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Vittorio Grondona-Bologna

Indice delle news

 

 

ANNO 2010

Interventi pubblicati sul Blog del giornalista Claudio Sabelli Fioretti

Per i riferimenti e altri particolari consultare il sito di Claudio Sabelli Fioretti

IL "LIBRUCCIO" SUL BLOG

 

 

GENNAIO 2010

 

  1. 29/1/2010

 

MA CHE BELLA SODDISFAZIONE!...

da Vittorio Grondona - Bologna

La notizia della imposizione per legge di rendere pubblici gli stipendi dei manager delle società quotate in borsa mi fa venire in mente il mio vecchio tutore  quando seriamente, almeno così mi sembrava allora non conoscendone la scherzosa origine popolare, mi proponeva come passatempo domenicale estivo di andare davanti a “Pino”, famoso gelataio bolognese, “a guardare i signori mentre mangiano il gelato”. Ricordo che mi irritavo moltissimo… Povero caro zio, davvero aveva preso sul serio la sua povertà. Non indossava la cravatta nemmeno alla festa per timore di offendere la superiore classe sociale da cui dipendeva per sorte ingiusta. Nessun essere umano merita di guadagnare le esorbitanti somme che vengono corrisposte a quasi tutti i manager la cui maggiore dote è oggi quella di tagliatore di teste senza peli sullo stomaco. (...)

 

 

FEBBRAIO 2010

 

  1. 12/2/2010

 

LA CENA DEI PAVONI

da Vittorio Grondona - Bologna

Io, che sono uno a cui dispiace spendere sfiziosamente anche solo trenta euro per una mangiata al ristorante, che peraltro riscontro a posteriori quasi sempre di qualità molto inferiore rispetto a quella casalinga, sono rimasto letteralmente sconcertato dalla notizia di una cena, con ospite il sultano "per fortuna che c'é", al prezzo modico di mille euro a testa, organizzata a sostegno della candidatura della sindacalista Renata Polverini a governatrice del Lazio... Non ho notizia di prenotazioni da parte di qualche operaio...

 

 

MARZO 2010

 

  1. 5/3/2010

 

GIUSTIZIA

da Vittorio Grondona - Bologna

Premesso che prendo sempre con le dovute cautele i numeri provenienti dall’Alto Veneto, personalmente ritengo che anche 8 condanne su 42 sentenze siano decisamente troppe. Io sogno un mondo stracolmo di innocenti dopo il terzo grado di giudizio. I reati ci sono, indagare si deve e, alla fine, potere assolvere è sempre un piacere…

Vittorio, hai ragione, però bisogna ammettere che se scoprissimo una procura che incassa zero condanne su centro processi dovremmo cominciare a preoccuparci. (csf)

 

RIFERIMENTO 5/3/2010

WHY NOT?

da Armando Gasparini, Veneto Alto

Solo 8 condanne su 42 sentenze emesse...e un Pm eurodeputato in più!

Ma che visione della giustizia. Una partita di calcio? Hanno perso 34 a 2. Armando, otto condanne ti sembrano poche? (csf)

 

RIFERIMENTO 5/3/2010

WHY NOT? /2 ...A CHI PRO?

da Armando Gasparini, Veneto Alto

Si, data la rilevanza che era stata data!(Prodi, Mastella...) Di più...Con la sentenza del 02 marzo 2010 il Giudice dell'Udienza preliminare ha condannato 8 dei 42 imputati che avevano richiesto il giudizio abbreviato solo per il reato di abuso d'ufficio. Cadute tutte le ipotesi di associazione a delinquere, corruzione, peculato e truffa. Antonio Saladino è stato condannato a due anni di reclusione (per concorso in abuso d'ufficio). Assolti tutti gli altri 34 imputati che avevano richiesto il rito abbreviato. Dimmi tu!

 

RIFERIMENTO 5/3/2010

BECAUSE NOT!

da Benedetto Romeo

I processi penali devono necessariamente concludersi con una sentenza definitiva di condanna. In tutti gli altri casi, si tratta di un fallimento dello Stato che, oltre ad aver buttato tempo e denaro pubblici, causa ingiuste sofferenze.
Se, dunque, nel caso di Why not?, si fossero anche avute 41 condanne su 42 sentenze, non ci sarebbe stato da rallegrarsi troppo. Ridicolo, invece, è ritenere non poche le otto condanne, che non fanno nemmeno il 20% (leggasi: 80% di fallimenti).
Se poi si aggiunge che, delle otto condanne, la più pesante è a due anni di reclusione, allora forse è il caso di chiedersi se tanto rumore (e non solo mediatico) sia stato giustificato.

Caro Benedetto, no, proprio no. Non ci siamo. Hai una visione della giustizia da Inquisizione. Fortunatamente le cose non stanno come dici tu. Fortunatamente c'è un giudice terzo che stabilisce se ha ragione la procura o la difesa. Ma la procura, come dovresti sapere, potrebbe perfino chiedere l'assoluzione (e spesso lo fa) se si convince che l'imputato è innocente. (csf)

 

RIFERIMENTO 7/3/2010

FUNZIONE DEI PROCESSI

da Benedetto Romeo

Macché Inquisizione, si chiama civiltà: da cittadino, esigo che lo Stato spenda i miei tempo e denaro per condannare i criminali, non per infliggere sofferenze ai cittadini onesti-fino-a-prova-contraria assolvendoli.
E che c'entra la possibilità del pm di chiedere l'assoluzione? Il giudice può condannare lo stesso.

 

  1.   30/3/2010

 

ANNOZERO PUO’ RINCOMINCIARE…

da Vittorio Grondona - Bologna

Io penso che lo scopo delle trasmissioni tipo Annozero non sia quello di spostare dei voti. Mastella, Capezzone, Cicchitto, Bondi…, per esempio, non guardano Annozero, ma in fatto di spostarsi da un partito all’altro sono bravissimi da soli. La TV di stato ci dice che la gallina canta… La TV privata ci spinge a comprare i dischi della gallina che canta… Annozero e le trasmissioni simili, indipendentemente dalla loro naturale faziosità, ci aiutano a capire se la gallina è stonata. A noi soli in sostanza spetta il dovere di informarci per capire come meglio agire sulla scheda lettorale. Poi ci sono quelli che sono convinti che un governo possa vincere il cancro e che in Italia fosse possibile piantare cento milioni di alberi... Queste, però, sono situazioni scontate in un mondo in cui la madre degli imbecilli è sempre incinta.

 

.RIFERIMENTO 26/3/2010

RAIPERUNANOTTE

da Alessandro Ceratti

Grande successo di Santoro. La Repubblica online titola "raiperunanotte batte la censura". E invece no! Non sono quante centinaia di migliaia di persone hanno visto ieri sui circuiti alternativi la puntata straordinaria di annozera. Tantissimi senz'altro. E tuttavia molti meni di quelli che se la vedono normalmente alla Tv. E soprattutto nessuno di quelli cui varrebbe la pena di mostrarla per raccogliere un misero voto. E poi, questi circuiti alternativi, saranno senz'altro il futuro della comunicazione. Ma non sono ancora il presente. Io per esempio ieri sera ero fuori e non ho visto la diretta. Ed è tutta la mattina che cerco la registrazione. Ma non c'è verso. Solo dei frammenti su you tube.

 

.RIFERIMENTO 26/3/2010

RAIPERUNANOTTE, ED E' SUBITO FIDUCIA

di Giovanni Sabelli Fioretti

Mi è piaciuto l'intervento provocatorio e controcorrente di Ceratti. Noi abbiamo ritrasmesso il segnale dalla nostra web tv, e ho trovato in giro tantissimi commenti di blogger che ritrasmettevano il segnale dal loro sito. Stavamo vivendo qualcosa di nuovo. Naturalmente la rete non è stata creata per fare il 20% di share, come Annozero su Raidue nel pieno delle sue forze, è nata per distribuire su miliardi di nodi altrettanti focus di attenzione. Non è stato mosso un voto? Ecchisenefrega, ha smosso la fiducia narcotizzata di tante persone, e ha smosso la storia della comunicazione. Non sempre dobbiamo 'contare' i risultati perchè le nostre azioni abbiano un senso.

 

RIFERIMENTO 27/3/2010

RAIPERUNANOTTE E LA PIZZICA

da Alessandro Ceratti

Apparentemente io e Sabelli junior abbiamo posizioni diverse, invece secondo me pensiamo (più o meno) le stesse cose. Soltanto ci concentriamo su aspetti diversi. Se i voti fossero pesati invece che contati la sinistra avrebbe sempre vinto a mani basse e così anche per gli ascolti televisivi, se si valutasse in qualche modo la loro qualità invece che semplicemente il loro numero, programmi come Amici e quello dei pacchi, non esisterebbero. Lui sta guardando alla qualità e io alla quantità. Ma anche lui sa contare e anch'io ho del gusto. Comunque, sarà che a me piace la Pizzica, ma credo proprio che Santoro i voti li potrebbe far guadagnare altro che far perdere.

 

RIFERIMENTO 28/3/2010

RAIPERUNANOTTE

da Dan Galvano, Basilea

Ha ragione Ceratti quando dice che a vedere raiperunanotte è stata una percentuale (forse) risibile rispetto a quanti seguono Santoro in tv. Ma sono totalmente d'accordo con GSF (o CSF junior?) quando sostiene che i numeri qua non sono importanti. Qualcuno puo' aver finalmene scoperto che la tv non è l'unico mezzo a disposizione. Non sarebbe roba da poco. Riguardo ai contenuti invece, solita storia: non sposta un voto, alcuni accostamenti forzati (e sbagliati), manicheismo sempre meno celato.

 

RIFERIMENTO 28/3/2010

RAIFOREVER

da Isabella Guarini

I circuiti alternativi alla RAI siano i benvenuti se alternativi lo siano davvero! Non si può essere alternativi se si sfrutta lo stesso logo RAI per fare ascolti e gli stessi dipendenti si pongono in concorrenza sleale nei confronti dell'azienda pubblica.

 

RIFERIMENTO 28/3/2010

RAIPERUNANOTTE , FIDUCIA CON RISERVA

da Roberto Pellicciari

L’esibizione di Luttazzi è stata controproducente e francamente disgustosa, con apice nel finale (la nobiltà dell’odio, sia pure solo in certi casi). Peccato aver rovinato un po’ tutto per non riuscire a capire che le asticelle della sensibilità, sinistra o destra non c’entrano, sono posizionate a livelli molto diversi, fra la gente.

 

RIFERIMENTO 28/3/2010

RAIPERUNANOTTE, ED E' SUBITO FIDUCIA / 2

di Silvia Palombi

Non è stato mosso un voto? Chissenefrega doppio, la fiducia narcotizzata di tante persone è tornata a fare capolino, e l’evento ha cambiato la storia della comunicazione. Questa puntata di annozero l’ha vista quasi tutta Italia, che in più s’è ritrovata fianco a fianco. Anche questa è evoluzione, eccome! Fossi Berlusca non sarei contento di me.

 

RIFERIMENTO 28/3/2010

A PROPOSITO DI RAIPERUNANOTTE

di Domenico Astuti

A proposito di " Rai per una notte " e di Santoro. Credo che elettoralmente Santoro sia come Michel Moore negli Stati Uniti. Non sposta voti: chi è di destra continua a destra. Chi è di centro pensa che Santoro sia " troooppo esaggggerato " e chi è di sinistra - tutti coloro che sono demoralizzati e molto pessimisti - hanno un rigurgito solare di antifascismo e si sentono meglio per un paio d'ore. Io che non mi entusiasmo facilmente devo comunque dire a Santoto, grazie.
Anche per avermi fatto risentire dopo otto anni Luttazzi: un vero mattacchione iconoclasta del potere.

 

RIFERIMENTO 28/3/2010

BASTA ANNOZERO SULLA RAI

di Giovanni Sabelli Fioretti

Le riflessioni cerattifere suscitano in me dubbi radicali: i contenuti televisivi spostano voti? Sia ben chiaro, sono convinto che l'operazione berluscoide sia squisitamente mediatica, di marketing, di comunicazione catodica. Ma forse la penso in maniera più subdola, più subliminale. Vedere la sua faccia ovunque è come vedere la pubblicità dei sofficini findus, corro a comprarli (sperando che facciano il sorriso di formaggio). Ma ho qualche dubbio che Santoro sposti a sinistra i voti della destra mentre Vespa li sposti in senso contrario. Potrei pensare lo spostamento in senso 'debole', cioè che il voto si sposti da e verso l'astensione. E' spostamento di voti, questo? E poi bisognerebbe comprendere il profilo dell'indeciso. Chi ci puo' aiutare? Il sottile Ceratti mi sta facendo cambiare idea: operazioni come quelle di Raiperunanotte hanno più il sapore del ricompattamento della sinistra perduta, del risveglio di sentimenti sopiti, c'è quasi il piacere di rubare la nutella. Nulla di più. Se Santoro fosse veramente lungimirante e rivoluzionario, lascerebbe la Rai, e continuerebbe AnnoZero solo su Internet e Current tv. Forse solo così, in totale libertà, sposterebbe davvero voti.

 

RIFERIMENTO 29/3/2010

SPOSTARE VOTI

da Alessandro Ceratti

Mi sono reso conto che c'è una cosa per cui do fiducia a Berlusconi: è la sua capacità di capire e usare il mezzo televisivo. Per quanto male si pensi di lui (e io penso molto male) non riconoscergli questa qualità mi sembra miopia preconcetta. Certo anche lui, come tutti, può sbagliare, anche in quel campo. Ma diciamo che in linea di massima sbaglia molto meno di D'Alema, Polito & Co. Per cui, anche se mi sembra quasi il contrario, non mi sento di affermare che le sue mosse riguardanti questo ambito siano sbagliate. Ho troppo la sensazione che la sappia più lunga di me. Io non credo che sia un caso che Emilio Fede sia il direttore di TG che Berlusconi non cambia. Per cui, anche se potrebbe essere sensato pensare che l'oscuramento dei /talk show/ politici possa essere stata una censura controproducente, ho i miei dubbi, pensare che la mobilitazione di Raiperunanotte sia stata una grande e efficace festa di chiusura campagna elettorale, forse le normali puntate di annozero avrebbero contato di più. Silvia Palombi dice: "Non è stato mosso un voto? Chissenefrega" Chissenefrega una cippa! Oggi ci sono le elezioni!

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

IL PEGGIO E' APPENA INIZIATO

da Claudio Andreano, Alessandria

Indubbiamente la delusione c'è. Certo non si sperava di capovolgere una situazione in solo un mese, però qualcosa di più ci poteva stare.
Però i commenti di vittoria mi lasciano di stucco. Certo, rispetto solo a gennaio il risultato è stato eccellente (a gennaio eravamo 11-2 per il centro destra), ma in questi due mesi ha fatto e disfatto il PDL, e Silvio in particolare. Gli scandali recenti, le sortite contro la magistratura, la chiusura dei talk, l'occupazione di tutte le TV la settimana scorsa.
Qualcuno ricorda qualcosa detta da un leader di sinistra? E adesso non un autocritica. Ma il ricambio dov'è? E non solo ricambio di uomini, ma anche ricambio di idee. Nelle scuole sempre più ragazzi (elettori di domani) sono leghisti. L'onda lunga deve ancora arrivare.

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

SPOSTARE VOTI

da Vincenzo Rocchino, Genova

Vabbè, chiamiamola pure “capacità di usare e capire il mezzo televisivo”. Però non si può raffrontarlo agli altri politici (D’Alema, Polito & Co); costoro non sono proprietari di emittenti televisive. Si può invece affermare che possiede uno straordinario talento e una sfacciata disposizione a mentire, che, unito ai mezzi e alla innata spregiudicatezza per raggiungere i suoi obbiettivi, lo rendono un fenomeno unico. Altrove le cariche di governo gli sarebbero negate perché il possesso di mezzi televisivi fornisce una capacità di influenza incompatibile con le regole del sistema democratico ed esercitano, di fatto, una indebita influenza sulla libera manifestazione della volontà dell’ elettore. Checchè ne pensi Silvia Palombi!

 

RIFERIMENTO 31/3/2010

SPOSTARE O FABBRICARE VOTI

da Silvia Palombi, Lombardia centrale

Io però parlavo modestamente di annozero. Il possesso di tot mezzi televisivi non è che i voti li sposta, li fabbrica. Santoro conduce una trasmissione, una sola unica trasmissione, è padrone di niente.

 

  1. 31/3/2010

 

ELEZIONI UN TANTO AL CHILO

da Vittorio Grondona - Bologna

Nelle ultime elezioni amministrative in numeri assoluti hanno perso tutti i partiti, compreso la Lega Nord. Soprattutto hanno perso gli italiani che hanno preferito non votare piuttosto che informarsi. Possibile che sia passato inosservato l’aumento della disoccupazione ormai intorno all’otto per cento? L’alloggio abituale di molti lavoratori è ormai diventato il tetto delle fabbriche che chiudono per delocalizzare. Le 320 donne dell’OMSA, per esempio, buttate tragicamente sulla strada e lasciate in balia della carità sociale dopo che avevano col loro lavoro costruito l’imenso patrimonio dei proprietari, non fanno pensare che qualcosa non funzioni nel nostro Paese? Vuoi delocalizzare? Bene, paga tu la cassa integrazione alle tue maestranze!... Almeno per tre anni. Sono sicuro che si possa fare qualcosa… se il governo anziché pensare esclusivamente ai piaceri del suo sultano ed a favorire le ricchezze private si decidesse una buona volta a curare gli interessi di tutti i cittadini…

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

BERLUSCONI RINGRAZIA

da Vincenzo Rocchino, Genova

Berlusconi ringrazia sentitamente Beppe Grillo; con la sua lista di disturbo a sinistra, ha fatto del Piemonte, un grazioso omaggio al “suo odiato nano”. Grillo non è nuovo a queste cortesie; già con Prodi al governo, con i Vaffaday, aveva preannunciato da che parte sarebbe stato alle allora prossime politiche che la sinistra naturalmente perse.

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

CAZZO CHE BOTTA

Per essere uno che aveva previsto un trionfo della sinistra non posso certo sostenere come fanno molti della sinistra che è andata bene. Se poi si pensa che in Puglia la destra ha perso per insipienza propria...
C'è da chiedersi, al di là del discorso della mancanza di una sinistra decente e di un leader accettabile, che cosa avrebbe dovuto fare di più il premier per convincere gli italiani che era il caso di smettere di voltarlo. Vendola. Forse non resta che sperare nel pugliese.

(csf)

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

COME AL SOLITO, HANNO CAPITO TUTTO

da Floriano Ghinassi, Parigi

Una volta é di Di Pietro a portare via i voti, una volta l'UdC, una volta Beppe Grillo, a volte é la demonizzazione di Berlusconi, altre attaccare Napolitano. Ma che la colpa, se non li votano, possa essere la loro, non li sfiora proprio mai?

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

SILVIO NON DEVE NEMMENO FARE FATICA

da Mauro della Porta Raffo

Caro Claudio,
molto mi meraviglia che tu non abbia ancora compreso che tutti i leader della sinistra (D'Alema e Di Pietro in testa) cosi' come i vari conduttori tv (Santoro, in prima fila) altro non fanno che operare perchè Berlusconi vinca.
Se sono, difatti, loro l'alternativa, se sono loro gli 'illuminati', cos'altro possiamo fare se non votare per Silvio?
Da tempo sospetto che tutti costoro siano in effetti a libro paga del Cavaliere che sa di poter contare sulla loro conclamata incapacità e non ha neppure bisogno di impegnarsi!

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

PREVISIONI

da Gino Roca

Non te la prendere, vecchio Claudio. Sono cose che capitano. Per quanto mi riguarda ho smesso di credere anche nelle previsioni meteorologiche. Mi limito a guardare il cielo. Anche se la meteorologia come disciplina mi pare più rispettabile della politica.

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

SCARSO COMPRENDONIO

da Massimo Mai

E' evidente che non capisco i miei concittadini, è altresì evidente che non sono neppure in grado di comprendere i loro valori. Io, pur vivendo al nord, benefici portati dalla Lega non ne saprei descrivere uno, in circa vent'anni di presenza tutto quello che ha ottenuto è stato mettere i cartelli stradali in dialetto. La linea politica della Cdl poi mi appare assolutamente inconcludente soprattutto rispetto all'economia. Per non parlare delle tanto chiaccherate riforme. Ma evidentemente c'è qualche cosa che non vedo, che mi sfugge.

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

CAZZO CHE BOTTA / 2

da Carla Bergamo, S. Paulo

Che dire? Quel bradipo di Bersani si consola demonizzando sinistra radicale e grillini, che comunque hanno contribuito all'inchiappettamento degli Illusi. E poi si meravigliano che la gente non va a votare. Contrariamente a quanto avevo creduto, ora sono convinta che la maggioranza degli astenuti non era di destra, ma di progressisti con i maroni spalmati, come si suol dire.
p.s. messaggio per il Bradipo & Co.: la vittoria di Vendola dovrebbe aprire gli occhi, gli Italiani non sono né bacchettoni né baciapile, sveglia!+++

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

VINCERE FACILE

da Vincenzo Rocchino, Genova

Se possedere tre reti televisive raccontare balle, come la soluzione del cancro in tre anni, o la riduzione della disoccupazione - mentre imprese piccole e grandi chiudono - non prendiamoci in giro, il possesso di mezzi televisivi di uno dei contendenti, fornisce a costui, possibilità di influenza enormi, incompatibili con le regole del sistema democratico. . Fino a quando non si risolverà il conflitto Berlusconi, vincere, per la sinistra, sarà solo più il controllo delle tre reti del servizio pubblico più una miriade di testate giornalistiche non influenza il voto di chi è informato esclusivamente dalla tv, significa capire poco o nulla; il manipolatore di questi strumenti possiede, per di più, una sfacciata disposizione a utopia.

