dialettica politica». Allora mi sembra giusto ripristinarla se è per il bene della comunità...
Ma l'atto di vigliaccheria fu anche il referendum del Popolo Italiano?

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

LA FINE DEI PROCESSI

da Vincenzo Rocchino, Genova

Da tre lustri Berlusconi lo mena in ogni modo per diluire i tempi dei processi che lo riguardano; dopo avere depotenziato l’apparato della giustizia col drastico taglio dei fondi, pretende di imporre tempi impossibili di durata per ogni grado di giudizio. L’intento è sempre lo stesso: mandarli in prescrizione; mentre la giustizia muore, dice che la rende più veloce. Per la morte, forse.

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

IMMUNITA' PARLAMENTARE O PROCESSI BREVI: ECCO IL DILEMMA.

dall'avv lina arena

delle due l'una: o l'immunità parlamentare o il processo breve. Non c'è altra via. La stabilità di governo per un leader è legata alla immunità parlamentare. I grandi costituzionalisti lo sanno ma tacciono. Chiedetelo a Violante saggio LENIN italiano e vi confesserà di essere stato un corresponsabile della rovina dell'Italia.Con la famosa modifica dell'art. 68 della costituzione, avvenuta nel lontano ottobre del 1993, gli elettori italiani sono stati privati di un loro diritto fondamentale: fare svolgere il mandato parlamentare ai prescelti. L'immunità parlamentare è appannaggio degli elettori. Con il processo breve i modesti consiglieri di Barlusconi stanno tentando di riparare l'errore. Non credo che riusciranno. L'unica ad aver capito l'errore e rimediato con una proposta intelligente è stata Margherita Boniver.

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

IMMUNITA' PARLAMENTARE

da Dan Galvano, Basilea

Io non sono d'accordo, la stabilità di un governo non dipende dalle decisioni della magistratura. L'immunità parlamentare è solo lo specchietto per le allodole. Le corruzioni (presunte?) di Berlusconi ad avvocati e giudici non sono prodotti delle "sinistre". Chiedere di essere rapresentati da politici onesti non è una richiesta insensata. Io preferisco far svolgere il mandato parlamentare a prescelti onesti. Un politico disonesto (e cercare di scampare ai processi è parecchio disonesto) a mio avviso non è degno nè del compito e nè del mio voto.

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

IMMUNI

da Massimo MAI

L'avvocato Arena è certamente molto più preparato di me sui temi legali, vorrei però far notare che il sistema immunità avrebbe un senso se servisse a proteggere gli onorevoli da reati connessi all'esercizio delle funzioni, non proteggerli da reati di altro tipo per lo più commessi in epoca in cui non erano amministratori. E se avessero concesso l'autorizzazione a procedere almeno per i casi più smaccati di reato forse la norma sarebbe rimasta. Ma avendo preferito comportarsi da intoccabili...

 

  1. 14/11/2009

 

CROCIFISSO, SIMBOLO DI CONQUISTA

da Vittorio Grondona - Bologna

Per un momento facciamo finta di avere le ali e di farci una svolazzata sui clieli delle nostre città. Ci accorgeremmo che tutte le chiese sono a forma di croce. La croce è infatti il marchio simbolo dei templi cristiani… Il crocifisso per la Chiesa  è come la bandiera per gli Stati: sono entrambi esposti su ogni luogo di rispettiva conquista… In Italia, quindi, non c’è proprio laicità che tenga!... Il nostro Paese è a tutti gli effetti una Nazione conquistata da tempo dal Vaticano e di conseguenza la tradizione cristiana non c’entra proprio nulla con l’esposizione in luoghi pubblici del crocifisso.

 

RIFERIMENTO 12/11/2009

CROCIFISSI

da Alessandro Ceratti

Io non capisco perché prendersela con quei poveri crocifissi striminziti nelle scuole quando ci sono così tante chiese sfacciatamente cristiane che (quasi) sistematicamente (sembra che sia fatto apposta) occupano un sacco di spazio nelle piazze principali di tutte le città italiane. In uno stato veramente laico questo non dovrebbe essere permesso. Anzi, dirò di più, questo fatto indica chiaramente che l'Italia è uno stato influenzato dal Vaticano, uno stato in cui la chiesa cattolica ha nel corso dei secoli (venti), partendo da Roma (che, guarda un po', è la sede del Papa!!!) ha sistematicamente affermato la sua potenza costruendo e cementificando il territorio senza freni, da San Marco a Venezia (con grave danno all'ecosistema lagunare), al monastero di Montecassino (opportunamente bombardato durante la seconda guerra mondiale ma poi subito ricostruito) che ha irrimediabilmente sfigurato una magnifica collina emergente nella piana campana.