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

IL PEGGIO E' APPENA INIZIATO

da Claudio Andreano, Alessandria

Indubbiamente la delusione c'è. Certo non si sperava di capovolgere una situazione in solo un mese, però qualcosa di più ci poteva stare.
Però i commenti di vittoria mi lasciano di stucco. Certo, rispetto solo a gennaio il risultato è stato eccellente (a gennaio eravamo 11-2 per il centro destra), ma in questi due mesi ha fatto e disfatto il PDL, e Silvio in particolare. Gli scandali recenti, le sortite contro la magistratura, la chiusura dei talk, l'occupazione di tutte le TV la settimana scorsa.
Qualcuno ricorda qualcosa detta da un leader di sinistra? E adesso non un autocritica. Ma il ricambio dov'è? E non solo ricambio di uomini, ma anche ricambio di idee. Nelle scuole sempre più ragazzi (elettori di domani) sono leghisti. L'onda lunga deve ancora arrivare.

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

SONO UN PO' NERVOSO

da Alessandro Ceratti

Sarà che, visto il momento, sono un po' nervoso, ma quando leggo interventi come quelli di Rocchino o della Porta Raffo mi viene una voglia di mandarli a quel paese...Ma mi trattengo. Non posso trattenermi però dal dire che i fatti dimostrano che l'esperienza del PD è fallimentare e defunta. *Claudio si domanda "che cosa avrebbe dovuto fare di più il premier per convincere gli italiani che era il caso di smettere di voltarlo" Io dico, che cosa deve succedere di più perché i capi del PD si convincano che è il tempo di chiudere baracca e burattini. Non posso che accodarmi all'opinione di Vendola quando afferma (lui che ha vinto) "Sciogliersi tutti e ripartire".

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

MAZZATA

da Dan Galvano, Basilea

Speravo davvero di sbagliarmi, ma mi sa che c'avevo azzeccato.

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

ANALISI DEL VOTO

da Massimo Pescatori, Roma

La maggioranza degli italiani non naviga su Internet, segue il tg1, tg2 o tg5, non legge i giornali, vive in paese, non lavora in uffici dotati di computer, non si confronta con colleghi ed amici su temi politici, non conosce la vicenda MIlioni, non ha mai letto le intercettazioni, non sa chi siano Mills, Mangano, Tarantini, Salvatore Sciascia. Chi ha vissuto di televisione e di pubblicità sa che la maggioranza degli italiani decide in base a ciò che sente dal tg1 e tg5 e sa che bisogna usare argomenti semplici (amore contro odio, paladini e gladiatori delle libertà contro le forze del male) anche a costo di apparire ridicolo nei confronti di quella minoranza che si ostina a non rendersi conto di come sia il paese reale e che si risveglia incredula il giorno dopo le elezioni.

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

EMMA EMMA EMMA

da Alfredo Cascone

EMMA EMMA EMMA……………. LA POLVERINI CHE CANTA BATTISTI……..Hai tirato la volata alla tua candidata in maniera spudorata, fregandotene del fatto che tra i tuoi ascoltatori ci potesse essere anche qualcuno che non la pensa come te. Dovresti avere più rispetto per gli altri. Adesso abbi l’umiltà di dire chiaramente che la tua candidata, per la quale ti sei speso tanto, ha perso malamente, essendo stata incapace di vincere senza che ci fosse la lista PDL.

 

RIFERIMENTO 30/3/2010

PER LINO DA OSTIA

da Paolo Beretta

Lino, dica alla sua amica calabrese che in Lombardia comanda il centrodestra da lustri. Le dica anche di venire qui e provare a farsi dare le medicine gratis. Se poi ci riesce (ma non credo), spieghi anche a me come ha fatto, ché mi farebbe comodo.

 

RIFERIMENTO 31/3/2010

SCONFITTA? QUALE SCONFITTA?

da Santi Urso

Non so voi, ma io non sono uno sconfitto, io sono un diversamente vittorioso. E sono felice di vivere questa meravigliosa fiaba in cui c'è un grillo perdente. E siccome, data l'età, è certo che morirò berlusconiano (dio bonino, sempre meglio che vendolare l'anima al diavolo!), mi consenta di bearmi nella contemplazione dell'ombelico (di Tyra Banks, ancora insuperato)

 

RIFERIMENTO 31/3/2010

CAZZO CHE BOTTA

da Luca Benigni

Eppure qui in questa cazzo di regione Lazio abbiamo anche lavorato bene. Noi dell'Ufficio stampa ce l'abbiamo messa tutta nonostante Marrazzo. Prima lo abbiamo sostenuto , poi abbiamo sostenuto e dato il nostro apporto a Montino, poi siamo andati a fianco della Bonino. Cercavamo di salvare il nostro posto di lavoro, si dirà , ed è vero, ma sopratutto l'idea che avessimo fatto un buon lavoro nonostante la classe politica . Infatti si poteva fare molto di piu. Il fatto , caro Sabelli , è che il popolo di sinistra aveva gia deciso di perdere. Il dato singolare di tutti i sondaggi infatti era questo: alla domanda chi pensate che vincera le regionali, la maggioranza rispondeva la destra, nelle intenziioni di voto pero il dato era esattamente il contrario. In questi anni è come se si fosse inucleato nel nostor Dna la convinzione della sconfitta come destino ineluttabile. E' come se una squadtra di calcio scendesse in campo già convinta di perdere. Cosi è il popolo dela sinistra oggi,.E la storia dei suoi dirigenti segue questo sentire diffuso, ne è l'espressione. L'unica capacità reattiva è uccidere i capi. Io a quest'andazzo sarei dell'idea di metterci uno stop. Ho sentito Vendola in qualche comizio per radio, Fa sognare. Ma basterà per togliere dal Dna della sinistra l'accesso prodotto dal virus della sconfitta oggi e sempre? Spero di si, anche se non risuciamo a seguire nemmeno la piccola donna sola contro tutti (vescovi, Pdl, forze economiche" vuol dire che il nostro popolo , al di la dei dirigenti, è quasi morto. Vendola è una fiammella diamogli ossigeno per bruiciare meglio e proteggiamola dai venti della sconfitta. Cosi magari vendichiamo anche la piccola donna sabauda.

 

RIFERIMENTO 31/3/2010

ANTIPATICI CONFRONTI

da Paolo Cape’, Milano

Sostiene Bersani che le elezioni sono andate bene. Che c’è stata una inversione di tendenza. Poi leggo i numeri. E vedo che il PD ha preso il 26,10%. Esattamente come alle Europee del 2009. Ricordo che il PD a guida Veltroni, alle politiche del 2008, con affluenza alle urne molto più alta, ha preso il 33,2%. Ma nel 2008 tutti spararono su Veltroni fino a costringerlo a dimettersi. Direi, a occhio, che il PD a guida Veltroni piaceva di più agli elettori, rispetto a quello attuale.

 

RIFERIMENTO 31/3/2010

POVERA ITALIA

da Carla Bergamo, S. Paulo

Queste elezioni sono state l'apoteosi dell'Italia come non-nazione. Il comunicatore dalla bassa statura (in tutti i sensi) ha ridotto il paese, agli occhi dei distanti per lo meno, a un enorme reality show. Un Grande Fratello insieme a X-Factor (si chiama così?). Un circo mediatico indecoroso che ha dato una dura botta alla dignità di quasi 50 per cento di Italiani. È tragico, non c'è niente di comico.

 

RIFERIMENTO 31/3/2010

IO COSI' GRIGIA NON LA VEDO

da Paolo Beretta

Se vogliamo vedere il risultato non avrebbe dovuto stupire più di tanto. In Lazio il centrosinistra ha fatto una figura peggiore del centrodestra con la storia delle liste, attaccandosi ai cavilli per ottenere un vantaggio che poi non si è realizzato, visto che gli elettori sono più svegli dei partiti. In Piemonte la Bresso deve ringraziare Grillo e compagnia, visto lo scarto minimo (9300 voti). Non dimentichiamoci, infatti, che le precedenti regionali erano del 2005, e che l'anno successivo il centrosinistra andò al governo con Prodi: ben altri tempi. Se l'andazzo era quello delle ultime elezioni (le europee del 2009), con la coppia PdL-Lega che stava al 45,5%, finiva altro che 7-6.

 

RIFERIMENTO 31/3/2010

ANALISI DEL VOTO/2

da Dan Galvano, Basilea

E' vero che la maggior parte degli elettori non legge i internet, blog, giornali (uno al massimo, e sempre lo stesso) ma solo tg1, tg2 ecc. Ma per favore smettiamola di pensare che la gente è rincoglionita se non vota il PD. Nella mia Puglia hanno votato per la 2a volta un gay comunista. Come la mettiamo? E gli strumenti dei pugliesi sono gli stessi dei veneti e dei lombardi. Candidati credibili. E' l'unica arma che puo' vincere il berlusconismo.

 

RIFERIMENTO 31/3/2010

QUANTE TV HA LA LEGA

da Armando Gasparini, Veneto Alto

...ma possibile che qualche saputello non riesca a leggere i numeri? Legga Gian Antonio Stella (non a caso vicentino) oggi sul Corriere..."I numeri, anche al di là della vittoria di Roberto Cota su Mercedes Bresso, non meno clamorosa, dicono che il Carroccio raddoppia in Piemonte passando dall'otto e mezzo al 16%, raddoppia in Lombardia salendo dal 15 a oltre il 27%, raddoppia in Liguria inerpicandosi al 10%, sfonda in Emilia-Romagna triplicando dal 5 scarso a quasi il 14%, penetra nelle Marche e in Toscana superando il 6%, si incunea in Umbria dove arriva ad avere un peso superiore all’Udc. Per non dire, appunto, del trionfo nel Veneto." Ma si sa...la Lega ha dieci TV, cento giornali, mille giornalisti prezzolati al suo servizio...

 

RIFERIMENTO 31/3/2010

CASPITA,CHE BOTTA!

da Alberto Oldrini

Avevo volantinato per il PD,avevo cercato,con amici e conoscenti,di far notare quanto la Lega nord basi il successo sulla paura verso gli extracomunitari,ero convinto che i comportamenti di Berlusconi allontanassero voti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Tra l'altro,risiedendo in Lombardia avrò anche la sfortuna di avere al Governo della Regione Renzo Bossi e l'igienista dentale del ns. Primo Ministro.
Dai,forza,rimettiamoci a lavorare.

 

RIFERIMENTO 31/3/2010

UNA CAMOMILLA PER CERATTI

da Vincenzo Rocchino, Genova

Apprendo che i miei post rendono nervoso Ceratti. La cosa mi sconvolge un pò; fortunatamente però, pare che nessun altro blogger ne sia rimasto colpito. Confesso che non sapevo del loro malefico effetto. Caro Claudio, ti prego, fai sapere al nostro amico che una buona camomilla può fare miracoli.

 

RIFERIMENTO 7/4/2010

MI SAREBBE PIACIUTO...UNA VOLTA TANTO...

da Paolo Beretta

Per carità, giuste le critiche a chi ha perso ed il plauso a chi ha vinto. A monte di tutto questo disquisire, però, mi sarebbe piaciuto, una volta
tanto, vedere un confronto leale, dove sia una parte che l'altra hanno uguali spazi di informazione e possibilità di confrontarsi direttamente,
senza giornalisti costretti a trasmettere su web o satellite perché mamma RAI li oscura o presidenti del consiglio che esternano perfino ad Uno
Mattina senza il minimo contraddittorio. Lo so, speranza vana, ma quando uno dei due contendenti ha pagato arbitro e guardalinee prima ancora che la gara cominci, si è già fortunati a finire 7 a 6.

 

RIFERIMENTO 7/4/2010

LA ROAD MAP DEL PREMIER

da Claudio Urbani, Roma

Dopo le faticose , ma vittoriose, elezioni regionale, il premier può finalmente dedicarsi ai seri proplemi del Paese, come lui ha dichiarato oggi: intercettazioni, divisione delle carriere dei magistrati, nuove regole per l'elezione del CSM... disoccupazione, inflazione, diminuzione degli acquisti almentarie e altre baggianate del genere, fomentate dalla solita sinistra catastrofistica possono aspettare, sempre se è vero che esistono. Ma guai a chiamarlo nanetto il - si fa per dire - premier che guida questa sempre più disatsrata Italia.

 

RIFERIMENTO 7/4/2010

L'ITALIA È UN REALITY SHOW

da Carla Bergamo, S. Paulo

Più che elezioni, sono sembrate proprio le votazioni a uno di questi orribili show che vanno di moda ultimamente, quelle dove si lavano i panni sporchi davanti alle telecamere e di tutto di più. Un'immagine squallida, com'è inevitabilmente squallida questa sinistra eterogenea e polverizzata. Si, Vendola ha stupito pure me, a Un giorno da pecora, non credevo alle mie orecchie mentre parlava; non solo fa sognare, ma è un sognatore che cerca di rendere i suoi sogni realtá. Niki, facce sogná pure a noantri!

 

RIFERIMENTO 7/4/2010

RIDUZIONE COMUNISTA

da Massimo Mai

Mi permetto di proporre al presidente della regione Piemonte, sig Cota , noto anticomunista, di far si che negli ospedali della sua regione non sia più utilizzata la tecnica di riduzione delle fratture nota col nome di "Ilizarov" essendo stato l'inventore della stessa un medico russo e quindi certamente un pericoloso comunista.

 

 

APRILE 2010

 

  1.  13/4/2010

 

BONANNI, LASCIA PERDERE, MI DIFENDO DA SOLO!...

da Vittorio Grondona - Bologna

I cinquemila imprenditori riuniti a Parma hanno dedicato un “lunghissimo” applauso al discorso del segretario cisl Raffaele Bonanni… Sinceramente non ci capisco più nulla… Che se ne fanno i lavoratori ed i cassaintegrati di un Bonanni che va a braccetto con confindustria? Boh?... Secondo me non è una buona tattica essere comprensivi coi forti per vincere le battaglie dei più deboli.

 

  1. 24/4/2010

 

LA MOSSA DI FINI

da Vittorio Grondona -Bologna

Monica Setta, la giornalista il cui sorriso è automaticamente collegato all'inquadratura della telecamera, a "Il fatto del giorno" continua il suo tam tam esclusivamente pro sultano. Il risultato è sempre lo stesso: gioia ed onore al beato Silvio che c'è... Ieri, per esempio Fini ha perso su tutta la linea. Ai cortigiani del Cavaliere non è andata proprio giù che qualcuno all'interno del suo partito dell'amore abbia avuto il coraggio di alzare la cresta. Io personalmente non condivido praticamente nulla dei noti pensieri del Presidente della Camera, la cui politica si trova ad anni luce di distanza dalla mia, ma ho apprezzato il suo ardire, peraltro non certamente facile in questi tempi di “grande fratello” e di "pupa e secchione". La figura dei "cioccolatai" l'hanno invece fatta scandalosamente alcuni dei suoi ex "presunti" amici camerati.

 

RIFERIMENTO 23/4/2010

FINI HA PECCATO PER LESA MAESTA’

da Vincenzo Rocchino, Genova

Con appena un decennio di ritardo, Gianfranco ci ha provato; è finita a schifio naturalmente, ma i tempi erano maturi e la cosa era nell'aria. Purtroppo nel decennio di latitanza gli ha concesso tutto, ma proprio tutto, persino il suo stesso partito del quale fino al giorno prima della fusione, era il capo assoluto. Probabilmente non si aspettava il tradimento sfacciato e generalizzato dei suoi colonnelli. Adesso và alla guerra senza truppe e col rimpianto di avere contribuito a fornirgli un’arma micidiale, quale l’attuale legge elettorale. Per una nuova destra “Liberale” siamo all’anno zero. Aspettiamo: qualcosa succederà.

 

RIFERIMENTO 23/4/2010

I SOLDI PER IL SUD

da Antonio Giordano - Napoli

Nel dibattito alla Direzione Nazionale del PdL non mi è sfuggito l'intervento del ministro Scajola che, rivolgendosi a Fini, ha detto che è vero che sono state sottratte al sud molte risorse, ma che queste sono servite per l'emergenza "educazione", integrare la "cassa integrazione", il terremoto dell'Aquila, i rifiuti di Napoli.
A parte che la Campania ha un debito di 2 mld per i rifiuti che non si sa ancora a chi far pagare (ma pare che debbano essere i suoi cittadini), mi sorprende che una cosa così grave venga detta pubblicamente mentre il Bossi e seguaci, spudoratamente sostengono che sono loro a cibare il sud.

 

RIFERIMENTO 23/4/2010

REGOLAMENTI DI CONTI.

da Massimiliano De Simone

Oggi Berlusconi ha detto a Fini quello che Prodi avrebbe dovuto dire a Bertinotti, quando, nel 2006 – 2008, l’allora Presidente della Camera si compiaceva di bacchettare a ogni piè sospinto l’azione del Governo che aveva sostenuto e appoggiato. P.S.: avete notato che, di fianco a Fini, era seduto Dini? Dini!

 

RIFERIMENTO 23/4/2010

FINI GIUSTIFICA I MEZZI

da Muin Masri

Sarà l’età o sarà l‘effetto delle cenere del vulcano dal nome impronunciabile, ma oggi vedo nero e, mi sento in dovere di chiedere scusa a Fini. Anni fa, ad un comizio di AN ad Aosta, c’era lui che parlava dal palco e attorno c’era un sacco di giovani esaltati. Così, lì per lì, senza un motivo apparente, protetto dalla lontananza o per stupire la mia ragazza, lo feci il gesto del dito medio e lui non si scompose, anzi, continuò a parlare di politica come se niente fosse. Sarà l’età o sarà l’effetto del funerale silenzioso del PD, ma oggi vedo nero e, potrei votare per Fini. Fatemi pure il gesto del dito medio, tanto, peggio di così… impossibile.

 

RIFERIMENTO 24/4/2010

POSTULATO DI LA RUSSA

da Piergiuliano "Piero" Pusceddu, Cagliari

Si ha molto più potere da caporale che da colonnello.

 

RIFERIMENTO 24/4/2010

DESTINO CINICO E BARO

da Massimo Mai

Che tristezza impegnarsi per salvare l'Italia dai comunisti e finire tradito da uno che faceva il saluto romano fino a pochi anni fa.

 

RIFERIMENTO 24/4/2010

ARIA RAREFATTA

da Claudio Urbani, Roma

In alto Veneto se i prblemi sono le scazzottate post partita di calcio, attribuite a normali sfottò siamo proprio messi male. Mi preoccuperei di più delle "baruffe chiozzotte" fra un nanetto convinto di essere il più grande statista di sempre e lo svegliarsi, era ora, di un politico di professione che ha giustamente capito che chi possiede ilconsensodi solo il 12% del Paese, non può comandare come vuole e gli pare plagiando semplicemente un patetico a cui interessasolo il potere. Tutto ormai è paralizzato, neanche le giunte di centrdestra riescono a costituirsi e governare, tanto dei problemi dei cittadini chi se frega.

 

RIFERIMENTO 24/4/2010

MORBO SEGRETO

da Giorgio Goldoni

E' triste, ma un morbo segreto accomuna Fini al suo vecchio capo spirituale, Benito Mussolini: entrambi partono bene, fanno più cose buone che cattive, ma poi sono accomunati da un senile declino, il Mussolini delle leggi razziali e dell'alleanza con il nazismo, il Fini della via "alternativa", dell'antiberlusconismo, del  sotterraneo remare contro. L'elettore medio chiederà conto a Fini del suo assurdo comportamento e farà giustizia.

 

 

MAGGIO 2010

 

  1. 1/5/2010

 

LA VIA DEGLI ASINI

da Vittorio Grondona -Bologna


In allegato la foto della via degli asini di Brisighella (RA)

 

 

 

  1.  2/5/2010

 

ANCHE IL GALLO C’E’ RIMASTO MALE

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Questa volta il gallo non è riuscito a cantare per la tersa volta in attesa del tradimento. Anzi, non ha nemmeno finito di urlare il primo chicchiricchì che i camerati postfascisti e neofascisti hanno rinnegato il loro capo storico. E’ il potere dello scranno, bellezza!… In questo clima politico e sociale della “tasca mia fatti capanna” non capisco poi la meraviglia, probabilmente dettata dalla sua personale sensibilità umana verso la pietà ed il perdono, manifestata da Stefania Craxi nei confronti dell’oltraggio al cadavere di Benito Mussolini.

 

 

RIFERIMENTO 1/5/2010

MA NON HANNO VERGOGNA?

da Massimo Mai

 

“Trascorso il 65esimo anniversario della Liberazione, non vi è stato nessuno, nel panorama politico e istituzionale della nazione, ad aver avuto il coraggio politico e l’onestà intellettuale di compiere un gesto simbolico e importante volto a restituire agli italiani la verità della loro storia: recarsi a piazzale Loreto per un atto di cancellazione dell’atroce oltraggio inflitto al cadavere di Benito Mussolini”. Stefania Craxi.
I postfascisti sono al governo, e nelle giunte locali anche alleati con neofascisti. Ma questo non basta, è necessario riabilitare tutti, riscrivere tutto. Ma un pochino di vergogna ce l’hanno?

 

  1. 2/5/2010

 

ECONOMIA STILE AVVOCATA

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Ottima l’idea dell’avvocata Lina Arena. Buttiamo a mare la nostra professionalità e cambiamo lavoro. La politica ovviamente è esclusa, quella che stanno facendo i nostri governanti la farebbe senza problemi anche Pinocchio. Cara avvocata, quando la vedremo vendere carciofi ai mercatini rionali?

 

RIFERIMENTO 1/5/2010

ECONOMIA: OBBLIGO DI RIPETERE IL PASSATO?

dall’avv. Lina Arena

 

Lo stato di crisi della FIAT a Termini Imerese e le laceranti proposte dei lavoratori di proseguire nella filiera dell’auto, mi ha indotto a riflettere sulla stolta determinazione di non cambiare mai lavoro e di perpetuare la strada intrapresa dal padre. Perchè tanta testardaggine quando abbiamo finalmente i cervelli, le occasioni ed anche la possibilità di fare soldi con altri indirizzi produttivi? Perchè non trasformare Termini Imerese in una Bollyhood siciliana? La sinistra si oppone? Buttiamola a mare. E’ vecchia e decrepita. Non serve a nulla se non a piangere sul latte versato.

 

  1. 3/5/2010

 

SCURDAMMOCE ‘O PASSATO?… MAI!…

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Fermo restando che sono sostanzialmente d’accordo con le argomentazioni espresse dal signor Massimo Mai in merito ai vari insolenti tentativi delle destre di cambiare a loro favore la triste storia fascista, voglio precisare che nel mio intervento mi sono riferito al virgolettato attribuito nel suo post a Stefania Craxi. In sostanza voglio dire che l’obbrobrio, più o meno accentuato, rappresentato dall’oltraggio ad un cadavere è da attribuire solo ai vari tipi di sensibilità umana. Io, per esempio, non oltraggerei mai un cadavere. Inoltre, la mia premessa riferita al tradimento dell’idea post fascista, sempre professata nei modi e nella propaganda dai politici che ultimamente hanno rinnegato perfino Fini, significa che quei politici si potrebbero interessare del cadavere del duce solo se ne potessero trarre profitto di potere. Parafrasando l’inizio del ritornello della canzone “Giudizio Universale” di Samuele Bersani, “potrei, ma non voglio” dilungarmi oltre…

 

RIFERIMENTO 3/5/2010

DI COSA PARLIAMO QUANDO DICIAMO SENSIBILITA’

da Massimo Mai

 

Sensibilità umana personale verso l’oltraggio al corpo del duce? Di cosa parla, caro Grondona? A me sembra un altro strumentale tassello alla continua riscrittura della storia di questo Paese, che si affianca alle recenti dichiarazioni di La Russa sugli “eroi” della Decima Mas, i repubblichini considerati patrioti, al contrario dei partigiani. Siamo un Paese che non ricorda cosa è successo l’altro ieri, figuriamoci sesanta anni fa. Con la scusa di una pacificazione che è sempre stata presente si è ormai diffusa l’idea che in fondo non c’era differenza tra fascisti e partigiani.

 

  1.  6/5/2010

 

PIAZZALE XXXXX / 2

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Non so se le osservazioni di Alessandro Ceratti rispecchino esattamente la realtà di piazzale Loreto. Io comunque non sono d’accordo. L’odio vendicativo, lo so, porta quasi sempre ad un’esagerazione, ma arrivare ad oltraggiare un cadavere è un segno di irriverente ignoranza umana. All’epoca non c’era il telefonino, ma c’era la radio… Infine dovrebbe essere un normale segno di civiltà indignarsi sempre contro ogni condanna a morte. “Rapida ed indolore”… Che significa? Sempre si tratta di una vendetta cruenta di uno stato che armando legalmente il boia si pone di fatto allo stesso livello del condannato.

 

Da ora in poi, i riferimenti diretti a “lui”, di qualsiasi tipo, sono sostituiti dalle xxx. Vediamo se così riusciamo a imbrogliare i google ads, qui a destra.

 

RIFERIMENTO 4/5/2010

PIAZZALE XXXXX

da Alessandro Ceratti

 

La riprovazione che si esprime di solito a proposito dell’episodio del Duce a piazzale Loreto secondo me è molto semplicemente un anacronismo. Parliamo e valutiamo ora secondo dei criteri che all’epoca non esistevano e non potevano essere concepiti. Sarebbe come indignarsi per l’inaudita violenza di un’esecuzione tramite ghigliottina quando invece essa era esattamente l’esatto contrario, e cioè la più rapida ed indolore delle condanne a morte. Così ora l’esposizione dei corpi del Duce e di altri gerarchi ci appare un gratuito oltraggio mentre in realtà non era che il modo per diffondere una notizia in un epoca in cui non c’erano né internet né telefonini.
Una notizia che era importante che molte persone potessero confermare in qualità di testimoni oculari. Anche averli appesi per i piedi (che sembra un affronto) è stato in realtà un atto di rispetto. Se avessero dovuto tenerli dritti di fatto avrebbero dovuto impiccare dei morti, e non hanno voluto farlo. Inoltre sollevarli è servito anche (e forse è stato fatto principalmente) a sottrarre i corpi alle aggressioni di quelli che, più vicini, potevano colpirli mentre la folla enorme, che riempiva piazzale Loreto ovviamente non poteva partecipare a nessun oltraggio. So queste cose perché me le ha raccontate mio padre, che c’era.

 

RIFERIMENTO 6/5/2010

ANCORA SULLA FINE DEL CAPOCCIONE

da Massimo Mai

 

Certo che oltraggiare un cadavere va contro ogni senso minimo di umanità, certo che sono contro la pena di morte, in ogni sua possibile forma e per qualsiasi motivazione. Ma io scrivo da una comoda sedia , il mio è puro esercizio dialettico. Non sono poi così sicuro che dopo anni di violenze subite sarei così granitico nelle mie convinzioni. Mio nonno, i miei zii insieme ad un altra decina di persone sono morti trucidati, disarmati, il 28 aprile 1945 in un imboscata da parte dei “gloriosi” militi della Tagliamento che avendo ormai perso tutto non avevano perso l’abitudine di ammazzare per il gusto di farlo.
Quel giorno distrussero buona parte delle famiglie di un paese di montagna, che non aveva altro che se stesso. Non sono proprio così certo che se fossi stato presente a vedere gente che dopo essere scampata alla ritirata di Russia veniva uccisa perchè non abbastanza fascista da stare con i repubblichini avrei mantenuto le mie convinzioni.

 

  1. 6/5/2010

 

LA VENDETTA DELL’IMPRENDITORE DISONESTO

da Vittorio Grondona – Bologna

 

E’ noto ormai a tutti che alcuni imprenditori di scarsa capacità operativa, per aprirsi una comoda strada privilegiata di aggiudicazione facile di appalti pubblici, tentino ogni volta di evitare l’equità delle gare facendo valere alcune potenti compiacenti conoscenze… Piccoli favori, doni apparentemente innocenti oppure di pregio, come potrebbe essere addirittura un appartamento quando il fine importante ne potrebbe giustificare la pena, fanno parte della loro strategia. Alcuni poi, come quelli che esultano delle disgrazie altrui pregustando ricchi affari, sono palesemente senza scrupoli e quando cadono in disgrazia non esitano a trascinare nel baratro con loro tutti coloro dai quali pretendevano protezione incondizionata. Un bravo politico dovrebbe naturalmente evitare di correre questo rischio.

 

RIFERIMENTO 3/5/2010

GLI PSICHIATRI

da Bruno Stucchi

 

Il parere degli psichiatri in politica e’ utile tanto quanto una scala a pioli in barca a vela.

 

RIFERIMENTO 6/5/2010

“LA MIA CASA PAGATA DA ALTRI”

da Piergiuliano “Piero” Pusceddu, Cagliari

 

L’appartamento sospeso
(i Napoletani capiranno).

 

RIFERIMENTO 6/5/2010

A ME NON E’ MAI SUCCESSO; E A TE ?

da Vincenzo Rocchino, Genova

 

Magari ci fosse qualche buontempone che, senza farmelo sapere, pagasse l’acquisto di una casa in mio nome per farmi un dispetto. A qualcuno, non mi crederai, é successo veramente! Tu cosa ne pensi ?

 

RIFERIMENTO 6/5/2010

L’APPARTAMENTO SOSPESO…

da Claudio Urbani, Roma

 

Anche i napoletani, e non. hanno da tempo capito che ” il caffé sospeso”, in questi tempi, potrebbe essere un equivoco pericoloso…
P.S. Stucchi, dopo una bella nuotata in mare, come risali a bordo senza una bella marinara scala a pioli?

 

RIFERIMENTO 6/5/2010

CARO MINISTRO, NON SI DIMETTA

di Alessandro Robecchi (grazie a Silvia Palombi)

 

Egregio ministro Scajola,
forse la stupirò: io non chiedo le sue dimissioni, e nemmeno chiedo che lei vada in Parlamento a discolparsi. Anzi, le chiedo il contrario, non ci vada. Lo spettacolo di Lei che balbetta la Sua versione davanti a pochi oppositori mogi che leggono il giornale, almeno quello, me lo risparmi. E mi risparmi (sono sicuro che lo farà) un gesto clamoroso come le dimissioni: le diede già una volta, e il Suo potere è rinato più forte di prima. Quel che vorrei comunicarLe anzi è il messaggio di tener duro, di resistere. Ministro Scajola, resti al suo posto.
Con la sua casa di 180 metri quadri vista Colosseo che sostiene di aver pagato un terzo del prezzo di mercato, la sua presenza in questo governo del fare non è soltanto giusta, ma necessaria, direi addirittura didattica, esemplare. Per parafrasare certi western e certi film di spionaggio, caro ministro, Lei ci serve vivo, al suo posto, ben visibile.
L’ottanta per cento degli italiani ha una casa in proprietà. Sa cosa vuol dire andare dal notaio, versare assegni, firmare un rogito. La proprietà di quelle case è stata strappata con i denti a forza di sacrifici, e mutui, e tassi esosi, e banche bastarde, e aiuti delle famiglie che hanno messo da parte due soldi quando Voi non c’eravate ancora. Gli italiani saranno anche smemorati e ipnotizzati dalla propaganda del Suo Capo, ma sanno che quella casa lì, sua o della sua figliola, non so bene, non la paga 610.000 euro nemmeno la Madonna di Medjugorje, che il mercato sarà scemo – io ne sono certo – ma non così scemo. Resti al suo posto, ministro. Lei è l’emblema vivente di quanto sa osare l’inosabile questa cricca che ci governa, fitta di favori, di scorciatoie, di furbizie private, di trucchi contabili, di soldi facili.
Lei è prezioso ministro. E ancor più prezioso è quando piagnucola sull’attacco alla Sua famiglia. La famiglia, il grande valore della destra italiana. La famiglia, bene morale supremo a cui intestare appartamenti, patrimonio di affetti per cui chiedere compiacenze, raccomandazioni, piazzamenti di favore, assunzioni, prebende, candidature, contratti.
Dietro le Vostre famiglie, signor ministro, ci sono le nostre famiglie, che trovano i posti migliori – che magari meriterebbero per merito – sempre occupati, perché le Vostre illustri casate sono arrivate prima, col lampeggiante e la corsia preferenziale. Mai che si trovi qualcuno di Voialtri, ministro, il cui figliuolo fa il manovale nel nord-est, o il precario stagionale, o la sciampista alla Magliana. La vostra rete di potere – dico vostra perché in questi giorni Lei ne è l’emblema – è questo mix medievale di privilegi e sprezzo del popolo, parola con cui vergognosamente Vi baloccate.
La figlia di Scajola, i figli di Berlusconi, il figlio di Bossi, il genero di Letta, il pargolo di Pinco, la moglie di Pallino, quell’altro che vuol fare l’attore, i cognati con appalto al seguito, le nuore prestanome: il vostro amore per la famiglia è questo, signor ministro. Tanto che assistiamo in questi giorni sui giornali della destra a un fitto rimproverarsi contratti (pubblici) per mogli e suocere, tutto all’ombra del più grande conflitto d’interessi che il mondo ricordi. Il pubblico ignaro scambia questo clima da basso impero per un effetto collaterale della Vostra politica, ma si sbaglia: esso è la vostra politica, pura e semplice. Resti al suo posto, ministro Scajola. Lei ci serve per parlare con i nostri amici francesi, inglesi, tedeschi, americani (ne abbiamo, sa?) per spiegare cosa siamo diventati quaggiù. Ci è prezioso per raccontare anche ai vostri entusiasti elettori chi hanno votato veramente. Continui, la prego, a dire di aver comprato 180 metri quadri con vista sul Colosseo a 610.000 euro. Qui non si reclama la giustizia, non si chiamano i carabinieri, non si chiede aiuto alla magistratura, non si fa appello al buon senso, al buon gusto o all’onestà. Tenga duro ministro, non molli. Siamo un po’ confusi tutti, i concetti astratti non ci piacciono più, ci piacciono invece gli esempi concreti. Ogni volta che penseremo a come è immobile, bloccato, arretrato e triste questo Paese penseremo al Suo salotto, al Suo condominio signorile, ai Suoi infissi di pregio acquistati al prezzo di un trilocale marcio in periferia. E’ bello che lo spessore morale di una classe dirigente abbia una faccia, e questa volta – perdoni – è la Sua.
Cordialmente.

 

RIFERIMENTO 6/5/2010

CU FU?

da Andrea Vanacore

 

Cu fu? A pagar l’immobile
dato al notar papiro,
privi di indugi e remore
versato a stretto giro
così riscosso, il rogito
sul piano terra sta,
aiuto pensando all’util
opra dell’uom statale;
né si sa quando una simile
forma di gran pitale
le sue repenti vanvere
a reimpestar verrà.

 

RIFERIMENTO 6/5/2010

SCAJOLATTANDO

da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme

 

Rogito ergo sum!

 

  1. 9/5/2010

 

IL FATTO DEL GIORNO… FATTO PREMEDITATO

da Vittorio Grondona – Bologna

 

(…) Si tratta della trasmissione televisiva condotta dalla giornalista Monica Setta “Il fatto del giorno”. (…) Dopo le intemperanze di D’Alema a Ballarò, provocate dal politico Sallusti, ardito alfiere del Cavaliere che si traveste da giornalista provocatore ogni volta che appare in Tv, quindi almeno tre volte al giorno, la simpatica loquace presentatrice ripropone quell’avvenimento, a stile “blob”, (…) più volte nella stessa trasmissione. (…) solo gli ospiti di lega/destra possono commentare (…) Alla sinistra non resta che tacere, (…) La signora Lory Del Santo, ospite ormai fissa della trasmissione, è la testimone chiave a favore (…) Pare (…) che il ministro Scajola l’abbia personalmente contattata per riferirle in confidenza, guarda caso, che aveva acquistato l’appartamento vista Colosseo ad un prezzo incredibilmente vantaggioso… Fortuna premeditata e preconfezionata per il grande colpo del secolo?

 

Caratteri 1.841 compresi gli spazi… Accidenti!

 

Erano 1.841, così invece sono 881, compresi gli spazi. E il senso è intatto. Ma non è che posso fare questo lavoro per ogni post che scrivete. Dovete farlo voi, come sempre. Non vi allargate perché c’è il nuovo blog: le articolesse restano vietate.

 

RIFERIMENTO 6/5/2010

GRAZIE SALLUSTI!

da Walter Vanini, Carona (Bergamo)

 

E’ talmente antipatico da far apparire il suo collega Belpietro un simpatico compagnone e talmente sgradevole che al confronto l’intrattabile Feltri sembra una piacevole persona. E’ Alessandro Sallusti, vicedirettore del Giornale e recente prezzemolino dei salotti politici televisivi. Sarebbe un giornalista, ma è talmente devoto al suo editore che i suoi interventi sono indistinguibili da quelli di un qualsiasi Capezzone. L’altra sera a Ballarò, è stato mandato “a farsi fottere” dal per solito compassato D’Alema. Almeno un merito gli va quindi riconosciuto: è riuscito nella titanica impresa di far dire finalmente a D’Alema qualcosa di sinistra.

 

RIFERIMENTO 9/5/2010

MAXIMINO: BARCA GROSSA, AFFITTO FINO

da Armando Gasparini, Veneto Alto

 

Ma perchè non si riesce a capire che se uno paga una canone d’affito o compra casa da un Ente Pubblico a condizioni ridicole…la differenza sul prezzo di mercato, la paghiamo io, tu, lui e tutti quelli che per tren’anni han pagato la Gescal? Col risultato che quando ne avessi bisogno, ti rispondono cortesemente: prenti il numerino, mettiti in coda e aspetta che la fila è lunga, lunga, lunga…lunga! Scusate, ma non è rubare pure questo? e se uno te lo fa osservare, tu che dici di tutelare i lavoratori, lo mandi a farsi fottere?

Hai assolutamente ragione. L’importante è non confondere i due episodi che hanno valenze etiche e politiche completamente diverse. (csf)

 

RIFERIMENTO 11/5/2010

CASO D’ALEMA E TV

da Alberto Arienti

 

Oltre dall’ineffabile Monica Setta (e sappiamo di quale setta sia), se ne è parlato anche da Paragone, con Feltri e Mentana (in nome della parac-condicio). La gemma è uscita dalla bocca di Feltri che ha detto che non capiva perchè lui era definito servo di Berlusconi e D’Alema no, visto che Max ha scritto libri per la Mondadori e quindi ha preso anche lui dei soldi da Silvio. Al suo fianco Mentana era impassibile, neanche un ghigno…

 

RIFERIMENTO 15/5/2010

CASE POPOLARI /2

da Armando Gasparini, Veneto Alto

 

Il signor Grondona mi deve spiegare, (in base all’iter severo delle graduatorie per essere assegnate,) come fa ad aggiudicarsi una casa “un signore” più volte ministro, con barchetta da 2/3 milioni di euro…tutto qui!

 

  1. 11/5/2010

 

CASE POPOLARI

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Forse al signor Gasparini è sfuggito il fatto che le case popolari, gestite dallo stato o da altri enti, messe a concorso subiscono l’iter severo delle graduatorie per essere assegnate a delle condizioni ben precise. Qui non c’è nulla da capire se non verificare come quelle graduatorie siano state approvate. Il beneficiario non c’entra nulla, almeno che non si provi che abbia in qualche modo contribuito a manomettere a suo favore lo stato del diritto. Accusare di profitto illecito senza produrre le prove equivale a dare del ladro senza averne titolo legale. Nel caso specifico l’accusa del politico/giornalista Sallusti è stata secondo me davvero impropria. Impropria come del resto è stata la reazione di D’Alema.

 

  1. 11/5/2010

 

“ARTICOLESSE”

da Vittorio Grondona – Bologna

 

(…) io da autodidatta notturno, nel ringraziare CSF per farmi capire ogni volta che non è mai troppo tardi per imparare “di più”, e nello scusarmi con lui per averlo indotto per amore della cultura a perdere tempo prezioso nell’elaborazione e taglio del mio post, avrei bisogno di un ulteriore approfondimento in merito, in quanto, secondo quello che ho capito dalle sue parole, sono arrivato alla conclusione che:

1) La Repubblica, tolte le eccezionali pagine dedicate allo spettacolo, per il resto si potrebbe ridurre al massimo a tre pagine;

2) Il Giornale se la caverebbe col solo titolo della prima pagina. Gli editoriali di Vittorio Feltri sono infatti di facile intuizione a seconda se il titolo è a pro o contro Silvio Berlusconi;

3) Un libro, per esempio uno qualsiasi della Oriana Fallaci, si poteva scrivere benissimo in una decina di pagine;

4) Un giallo sarebbe già chiarissimo con le sole prima ed ultima pagina;

5) Un libro su Alessandra Mussolini è già completo con la sola copertina;

6) E via di seguito…

Per andare bene a CSF un testo sarebbe perfetto se scritto con la logica dei comunicati di “Radio Londra”…
(…)

 

  1. 15/5/2010

 

CASE POPOLARI / 3

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Signor Luca Sempieri, evidentemente lei non ha letto interamente quello che ho scritto. In sostanza l’iter per la consegna agli aventi diritto delle case gestite dallo stato e dagli enti pubblici è quello che ho esposto; l’assegnazione avviene come ho esposto; l’inganno di chiunque deve essere sempre provato. Come va provato il fatto attribuito all’ex ministro Scajola, peraltro non indagato dalla Magistratura… I delitti ipotizzati a carico di chiunque devono essere sempre attribuiti in sede giudiziaria con emissione di regolare sentenza definitiva, altrimenti esistono solo casi di innocenza.

 

RIFERIMENTO 17/5/2010

CASE POPOLARI / 4
da Luca Serpieri

 

Signor Grondona, lei ha ragione su tutto. Le ricordo che secondo quegli stessi parametri da lei ricordati, Berlusconi è innocente come un agnellino. O Valgono soltanto quando si tratta di valutare qualche politico di sinistra?

 

  1. 17/5/2010

 

CASE POPOLARI / 4 (5)
da Vittorio Grondona – Bologna

 

Signor Gasparini il suo dubbio è sicuramente legittimo ed anche condivisibile da tante altre persone, ma non sono io che posso chiarirlo. Oggi, per risolvere l’arcano lei ha due strade:
1) faccia causa a D’Alema accusandolo di avere truccato le carte della domanda;
2) faccia causa all’Ente che ha assegnato la casa a D’Alema, accusandolo di avere truccato le graduatorie di merito.
…E speri di vincere, altrimenti il suo dubbio dormirà con lei per sempre.

 

RIFERIMENTO 17/5/2010

CASE POPOLARI
da Paolo Cape’, Milano

 

A me sembra, sinceramente, che stiate rendendo complessa una vicenda semplice. D’Alema, come molti altri politici, anni fa ha ottenuto un appartamento in affitto ad equo canone da un Ente pubblico; del tutto legalmente, ma favorito in ciò dalle conoscenze tipiche di una persona di potere. Secondo me è una cosa antipatica, perchè milioni di altri cittadini ne avrebbero avuto diritto prima di lui. L’importante è non confondere un episodio del genere con quello di un Ministro che riceve in regalo (da un imprenditore diventato ricco con gli appalti pubblici) gran parte dei soldi necessari all’acquisto di una casa.