 

RIFERIMENTO 13/11/2009

UNA FUNIVIA SOPRA MILANO

Leggo una notizia (http://www.inmilano.com/notizie/funivia-linate-progetto) di quelle che ogni tanto vengono pubblicate e poi scompaiono nel nulla. Ci sarebbe il progetto di costruire una funivia che attraversa Milano e porta la gente da Linate a Pero. Fanta-urbanistica? Forse. Ma a me l’idea piace. Milano non è una gran bella città. Tutto ciò che la proietta verso il futuro mi sembra che non possa che migliorarla. Molti dicono che si tratta di una cavolata. Come se Milano avesse un’immagine da difendere, una bellezza eccezionale da tutelare. Milano deve tutelare soprattutto una cosa, la sua vivibilità e la sua visibilità nel mondo. Una funivia nel suo skyline sarebbe utile a tutte e due le cose.(csf)

 

RIFERIMENTO 13/11/2009

VIA LE MADONNE DAGLI UFFIZI

da Marco Decio

Concordo pienamente con la protesta di Ceratti sulla proliferazione delle chiese. E che dire allora di tutte le opere a sfondo religioso che affollano i nostri musei (a spese dei contribuenti)? Pensate a un musulmano, o a un ateo che entrassero nella Galleria degli Uffizi: non avrebbero forse ragione di essere offesi e scandalizzati da come lo stato Italiano spende i propri soldi per preservare e rendere accessibile la tradizione e il messaggio di una singola confessione religiosa?

 

RIFERIMENTO 13/11/2009

IL DUOMO, SEMMAI, IN CORTILE

da Roberto Pellicciari – Reggio E.

Penso che il Sig. Ceratti abbia ragione. Ognuno sia libero di costruirsi un duomo o una cattedrale nel suo spazio privato, per esempio in cortile (non in quello condominiale, però). Ma il millenario persistere di questi imponenti simboli religiosi sulle nostre pubbliche piazze si va facendo, di giorno in giorno, strasburgicamente intollerabile. Ci aspettiamo una sentenza, prima o poi.

 

RIFERIMENTO 13/11/2009

CROCIFISSI/2

da Paolo Beretta

Ceratti fa dello spirito, forse senza rendersi conto che quando dice che il Vaticano ha influenzato la politica italiana per secoli, anche a sproposito, dice il vero. Ma a parte ciò, sulla questione crocifisso deraglia decisamente dai binari. Nelle città italiane ci sono sia chiese cattoliche (non cristiane) che avventiste, valdesi, moschee, sinagoghe, etc. etc. Nelle scuole solo crocifissi. Ora, io non ho nulla contro le donnine sui calendari quando le vedo dal meccanico, ma se le vedo appese all'asilo qualche dubbio mi viene, allo stesso modo è normale il crocifisso in chiesa, ma lo ritengo meno opportuno in un'aula di una scuola pubblica (ergo, laica). Un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto. E lo dicono pure i cattolici.

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

CROCIFISSI 3

da Rita Guma

Sebbene concordi con la sentenza sui simboli religiosi della Corte dei Diritti dell'uomo - che trascende i poveri crocifissi per fissare un principio fondamentale e valido in tutta la giurisdizione (anche in Turchia per i 'loro' simboli religiosi, visto che Ankara aderisce al Consiglio d'Europa) - non posso essere d'accordo con Ceratti. Se non altro perche' le opere citate, la basilica di San Marco e l'abbazia di Montecassino risalgono ad epoche in cui non solo non si aveva idea di cosa fosse l'impatto ambientale, ma in cui spesso edifici e monumenti religiosi venivano eretti da nobili e imperatori. La possibilita' per tutte le confessioni di costruire luoghi di culto (rispettando le leggi edilizie del tempo) fa comunque parte della liberta' di religione e credo, principio anch'esso sancito dalle Carte fondamentali dei diritti.

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

OGNI LIMITE HA UNA PAZIENZA

da Santi Urso

Eh no, giocate coi fanti ma lasciate stare i santi! Da Montecassino si vedrà la Campania, ma è in Ciociaria.

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

OPERE D'ARTE

da Paolo Beretta

Decio, i crocifissi in aula non li ha fatti Giotto e le scuole non sono musei. Tantopiù che agli Uffizi ci sono, ad esempio, anche un discreto numero di opere con soggetto decisamente pagano, mentre al Bargello c'è pure la sala islamica. Cerchiamo di restare in tema.

 

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

FUNIVIA-CROCIFISSI

da Alessandro Ceratti

Colgo la palla al balzo e rilancio subito l'idea riferitaci dal nostro CSF di una funivia sul cielo sopra Milano. Io propongo di usare la guglia della madonnina come pilone di sostegno e di fare una fermata in cima al Duomo. Almeno si farebbe qualcosa di utile di questo ingombrantissimo edificio.
P.S. Fuori dallo scherzo. Anche a me la funivia piace. Esattamente per gli stessi motivi di Claudio.

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

UNA FUNIVIA SOPRA MILANO (post "quasi" ripetuto)


Leggo una notizia (http://www.inmilano.com/notizie/funivia-linate-progetto) di quelle che ogni tanto vengono pubblicate e poi scompaiono nel nulla. Ci sarebbe il progetto di costruire una funivia che attraversa Milano e porta la gente da Linate a Pero. Fanta-urbanistica? Forse. Ma a me l’idea piace. Milano non è una bella città. Tutto ciò che la proietta verso il futuro non può che migliorarla. Naturalmente subito partono quelli che dicono che si tratta di una cavolata. Come se Milano avesse un’immagine da difendere, una bellezza eccezionale da tutelare. Milano deve tutelare soprattutto una cosa, la sua vivibilità. Un valore che sta venendo sempre meno. (csf)

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

CROCEFISSI

da Alberto Arienti

Che succede se qualcuno appende la riproduzione del crocifisso di Giotto in aula?

 

RIFERIMENTO 15/11/2009

CROCEFISSI/2

da Dan Galvano, Basilea

Se ne discuterà nell'ora di storia dell'arte insieme alla riproduzione del crocifisso di Cimabue.

 

RIFERIMENTO 15/11/2009

CROCIFISSI /3

da Rita Guma

Che succede se qualcuno appende la riproduzione del crocifisso di Giotto in aula? Penso nulla, se qualcun altro puo' esporre un versetto del Corano o una statuina di Budda o il ritratto di qualche filosofo agnostico. Il problema non e' la croce, o il fatto che *qualcuno* la appenda in un'aula qualsiasi, ma il fatto che *lo Stato* *imponga* un qualsiasi simbolo religioso negli edifici pubblici. Lo Stato deve essere ed apparire neutrale rispetto al credo. In base a tale principio, nel 2001 la Corte europea dei diritti ha confermato il divieto per un'insegnante di scuola pubblica di confessione islamica di indossare il velo in aula.

 

RIFERIMENTO 15/11/2009

CROCIFISSI E MAHABARATHA

da Alessandro Ceratti

Signora Guma, non credo proprio che nessun allievo non cristiano avrebbe problemi a esporre i simboli della propria religione nella sua classe. Di certo non è vietato, né più né meno di quanto sia vietato esporre cartelloni con la ricerca fatta insieme sulla seconda guerra mondiale per esempio. E' possibile poi (non sono bene informato) che lo stato preveda la presenza del crocifisso nelle aule e in tanti altri luoghi pubblici. Se così fosse comunque, diciamo che tra le leggi disattese dello stato italiano, questa non è quella che reclamava più urgente applicazione. E le polemiche contro i crocifissi sono forse il metodo più efficace perché qualche benpensante decida di rispolverare la vecchia ordinanza che li impone. In classe mia non c'era. Ma la mia era una scuola di recente costruzione. C'era invece nella camera di mio figlio nel collegio della Normale di Pisa. Ma sa che le dico? Che, udite udite, mio figlio benché cattolico ha rimosso l'oggetto per appendere invece dei quadri rappresentanti scene del Mahabaratha comprati in Thailandia!

 

RIFERIMENTO 15/11/2009

LA FISSA PER LE CROCI

da Francesco Falvo D'Urso – Lamezia Terme

Perché mai la bellezza di un’opera d’arte dovrebbe favorire un credo religioso. La mia infedeltà religiosa non è stata mai intaccata dalla visione delle chiese gotiche o dagli angeli di Michelangelo o dalle Madonne di Raffaello. Questa diatriba del crocefisso, a mio parere, denuncia soprattutto una paura identitaria. La preoccupazione dovrebbe essere rivolta più a chi siede di fronte agli studenti e a quello che insegna, e non a quello che è appeso al muro. Perché nessuno protesta per le svastiche che “decorano” ancora certi muri nelle città?

 

RIFERIMENTO 15/11/2009

CROCEFISSI 4

da Marco Decio

Cosa succede se qualcuno appende in aula un crocefisso di Giotto? Succede che se lo fregano la notte stessa.

 

RIFERIMENTO 16/11/2009

NON HO MAI VISTO IL CROCIFISSO

da Gianfranco Basciu

Non ho mai scritto al forum, ma vorrei portare il mio contributo alla discussione, per dire che: non mi sono mai, dico mai, reso conto che nelle aule da me frequentate ci fosse un crocefisso, a parte all’asilo nel quale penso ci fosse visto che sono andato dalle suore.