 

  1. 18/5/2010

 

 DIRITTI, DOVERI, ETICA MORALE
da Vittorio Grondona, Bologna

 

Siccome avevo avuto l’impressione che a qualche amico del blog fosse sfuggita la meccanica dell’assegnazione delle case popolari, mi era sembrato utile ricordare quello che non è altro che un’ovvietà. Evidentemente non è stato così. A questo punto devo fare tre precisazioni per chiarire meglio il mio pensiero.
1) Il privato può affittare il suo appartamento a chi vuole obbligandosi, insieme alla controparte, al solo rispetto della legge.
2) Gli enti e lo Stato, oltre il rispetto della legge, essendo istituzioni pubbliche, devono garantire anche l’equità di trattamento con l’emanazione di norme particolari.
3) Un politico oltre alla legge ed eventualmente alle norme particolari di cui al punto due, “avrebbe” l’obbligo personale di un comportamento etico/morale consono appunto al ruolo pubblico che occupa.
Sul punto tre possiamo fare tutte le critiche che vogliamo… Anche invocare le dimissioni.

 

  1. 20/5/2010

 

SANTORO: ECCO COSA VORREI IO…
da Vittorio Grondona – Bologna

 

Vorrei che la barcata di soldi regalata a Santoro la sborsasse di tasca sua chi ha voluto Santoro fuori dalla rai, non prelevata dal canone che io pago ogni anno regolarmente. Vorrei che il demanio dello Stato rimanesse allo Stato, perché è anche mio, e non regalato ai partiti attraverso la scusa del federalismo demaniale, accettato perfino dal garantista Di Pietro che per l’occasione si è inciuciato con il disfattismo della Lega Nord. Caro PD, cosa vuol dire astenersi? Vorrei sapere prima dei processi cosa stia bollendo nella pentola della criminalità al fine di limitare in tempo i relativi danni, e non solo quando i danni abbiano già portato alla catastrofe finale… La svendita dei beni dello Stato, additata come scusante al suo assenso dallo stesso Di Pietro, è dovuta solo alla disattenta e farlocca amministrazione politica, della quale presto, se andrà in porto il disegno di legge bavaglio in corso, non ne potremo conoscere gli eventuali sviluppi negativi…

 

RIFERIMENTO 20/5/2010

FATEMI CAPIRE

Santoro va via con una barcata di soldi. Va via perché ha avuto una barcata di soldi oppure perché lo hanno di fatto cacciato oppure perché si è rotto lo scatole? Allo stato delle cose non ci è dato sapere. Santoro ha detto che ce lo dirà quando avrà firmato le carte. Nel frattempo non ci resta che pensare a tutte le volte che ha parlato di libertà di stampa, a tutte le volte che hanno tentato di chiudergli la bocca e a questa volta che gli hanno chiuso la bocca ma con una barcata di soldi. A me piace pensare che Santoro userà la barcata di soldi per fondare una società di produzione che produrrà uno spettacolo che si chiamerà “Rai per una notte” e che girerà l’Italia e che sarà trasmesso da una miriade di tv locali, da una miriade di piazze collegate in tutti i paesini d’Italia e da una miriade di siti web. No? Peccato.
Resta lo strano atteggiamento della Rai che per perdere una delle sue più grandi risorse, un uomo gli faceva uno spettacolo del 20 per cento, ha perfino pagato una barcata di soldi. Ma in che Paese viviamo dove tutto è così contraddittorio? Si invoca il mercato, si invocano le leggi del capitalismo e ci si comporta come nel peggiore dei Paesi socialisti. Che cosa è che non funziona? (csf)

 

RIFERIMENTO 20/5/2010

SANTORO: CAPITO TUTTO
da Vincenzo Rocchino, Genova

 

Michele Santoro lascia la Rai forse perché stanco, o forse perché ha in mente qualcosa di nuovo, più interessante? Difficile dire; più verosimile, data l’aria che tira, potrebbe avere deciso: meglio intascare subito un bel po’ di milioni invece che litigare in Rai, e studiare cosa fare. O forse, anche lui, “ha bevuto l’acqua della mola”?
Comunque una resa totale.

 

RIFERIMENTO 20/5/2010

VOGLIO ANDARE CON ROBIN HOOD
da Alberto Veneziano

 

Basta essere vile, questo è l’ultimo anno che mi fingo onesto ma sono vile. L’anno prossimo andrò nella foresta con Robin e i fratelli evasori. Sono trent’anni che lo sceriffo mi massacra di tasse con la scusa che sarei libero di evadere (ma come?) e i Santori mi danno del ladro per lo stesso motivo. L’anno prossimo, quando Santoro passerà con la sua carovana per la mia foresta gli tirerò una freccia nel culo (con la ventosa) non perché ha preso i soldi ma perché è scemo e non capisce niente.

 

RIFERIMENTO 20/5/2010

L’ACQUA DELLA MOLA
da Vincenzo Rocchino, Genova

 

Anche Michele Santoro “ha bevuto l’acqua della mola”; si è stancato. Invece di continuare a litigare in Rai, si è detto, meglio intascare un bel po’ di milioni e darsi alla vita comoda: tanto a che serve continuare a predicare nel deserto?

 

RIFERIMENTO 20/5/2010

SANT’ORO E ‘CCA NISCIUNO È FESSO!
da Isabella Guarini, Napoli

 

Che cosa non va nel nostro paese, se un dipendente della tv pubblica riesce a utIlizzare alcune opportunità economiche offerte per diventare libero imprenditore? Andrebbe tutto bene se fosse così per tutti. Invece, ci troviamo in regime d’impari opportunità dal punto di vista del dipendente statale e del mercato, che mercato non è ma fornitura obbligata di prodotti fuori azienda senza alcuna gara. Perché potrebbe esserci anche qualche altro che sa fare le docu-fiction meglio di Sant’Oro. La stessa cosa avviene nella pubblica amministrazione dove i dipendenti fanno la libera professione in house. Questo è il male occulto dell’Italia!

 

  1.  22/5/2010

 

AMBIZIOSI – RICCHI – ARRICCHITI
da Vittorio Grondona, Bologna

        

Signor Alberto Veneziano, in un primo momento credevo che la sua fosse una considerazione spiritosa, buttata lì per farci sorridere… Poi ci ho ripensato… Un’uscita così non poteva essere solo una spiritosata. E allora seguo la sua corrente e le dico: stimo moltissimo gli ambiziosi e i ricchi che oltre al loro fanno anche l’interesse dei poveri e dei socialmente deboli, mentre non mi piacciono affatto i ricchi e gli arricchiti che sfruttano i poveri ed i socialmente deboli per il loro unico interesse e, non contenti, usano pure la loro facile prepotenza per umiliarli in ogni circostanza…

 

RIFERIMENTO 22/5/2010

FORSE NON TUTTI SANNO CHE …
da Alberto Veneziano

 

Santoro vive da nababbo, bella scoperta. Da sempre i comunisti dissimulano la loro voglia di lusso esclusivo. La cinquecento di Cossutta aveva sotto il cofano un V12 della Jaguar E type. Le vele di D’alema: kevlar all’uncinetto, una combinazione formidabile. Ifinti toscani di Diliberto, fatti a mano a Montalcinho, Cuba, diecimila la cassa. Si sta a disquisire dei pullover di Bertinotti e non ci si accorge che il portaocchiali appeso con lo spago è lo stesso che appare in un ritratto di Vermeer (Sotheby, chiedere). Provate a digitare Weltroniland, Zimbabwe su google maps, provate. E lo snobismo. Bersani avrebbe in testa una lanugine identica a quella di Silvio, si sottopone ogni giorno a un procedimento di depilazione-lucidatura defatigante quanto costosa. Infine Fassino, il probo, i’austero, il magro … Fassino pesa CENTO-VENTI-SETTE-CHILI!

 

RIFERIMENTO 23/5/2010

LA CORRENTE
da Alberto Veneziano

 

Caro Grondona, la ringrazio per la considerazione, ma mi creda , non c’è niente di nobile nel mio cazzeggio (addirittura una corrente di pensiero … ), solo sopravvivenza. Ho imparato al primo contatto con il mondo, in prima. Sparavo cazzate, ma la maestra Dal Col aveva 65 anni e una verga di salice a portata di mano. O riuscivo a farla sorridere, e non era facile, o erano bastonate. Poi è cambiata la maestra ma non la sostanza. (Siccome sono un “nuovo”, CSB mi sembra buono … o sbaglio?)

  

  1. 24/5/2010

 

LA COERENZA DELL’ON. CASINI

da Vittorio Grondona – Bologna

 

L’On. Casini si è stufato di passare da un forno all’altro senza cavare un ragno dal buco. Ha provato perfino con la tecnica dei due forni contemporanei. Gli è andata però ancora buca. Allora si è deciso a rientrare nei ranghi di quei signori che una volta erano genericamente definiti “portaborse” in quanto, seppure validi personaggi, pendevano loro malgrado dalle labbra del titolare politico. Evidentemente solo dal sultano alcune persone riescono ad ottenere una parvenza di potere… Si è accucciato buono buono con la lingua fuori in attesa speranzosa del fischio di richiamo conciliatore, e, se non ho capito male, mi risulta che sia perfino pronto a discutere con ottimismo sul federalismo demaniale. Così, tanto per rimanere coerente col suo voto contrario.

 

  1. 25/5/2010

 

GIANNI LETTA E IL RISCHIO GRECIA

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta è uscito suo malgrado dall’omba del ruolo di suggeritore per annunciare agli italiani che bisogna salvare l’Italia dal rischio Grecia con “una serie di sacrifici pesanti”. Noi che siamo abituati a vedere il sultano ridente col casco del pompiere/minatore, col berretto del ferroviere, col fazzoletto del partigiano pronto sempre a godersi qualsiasi organizzato bagno di folla, questa volta siamo rimasti proprio male. Poteva uscire lui, in persona, magari vestito da meccanico della Fiat, per esempio, magari ancora preannunciando uno sciopero della fame per protesta contro la sua stessa politica del menga… Invece si è beccata la classica “sdentata” ufficiale al suo rituale tutto va ben, madama la Marchesa. Meglio allora mandare avanti per primo il suo fido sottosegretario ad affrontare l’ira del popolo.

 

  1. 25/5/2010

 

.LA CORRENTE TRASCINA…

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Mi scusi signor Alberto Veneziano se ritorno sull’argomento. Io penso che il suo “cazzeggio”, uso questo brutto termine solo perché lei stesso l’ha definito tale, sia comunque una corrente di pensiero. Mi spiego meglio citando Pulcinella: ridendo e scherzando si dice la verità. O per lo meno nel suo caso, mi è sembrato che volesse, in qualche modo rimescolando le carte, ricordarci il pensiero comune verso la dirigenza di sinistra del popolino credulone. Quello che mi sfugge è il perché ha sentito il bisogno di ricordarcelo, soprattutto in questo momento di vergognosa “cricca”. Ne rimarrebbe perplessa perfino la sua ex maestra Dal Col…

 

  1.   25/5/2010

 

GARANZIA

da Vittorio Grondona – Bologna

 

La nostra Costituzione garantisce l’innocenza fino alla sentenza definitiva del terzo grado di giudizio. Sarei curioso di sapere quanti sono in Italia i poveracci che non riescono ad arrivare al terzo grado per questione di soldi o per altro. Gli avvocati ed i processi, infatti costano tantissimo. E allora? Normalmente chi garantisce si sottopone all’adempimento di un obbligo, quindi in ogni caso giudiziario lo Stato dovrebbe garantire il terzo grado per tutti. Invece i garantiti nel nostro paese sono solo coloro che possono permetterselo, cioè i soliti ricchi, spesso diventati tali perché proprio tanto innocenti non lo sono mai stati.

 

RIFERIMENTO 26/5/2010

SONO UN BUON NUOTATORE, NON SI PREOCCUPI

da Alberto Veneziano

 

Signor Vittorio Grondona, io sono serissimo e scrivo scemenze. La verità è che: non ho idea di che macchina abbia Cossutta, né di come siano le vele di D’Alema o i sigari di Diliberto ma soprattutto sono convinto che Fassino non superi i 70 chili vestito. Men che meno mi frega qualcosa di quanti soldi prenderà o non prenderà Santoro, ma, non sentendo parlare d’altro mi sono inserito nel dibattito. La maestra Dal Col non era mai perplessa, o sorrideva o bastonava, un mito.

 

  1. 27/5/2010

 

HOBBY DI SCRIVERE O DIRE SCEMENZE

da Vittorio Grondona .- Bologna

 

Signor Alberto Veneziano, non c’era bisogno che lei spiegasse quello che ha scritto, ma visto che insiste a parlarne, meravigliandosi pure di non essere stato capito, permane, almeno in me, la curiosità di sapere perché ha avvertito il bisogno di scrivere “scemenze” (anche questa volta ho ripreso il brutto termine usato sempre da lei). Del resto in fatto di scemenze c’è chi si diverte a scriverle e chi invece le dice a ruota libera, peraltro senza nemmeno divertirsi, a meno che, in fondo in fondo, riesca a godere sadicamente del dolore altrui. A riportarle sulla carta ci pensano gli altri… Fior fiore di giornalisti, intendo, e non solo… Fare il nome di chi in Italia appartenga a quest’ultima categoria lo trovo superfluo, però, se per caso non gliene fosse venuto spontaneamente in mente qualcuno, le suggerisco un indizio: si riascolti la conferenza stampa tenuta ieri dal Cavaliere sulla manovra finanziaria lacrime e sangue… Poi ci dirà!…

 

  1. 27/5/2010

 

ON. BONAIUTI

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Sentivo la mancanza dell’On. Bonaiuti e, lupus in fabula, proprio ieri è spuntato al TG3 linea notte. Nel frattempo il suo capo continua a tacere… Ha infatti preferito chiudersi nella sala da pranzo “pensatoio” insieme a Bossi e relatiivi seguaci spaccaitalia adoratori del Po, per studiare la contromossa strappaconsensi. Non ho capito se insieme agli invitati ci fosse anche il pargolo supereletto del capo della Lega Nord… L’On. Bonaiuti, nell’occasione addirittura più sorridente del sultano, ha contestato ogni sacrosanta parola del governatore della Puglia Vendola, asserendo candidamente che i conti italiani sono perfetti, la manovra è stata imposta dall’Europa e la sinistra, come al solito, è disfattista. Insomma noi stiamo benissimo! Che sia per questo che se la ride oppure perché l’iniqua manovra prevista dal mago dell’economia, che in sostanza stritola i dipendenti pubblici e le regioni italiane che di conseguenza dovranno prendere provvedimenti locali inventandosi balzelli di ogni tipo, non tocca per niente la sua privilegiata categoria sociale? Nessun cenno agli sprechi sulle attività religiose e sulle scuole private, ovviamente. Chissà perché…

 

 

GIUGNO 2010

 

  1. 1/6/2010

 

LE STRATEGIE DI DRAGHI

da Vittorio Grondona – Bologna

 

La grande relazione di Draghi?… Ci mancava che anche lui ci dicesse per la miliardesima volta che in Italia bisogna combattere l’evasione fiscale. In più: bene la manovra stanga deboli. Ma no! Non speravate mica che per una volta li volesse difendere? Nemmeno per finta lo farebbe!… I poveri e i lavoratori non fanno proprio parte dei suoi interessi. I bisognosi infatti sono talmente tanti che è assolutamente un peccato per l’economia capitalista garantirli. Meglio tenerli ignoranti, precari e schiavi. Mica hanno avuto poi capitali evasi rientrati quasi gratis dall’estero da riciclare per il tramite delle banche. Scommetto che non hanno nemmeno una piccola parte delle abusive case “fantasma” che con due lire saranno condonate con la manovra strozzina Berlusconi/Tremonti. Nuovo lavoro in vista per l’affaristrica nostra Protezione Civile. Mi riferisco ovviamente a quella parte di essa che secondo le indiscrezioni note, pare si sia scandalosamente “incriccata”.

 

 

LUGLIO 2010

 

 

AGOSTO 2010

 

  1.  2/8/2010

 

NETIQUETTE

da Vittorio Grondona – Bologna

 

La rete è soggetta alle leggi di una nazione come tutti gli altri luoghi, quindi non è libera da restrizioni. Questa è una delle regole di comportamento sulla rete, note con il nome di “netiquette”. Per collegarsi a internet occorre rivolgersi al Provider il quale prima di accettare il nuovo cliente pretende la sua conferma di presa visione di tali norme. Evidentemente chi oggi fa le leggi nel nostro “Bel Paese” non è la buona educazione o la legalità dei discorsi che vuole. Per queste cose ci pensa la magistratura. Con il terrore della rettifica obbligatoria, pena multe salatissime, la politica intende chiudere le bocche scomode anche sul web. Tutto il resto è poesia!…

 

RIFERIMENTO 28/7/2010

LE RETTIFICHE E I BLOG

Alessandro Gilioli è il titolare di uno dei più intelligenti, autorevoli, seguiti blog italiani, Piovone rane. E’ una persona acuta e lavora all’Espresso. Per questo, non riuscendo a capire bene la questione della rettifica che la nuova legge imporrebbe ai blog, analogicamente ai giornali, gli ho chiesto chiarimenti. Riporto qui di seguito lo scambio di mail. (csf)

Caro Alessandro, ho appena cancellato dal mio blog un post che dava della mignotta ad una nota conduttrice televisiva. Non che non sia vero. Ma come tu sai, non si può scrivere esattamente quello che si
vuole, anche se è vero. Mi chiedo perciò perché dobbiamo combattere a tutti i costi una legge che ci obblighi a pubblicare una smentita.
Nella rete viaggia di tutto. Perché non possono viaggiare le smentite?
Perché non bisogna cercare di convincere i bloggisti che bisogna
comportarsi con un minimo di senso di responsabilità maggiore? E
perché questa legge è un ammazza-internet? Sinceramente, io non lo
capisco. Ma forse mi manca qualche elemento. Forse ignoro che questo è il primo passo al quale ne seguiranno altri. Tu sei uno dei pochi blogger di cui mi fido. Aiutami a capire. Claudio.

Caro Claudio,
secondo me le questioni sono diverse.

Iniziando dalla prima: se c’è obbligo di rettifica, il blogger deve fornire un indirizzo (reale o virtuale) a cui far giungere una rettifica. Quindi deve attuare una registrazione presso una qualche autorità. Se un blogger deve registrarsi, è finito il concetto stesso della comunicazione on line immediata e libera da burocrazia. E’ una irrigimentazione che va nel senso opposto al quello di una società aperta. Non è la Cina, certo: ma è un buroautoritarismo che (ad esempio) in una società aperta come quella americana farebbe solo ridere.

Secondo: la rete, lo sai come me, tende ad autorettificarsi – come del resto insegna il caso Wikipedia. Non è come un giornale che è verticale, lo stampa il suo editore e se non gli imponi l’obbligo di rettifica non hai speranze di far valere la tua opinione. Al contrario, chiunque può immettere in rete contenuti diversi e opposti da quelli rettificandi, e sarà l’autorevolezza del singolo immettitore di contenuti a garantire che la sua versione è più credibile di quell’altra. Io non ho mai chiesto rettifica a chi in rete diceva le cose peggiori di me, perché so che la mia web reputation non viene scalfita da quel tipo di affermazioni, perchè immetto contenuti diversi e (spero) apprezzati.

Terzo: imporre l’obbligo di rettifica entro 48 ore (anche se paradossalmente non ci fossero le registrazioni) impone comunque al blogger di collegarsi ogni giorno al web per vedere se sono arrivate rettifiche. Le 48 ore, come sai, erano state pensate per i quotidiani che escono tutti i giorni, infatti, e dove c’è sempre una redazione attiva. Se il blogger scrive che la compagna di classe è brutta e poi parte per tre giorni in montagna senza pc, torna a casa e si trova una multa da 12500 euro.
Quindi il risultato è disincentivare i ragazzi a comunicare in rete, intimidirli, insggnar loro che c’è fuori uno Stato Etico pronto a multarli (bella lezione di educazione civica!).

Il risultato è soffocare quel fermento libero e imprudente che sono i blog, certo talora pieni di sciocchezze ma che per una società libera costituiscono una risorsa e non uno spauracchio.

Infine: dal punto di vista penale chi diffama altri sui blog (tipo quello che dà della mignotta a una conduttrice televisiva) è un reato esattamente come diffamarla off line. La rettifioca non c’entra. La responsabilità c’è già e mente chi dice che i blogger non vogliono essere responsabili di quello che scrivono.

Non so se ti sono stato in qualche modo utile, ma questo è semplicemente quello che penso. Anche perché altrove si va verso società sempre più aperte e plurali, libere e disinibite, dove la famosa “onorabilità” non si tutela con le rettifiche ai sensi di legge, ma con la autorevolezza che si conquista giorno per giorno confrontandosi liberamente in Rete.

Un abbraccio. Alessandro.


Caro Alessandro, grazie, su alcune cose mi hai aperto gli occhi, altre non mi hanno convinto. Tu parti da una fiducia nella rete e nella sua capacità di autogestirsi e autopurificarsi che io non ho. Io penso invece che la rete abbia, come effetto perverso, liberato anche il peggio che c’è in noi e convinto molta gente che non esiste il senso di responsabilità.
Ma ti rispondo con più calma. Anche perché penso che su questo tema si leggano molti luoghi comuni, da una e dall’altra parte. E poche cose
ragionate, come per esempio quelle che mi hai scritto.

ciao

claudio

 

  1. 4/8/2010

 

LA DIFESA DEI FORTI PORTA SEMPRE VANTAGGI

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Mi dispiace Claudio, ma ho trovato l’intervista all’Avv. Ghedini scontata. Prevedibili le sue risposte ad ogni domanda. Il suo attaccamento al cliente ricade peraltro nella normalità dei difensori, anche dei peggiori criminali. Vorrei dilungarmi su quello che penso degli avvocati personali del premier che si trovano in Parlamento a decidere anche per l’Italia intera, proprio come se fossero stati votati dal popolo. Davvero pazzesco per una democrazia. Solo per decenza la finisco qui con l’ormai classico “Mavala”!…

 

RIFERIMENTO 3/8/2010

INTERVISTA A NICCOLO’ GHEDINI

«Sono leggendari i suoi scontri con Marco Travaglio ad Annozero. Praticamente un format. Travaglio cita una sentenza per dire che Berlusconi è un criminale. Lui parte in una difesa appassionata scartabellando faldoni. Travaglio insiste. Lui si incaponisce. I toni si alzano. Santoro osserva felice. Le voci si sovrappongono. Finché lui, esasperato, urla «mavalà». Niccolò Ghedini, 50 anni, potente avvocato di Silvio Berlusconi, dice però che «mavalà» non è un suo intercalare abituale. «L’ho usato solo in una trasmissione. Ripetutamente. Ho esagerato. E mi è rimasto appiccicato addosso. Era un gesto di sconforto. Travaglio continuava a dire una cosa sbagliata. E allora mi veniva da dire: “Ma dai, basta, non è possibile!” È uscito “mavalà!”. Colpa mia. Ma ero disperato».

Claudio Sabelli Fioretti: Ora è per tutti Nicolò «Mavalà» Ghedini. Grazie a Travaglio…

Niccolò Ghedini: «A me Travaglio non dispiace. In trasmissione vorrei gettargli il Codice addosso. Ma è un professionista notevole. Una volta su cento ha ragione. E mi fa riflettere. Le sue critiche sono in buona fede, anche se dice cose disancorate dalla realtà dei dati processuali».

 

SEGUE SUL SITO DI CLAUDIO SABELLI FIORETTI

 

  1. 11/8/2010

 

CEDOLARE SECCA

da Vittorio Grondona – Bologna

 

La cedolare secca è un altro regalo ai lucrosi multiproprietari di case. La scusa batte sempre lì: lotta all’evasione fiscale. In sostanza questo governo dalle maniche larghe verso i ricchi e dello strozzinaggio dei meno abbienti, vuole farci credere che chi ora paga poco o nulla, con questo provvedimento correrà a denunciare il dovuto. Povera illusione! Fra l’altro non è previsto alcun beneficio per gli inquilini. (…)

 

RIFERIMENTO 4/8/2010

AFFITTI CEDOLARE SECCA AL 25%: NUOVO REGALO AI RICCHI

da Claudio Urbani, Roma

 

Alla faccia della Costituzione Italiana, dove si sancisce che ognuno dovrebbe pagare tasse proporzionate al proprio reddito, questo pseudo-governicchio si inventa solo modi per evitare tasse ai ricchi. Infatti i grossi proprietari di immobili, invece di pagare l’IRPEF sugli affitti, in base alle aliquote dei loro grossi guadagni, cioè il 35-45%, gli vengono fatti dei grossi sconti., mentre chi paga una aliquota de25% non ha nessun beneficio. Inoltre andando questa tassa ai comuni, grazie al federalismo fiscale, questi si vedono sottratte grosse somme che debbono reperire altrove, ad esempio aumentando l’IRPEF comunale sino al 0,3%, aumento che colpirebbe tutti indistintamente. Grazie al più grande statista degli ultimi 150 anni…

 

Hai ragione. Ma dimentichi di dire che se uno è povero, senza introiti tranne l’affitto di una casa (poniamo 15 mila euro l’anno) le tasse con la cedolare secca gli aumentano di 300 euro all’anno. (csf)

 

RIFERIMENTO 4/8/2010

IL BICCHIERE E’ MEZZO PIENO

da Armando Gasparini, Veneto Alto

 

Scusa Claudio…ma sei disinformato. Il provvedimento, contenuto nel decreto attuativo sul federalismo fiscale riguardante il fisco dei Comuni, fissa al 20% la cedolare fissa sugli affitti. Poi, secondo il Sole24ore, “si potrà pagare – la scelta è un’opzione – un’aliquota fissa al 20%”. (nel tuo caso non paga di più) Inoltre, ma più importante, siccome le entrate vanno ai Comuni…ci sarà un forte giro di vite contro il sommerso: per chi non denuncerà al fisco i redditi da locazione, infatti, saranno raddoppiate le sanzioni fino a un massimo di 2.000 euro nei casi di omessa dichiarazione e fino al 400% della maggiore imposta nel caso di redditi dichiarati al fisco in misura inferiore. Infine, finiscono nelle loro casse i maggiori redditi dell’emersione delle “case fantasma”. Vuoi dirmi che non hanno tutto il vantaggio a scovarli, avendo accesso al catasto elettrico (per controllare utenze e intestatari), all’anagrafe tributaria, all’elenco dei domicili fiscali ecc. Son soldi loro…penso convenga!

 

La bozza diceva 25. Poi è diventato 20. Sulla “scelta” hai ragione. Resta il fatto che i soliti milionari risparmieranno sempre più milioni. Per loro la tassa è più che dimezzata.(csf)

 

  1. 11/8/2010

 

PAESE NORMALE

da Vittorio Grondona – Bologna

 

In un paese normale non sarebbe mai passata una legge elettorale come la nostra. In un paese normale non si fa informazione parlando solo di morti sulle strade e di ubriachi al volante. In un paese normale un tipo dal passato poco trasparente come quello del Cavaliere non sarebbe mai arrivato a capo del Governo. In un paese normale non sarebbe mai concessa al capo del Governo il controllo totale dell’informazione pubblica. In un paese normale non sono lasciati fuori dal parlamento oltre 4 milioni di voti… In un paese normale non si fa intrattenimento televisivo solo con fiction di guardie e ladri. Caro Gasparini, il nostro non è un paese normale.

 

RIFERIMENTO 11/8/2010

NONSENSE

da Armando Gasparini, Veneto Alto

 

Aiutatemi a capire… In questo vituperato Paese esiste una maggioranza che, vinte le elezioni governa. Esiste una minoranza che perse le elezioni fa opposizione. Adesso, cause beghe interne, la maggioranza non c’è più, non ha più i numeri per governare… In un Paese normale questo farebbe la gioia della minoranza, come miglior occasione per andare alle elezioni e vincerle. Invece no…noi vogliamo restare all’opposizione dicono e s’incazzano pure perchè l’Orco non continua a governare… Strano no?

 

  1. 12/8/2010

 

CENE TECNICHE DI DIFESA

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Chi va per campi a spigolare, coglie solo quel che gli pare. Se si difende del Governo il titolare, è l’avvocato che si dà da fare. Tutto davvero scontato signor Gasparini, compresi Confalonieri, Letta, Alfano a disposizione di Ghedini.

 

RIFERIMENTO 11/8/2010

MAVALA’…PORO MONA

da Armando Gasparini, Veneto Alto

 

L’intervista all’Avv. Ghedini appare scontata…secondo Grondona. Bene. Che dire allora delle reazioni piccate che ha provocato della Veronica…dei Pecorella. Poi nessuno ha colto la risposta illuminante quando ha raccontato che lui e Berlusconi discutono dei suoi processi dopo cena. Solo voi due? domandava Claudio… “Spesso ci sono anche Fedele Confalonieri, Gianni Letta, Angelino Alfano”. Vi dice niente? A me, ha detto tutto, basta saper cogliere…! Grande Claudio.

 

  1. 12/8/2010

 

VACCHE INSODDISFATTE E POLITICA BARACCONA

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Caro Gasparini le assicuro che le vacche maremmane fecondate artificialmente non sono affatto soddisfatte dal punto di vista amoroso… L’opposizione è composta da più partiti, quindi la sua domanda va di conseguenza rivolta distinta a ciascuno di essi. La Costituzione garantisce i diritti di opinione. Escluderli dalla rappresentanza parlamentare non è quindi un atto democratico/costituzionale… Lei è forse favorevole al voto utile alla Veltroni mania? Ho seri dubbi che in Italia nemmeno il tempo riuscirà a darle ragione. Il proporzionale è la migliore garanzia per l’equilibrio sociale e, soprattutto, tiene lontani i dittatori.

 

RIFERIMENTO 12/8/2010

NONSENSE /2

da Armando Gasparini, Veneto Alto

 

Grondona parla di tutto (mancava solo che mi intrattenesse sugli orgasmi delle vaccche maremmane), ma non risponde alla mia domanda? Perchè questa opposizione non vuol andar a votare! La legge attuale sarà una porcata, ma vale per tutti e se prendi più voti vinci come Prodi nel 2006. E se ci son 4milioni fuori dal Parlamento la colpa è loro. Lo si sapeva prima che c’è uno sbarramento? Lo sapeva anche mi cuggina Tana che presentò la lista delle “amiche del filò″, ma non si lamentò poi, perchè prese solo sette voti…

 

  1. 13/8/2010

 

PESSIMISMO IN PROSPETTIVA

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Come le rane nello stagno, il popolo italiano non può fare a meno del ricco re pronto a frustarlo per gli interessi di categoria. Lo sceglie infatti sempre dalla stessa parte: fra gli imprenditori, i quali, come è noto, si fanno in quattro per difendere gli interessi del popolino. La previsione si chiama Luca Cordero di Montezemolo, di professione “Presidente”. Coraggio Italia è in arrivo un nuovo “Unto del Signore”. Presto tutti in Ferrari?… Mangiare alla Caritas e dormire sotto i ponti, ecco il futuro degli illusi.

 

  1. 17/8/2010

 

PRIVILEGI DI CASTA E CONDIZIONE OPERAIA

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Non è il senso di superiorità di Montezemolo che preoccupa, presunzione quella che nel caso specifico si troverebbe più a suo agio accovacciata su un tir che nel ridicolo bagagliaio di una Ferrari. L’Italia che lavora ha bisogno di rappresentanti che la guidino verso una qualità di vita migliore, non di personaggi, intelligenti e capaci quanto si vuole, ma che nel complesso siano completamente vincolati ideologicamente dal mantenimento incondizionato dei privilegi e delle distinzioni di casta.

 

RIFERIMENTO 15/8/2010

APPREZZO IL MONTEZEMOLO. DEPOSTA LA SPOCCHIA SAPRA’ BEN GOVERNARE.

dall’avv. Lina Arena

 

Il Montezemolo potrà ben ricoprire il ruolo di erede del cavaliere sol che nasconda nel bagagliaio della sua Ferrari la spocchia che lo contraddistingue . Gli intellettuali di sinistra malvolentieri accetteranno questo attempato fustacchio perchè paventano il rientro di un Marchionne in giacca e cravatta. E allora saranno guai anche per il parco buoi che attualmente sorregge il povero cavaliere.Il rinnovo verrà da un Marchionne ripulito.

 

  1. 21/8/2010

 

LA SICILIA SOTTO TUTELA

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Le funzioni dell’Unesco sono indicate dal Ministero degli Affari Esteri. L’ultimo decreto istitutivo risale al 24 maggio 2007 a firma di Massimo D’Alema, controfirmato da altri sette ministri compreso quello dell’ambiente e della tutela del territorio. L’Unesco mantiene per missione internazionale una lista dei patrimoni dell’umanità. Non rientrano quindi nei compiti dell’Unesco la diretta manutenzione ed il controllo legale del territorio se non in forma di stretta collaborazione con lo Stato italiano. (…)

 

RIFERIMENTO 17/8/2010

INVOCARE PER LA SICILIA LA PROTEZIONE DELL’UNESCO

dall’avv. Lina Arena

 

Vorrei lanciare una proposta: mettere la Sicilia con tutte le isole minori sotto la protezione dell’UNESCO. Potremmo sperare in una tutela più umana e meno vandalica?Purtroppo lo dubito perchè proprio da recente una famiglia catanese che si è insediata abusivamente su una scogliera di antico pregio ha nominato proprio tecnico di fiducia, per fronteggiare una denuncia penale in materia ambientale, un ingegnere del luogo che era stato incaricato di redigere un piano di tutela ambientale per le isole Eolie, tutelate dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.A questo punto mi chiedo: quale tutela sperare per la Sicilia? Quella dell’UNESCO oppure quella più gradita alla pirateria locale che costituisce pur sempre una fetta di umanità e che saprà compensare i pareri del famoso ambientalista?

 

  1. 28/8/2010

 

I CONTI DEL PATER FAMILIAS

da Vittorio Grondona – Bologna

 

L’amico Gasparini non perde occasione per mandarci in piena estate una ventata di tramontana dal Veneto Alto. Dal suo ultimo post ci fa capire fra le righe che è felice di pagare la sua parte delle tasse che avrebbe dovuto pagare la Mondadori… De gustibus!… Odifreddi è un matematico/scienziato e quindi scrivere quello che ancora potrebbe (forse) scrivere anche nell’Azienda di Segrate non rientra nella sua professione. La matematica non è un’opinione. Si adatta ovunque… Lo sa bene anche il Cavaliere. Fatti due conti ed una leggina ad hoc ed ecco che la sua figlioletta risparmia di botto oltre 340 milioni di euro di tasse evase.

 

RIFERIMENTO 24/8/2010

MONDADORI E I SIMPATICI COMPAGNI

da Armando Gasparini, Veneto Alto

 

Odifreddi come Roberto Saviano, ma anche Corrado Augias, Pietro Citati, Federico Rampini, Nadia Fusini, Michela Marzano, Lucarelli…e alla Einaudi, (editrice controllata interamente dalla Mondadori) a nomi come Eugenio Scalfari, Gustavo Zagrebelsky, Adriano Prosperi… guardate come il matematico-ateo, fa tornare i conti a chi lo critica: “Sul presidente del Consiglio in sintesi la penso come Saramago, che gli dava del delinquente. E come lui sarei pronto ad andarmene se non mi fosse possibile scriverlo. Ma sono un matematico e uno scienziato, e sto in Mondadori dove posso far meglio ciò che voglio con le mie idee”. La penserà sicuramente così anche il suo commercialista! Per gli altri, si sa che son filantropi…un grazie ai compagni illuminati!

 

 SETTEMBRE 2010

 

  1. 13/9/2010

 

VOTO?… ADESSO SI, ADESSO NO!

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Il tentennamento in terra di Arcore del pdl e della Lega Nord sull’opportunità o meno di ritornare al più presto alle urne mi ha fatto venire in mente la barzelletta di quel tipo che alla guida della sua auto si rivolge al suo compagno di viaggio chiedendogli di verificare il funzionamento della freccia di direzione che aveva azionato per una svolta a destra. L’amico si affaccia al finestrino e risponde: “Adesso sì!… Adesso no!… Adesso sì!… Adesso no!…”

 

  1. 18/9/2010

 

IL RITORNO DEGLI ESCLUSI

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Quando le primarie fanno flop, i casi sono due.: 1) sono state inutili o addirittura dannose; 2) non sono state organizzate bene. Per me nel caso del PD è la prima che ho detto. La ricerca del plebiscito popolare comporta inevitabilmente le gelosie dei non segnalati dal partito, destinati quindi a perdere, che di conseguenza sfociano successivamente in diverse correnti di pensiero. Il popolo nel suo insieme va a simpatia, a riconoscenza, a direttive sostanzialmente imposte. Insomma, la massa tendenzialmente non ragiona… Il ritorno (insperato) di Veltroni consente a lui ed a gruppo dei 75 che lo seguono nella nuova avventura disfattista, a mio modo di vedere peggiore perfino della prima, di ritrovare quella visibilità politica che con la popolare elezione insindacabile del premier avevano ormai definitivamente persa.

 

RIFERIMENTO 17/9/2010

SU VELTRONI E LA POLITICA ITALIANA

da Domenico Astuti

 

Ma rendetevi conto, Walter è un ragazzino di 55 anni, quindi per età quasi ai primordi della politica italiana. Come fa ad andarsene in pensione ? L’Africa è un ricordo infantile e poi chi ne parla più di quel Continente ? Ha scritto dei romanzi e dei testi teatrali ma non ha vinto nè lo Strega, che danno un po’ a tutti, nè il Nobel… Nessun produttore gli vuole far dirigere un film… Nessuno gli ha proposto la Presidenza delle Edizioni Panini Modena… E allora ritorna a far politica, poverino; e modesto e ragazzino come è si propone come leader della minoranza della minoranza del partito di minoranza. Che male c’è ? Ha pure delle idee innovative, quasi yeyè, Propone di trovare un nuovo Prodi, perchè il vecchio a lui non andava bene, propone firme contro il segretario che è stato eletto da nemmeno un anno ( lui all’epoca andava da Fazio a parlar di letteratura, quindi non ha colpe ) e rilascia interviste costruttive al Tg1 di Minzolini. Qualche malevolo dice che il nome Pizzaballa o Frustalupi gli sono tornati su, un po’ di traverso.

 

RIFERIMENTO 17/9/2010

 RITORNA UOLTER

da Vincenzo Rocchino, Genova

 

Non crede di avere fatto abbastanza danni? Ha regalato il Comune di Roma alla destra; ha fatto cadere Prodi; ha polverizzato i partiti della sinistra e ha regalato il governo del Paese a Berlusconi. Cos’altro sta pensando di fare “anche”? Se permette, le do un consiglio interessato: convinca il “suo amico” Massimo, per un paio di traversate oceaniche in barca a vela! Chissà che non le ritorni la nostalgia dell’ Africa.

 

RIFERIMENTO 17/9/2010

L’INFILTRATO

da Antonio Giordano, Napoli

 

Disse: e se ne andò in un momento cruciale della vita politica.
Eppure quel partito, che era appena nato, gli era stato affidato proprio per formarlo e farlo crescere sano e forte.
Ora ritorna e dice che non va bene così.
Walter, sicuro di non essere un infiltrato?

 

RIFERIMENTO 17/9/2010

ANCORA TU? MA NON DOVEVAMO VEDERCI PIU’?

da Franco Vota

Provate a pensare a Marcello Lippi. Bene, immaginate se oggi scrivesse una lettera a tutti i giornali: “Prandelli di calcio non ci capisce nulla, fossi al suo posto vi farei vedere io come si fa a vincere i mondiali!”.
I tifosi delle altre squadre, padani in testa, farebbero la ola, gli altri probabilmente risponderebbero un po’ annoiati: “Certo certo buon uomo, ora però prenda la medicina e si rimetta a dormire”.
Ecco, qualcuno allora mi può spiegare perchè a veltr(usc)oni c’è ancora qualcuno che gli dà retta?

 

  1. 19/9/2010

 

IDENTITA’

da Vittorio Grondona – Bologna

 

L’amico Gasparini è in sostanza un buon incassatore, il che non guasta in un blog di misti pensieri… Fra le righe dei suoi post ho però notato che si incavola di brutto quando lo chiamano “Gasperini”.

 

RIFERIMENTO 14/9/2010

MAGNIFICENZE LEGHISTE

da Emilio Pierini

 

Vede caro Gasperini, nel rassicurarla che non ho nulla a che vedere con il Pierino delle barzellette che lei ama propinare in questo blog, vorrei soltanto sapere come lei sia riuscito a passare, nel breve volgere di un post, dalla accusa a Mentana ed il suo telegiornale all’esaltare le magnificenze alto Venete del fenomeno leghista. Mi sfugge il nesso. Potrebbe spiegarmelo senza andare fuori tema ? O il tasto uno del telecomando l’ha condizionata a tal punto da perdere ogni spirito critico e ricorrere all’automatico elogio di ogni camicia verde che passa dalle sue parti ?

 

RIFERIMENTO 15/9/2010

A CHI SFUGGE IL NESSO

da Armando Gasparini, Veneto Alto

 

Caro Pierino rilegga bene il tutto…specialmente l’ultima frase col punto di domanda. Poi casomai ripassi…sarà mia premura aiutarla con un disegnino.

 

RIFERIMENTO 18/9/2010

SALVATE IL SOLDATO GASPERINI

da Emilio Pierini

 

Ebbene si. Io che ho subito i pesanti sfottò provenienti dall’Alto Veneto, da puro iconoclasta, prendo le difese del soldato Gasperini. Membro di un esercito leghista e figlio dell’Italia del fare e dell’efficienza. Quello che il collega blogger tenta di inculcarci, in fondo in fondo, è solo un concetto di superiorità tipicamente nordico nell’amministrare la cosa pubblica. Mixandola al privato. Corredandola si con qualche simbolo che sono convinto anche Gasperini giudichi inappropriato, ma chissenefrega. L’importante è centrare l’obbiettivo. Forse ha ragione lui. E’ questo il futuro che ci aspetta. Anche se è un futuro che mi spaventa un po’.

 

  1. 26/9/2010

 

LEGGE ELETTORALE E PREMIO DI MAGGIORANZA

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Questo blog ha trattato l’argomento del porcellum elettorale fin dai suoi albori parlamentari. Nel solo 2006, significativo anno delle elezioni politiche del 9/10 aprile che hanno visto la vittoria della coalizione di centro-sinistra, solo i miei commenti che invitavano al cambiamento della legge elettorale porcata, ideata diabolicamente dal leghista On. Calderoli, sono stati addirittura 10. Nelle varie discussioni si era parlato in generale anche dell’idiozia del premio di maggioranza, previsto solo nel nostro Paese delle banane. Ora questi argomenti sono diventati la priorità politica del centro sinistra e dei centristi “un po’ qui ed un po’ là”… Ma guarda un po’!…

OTTOBRE 2010

  1.  3/10/2010

 

RANA RUPTA ET BOS

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Penso anch‘io che sia esagerato strumentalizzare politicamente una “spiritosata” detta una volta tanto da un politico, ma siamo arrivati al punto in cui le battute ed i gesti non proprio da gentlemen di Bossi, Ministro della nostra Repubblica, siano davvero diventate troppo frequenti, producendo di conseguenza discredito all’immagine dell’Italia e degli italiani. Secondo me tutti i cittadini dovrebbero fare qualcosa per farlo smettere… Purtroppo l’italiano medio si limita in sostanza a sorridere, quindi mi pare giusto ed opportuno che ci pensi la politica. Credo infine che nemmeno la rana della favola di Fedro sarebbe invidiosa dell’etica bossiana…

 

RIFERIMENTO 28/9/2010

BOSSI: I ROMANI SONO PORCI

da Claudio Urbani, Roma

 

Il modo migliore per conoscere una persona sono le accuse che lancia verso il prossimo.