 

RIFERIMENTO 16/11/2009

CROCIFISSI /5

da Paolo Turco, Bologna

La cieca ostinazione con cui taluni affermano che il crocifisso non sia semplicemente un simbolo religioso, ma rappresenti i valori della cultura e della civiltà occidentale, secondo me è un evidente frutto di bieco cristianismo.

 

  1. 14/11/2009

 

CASINI E LA DIFFERENZA DI CASTA

da Vittorio Grondona - Bologna

L’altra sera mi ha colpito una scena che riguarda l’On. Casini. La telecamera l’ha ripreso mentre frettolosamente camminava sotto la pioggia col telefonino all’orecchio seguito a fatica da un “omarino” che lo proteggeva dall’acqua reggendo con visibile difficoltà un grande ombrello … L’On. Casini è parte delle istituzioni che decidono e per convenzione le cortesie anche forzate dei dipendenti gli sono dovute, mentre l’ “omarino” è la produzione pagata per fornire appunto tali cortesie forzate. Mi riferisco proprio a quella produzione tanto pretesa di servile alta qualità dai dipendenti pubblici dal ministro Brunetta… A buon intenditor poche parole… Telefonare e reggermi da solo l’ombrello sono cose che io so fare contemporaneamente benissimo da solo...

 

  1. 15/11/2009

 

CHI NON HA UN’ AUTO, OGGIGIORNO?

da Vittorio Grondona – Bologna

Bologna aveva già la sua bella funivia… Poi l’auto l’ha spazzata via…

 

Una cosa è una funivia che porta in collina, una cosa è una funivia che sorvola una città(csf)

 

RIFERIMENTO 15/11/2009

VIE E FUNIVIE

da Isabella Guarini, Napoli
 
Caro CSF,  una volta il Re passava per il Quartiere la Sanità in  Napoli per andare a Capodimonte. Era una festa  e tutti esponevano i drappi alle finestre. Poi Murat fece costruire un ponte  e nessuno passò più per quelle antiche strade. Oggi sulla Sanità si vuole costruire una Funvia tra i due Musei, Archeologico e  Capodimonte per  evitare che i turisti vedano il quartiere dove si uccide per strada e i passanti scavalcano il cadavere. Giochiamo a chi mett'a coppa!

 

RIFERIMENTO 15/11/2009

C'E' FUNIVIA E FUNIVIA

da Dan Galvano, Basilea

Sono stato a Grenoble il mese scorso e anche li' hanno una funivia (allego foto) che collega il forte della Bastiglia e la cittadella universitaria con il resto della città. Il risultato è di una sobrietà invidiabile e di una certa suggestione. Attorno ci sono le Alpi, ok; magari a Milano non sarebbe la stessa cosa. In ogni caso anch'io non boccerei l'idea a priori. Se si riuscisse in un solo colpo a ridurre le auto (del 5-10%?) e a darle un tocco estetico singolare, sarebbe una gran cosa.

 

RIFERIMENTO 16/11/2009

FUNIVIA SOPRA MILANO?

da Massimo Puleo

Non è una priorità, servirebbe ben altro.
(sono secoli che sento ripetere da milanesi questa maledetta frase in riferimento al ponte sullo Stretto)

 

  1. 15/11/2009

 

GUARENTIGIE

da Vittorio Grondona – Bologna

L’Avv. Arena fa riferimento alle serie di garanzie previste dalla Costituzione per assicurare l'assoluta indipendenza degli organi costituzionali. In linea di massima si potrebbe davvero discutere per il ripristino dell’immunità per i parlamentari, ma solo in presenza di due essenziali condizioni: 1) divieto di candidatura di chi fosse indagato o anche solo sospettato ufficialmente di avere commesso qualsiasi tipo di reato; 2) I candidati devono essere scelti dagli elettori e non nominati dai singoli partiti. Soddisfatte queste due condizioni avrebbe senso, secondo il mio modestissimo e personale convincimento, il discorso dell’Avvocata quando afferma che le guarentigie sono a tutela anche degli elettori e non solo degli eletti. Con l’attuale legge elettorale ritornare all’immunità prevista dall’originale art. 68 della Costituzione sarebbe il suicidio della nostra società.

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

PROPONGO UN CORSO DI LEZIONI SULLE GUARENTIGIE PARLAMENTARI

dall'avv. Lina Arena

Le reiterate accuse  al cavaliere di utilizzare il parlamento per fare approvare leggi  che azzerino i processi di cui è vittima o principale interprete  mi inducono a ritenere che la maggioranza degli italiani che mostra interesse alla politica sconosca il significato delle guarentigie parlamentari.Trattasi di garanzie apprestate dalla Costituzione a tutela degli interessi dell'elettore e non dell'eletto .Non è mio compito impartire lezioni di diritto costituzionale ma gradirei che un parere venisse chiesto all'on. Violante, uomo di alta preparazione giuridica e profondo conoscitore dei problemi della vecchia sinistra comunista al momento dell'approvazione della Carta Costituzionale .

 

RIFERIMENTO 14/11/2009

Vedi altro post dell’Avv. Lina Arena gia riportato in precedenza

 

RIFERIMENTO 16/11/2009

IMMUNITA': LA MEMORIA CORTA

da Rita Guma

La modifica dell'art. 68 della Costituzione fu richiesta nel 1992 con 11 proposte di legge provenienti da tutti i partiti. Quelle aventi come primi firmatari Fini (MSI) e Bossi (Lega) erano ancor piu' radicali rispetto a quanto poi approvato nel 1993. Dopo la modifica, in parlamento l'MSI lamento' il fatto che l'autorizzazione a procedere restava in vigore in alcuni casi, affermando che cio' non si conciliava con le attese del Paese, mentre la Lega sottolineo' il suo rammarico per la mancata completa soppressione dell'articolo 68.

 

  1. 16/11/2009

 

CORRIDOIO CELESTE

da Vittorio Grondona – Bologna

Ecco, appunto, io concepisco una funivia solo come mezzo che porti in collina o sulle piste di sci. Sulla città, anche se non si volesse considerare l’ obbrobrioso schiaffo al buon gusto non solo dei milanesi, una funivia che attraversi la città di Milano sarebbe un’ulteriore via libera agli ecomostri che da qualche tempo scaturiscono, ahimé, dallo sballato equilibrio artistico della mente dei politici dell’era moderna. Come, per esempio, il progetto del ponte sullo stretto di Messina. La velocità è bella, ma anche la natura lo è… Forse molto di più!... Cari milanesi, tornate al birroccio ed ai cavalli, ma per piacere lasciate stare il “bel ciel di Lombardia”…

Caro Vittorio, il tuo post è un insieme di dogmi e postulati. Per fortuna il mondo non procede così. Dove è scritto che la funivia serve per portare la gente in collina? Dove è scritto che una funivia che sorvoli Milano è uno schiaffo al buon gusto? Chi decide quando un gusto è buono? Dove è scritto che il ponte sullo Stretto è un ecomostro? Io ricordo come fosse ieri quelli che definivano ecomostro l'Autostrada del Sole (csf)

 

  1. 16/11/2009

 

IN BRIANZA CROCIFISSO OBBLIGATORIO

da Vittorio Grondona - Bologna

Il sindaco leghista di Besana Brianza, Vittorio Gatti, ha firmato un’ordinanza che multa di 150 euro i presidi che non appendono il crocifisso.

 

RIFERIMENTO 16/11/2009

CROCIFISSI

da Rita Guma

Le polemiche non sono contro i crocifissi ma contro la sentenza di Strasburgo che conferma che i simboli religiosi imposti nei luoghi pubblici ledono i diritti dei singoli e la neutralita' dello Stato. La sentenza nasce perche' una signora aveva chiesto di togliere il crocifisso che era sulla parete delle aule della scuola media frequentata dai figli e la dirigenza le ha risposto no, il ministero le ha risposto no, il TAR ha detto no e il governo ha ribadito il no davanti alla Corte di Strasburgo. Ergo, croce (non di Giotto) imposta dallo Stato, sentenza, polemiche. A parte poi il dubbio che nel paese del sindaco leghista si possa esporre un versetto del Corano in aula, i Leghisti appaiono piuttosto in contraddizione, visti i matrimoni celtici dei loro leader...

 

RIFERIMENTO 16/11/2009

SEMPRE SUL CROCEFISSO

da Marco Marchisio

In questa discussione a più voci, in cui ognuno, con somma competenza dice la sua, sarebbe veramente bello poter avere l'opinione anche del crocefisso, cioè di Gesù Cristo, che sulla croce ci finì appunto crocefisso. Sapere da lui se avrebbe gradito essere esposto nelle aule delle scuole, nei locali pubblici, ecc. e dover assistere a quello che lì avviene ogni giorno.
Io penso che sarebbe sceso immediatamente dalla croce, se la sarebbe presa in spalla, ed avrebbe traslocato altrove, diffidando tutti dal volerlo prendere a simbolo.
Ma è solo una mia opinione.

 

RIFERIMENTO 17/11/2009

CROCI E PATIBOLI VARI

da Carla Bergamo

Alle volte penso: "E se invece che sulla croce fosse finito sulla forca, quella con il cappio eccetera?", o si fossero utilizzati altri mezzucci poco ortodossi, diciamo così... secondo voi staremmo qui a discuterne? Non lo sapremo mai.