 

RIFERIMENTO 28/9/2010

LA SECESSIONE DEL SOMARO

da Ellekappa-Trilussa ( segnalata da C.Urbani, Roma)

Ricordando a li romani la massima “Non esiste la provocazione, ma solo chi se sente provocato”, segnalo sta’ semplice poesia:

 

Un ciuccio attempatello e scarcagnato
-che ar cambio ormai nun vale più ‘na sega-
er socio der Sovrano Re Patacca,
(quello che cià er pendaglio raggrumato
ma core appresso a tutte le patonze)
se ne sortì, grattannose la panza,
cò na frasetta pè alliscià la Lega:
“li romani, sò porci, sò ladroni e sò magnaccia!”

Pè scaccolasse via ’sta vijaccata
ed allustrasse er popolo indignato,
li servi der Patacca fanno er coro:
ma nun è gnente, è solo ‘nà frescaccia,
‘na cosa detta senza la malizzia
da chi nun sa tenesse un cecio in bocca!
Ce vole propio tanta cattiveria
pè penzà che er somaro raja il vero.
Anzi, er ciuccio, a ripensacce mejo,
-informeno i scagnozzi der Magagna-
è solo un martire der libbero penziero.

E quanno torna ne la Capitale,
ve la fa vede lui Roma Capoccia,
cor fatto che ha inventato la padagna
-la gran cuccagna fonte di bisboccia
je svòta la saccoccia e se la magna.
Se va a rubbà la trippa puro ai gatti
e fa er federalismo cò l’abbacchio.

Ma li romani a ’sti buffoni a cacchio
che calano da loro a cercà rogna
ar massimo je fanno ‘na scafetta,
e pe risponne ar ciuco ed ar suo
rajo
-romani sì, ma mica sò cornuti-
je fanno con il voto un ber cucchiaio
e poi con carma -tranquilli, nun c’è fretta-
li vonno vède all’arberi pizzuti.

 

RIFERIMENTO 30/9/2010

SPQR /2

da Isabella Guarini, Napoli

 

Caro CSF, negli anni cinquanta tutti gli studenti usavano tradurre SPQR alla maniera di Bossi. Era quasi una scioglingua, specialmente per gli studenti delle scuole medie che accedevano per la prima volta al Latino. In quel tempo i rancori tra fascisti e antifascisti erano ancora caldi per cui l’acronimo SPQR alla Bosssi veniva usato per indicare Roma, simbolo del potere fascista! Da quando gli studenti non studiamo più il Latino nelle scuole dell’obbligo, molte espressioni e citazioni latine sono cadute in disgrazia, per l’affermarsi della cultura di sinistra da sempre ostile alle lingue antiche, in quanto ritenute distintive delle classi abbienti. Ne resta ancora il ricordo di quanti hanno superato i sessanta anni. Perciò la polemica contro Bossi, mi sembra strumentale a prendere un esponente del Governo per i capelli non potendo addurre altre motivazioni politiche per abbatterlo. Dico perciò all’IDV: dum vult validius inflare sese rupto iacuit corpore!

 

RIFERIMENTO 3/10/2010

BUOI E RANE

da Gianni Guasto

 

Se la signora Guarini era tentata irresistibilmente da una citazione latina un po’ difficile, volentieri la perdoniamo: mille volte meglio Fedro dei cachinni leghisti o delle espressioni di virilità del Premier. Ma che cosa c’entri la favola del bue e della rana con la contrapposizione fra l’IDV e Bossi resta un mistero; anche perché qui le rane che si gonfiano sono ormai un esercito, e di buoi non si vede l’ombra. Ma ci dica, Signora Guarini: dove ha tratto l’impressione che “la sinistra” sia stata da sempre ostile alle lingue antiche? Ha mai sentito parlare dei numerosi intellettuali (i famosi intellettuali di sinistra), che sono stati da sempre schierati con il fronte progressista? Un nome per tutti è quello di Concetto Marchesi, marxista, combattente antifascista, latinista, professore universitario e deputato alla Costituente e al Parlamento nelle file del PCI, autore di numerosissime traduzioni e di monografie sugli autori classici, da Apuleio a Sallustio, da Giovenale a Seneca, per non dire di una Storia della Letteratura Latina che fu adottata persino dai miei Padri Barnabiti. Quando morì, la sua orazione funebre fu pronunciata da Togliatti. E di Alessandro Natta, ha mai sentito parlare? Fu il penultimo segretario del PCI. Una volta che dovette assumersi la responsabilità di un infortunio politico lui, amante dei classici greci e latini, esclamò: “Adsum qui feci” (sono io che l’ho fatto). Ha capito, signora Guarini? E alle sue parti politiche, invece, come andiamo con l’aoristo?

 

RIFERIMENTO 3/10/2010

SPQR /3

da Claudio Urbani, Roma

 

A parte che le battute di alunni di scuola media non hanno certo la valenza di quella di un ministro in carica, a meno che non si voglia paragonare questi ai primi. Il tizio in questione non è nuovo a certe battute che mostrano la sua misera dignità. Completamente d’accordo che non bisognerebbe strumentalizzare, ma questo dovrebbe valere sempre, perché allora strumentalizzare, dico un nome a caso, ad esempio Di Pietro ad ogni sua esternazione? Ad ogni modo la sigla SPQR non è solo patrimonio di Roma, è un acronimo in lingua latina utilizzato da diversi comuni italiani, quel che cambia è la lettera finale. Infatti non e difficile trovare SPQN, SPQM ecc. La P, attenzione, è sempre comune. Lo scioglilingua a cui si fa riferimento ai bei tempi era: Senatus Populusque Romanus.

 

RIFERIMENTO 3/10/2010

LA MEMORIA DI BOSSI: PRECISAZIONE

da Carla Bergamo

 

Vorrei che fosse chiaro che il testo riportato dal blog sulle frasi di Bossi non è mio: lo ha scritto Franca Rame su Il Fatto! Io l’ho solo “girato”. Grazie.

 

RIFERIMENTO 30/9/2010

“Il traditore del Nord” Un esercizio di memoria di Umberto Bossi

da Carla Bergamo

 

Una collezione di frasi pronunciate da Umberto Bossi fra il 1994 e il 1999 (le date esatte sono: 1,7,9,10,13 marzo 1994; 5 aprile 1994; 4,11,23,31 maggio 1994; 1,12,17 giugno 1994; 29 luglio 1994; 6,8,13 agosto 1994; 1 settembre 1994; 6,20,23 dicembre 1994; 14 gennaio 1995; 22 marzo 1995; 13 aprile 1995; 10 giugno 1995; 29 luglio 1995; 25 gennaio 1996; 14,19,25 agosto 1997; 18 giugno 1998; 22 luglio 1998; 13 settembre 1998; 3, 27 ottobre 1998; 24 febbraio 1999; 13 aprile 1999; 10 settembre 1999; 19 ottobre 1999):

Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. E’ una costola del vecchio regime. E’ il più efficace riciclatore dei calcinacci del pentapartito. Mentre la Lega faceva cadere il regime, lui stava nel Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è un tubo vuoto qualunquista. Ma non l’avete visto, oggi, tutto impomatato fra le nuvole azzurre? Berlusconi è bollito. E’ un povero pirla, un traditore del Nord, un poveraccio asservito all’Ulivo, segue anche lui l’esercito di Franceschiello dietro il caporale D’Alema con la sua trombetta. Io ho la memoria lunga. Ma chi è Berlusconi? Il suo Polo è morto e sepolto, la Lega non va con i morti. La trattativa Lega-Forza Italia se l’è inventata lui, poveraccio. Il partito di Berlusconi neo-Caf non potrà mai fare accordi con la Lega. Lui è la bistecca e la Lega il pestacarne. Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E’ un kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Peròn della mutua. E’ molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio. Berlusconi è l’uomo della mafia. E’ un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord.

La Fininvest è nata da Cosa Nostra. C’è qualche differenza fra noi e Berlusconi: lui purtroppo è un mafioso. Il problema è che al Nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora. Ma il Nord lo caccerà via, di Berlusconi non ce ne fotte niente. Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del Nord che sono morti a causa della droga. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini, fondata da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che poi è riuscito a tenersi tutta la baracca. In quella stessa banca lavorava anche il padre di Silvio e c’erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra. Bisognerebbe conoscere le sue radici, la sua storia. Gelli fece il progetto Italia e c’era il buon Berlusconi nella P2. Poi nacquero le Holding. Come potrà mai la magistratura fare il suo dovere e andare a vedere da dove vengono quei quattrini, ricordando che la mafia quei quattrini li fa con la droga e che di droga al Nord sono morti decine di migliaia di ragazzi che ora gridano da sottoterra? Se lui vuole sapere la storia della caduta del suo governo, venga da me che gliela spiego io: sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l’ho abbattuto. Quel brutto mafioso guadagna soldi con l’eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo. Discutere di par condicio è troppo poco: propongo una commissione di inchiesta sugli arricchimenti di Berlusconi. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L’uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano. Forza Italia è stata creata da Marcello Dell’Utri. Guardate che gli interessi reali spesso non appaiono. In televisione compaiono volti gentili che te la raccontano su, che sembrano per bene. Ma guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono la droga, e la droga ha ucciso migliaia e migliaia di giovani, soprattutto al Nord. Palermo ha in mano le televisioni, in grado di entrare nelle case dei bravi e imbecilli cittadini del Nord. Berlusconi ha fatto ciò che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammì. Molte ricchezze sono vergognose, perché vengono da decine di migliaia di morti. Non è vero che ‘pecunia non olet’. C’è denaro buono che ha odore di sudore, e c’è denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore. Incontrare di nuovo Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente più accordi col Polo. Tre anni fa pensarono di farci il maleficio. Il mago Berlusconi ci disse: “Chi esce dal cerchio magico, cioè dal mio governo, muore“. Noi uscimmo e mandammo indietro il maleficio al mago. Non c’è marchingegno stregato che oggi ci possa far rientrare nel cerchio del berlusconismo. Con questa gente, niente accordi politici: è un partito in cui milita Dell’Utri, inquisito per mafia. La “Padania” chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera! Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi. Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l’Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa. Tratta lo Stato come una società per azioni. Ma chi si crede di essere: Nembo Kid? Ma vi pare possibile che uno che possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini? Quando quello piange, fatevi una risata: vuol dire che va tutto bene, che non è ancora riuscito a mettere le mani sulla cassaforte. Bisogna che Berlusconi-Berluscosa-Berluskaz-Berluskaiser si metta in testa che con i bergamaschi io ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto per avere il cambiamento. E non c’è villa, non c’è regalo, non c’è ammiccamento che mi possa far cambiare strada… Berluscoso deve sapere che dalle nostre parti la gente è pronta a fargli un culo così: bastano due secondi, e dovrà scappare di notte. Se vedono che li ha imbrogliati, quelli del Nord gli arrotolano su le sue belle ville e i suoi prati all’inglese e scaraventano tutto nel Lambro. Berlusconi, come presidente del Consiglio, è stato un dramma. Quando è in ballo la democrazia, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei ripetitori. Perché lui con le televisioni fa il lavaggio del cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore di fustini del detersivo. Le sue televisioni sono contro la Costituzione. Bisogna portargliele via. Ci troviamo in una situazione di incostituzionalità gravissima, da Sudamerica. Un uomo ha ottenuto dallo Stato la concessione delle frequenze tv per condizionare la gente e orientarla al voto. Non accade in nessuna parte del mondo. E’ ora di mettere fine a questa vergogna. Se lo votate, quello vi porta via anche i paracarri. Se cade Berlusconi, cade tutto il Polo, e al Nord si prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perché sarà pure un figlio di buona donna, ma è il loro figlio di buona donna, e per questo lo tengono in piedi. Ma il poveretto di Arcore sente che il bidone forzitalista e polista, il partito degli americani, gli va a scatafascio. Un massone, un piduista come l’arcorista è sempre stato un problema di “Cosa sua” o “Cosa nostra“. Ma attento, Berlusconi: né mafia, né P2, né America riusciranno a distruggere la nostra società. E lui alla fine avrà un piccolo posto all’Inferno, perché quello lì non se lo pigliano nemmeno in Purgatorio. Perché è Berlusconi che dovrà sparire dalla circolazione, non la Lega. Non siamo noi che litighiamo con Berlusconi, è la Storia che litiga con lui.

 

RIFERIMENTO 3/10/2010

LATINORUM

da Paolo Beretta

 

Cara dottoressa Guarini, il fatto di non cogliere la differenza tra un’affermazione fatta da studenti su un autobus e la stessa fatta da un Ministro della Repubblica è piuttosto grave e si commenta da sé. Quanto al latino a scuola, è pur vero che fosse un cavallo di battaglia di Nenni, ma fu abolito dal ministro Malfatti durante il governo Andreotti (legge 348/77), i quali non mi suonano molto di sinistra. Anche io, come lei, credo che l’insegnamento del latino sia di estrema utilità, ma va insegnato bene, altrimenti lasciamo perdere. Io ero a scuola nel ‘77 e le garantisco che il latino fatto in quella maniera era solo una perdita di tempo.

 

RIFERIMENTO 4/10/2010

IL LATINO DELLE ÈLITES

da Isabella Guarini, Napoli

 

Mi spiego per quanti mi hanno chiamato in causa. Il Latino è stato abolito nelle scuole medie per facilitare la scuola dell’obbligo fino alla terza media, mentre io parlo del Latino che veniva insegnato prima , quando per accedere alle scuole medie era necessario l’esame d’ammissione o in alternativa si andava alla scuola d’avviamento, ela messa si diceva in Latino. A quel tempo tutti gli uomini politici e di cultura provenivano dalla scuola classica che era la scuola delle elites, di quelle che dovevano guidare le masse poco acculturate, quando l’analfabetismo era una vera piaga sociale. La favola della rana e il bue si addice alla condizione della nostra democrazia “capovolta” nel senso che i partiti più piccoli sono e più appaiono grandi mediaticamente. SPQR non era solo la battuta degli studenti medi, ma un’esclamazione ripetuta dagli antirfasciti fino a quando si è persa memoria.Oggi, invece, i partiti antifasciti applaudono ai post-fascisti travesti da futuristi liberali. Che sFinimento!

 

RIFERIMENTO 4/10/2010

LATINORUM E FAVOLETTE

da Carla Bergamo, S. Paulo

 

Ricordo che il buon Mario Capanna nelle conferenze stampa con giornalisti stranieri usava il latino per comunicare. Le più belle teste della sinistra sono uscite la Liceo Classico. E parlando di favolette, quando penso – che so – al PD e al loro improvviso amore per Fini, mi viene in mente la favola della rana e dello scorpione. I due animaletti dovevano attraversare un fiume, e lo scorpione chiede alla rana di portarlo in groppa; la rana in un primo momento rifiuta, perché, pensa, lo scorpione mi morderà. Ma lo scorpione, sornione, le dice: “Ma no, come potrei? Se ti mordo affogo!” La rana si convince e partono. Nel mezzo della traversata lo scorpione punge la rana, che chiede: “Ma perché?” e lo scorpione risponde: “Perdonami, ma è nella mia natura!”.

 

RIFERIMENTO 5/10/2010

GLI ANTIFASCISTI E SPQR

da Barbara Melotti

 

Caro Claudio, e pensare che io ho avuto la grande fortuna e il privilegio di nascere e crescere circondata da antifascisti veri, di quelli che lo erano anche quando esserlo era pericoloso davvero, di quelli che non si sono limitati ad esserlo, ma hanno anche agito di conseguenza. E nonostante ciò non ne ho mai, mai, in tutta una vita, sentito uno solo dire questa cosa in nessuna delle accezioni insultanti, o “spiritose”, qui citate. Chissà che antifascisti ha frequentato la Signora Guarini. Se era solo un pretesto per parlare male di Fini, comunque, non credo ci sia bisogno di pretesti, per questo, vero?

 

RIFERIMENTO 7/10/2010

RISPOSTA ALLA MELOTTI

da Isabella Guarini, Napoli

 

Rispondere alle apodittiche affermazioni di Barbara Melotti è sempre impegnativo, ma mi cimento nel dire che c’erano antifascisti che usavano le armi e altri che usavano la parola. A me è capitato, essendo nata dopo la guerra, di frequentare quelli della parola, quando Fini era ancora in fasce.

 

RIFERIMENTO 7/10/2010

E’ TUTTO OK

da Barbara Melotti

 

Caro Claudio, volevo solo rassicurare te e i lobbisti improbabilmente interessati che, ben comprendendo le difficoltà della Signora Guarini, mi guardo bene dal cogliere nella sua risposta qualsiasi allusione, di qualsiasi tipo e con qualsiasi intento espressa. Sono certa non volesse in alcun modo divinare – e come potrebbe? – che io abbia, al contrario di lei, frequentato solo “quelli con le armi”, ma soprattutto sono sicura che non abbia dimenticato, come non dimentico io né nessuno qui, la gratitudine che l’Italia deve a tutti loro, quelli con le armi in primis, come la nostra Costituzione solennemente afferma.

 

  1. 7/10/2010

 

HIC SUNT FASCISTI…

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Pace è fatta tra i padani ed i romani rappresentati rispettivamente dal leader padano Bossi e dal sindaco di Roma Alemanno. Il primo in cravatta verde solcata da timide strisce bianche ed il secondo in rigorosa cravatta nera, al pranzo pacificatore, fra le righe, hanno in sostanza brindato al tramonto del sol dell’avvenire. Il vento, d’altronde aveva da un pezzo smesso di fischiare… Inoltre, camice verdi o nere, nel contesto attuale per me pari son. In effetti comprendere in coalizione di destra personaggi di chiara indole fascista/neofascista, anche certi ragionamenti come quelli del senatore pdl Giuseppe Ciarrapico (“Spero che Fini abbia già ordinato le kippah”…) non fanno più effetto sulla callosità mentale degli italiani distratti dalle barzellette macabre del Presidente del Consiglio super eletto. L’interpretazione sarcastica bossiana dell’ acronimo SPQR (Senatus PopulusQue Romanus oppure Senatus Populus Quiritium Romanus), peraltro riesumata da vecchie identiche interpretazioni goliardiche, al confronto può essere benissimo mescolata alla chetichella nei menu padani/romani che hanno allietato la squallida pace neofascista nella costosa occasione.

 

RIFERIMENTO 7/10/2010

SONO SOLO BARZELLETTE?

da Carla Bergamo

 

Quello che più mi inquieta, in tutta la faccenda barzellettiera del premier, non è l’antisemitismo (che di fatto non ci sta) e neppure la bestemmia. Quello che m’inquieta è che il primo ministro d’Italia faccia pubblicamente commenti volgari e idioti su una signora che è parlamentare della stessa Repubblica. È preoccupante che non si sia dato risalto più a questo che alla bestemmia. È l’offesa volgare e idiota a una persona che tra le altre cose é una bella signora, vera, con tutti i suoi capelli in testa, senza tinture e senza plastiche. È la mentalità da “bullo di periferia” che ritiene che l’uomo, oibò, è sempre bello. Ricordate come si sono incazzati i finlandesi per le offese alla loro premier? Cosa aspettano gli Italiani?

 

  1. 11/10/2010

 

ARMI E PAROLE

da Vittorio Grondona – Bologna

Adesso ho finalmente capito perché alcuni personaggi politici siano rimasti ideologicamente al famoso triste ventennio. A sole parole, e loro ne hanno in serbo enormi quantità che spesso non hanno nemmeno il buon senso di analizzarle nel cervello prima di pronunciarle, non sono in sostanza mai riusciti a liberarsi del fascismo. Nemmeno di quello, data l’età, conosciuto per sentito dire o ereditato da nostalgici di coccio. E là sono rimasti con lo spirito, mettendo di conseguenza in pratica la trasposizione di quei duri tempi nella amministrazione nazionale odierna.

 

  1. 18/10/2010

 

COSA C’E’ DIETRO L’ANGOLO “SACCONI”

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Il ministro Sacconi, ex socialista lanciato ormai in uno slalom gigante verso la conquista della patacca d’onore di berlusconiano doc, ha detto che la manifestazione della FIOM di ieri ha rappresentato l’Italia minoritaria, non adatta a governare, quindi è bene che resti minoritaria. Sarebbe interessante sapere dallo stesso ministro quale sia per lui l’Italia maggioritaria. La verde padania? Il regno delle due sicilie? O il ritorno del fascio littorio sulle porte delle istituzioni? Chiarisca, signor ministro…

 

 

  1. 26/10/2010

 

QUANDO I CRUMIRI DA SFRUTTARE SONO ALL’ESTERO

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Questa settimana a Prima Pagina abbiamo l’onore di avere il direttore di Sole 24 Ore Gianni Riotta… Nulla da dire sulla lettura dei giornali, ma quando interloquisce con i radio ascoltatori trasecolo pensando alla sua reazione, tipica dei direttori “so tutto”, alla domanda del malcapitato di turno. Oggi sono state ben due le risposte che non mi sono piaciute, ne cito solo una per mancanza di “spazio”. Questa era la domanda: può uno Stato impedire la delocalizzazione della produzione con un decreto?… Ecco in sintesi la repentina risposta: no!… Per evitare la delocalizzazione occorre creare nel Paese di produzione le condizioni di convenienza… Io penso invece che uno Stato come si deve abbia fra i suoi primi doveri quello di evitare l’uscita della produzione nazionale. Non si tratta di limitare la libertà, ma semplicemente di buon senso e buona amministrazione.