 

RIFERIMENTO 18/11/2009

CROCI E PATIBOLI VARI/2

da Alessandro Ceratti

Cara Carla, guarda che la croce a suo tempo, era un metodo di esecuzione capitale tra i più ignominiosi, equivalente in qualche modo alla nostra forca. Sia perché era particolarmente crudele sia perché era riservato proprio alla feccia. Infatti i cittadini romani giustiziati non venivano crocifissi, ma decapitati (tant'è). S. Paolo è stato decapitato. La croce poi si è nobilitata come mezzo di esecuzione capitale proprio in virtù di chi ci è salito sopra.

 

RIFERIMENTO 18/11/2009

LA REPUBBLICA DI NOI BANANE

da Carla Bergamo, S. Paulo

Qui si dice banana di un individuo ingenuo e facilmente ingannabile. L'Italia sembra sempre più a una repubblichetta di un paese in via di sviluppo. Grandi opere, per lasciare il segno nella storia (e magari riempire le tasche con il famoso diecipercento), e trascurare tutti quegli interventi minori in infrastrutture che tanto servono al quotidiano dei cittadini/contribuenti.
Quanto al crocifisso e affini, caro Ceratti, conosco la storia. La mia era solo un'ipotesi; permetti che se Cristo fosse stato decapitato sarebbe stato difficile simbolizzarlo. O no?

Avevamo capito tutti quello che intendeva dire Carla. Come mai Ceratti no? (csf)

 

  1. 16/11/2009

 

CORRIDOIO CELESTE / 2

da Vittorio Grondona – Bologna

Anche questa volta non sono d’accordo con CSF. Forse ho ricordi diversi dai suoi anche sull’Autostrada del Sole (1956/1964) che per quanto ne so, contribuì molto al rilancio dell’economia nazionale… Il problema è che di solito chi ha gusto non ha il potere.

Ho detto forse il contrario? Ho detto: "Io ricordo come fosse ieri quelli che definivano ecomostro l'Autostrada del Sole". Altro postulato: chi ha gusto non ha il potere. Chi l'ha detto? Dove sta scritto? E che cosa è il gusto? (csf)

 

DICEMBRE 2009

 

  1. 14/12/2009

 

FRATELLI GRAVIANO

da Vittorio Grondona - Bologna

I Graviano sono due fratelli, Giuseppe e Filippo. Spatuzza ha dichiarato nel processo di avere ricevuto le note confidenze da Giuseppe che, come è noto, ha rifiutato di deporre. Parlerà solo quando sarà il momento di parlare. Chi invece ha dichiarato di non avere mai conosciuto Dell’Utri e Berlusconi è Filippo, del quale Spatuzza non ha mai parlato… In sostanza la notizia da prima pagina non c’era per buona pace di Antonio Polito. I giornalisti che si pungono continuamente come i capponi di Renzo sono dannosi per la buona informazione.

 

RIFERIMENTO 13/12/2009

UNO: TRAVAGLIO CONTRO POLITO

di Marco Travaglio per "Il Fatto Quotidiano"