 

COMMENTI 2

[28 ottobre 2010] - Alberto Veneziano

 

Siccome ho avuto il via libera da CSF (scatenati!) commento anche qui. Però… dunque …
evitare l’uscita della produzione nazionale senza limitare la libertà con buon senso … ci sono, si eliminano le tasse, come mai non ci ho pensato subito? Era così semplice.

 

[28 ottobre 2010] - Vittorio Grondona

 

Mi dispiace, ma eliminare le tasse è un “cavolo” di pensata! Investirle invece per impedire la squallida delocalizzazione della produzione nostrana, invece, mi sembra un esempio concreto di buon senso.

 

  1. 30/10/2010

 

I FURBASTRI IMPRENDITORI ITALIANI

da Vittorio Grondona – Bologna


Passata l’avventura della seconda guerra mondiale nazifascista e della successiva guerra civile che ha avevano sconvolto la nostra vita di italiani fino al riscatto finale della resistenza e della liberazione, abbiamo in sostanza, con le risorse di tutti, incominciato a ricostruire nel nostro Paese una sana società civile e democratica. Linee elettriche, telefoniche, ferroviarie, sanità pubblica sono state praticamente ricostruite di sana pianta. Poi sono arrivati loro, i moderni predoni capitalisti…  Si sono divisi fra politicanti ed arraffoni con lo scopo unico di fare soldi facili a spese altrui. Si sono presi con poche lire le fatiche di tutti noi, facendole sfruttare per il  loro esclusivo beneficio. Ultime in ordine di tempo, le grandi stazioni  e le linee ferroviarie. Pure Montezemolo vuole scorrazzare praticamente gratis  sulle nostre fatiche con il NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori).

 

  1. 31/10/2010

 

BUNGA BUNGA INTERNAZIONALE

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Perversa ormai dappertutto il frenetico “bunga bunga”… L’iniziativa è partita dalla Sardegna, poi si è spostata a Villa Grazioli per sfociare infine nella privacy di Arcore… In prospettiva ci saranno all’orizzonte anche le legittime proprietà di Antigua?… Chissà! Quel posto mi sembra davvero eroticamente il più azzeccato e fuori da occhi indiscreti! Gli spostamenti della materia prima potrebbero forse rappresentare un problema, ma con i soldi ed il potere tutto diventa possibile. Anche un premier, del resto, ha il sacrosanto diritto di “riposare” a casa sua ovunque si trovi e con chi vuole…

 

 

 NOVEMBRE 2010

 

  1. 1/11/2010

 

86° GIORNATA MONDIALE DEL RISPARMIO

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Evidentemente in Italia vanno di moda le chiacchiere degli imbonitori senza scrupoli. In sostanza per chi volesse affidare alle banche i propri risparmi si presenterebbero due fra le più comuni alternative:
1) Affidare i propri quattrini alla gestione della banca, ovviamente senza alcuna responsabilità della medesima per eventuali errori di investimento. In questo periodo vampiresco sarebbe davvero molto facile mandare in fumo parte consistente del capitale;
2) Affidare in deposito, per esempio su un c/c, il proprio risparmio all’ingeneroso tasso di interesse sempre più vicino allo 0 % assoluto. In sostanza ogni tre mesi gli interessi negativi, non coprendo le spese, prosciugano il risparmio a vista d’occhio.
Persistendo questa generale realtà, mi sembra perfino inutile per i risparmiatori medi una legge sulla tracciabilità dei pagamenti inferiori ai mille euro… In pratica, in questo caso, saranno le sole banche a lucrare sull’imposizione governativa di dovere aprire un conto bancario per sopravvivere nella società.

 

  1. 4/11/2010

 

IL PIACERE DI LEGGERE I GIORNALI

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Forse sarà capitato anche a voi di essere attirati da un titolo e di volerne scoprire i particolari leggendo l’articolo relativo. Ebbene, mi è capitato più volte di trovare quello che finalmente era specificatamente attinente al titolo oltre la metà dell’articolo stesso. In quelle occasioni mi vengono in mente positivamente le raccomandazioni di CSF che invitano a contenere un testo entro le 500 battute. Per me un bell’articolo è quello che contenga in ogni riga un pizzico di concretezza e di fascino. Ne cito due tanto per fare un esempio. L’art. di CSF su Bracciano (Ascolta, si fa blog/ Il vestitino di Halloween e il quotidiano) pubblicato su questo blog il 31/10 e l’editoriale odierno di Concita De Gregorio sull’Unità (Filo Rosso: Non cadere nel tranello). Lunghi o corti, i testi così fatti si leggono d’un fiato e lasciano il lettore piacevolmente soddisfatto ed in utile riflessione.

 

COMMENTI 4

[4 novembre 2010] - Armando Gasparini

…dieci a uno per CSF.
Quello della Concitina è un compitino, del lavoratore dipendente. Quello di CSF è una verità gridata, a chi vuol capire.

 

[5 novembre 2010] - Vittorio Grondona

Caro Gasparini, ancora una volta mi dispiace non essere d’accordo con lei. Gli articoli sono stati appositamente citati perché completamente diversi per gli argomenti trattati, quindi non sono paragonabili. Di comune hanno solo l’aspetto tipico del giornalismo che io leggo volentieri.

 

[6 novembre 2010] - Lina Arena

gli artiucoli della Concitina rispoecchiano la modestia della politica del PD. Sono modesti perchè è modesta l’autrice ma soprattutto è modesta l’atmosfera politica del momento.

 

[6 novembre 2010] - Vittorio Grondona

Gentile Avvocata, Concita De Gregorio fa ogni giorno ottimi editoriali, soprattutto di carattere sociale. Possono essere condivisi oppure, no, ma fanno sempre meditare, vuoi verso la parità dei diritti delle donne, vuoi verso l’equità sociale. Si leggono bene anche gli articoli di Vittorio Feltri, ma dal titolo degli stessi si sa subito dove vanno a parare. Più che articoli sono arringhe di difesa del pagatore di turno al quale presta la sua scorrevole penna. E’ come riascoltare una barzelletta vecchia e risaputa, viene spontaneo bloccarla sulle prime battute con la classica esclamazione “è vecchia”…

 

 

I DUE ARTICOLI CITATI:

 

ASCOLTA, SI FA BLOG/ IL VESTITINO DA HALLOWEEN E IL QUOTIDIANO

 

Bracciano è un piccolo comune a nord di Roma. Una volta era un paesetto famoso per due motivi. Per la massiccia presenza di militari, stipati in un paio di caserme. E per aver resistito una decina di settimane vincendo a Campanile Sera. Erano talmente tanti i militari che tutta l’economia del paese era divisa tra servizi per loro (sarti, alimentari, pizzerie, perfino prostitute che venivano dalla capitale e battevano nei viali vicini alle caserme) e agricoltura (noccioli e ulivi). C’erano anche un paio di tombaroli che scavavano tombe etrusche. La presenza dei militari era massiccia. Se andavi al cinema la sera, ad un certo punto, verso le dieci, a metà film, tutti gli spettatori si alzavano e se ne andavano. Erano i militari che dovevano rientrare. Tu rimanevi solo come un pirla anche perché il gestore spegneva e chiudeva. Tu protestavi e allora lui ti raccontava il secondo tempo e poi ti cacciava.

Poi cominciarono le prime villette e villone dei pensionati che avevano scelto il lago come buen retiro e dei romani che stanchi della vita metropolitana preferivano il clima e il mite paesaggio dell’alto Lazio. Il paese si ingrandiva e per contenere l’espansione furono costruiti nuovi quartieri attorno al centro storico e allo splendido castello Orsini Odescalchi. Nacque così, tra l’altro, Bracciano due che oggi è praticamente un paese nuovo (in tutto oggi Bracciano ha 18 mila abitanti). Bracciano due, se si dimentica questo orrendo omaggio all’edilizia berlusconiana che ha invaso l’Italia (ma non si poteva chiamarlo Bracciano Nuova? Bracciano Futura? Bracciano Collina? Bracciano Primula? Bracciano Tarassaco? Bracciano Margherita? No, Bracciano due. Vabbé) Bracciano due, dicevo, non è orrenda come spesso sono i quartieri satellite o peggio ancora le periferie popolari. Strade larghe, servizi adeguati, banca, ufficio postale, palestra, servizi sportivi, autobus, distributori di benzina. Qualche sacrifico a livello di identità culturale. Per dire: l’ufficio toponomastica del comune, dovendo dare nuovi nomi alle nuove strade, ha scelto roba tipo “via Fabrizio De André” e “via Pierangelo Bertoli”, proprio a due passi dal luogo dove, dovendo prolungare “via dell’Omo Morto” ha scelto “via Paolo Borsellino”.

Il progresso è inarrestabile ed ecco arrivare il fantastico centro commerciale. C’è di tutto, parcheggi sotterranei e no, pizzeria, supermercato, parco giochi per i bambini pestiferi. Luoghi dove puoi comprare di tutto, dalle padelle per fare le caldarroste ai lettori Mp3, dai preservativi ai gioielli per tutte le borse. C’è anche un area Halloween dove bambini tristi si guardano attaccati alle rispettive mamme e si chiedono “ma perché sono vestito in questa maniera ridicola?” C’è anche un centro estetico dove in pochi minuti ti fanno per pochi euro anche la depilazione (inguine brazil 10 euro, inguine total 15 euro). Per dire, una brava massaia timorata di dio esce per comprare due etti di bresaola e torna depilata brazil, non so se mi spiego. Questa è Bracciano due. Ma non vi venisse in mente, al centro commerciale, di cercare un giornale. Non c’è. Non c’è proprio l’edicola. Ci sarà sicuramente dietro una storia di licenze e di concorrenza. Sta di fatto che si possono spendere centinaia di euro in scemate ma non un euro per acquistare un quotidiano.

Tutto questo per dirvi che sono a Bracciano. Sono venuto a casa dell’anziana madre per cogliere le olive ma piove e allora sono andato al centro commerciale per cercare i giornali e non li ho trovati e allora ho comprato una padella coi buchi e dei maroni e guardato i bambini tristi vestiti da Halloween. E mi sono detto: ma i genitori di questi bambini tristi vestiti da Halloween adesso escono dal grande centro commerciale e si fiondano in una edicola ad acquistare un quotidiano oppure se ne fregano perché hanno speso tutto quello che volevano spendere per acquistare il vestitino e il cappellino da Halloween? (csf)

31/10/2010

 

Filo rosso: NON CADERE NEL TRANELLO

 

È una tecnica nota, sempre la stessa. È quella - dopo averla fatta grossa - di gigioneggiare dondolando la testa con quell’aria albertosordi: sono un uomo normale sono uno di voi, sono schiavo delle donne che ci volete fare,  non sono mica un santo, sono generoso con chi mi chiede, a volte troppo, se devo scegliere fra una donna e un uomo preferisco una donna, mi volete crocifiggere per questo? Gran sorriso, strizzata d’occhio televisiva al suo pubblico, quello che guarda dal tinello di casa mentre la moglie prepara cena in cucina, quello che non frequenta Belen Rodriguez nei privè dei localini di Milano ma la chiama lo stesso per nome perché la conosce dalla tv, la vede ogni settimana su Chi.

Non lasciamoci ingannare. Non cadiamo nel tranello del grottesco televoto del giorno: maschi italiani, rispondete, vi piacciono di più gli uomini o le donne? Come avete detto? Più forte! Ecco, lo vedete che mi date ragione? No, questa volta no presidente. Non ride più nessuno, ha sentito? Anche nella sua platea di imprenditori di moticiclette ridevano in tre. La battuta meglio puttaniere che frocio (perché questo ha detto, alla pancia del paese) la mettiamo insieme a quelle sui negri sugli ebrei sugli handicappati sulle racchie e gliele rimandiamo al mittente tutte insieme, ci faccia ridere i suoi nipoti quando saranno grandi, se crede. Gli italiani adulti, guardi cosa scrivono i suoi sostenitori nei suoi siti, ne hanno abbastanza. Il punto non è questo: non è se lei ami le donne o sia generoso. Il punto è che ha paralizzato l’Italia con le sue menzogne, con le sue ossessioni, con le sue prepotenze. Il punto - nel caso specifico - è che lei ha telefonato in questura per far rilasciare una minorenne indagata per prostituzione, una ragazzina che ha conosciuto l’Italia nelle sue tv, che si è tolta il velo per diventare una velina e poi una cubista, una bambina a cui lei ha proposto come “fortuna” un harem anzichè una famiglia. L’ennesima vittima di una cultura distorta, di una società debole perchè privata di mezzi per assistere i deboli. È con questo che si rilassa la sera: con le vittime di un sistema che a chi non ha la forza di pretenderlo offre ben poche alternative.

Non è stato abbastanza furbo, ha detto Bossi. Ecco, vede. Un altro sottotesto. L’Italia è dei furbi - persino la Lega si è adattata - è di quelli che non si fanno beccare. Gli altri, quelli che rispettano le regole, sono fessi. Dopo Perla è arrivata Nadia, ieri. Cinquemila euro a volta, ha detto. Non è vero nemmeno che non ha mai pagato una donna, lo disse a Zapatero. “Cosa fai nella vita, cara?”. “Presidente non vede, faccio marchette”. Verranno Giusy, Rebecca, Florinda, dopo. Chissà quante sono. La novità è che anche i suoi, adesso, prendono le distanze. Il fronte conservatore si è fatto freddo. Ha letto il Corriere, Libero, il Giornale, il Foglio? Da Galli della Loggia a Veneziani, da Belpietro alle due pagine di Ferrara sul 25 aprile. I suoi uomini, dietro le tende di broccato che la separano da chi lavora, si stanno preparando. Un successore, presto. Trovatene uno che salvi gli orfani politici e sbarri il passo alla sinistra, al governo tecnico. Questo sta accadendo, lo vede anche lei. A meno che della sua personale tragedia, la tragedia di un uomo ridicolo, non faccia ormai parte la cecità. Quella che si accompagna ai gesti folli, nella storia. Folli e solitari.

3/11/2010

CONCITA DE GREGORIO

http://www.unita.it

Direttore

cdegregorio@unita.it

http://concita.blog.unita.it

 

  1. 7/11/2010

 

POTENZIALI “MATA HARI” DEL NOSTRO TEMPO

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Io che non riesco a comunicare nemmeno con un responsabile del provider internet presso cui sono abbonato da oltre dodici anni e quando qualche generico impiegato mosso a compassione si fa vivo vengo dirottato inesorabilmente a consultare le inutili faq e invitato nel contempo a cercare là un altro sfigato che avesse risolto un problema identico al mio, trovo davvero stupefacente il fatto che il nostro Presidente del Consiglio possa essere direttamente contattato a qualsiasi ora del giorno e della notte da ragazzine bisognose di aiuto, peraltro nemmeno chiaramente identificate. Mata Hari, la famosa danzatrice e spia olandese del secolo scorso, oggi si troverebbe notevolmente agevolata se avesse a che fare con il sultano italiano. Anziché rischiare la fucilazione potrebbe addirittura ogni tanto sventolare un mucchio di quattrini facili in faccia di amichette invidiose.

 

  1.  9/11/2010

 

NO AL FEDERALISMO FISCALE

da Vittorio Grondona – Bologna

 

La Lega Nord è da sempre convinta che siano le Regioni del nord a mantenere l’Italia. Pagano più tasse rispetto al centro e al sud e non hanno in cambio i servizi sociali corrispondenti a quanto pagato. Il federalismo fiscale, a suo pensare, dovrebbe mettere pertanto le cose a posto. In tale evenienza gli italiani si troverebbero quindi di fronte ad una situazione sociale in cui sulla carta ciascuna regione dovrà arrangiarsi con i propri mezzi. Le regioni, ivi comprese per il gioco delle probabilità anche quelle del nord, che non ce la faranno per qualsiasi motivo, crisi occupazionale, disgrazie naturali, ecc., , sarebbero confinate senza alcun dubbio nella miseria e nella rovina sociale. Roma sarà anche ladrona, ma io mi sono convinto che in un paese configurato geograficamente come l’Italia, una finanza centralizzata, razionalmente bene gestita, possa garantire sempre al meglio l’equità nazionale degli interventi di qualsiasi natura.

 

COMMENTI 3

 [9 novembre 2010] - Claudio Urbani

Che al nord paghino più tasse, non vi è alcun dubbio, ma le pagano tutte? Infatti si parla solo di quanto pagano ma si tace di quanto ne evadono. Frequento abbastanza la Brianza, ho lì dei parenti e conosco dei piccoli industriali con magari due ferrari in garage, villa con piscina ecc.; si vantano del lavoro in nero e quanto siano utili gli extracomunitari che sia accontentano di meno paga, soprattutto chi si occupa di costruzioni e ristrutturazione, e dei lavori che gli italiani non vogliono fare più. Ormai ogni ristorante , anche di lusso, o pizzeria in cucina hanno solo loro.

Eppure mettono la testa sotto il cuscino e si lamentano solo di quanto pagano e di quanto poco indietro ricevono,quando si citano dati precisi sarebbe gradita la fonte,con il federalismo se ne vedranno delle…

 

[9 novembre 2010] - Massimo Mai

Suggerisco la lettura di “Il sacco del Nord” di Ricolfi. La Lega propone soluzioni sbagliate per un problema reale il quale, se non si pone mano, distruggerà il Paese.Io non credo che la soluzione dell’ognuno per sè sia auspicabile, però vorrei vedere altre possibili soluzioni dibattute. Invece si continua ad aver un Paese diviso a metà, dove gran parte della popolazione pur spendendo in servizi cifre assurde non ottiene in cambio pressochè nulla (in molti ambiti del meridione la Sanità costa come in Svezia e rende servizi come in Marocco).

 

[10 novembre 2010] - Paolo Turco

Ma non è la Costituzione che prevede la tassazione in base alla “capacità contributiva” dei cittadini? Data la distribuzione territoriale “squilibrata” dei redditi maggiori, penso che l’impiego localizzato di tale “plusvalore” creerebbe non pochi problemi alla “gestione ordinaria” nelle regioni meno ricche. Ma ha realmente senso che chi paga molte tasse in Lombardia debba avere maggiori servizi dallo Stato di chi paga le stesse tasse in Puglia? Per non parlare di chi non le paga nell’una o nell’altra regione… è ammissibile una differenza di comportamento dello Stato nei loro riguardi? Ho dei dubbi.

 

  1. 14/11/2010

 

UN BILANCIO SBILANCIATO

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Era nato bene ed assolutamente innovativo. Non a caso aveva ottenuto un ottimo riconoscimento in un sondaggio importante effettuato qualche anno fa da Sole 24 ore. Sebbene spesso tagliato e privato quindi di particolari che lo scrivente riteneva invece importanti, ciascuno dei partecipanti era visibile anche con quello che rimaneva del proprio contributo all’informazione. Ora il blog si è uniformato allo stile “Grillo” o “Gad Lerner”. In sostanza, per rendere meglio come la penso sui blog di questo tipo, azzardo a paragonarli ad un pollaio. Il titolare famoso butta un sostanzioso grano ed i polli corrono a mangiarlo con i commenti, peraltro di ottima qualità per quanto riguarda quello di CSF, ma che nella pratica leggono solo gli altri fantasmi di stia… Condivido il commento dell’avvocata Lina Arena sul “Primo Bilancio”.

 

Sì, però il titolare, adesso, respira. Ed ha gettato alle ortiche l’idea di chiudere baracca e burattini (CSF)

 

UN COMMENTO

 [14 novembre 2010] - Lina Arena

ma è come chiudere baracca e burattini perchè si asserve e si limita l’intervento del lettore registrato.

 

 

RIFERIMENTO 7/10/2010

PRIMO BILANCIO

 

E’ passato qualche giorno dalla rivoluzione di forma (e di contenuti) del nostro blog e direi che possiamo ritenerci soddisfatti. Ci riteniamo soddisfatti? Nessuna critica forte è arrivata finora, quindi direi non male. Io avrei una critica. Nonostante ve lo chieda da anni, e ve l’abbia richiesto anche questa volta, il limite di battute è spesso ignorato. Vogliamo fare uno sforzo? (csf)

 

 [13 novembre 2010] - Alberto Veneziano

Anch’io ho una critichina, siamo tutti un po’ troppo “abbottonati”. Lungi dall’emulare gli sfracelli televisivi o di certi blog, qui sembra di stare nella hall di un albergo austriaco. La discussione un po’ latita, non sarà che abbiamo paura che il professore ci sospenda? Lui minnaccia, bofonchia, ma non è cattivo.
Se io dico : voto lega e stimo Berlusconi, qualcuno mi esecri, per cortesia! Mi dia dello zotico, quanto meno! Qui al massimo si leva un “chiedo scusa, pfui …”

 

[13 novembre 2010] - Lina Arena

forse ci stiamo preparando alla vittoria finale del cavaliere. Con questo sistema di commento nascosto i colloquianti sono meno visibili ma forse più coraggiosi. Il blog mi somiglia ad un preparato per handicappati della visibilità.

 

[13 novembre 2010] - Claudio Urbani

Non concordo Magari qualcuno non vuol offendere lo “zotico”.