Ora che persino Antonio Polito s'è accorto che "questo è regime" e l'ha scritto sul Riformista, informando così i parenti stretti, potremmo dichiararci appagati e riposare sugli allori. Purtroppo il direttore del samizdat arancione, già organo del finto partito Le Ragioni del Socialismo (ovviamente a carico nostro), ora trasformatosi in una strana cooperativa che fa capo agli Angelucci (noti cooperatori di mutuo soccorso), è giunto alla drammatica conclusione in seguito all'unica cosa buona del governo Berlusconi: il taglio dei fondi pubblici ai giornali (la seconda saranno le dimissioni).
Intendiamoci: la norma, come chiede anche Fini, deve salvare le vere cooperative di giornalisti, come il Manifesto, e forse anche i giornali veri di partiti veri: Secolo d'Italia, Padania, Unità, Liberazione. Almeno finché resta il finanziamento pubblico, i partiti han diritto a dirottarne una quota per comunicare le proprie eventuali idee. Per tutto il resto, o un giornale si mantiene con i lettori e la pubblicità, o chiude. Come ogni impresa in ogni mercato libero.
Purtroppo il Riformatorio non conosce la parola "lettori", essendone sprovvisto. E così, mentre predica liberismo e blairismo à go-go, difende quel residuo di socialismo reale che sono i soldi dello Stato ai giornali. Ben sapendo che i compagni Angelucci sono tanto bravi e tanto buoni, ma senza i 2,5 milioni di euro dallo Stato, lo chiudono. Anche perché ha più vicedirettori (quattro) che abbonati.
Di qui la disinteressata denuncia di Polito El Drito. Non c'era regime quando furono cacciati Biagi, Luttazzi e Santoro, infatti El Drito attaccò chi gridava al regime. Non c'era regime quando chiusero "Raiot", anzi, intervistato da Sabina Guzzanti per "Viva Zapatero!", El Drito spiegò con quell'aria da figaro napoletano intento a spruzzare il proraso che "la Rai ha tutto il diritto di chiudere il programma".
Non c'era regime nemmeno quando una sua firma di punta, tal Piroso, censurò su La7 un servizio su mafia e politica: anzi El Drito diede ragione al censore. Ora che Tremonti, finalmente, ci risparmia il fastidio di pagare giornali che ci guardiamo bene dall'acquistare, El Drito scopre il regime.
Forse dimentica che è proprio nei regimi che lo Stato finanzia la stampa. E si scorda che quegli angioletti degli Angelucci ricevono altri 7,8 milioni l'anno (dato del 2008) per l'altro giornale che mandano in edicola, quello di destra: Libero. Che di vicedirettori ne ha addirittura sei, ma almeno ha pure dei lettori. Eppure incassa montagne di soldi pubblici in quanto, a un certo punto, divenne organo ufficiale del noto Movimento Monarchico Italiano.
Di buon mattino infatti, dopo l'alzabandiera, la riunione di redazione di Libero si apre con la Marcia Reale. Poi prende la parola il direttore, Maurizio Belpietro principe di Val Cismon e Val Brembana. Almeno quando non è impegnato in battute di caccia alla volpe nella tenuta di San Rossore. Nel qual caso gli subentra l'aiutante di campo Franco Bechis conte della Margarita.
Molto ascoltati anche il palafreniere di corte, Filippo Facciridere cavaliere di Ripafratta; il damo di compagnia Davide Giacalone di Val Mammì; la voce bianca della cappella reale, Mario Giordano marchesino di Canelli e Passerano Marmorito; e la baronessa Daniela Santanchè Serbelloni Mazzanti Viendalmare.
Milioni ben spesi, quindi, quelli a Libero, se si pensa che servono pure a mantenere nobiluomini come Luciano Moggi duca di Monticiano e Civitavecchia, attualmente ristretto nelle segrete del palazzo da cui è appena fuggito monsignor Renato Farina de' Betullis al seguito del marchese Littorio Feltri di Forlipopoli, noto per la raffinatezza dei modi, dunque promosso a primo addetto alle scuderie della reggia di Arcore, da tempo vacanti. Si spera che il regime repubblicano non voglia spegnere queste ultime nobili voci della Real Casa. Viva il Re!

 

RIFERIMENTO 13/12/2009

DUE: POLITO CONTRO TRAVAGLIO

di Antonio Polito per "Il Riformista"

Vedi come vanno le cose in Italia. Nasce un giornale che si chiama il Fatto quotidiano perché annuncia che, finalmente, farà parlare i fatti in un mondo dell'informazione dove i fatti non si pubblicano. E poi, quando succede un fatto, non lo mette neanche in prima pagina. Insomma, c'è fatto e fatto. Il coraggioso giornale di Travaglio, che appena una settimana fa titolava cubitale «SPATUZZA E MILLS, BERLUSCONI NELLA TENAGLIA», e il giorno dopo «SPATUZZA: BERLUSCONI FECE UN PATTO CON LA MAFIA», e il giorno dopo ancora «ALTRO CHE SPATUZZA, BERLUSCONI INCONTRAVA I BOSS» (tutto scritto in maiuscolo perché il Fatto è un giornale maiuscolo), ieri ha dato notizia in minuscolo, in un occhiellino di prima, così, en passant, dell'esito dell'accusa in nome della quale ha pure portato in piazza qualche decina di migliaia di onesti e candidi giovani, e voleva portarci anche Bersani a gridare Berlusconi mafioso: «Graviano: mai detto niente a Spatuzza».
Antonio Polito Gianpaolo Angelucci e Bruno Vespa - Cpoyright Pizzi
Che understatement inglese. Titoloni spariti, il Fatto non sussiste. (Roba che neanche la Pravda, avrebbe detto un tempo l'ex fascistello sul suo Borghese, il giornale di destra dove si è fatto le ossa come mattinale di questura vivente tentando di mandare in galera gli ex di Lotta Continua).
Non avendo dunque ieri niente da scrivere sul fatto del giorno, non dico un'autocritica ma neanche un'analisi, chessò, una cosa alla D'Avanzo che ieri ha distrutto i magistrati dell'interrogatorio Spatuzza, il Fatto, o meglio lo strafatto Travaglio, se l'è presa con noi del Riformista. Per lui, siamo una vera ossessione. Ci ha dedicato tre editoriali in quindici giorni. Una campagna.
Il cui contenuto è stato apertamente indicato ieri: Travaglio ci vuole chiudere. Non metaforicamente. Vuole proprio che chiudiamo. Applaude perciò Tremonti, che «ha fatto l'unica cosa buona del governo Berlusconi»: abrogare i finanziamenti pubblici che vanno alle testate politiche. Perché sono uno spreco. Non tutti però. Solo i nostri. Travaglio trova infatti giusti quelli al Manifesto, e ammette anche quelli ai giornali di partito: «Secolo d'Italia, Padania, Liberazione e Unità».
E si capisce che li difenda, visto che quei finanziamenti finivano nel suo stipendio nei lunghi anni in cui ha lavorato per l'Unità, senza mai lamentarsene, e in quelli di Padellaro e Colombo che ora lavorano con lui, e che tra stipendi, sprechi e cause perse (il monte querele di Travaglio da solo affonderebbe un Titanic) hanno lasciato in dote a quella vecchia e gloriosa testata un debito da far spavento, pagato in parte da quegli stessi militanti del Pd che ora insulta. (A meno che la ragione per cui Travaglio salverebbe l'Unità dalla scure di Tremonti non stia nel fatto che anche l'Unità è stata capace ieri di censurare del tutto in prima pagina la deposizione di Graviano, finita a pagina 12).
D'altra parte, anche l'altro stipendio di Travaglio viene dai contribuenti, e cioè quello pagatogli dalla Rai per Annozero a furor di popolo, visto che è l'unico giornalista capace di convocare una manifestazione di massa per farsi rinnovare il contratto, dove rischia di perderlo solo se passa l'idea di Masi di proibire la docu-fiction, perché ormai Travaglio fa fiction, fa l'attore, essendo anche un po' fighetta, e recita in tv con sguardo straniato da Actor's Studio testi fondati su mezze verità e intere balle, come da molti anni in qua nel vano tentativo di incastrare Berlusconi, sforzo che deve essere proprio maldestro se dopo tanto tempo e con un obiettivo così facile nel mirino non c'è ancora riuscito. (Quando non fa l'attore, Travaglio fa editoriali televisivi alla Minzolini, solo all'opposto, naturalmente pronto a condannare quelli del Tg1 come un uso indebito della tv pubblica).
Questo tric-trac del giornalismo nostrano, ormai diventato autore di satira (il Fatto di ieri annunciava: «Tra Cosa Nostra e Berlusconi spunta una cascata di diamanti»), che vive in simbiosi con pm e poliziotti, e ci fa pure le vacanze insieme anche quando sono indagati per favoreggiamento alla mafia, non è il primo e non sarà l'ultimo a volerci chiudere con l'argomento che siamo un piccolo giornale (non abbastanza piccolo da ignorarci, però). Si vede che in sette anni di vita ne abbiamo rotte di scatole.
Travaglio ci fa venire in mente un cartello esposto in una salumeria della nostra infanzia, che diceva: «Più conosco gli uomini e più amo le bestie», nel senso che più si conosce lui e più si rivaluta il lato liberale del berlusconismo. Che è minuscolo, è vero, ma che almeno non arriva - non ancora, per lo meno - a chiudere i giornali come farebbe lui se solo ne avesse il potere. Per parte nostra, tranquilli: hic manebimus optime.

 

RIFERIMENTO 13/12/2009

POLITO E TRAVAGLIO OGGI IN LOTTA

Senza esclusione di colpi. Non serve dare torti o ragioni. Ognuno legga e decida. Direi che è facile. Un unico commento da parte mia. Anche Polito, come molti altri in Italia, cade nello strano ragionamento: Graviano smentisce Spatuzza quindi Spatuzza non è credibile. Qualcuno si aspettava che Graviano dicesse che Spatuzza aveva detto la verità? Se lo avesse fatto sarebbe stato Graviano il pentito, non solo Spatuzza. Graviano è la mafia e fa gli interessi della mafia non quello dei giudici. Quindi, ovviamente, smentisce. E allora? La mia impressione è che male abbiano fatto i giudici a tirare in ballo Spatuzza in un processo di appello in cui non ce ne era bisogno. Ma contemporaneamente mi viene il sospetto che Spatuzza e Graviano facciano sempre parte della stessa organizzazione (csf)

 

RIFERIMENTO 13/12/2009

POLITO E TRAVAGLIO OGGI IN LOTTA

da Armando Gasparini, Veneto Alto

Claudio, direi che con rinculo unico e una graffiante arrampicata sugli specchi, il comissario Davanzoni con questo articolo, mette daccordo tutte e due... http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/cronaca/mafia-12/davanzo-processo/davanzo-processo.html ...ah, non pensavo che in Italia fosse ancora in voga il più becero oscurantismo e le Tv fossero tarate sul tg1 e retequattro. La mia riceve quasi mille canali e quando è accesa, è tarata sui documentari Sky. Che sfiga!