 

[14 novembre 2010] - Dan Galvano

credo che la discussione sia presente.
è vero, non è forte.
è innegabile infatti che qua la maggior parte la pensa piu’ o meno allo stesso modo e spesso ce le suoniamo e cantiamo da soli.
pero’ si puo’ essere taglienti anche in una hall di un albergo austriaco, senza per forza alzare la voce.

 

[15 novembre 2010] - Antonio Giordano

Per qualche battuta in più oltre le 500 mi sono preso tre bacchettate sulle mani; ho visto poi uno ancora in ginocchio dietro la lavagna. Con questi precedenti credete che ci sia ancora qualcuno disposto a gridare più forte?

 

 

DICEMBRE 2010

 

  1. 7/12/2010

 

DIGITALE TERRESTRE PER GIOVANI ANZIANI

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Dal 30 novembre anche a Bologna c’è stato il passaggio al digitale terrestre. In piena crisi economica quindi anche gli appassionati bolognesi della televisore sono stati obbligati a cambiare la vecchia TV o, in alternativa, ad acquistare a parte un decoder omologato. Le persone, per lo più anziane, che mi hanno chiesto aiuto per sintonizzare o il nuovo Tv o il decoder, buttano lì la domanda: ma chi ha avuto un’idea così idiota che ci ha complicato inutilmente la vita e vuotato il nostro portafoglio? Il disagio è enorme, ma sembra che non interessi agli addetti dell’informazione. Nessun giornalista ne parla, come se fosse naturale penalizzare un intero paese per permettere alla Rete 4 del Cavaliere di avere compagnia sul digitale terrestre. Oggi su Rai 5 digitale era prevista la diretta dalla Scala della Valchiria di Wagner, ma il canale “Rai 5” evidenziava nella freddezza più assoluta la scritta: “assenza di segnale”. Per fortuna Radio 3 fa il suo dovere. Come sempre, del resto!… Un grazie a Radio 3.

 

COMMENTI 41

 [7 dicembre 2010] - Bruno Stucchi

Grondona, Grondona! Non travestirti da Uomo di Similaun! Lo sanno anche i sassi che il passaggio al DT è europeo, se non forse mondiale! E se non lo sai è colpevole colpa tua, che non ti informi e poi vieni a giocare a Cappuccetto Rosso! Sveglia neh! Marconi è morto da tempo, l’alfabeto Morse, anche lui, è andato in pensione. Ma vedo che qui si gioca con iQuesto e eQuello, poi vi danno un telecomando nuovo e vi cacate addosso! Il Digital Divide…

 

[7 dicembre 2010] - Claudio Urbani

C’è sempre qualcuno che gli parli di fischi e capiscono fiaschi…porta pazienza Vittorio…

 

[8 dicembre 2010] - Bruno Stucchi

“Nessun giornalista ne parla, come se fosse naturale penalizzare un intero paese per permettere alla Rete 4 del Cavaliere di avere compagnia sul digitale terrestre”.
Urbani, anche tu Uomo di Similaun Honoris Causa? Ma cosa dite! Nessun giornalista ne parla? Ma se sono mesi che ci friggono i testicoli per insegnare ai più diruti vegliardi come usare un baracchino -alias decoder- da 15 euro? Se le smettessimo di parlare per luoghi comuni?
Grondona: se al posto di Rai 5 ti compare la scritta “nessn segnale” controlla l’antenna. Sei sicuro di averla, o come ai tempi delle radio a galena hai attaccato l’antenna alla rete del letto? Ma che barba, che barba che barba! Condensato di Baggina, parlate di prostata e lasciate perdere il DT.

 

[8 dicembre 2010] - Vittorio Grondona Modifica

Non ho proprio parole per rispondere a Bruno Stucchi. Io ho parlato di tecniche televisive premature per buona parte degli italiani, sia per quanto riguarda i costi e sia per le ancora scarse conoscenze generali di utilizzazione, e lui commenta dicendomi che addirittura le basi mondiali delle comunicazioni sono “belle morte”.
-- .- …- .- .-.. .--.-
(traduzione in morse del classico ghediniano “mavalà“).
Grazie a Claudio Urbani per la sua gradita solidarietà.

 

[8 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

Allora insisti caro Stucchi… Di questo passo presto sarai chiamato anche tu ad Arcore come rottamatore del buon senso. Continuare nella discussione in questa maniera sarebbe come continuare a ragionare usando il cappello.

 

[8 dicembre 2010] - Vincenzo Rocchino

E’ stato fatto tutto il possibile per complicare la vita degli utenti. “Una Tv in alta definizione” (HD) non era possibile col decoder prodotto da una ditta di comodo e venduto da P.Berlusconi tramite altra “ditta” di comodo (finito inquisito per gli incentivi di Stato e costretto a rimborsare qualche centinaia di migliaia di euro). Della miriade di decoder in commercio, pochissimi sono quelli che consentono la ricezione del DTT e Satellitare; ricevitore e decoder devono essere disposti per HD; quello che non è stato detto è che Mediaset, in HD, trasmette solo le partite di calcio. Non so cosa succederà quando in Liguria, avverrà lo switch – off; io, dopo un accurato studio dei decoder in commercio, mi sono procurato una parabola e un decoder che riceve in automatico sia segnali del DDT…

 

[8 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

Ora al macero ci stanno andando i “vecchi” televisori, ma fra poco anche i costosissimi videoregistratori e DVD Recorder faranno la stessa fine se privi di tuner digitale. Il segnale digitale proveniente dall’antenna, infatti, non sarà registrabile senza il processo di decodifica. Il segnale decodificato può comunque essere prelevato direttamente dall’uscita scart della TV, se all’uopo predisposta. In questo caso sarà registrabile il solo programma in visione e tenendo la TV accesa per tutto il tempo di registrazione. I problemi sono minori in caso di utilizzo a parte di un decoder munito di doppia scart nel senso che si potranno registrare segnali decodificati tenendo spento il TV. Ancora enormi spese in vista, quindi, per l’acquisto di un nuovo registratore.

 

[8 dicembre 2010] - Armando Gasparini

Ci son stati gli stessi problemi in Francia, Spagna, Germania, Inghilterra ed entro il 2012 resto d’Europa…vuoi vedere che i problemi sorgono perchè Berlusconi ha il dono dell’ubiquità!?!?

 

[8 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

Sono felcissimo che il facoltoso signor Gasparini sia immune da problemi operativi e finanziari relativamente al settore audio-video. Mal comune mezzo gaudio è, e rimane, un detto idiota sotto ogni angolazione dell’universo. Il sultano, per quanto si dice, ha comunque le mani in pasta in molti angoli del mondo e in quanto Unto del Signore potrebbe avere pure il dono dell’ubiquità…

 

[8 dicembre 2010] - Bruno Stucchi

Grondona, se non capisci pazienza. E’ un tuo limite, prendiamo nota, a futura memoria.
Il DT è in giro da anni. I decoder in offerta (forse 10 anni fa?) di un importatore che non esiste più e forse collegato col fratello del Cav. oramai sono nel bidone della spazzatura.
Se poi pensi che tutti gli italiani siano dei trolgoditi digitali, forse è un tuo outing, ma in generale non è così. Quasi tutti, malgrado il Grondona e Urbani, senza tanti au e bau hanno cambiato televisore (era ora eh!) o si sono presi il baracchino da 15 euro e vivono felici e contenti. Poi c’è’ la Premiata Confraternita Degli Sfigati Ora e Sempre, quelli che cambiano una lampadina bruciata con una lampadina guasta di nascita. Capita. Dicono che le novene hanno effetto anche per i non credenti; provate!

 

[8 dicembre 2010] - Armando Gasparini

Dire che “Nessun giornalista ne parla, come se fosse naturale penalizzare un intero paese per permettere alla Rete 4 del Cavaliere di avere compagnia sul digitale terrestre.” è una idiozia in sé, e di quello che la dice! Tutta Europa avrà il DT e Grondona dice che non dovrebbe averlo perchè Berlusconi altrimenti metterrebbe Rete 4. Ma si rende conto di quel che dice?

 

[8 dicembre 2010] - Bruno Stucchi

P.S. I videorgegistratori a cassetta tipo VHS non si trovano più neanche ai discount. Le voste videoregistrazioni potete portarle in discarica, ma quella per “rifiuti speciali tossici e nocivi”. Oppure prima potete riversarle su supporto più contemporaneo. Un piacevole passatempo per le lunghe serate invernali accanto al fuoco. Buon divertimento!

 

[8 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

Buonanotte… Essere così e vivere felici è un dono del Signore!…

 

[8 dicembre 2010] - Bruno Stucchi

Tanto per chiarire. E’ da 24 anni che non “guardo” la televisione e se domani, per evento straordinario, tutte le televisioni del mondo dovessero smettere di funzionare, ne sarei ultracontento. Ma accidenti! Possibile che i videodipendenti non siano al corrente di ciò che succede intorno a loro? Ma se siete così ignoranti (che non sanno, che ignorano) di tecnologia, cosa banale e quotidiana, come pensate che siano credibili le vostre posizioni politiche e esistenziali? La vostra fisica quotidiana è rimasta ferma ad Aristotele, che dio lo fulmini, la vostra termodinamica al flogisto, la medicina alle virtù dormitive dell’oppio.
Tornate a parlare di prostate, fegati pistoni e valvole, argomenti che forse meglio padroneggiate.

 

[8 dicembre 2010] - Claudio Urbani

Certo che se il povero stucchi non trova di meglio che far ironia da avanspettacolo e insultare invece di controbattere con argomentazioni che dovrebbero aver per tema il post -ma bisognerebbe comprenderlo prima- vuol dire che son arrivati alla frutta e non hanno altre argomentazioni da proporre. Gasperino, poi più che far dei taglia e incolla non riesce andare avanti.
Chiudiamo qui , come ho già detto, si parla di fischi e continuano a ciciarà sui fiaschi.

 

[8 dicembre 2010] - Claudio Urbani

Stucchi, tu devi ancora comprendere l’argomento del post di Grondona.

 

[9 dicembre 2010] - Francesco Falvo D'Urso

Ma signor Stucchi, tutta questa bile dove ce l’aveva in cassaforte? o in cantina, visto che puzza?

 

[9 dicembre 2010] - Paolo Beretta

Scusa Claudio, Vittorio, ma stiamo parlando di un passaggio che era stato pianificato nel 2004 con termine nel 2006 e prorogato fino al 2010, sei anni fa. Tenete anche conto che il termine ultimo stabilito dalla commissione europea per il passaggio per tutti al digitale è il 2012. Che poi si sarebbe potuta fare meglio e con meno disservizi (come è successo negli altri paesi, caro Gasparini) sono d’accordo, ma muoversi per tempo si poteva fare: i contributi per il decoder digitale sono del 2005.

 

[9 dicembre 2010] - Claudio Urbani

Caro paolo, concordo pienamente con te. Non condivido certe risposte astiose e di parte, fuori contesto. Grondona voleva semplicemente dire, che proprio dato il termine ultimo della UE il 2012, e visto che nel 2004 non si poteva prevedere una crisi pesante che ha, ovviamente colpito le categorie più deboli, un rinvio di qualche mese in quelle regioni che ancora il DT non era arrivato, sarebbe stato opportuno,evitando una spesa, dove una famiglia su 5 non arriva a pagarsi il mutuo sulla csa, avrebbe fatto a meno. Putroppo certe abitudini sono ormai radicate in famiglia ed è difficile farne a meno. Le risposte, se rileggi, sono state unicamente come se si volesse fermare e non accettare un progresso già in atto e irreversibe.

 

[9 dicembre 2010] - Claudio Urbani

Poi intromissioni puerili e da asilo infantile, sicuramente non si riesce a far di meglio, sui personali comportamenti, senza una minima conoscenza delle situazioni personali e soprattutto economiche degli interlocutori sono del tutto fuori luogo e inaccettabili.

p.s. Perché si ha difficoltà ad effettuare le modifiche? Problema al sistema?

 

[9 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

A questo punto mi sento di puntualizzare alcuni motivi che mi avevano spinto ad inviare il mio post, sperando di non suscitare ancora sgradevoli attacchi da parte di alcuni commentatori che in questa occasione hanno dimenticato di mettere in pratica le elementari cognizioni della buona comunicazione. Per passione mi interesso di alta fedeltà e di video da quasi cinquanta anni. Qui a Bologna uno come me è definito “nidarolo”… Non butto nulla che riguarda appunto il mio passatempo amatoriale. Limitandomi ai video sistemi, possiedo dal “Beta”, al “DVD Recorder” con o senza HD. L’avvento obbligato del digitale non mi ha minimamente intaccato. Munito degli accessori necessari, senza difficoltà alcuna ricevo e registro il segnale decodificato con ciascun componente del “vecchiume”…

 

[9 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

(segue)…del “vecchiume” tecnologico in mio possesso abilitato alla registrazione, ivi compreso il tuner analogico del PC, mettendo in pratica le conoscenze dei collegamenti possibili, accunulate in tanti anni. Ciò premesso, molti parenti, amici e conoscenti, giovani e anziani che conoscevano la mia passione, mi hanno chiesto aiuto per il collegamento del decoder o per la sintonizzazione del nuovo TV. I giovani sono stati abbastanza solleciti a trovare dimestichezza con la nuova tecnica, la maggiore difficoltà è stata riscontrata nella sintonizzazione manuale per la ricerca di canali particolari, come per esempio il TGR Emilia Romagna dove automaticamente il decoder riceveva il TGR del Veneto.

 

[9 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

(segue)… La registrazione è stata per tutti il tabù principale. Gli anziani, invece, hanno riscontrato enormi difficoltà. In alcuni casi ho scritto passo per passo quello che dovevano fare per facilitarli nelle apparenti semplici operazioni da compiere. Le lamentale sono state comunque sulla bocca di quasi tutti, giovani e anziani, per le complicazioni inutili e per le onerose spese nuove cui sono andati incontro. Non si è capito infatti per quale motivo non potevano convivere analogico e digitale, almeno ancora per un po’ in attesa di tempi migliori.

 

[9 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

(segue)… Per i più anziani il governo ha previsto un contributo di 50 euro, ma solo per l’acquisto di decoder con possibilità di inserimento della tessera per la ricezione di programmi a pagamento… Beffa, questa… Beffa oltre la beffa!
Chiedo scusa se anche con questo ampliamento del post qualcuno ritenga che ancora non mi sia spiegato bene.

 

[9 dicembre 2010] - Francesco Falvo D'Urso

Sembra abbastanza chiaro!

 

[9 dicembre 2010] - Claudio Urbani

haro, certo per chi vuol sentire o riesce a capire. Ad ogni modo quello che è successo, le difficoltà soprattutto ai più anziani,passaggio dall’analogico al DTT, è avvenuto in tutte le regioni e data la natura montagnosa del nostro territorio, il ritardo dei nuovi ripetitori in DTT hanno causato la non ricezione di ambedue i sistemi e vi lascio immaginare il disagio, soprattutto negli anziani, nei piccoli paesi d montagna.

 

[9 dicembre 2010] - Armando Gasparini

Dopo che ci ha reso partecipi della sua passione, Grondona ci può spiegare (è la terza volta che glielo chiedo) perchè la sua frase “penalizzare un intero paese per permettere Rete 4 sul DT”. Perchè il DT non è stato fatto solo per Rete4 come sa…e se bisognava attendere il passaggio al DT (come dice qualche buontempone), intanto continuava a vedersi in analogico. Non capisco il problema che è stato penalizzato un Paese intero! Si doveva fare come tutta Europa, ed è stato fatto. Punto.

 

[9 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

Volentieri signor Gasparini. Rete 4 doveva trovarsi da un pezzo sul digitale terrestre in quanto le relative frequenze erano state assegnate al legittimo vincitore Europa 7. La cosa non è avvenuta per continue provvidenziali disposizioni del governo del fare. Poi è subentrata la cd legge Gasparri che ha salvato ancora rete 4. Se rete 4 si fosse staccata dall’analogico in tempi diversi dalle altre reti, avrebbe perso la maggior parte dei suoi affezionati clienti. Non solo, quando ci furono gli incentivi governativi per agevolare l’acquisto dei decoder si era determinata la situazione in cui, una volta cessata la disponibilità di contributo (Euro 70 max), i decoder furono calati di prezzo esattamente dell’importo pari al contributo. Questo è il governo del fare solo i propri interessi.

 

[9 dicembre 2010] - Armando Gasparini

Ha ragione sul fatto delle frequenze. Giustissimo. Ma non sui decoder digitali, che non c’entran nulla con Rete4. Infatti è/era rimasta in analogico e non ha/aveva bisogno di decoder. Adesso, nessun aiutino, perchè il decoder serve per vedere tutte le Tv, compresa Rete4. Avrà mille canali digitali da perderci il sonno…buon rimbambimento.

 

[9 dicembre 2010] - Armando Gasparini

Poi, solo per giusta informazione…
Proprio agli over 65 ricordiamo che è ancora a disposizione il contributo di 50 euro predisposto dal Ministero per l’acquisto del decoder digitale di tipo interattivo. Hanno diritto coloro che hanno un reddito non oltre i diecimila euro e un’eta’ pari o superiore ai 65 anni e sono in regola con il pagamento del canone Rai.

 

[10 dicembre 2010] - Bruno Stucchi

“mi interesso di alta fedeltà e di video da quasi cinquanta anni” E si vede, caro, e si vede! Eh, le Vecchie Valvole, le EL500 (pentodo!), le 12AX7 (doppio triodo demenziale!), i “nuvistor”.. Bei tempi.
I ggiovani sono da sempre più interessati all’Alta Frequenza (HF) che all’Alta Fedeltà.
Scherzi a parte, ma alla fine, siete riusciti, con la vostra semisecolare esperienza a padroneggiare sto fottutissimo telecomando? Ah! E’ vero: non si insegnano “ciochi nuofi a cane fecchio”, come mi diceva il mio buon pastore tetesco..
Però la bischerata su Rete4 potevi evitarla: non ti qualifica bene.

 

[10 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

Caro Stucchi a questo punto segnalo i tuoi pesanti scritti al cane pastore di mio fratello. E’ un animale fantastico, ben addestrato e meglio di me capirà al volo i tuoi commenti senza senso… Io getto la spugna!

 

[10 dicembre 2010] - Claudio Urbani

Certo per uno che pretende di far credere di non vedere la TV da 24 anni, Rete 4 non dovrebbe sapere neanche che esiste. Ma in realtà sembra un culto mistico solo morboso o una gran confusione puerilmente ideologica. Hai ragione Paolo, gettar la spugna si evitano di far emergere realtà penose.

 

[10 dicembre 2010] - Paolo Beretta

Vittorio, giusto per chiarire. Forse volevi dire che il contributo era per decoder SENZA la possibilità di inserire la card. Comunque, col contributo in pratica portavi a casa il decoder gratis. A prescindere da tutto, comunque, ci sono situazioni in cui gli avanzamenti tecnologici sono “traumatici”, ma bisogna armarsi di pazienza e superarli, altrimenti non si va più avanti. Ci si è mossi spesso in ritardo, con la migrazione al DTT, e adesso si deve un po’ correre. Certo, e su questo concordo con te, se non si dovesse risintonizzare ogni due per tre e si gestisse la LCN in maniera corretta, si risparmierebbero molti mal di testa.

 

[10 dicembre 2010] - Claudio Urbani

Paolo, il contributo era solo peri decoder con la carta, altrimenti non aveva senzo. Inoltre i più venduti erano quelli di Paolo Berlusconi perché sapendo il metodo di trasmissione Mediaset, avevo da tempo il software aggiornato, gli altri hanno avuto necessità di alcuni mesi e praticamente dopo esaurimento della incentivazione. L’incentivazione è stato poi bocciata come aiuto improprio dalla UE. Finito l’incentivazione, i decoder hanno avuto un ridimensionamento del prezzo praticamente uguale all’incentivazione.
Sono fatti perfettamente documentati.

 

[10 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

Paolo, io avevo subito colto la palla al balzo (si fa per dire) e con una spesa a prezzo pieno prevista di 169 euro ho “portato a casa” un ottimo decoder spendendo solo 99 euro. Il risparmio di 70 euro era il massimo del contributo statale previsto. Come sono finiti i fondi appunto per i contributi statali, lo stesso decoder che prima costava 169 euro, è passato alla vendita al prezzo pieno di 99 euro. Quindi va da sè che il contributo statale è stato un regalo netto fatto da una politica del menga al produttore del mio decoder… Se tanto mi dà tanto….

 

[10 dicembre 2010] - Francesco Falvo D'Urso

SEGNANLO QUESTO ARTICOLO: Digitale terrestre: parte a Milano ‘Amico Decoder’ per gli anziani in difficoltà con lo switch-off
Coinvolti nel progetto gli studenti di quattro istituti. Guido Podestà (Presidente Provincia Milano): ‘I giovani, avendo una buona padronanza delle moderne tecnologie, sono in grado di risolvere i problemi emersi dopo lo switch-off. Credo  che questa forma di volontariato risulterà apprezzata dai cittadini”.
http://www.key4biz.it/News/2010/12/10/TV_digitale/amico_decoder_switchoff_Pasquale_Brucellaria_Guido_Podesta_Marina_Lazzati_itis_digitale_terrestre.html

 

[11 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

Ho letto… Mi sembra davvero una lodevole iniziativa.

 

[12 dicembre 2010] - Bruno Stucchi

Prendiamo atto che in Italia le uniche persone incapaci di sintonizzare il DT dopo qualche settimana di tentativi a vuoto sono Grondona e Urbani.
Per il resto: manda pure il lupo, i cani mi sono simpatici; forse potrò insegnare a lui l’uso di un telecomando. Info di servizio: oramai i decoder si tronvano a circa 16 euro (15,99)

 

 

[12 dicembre 2010] - Claudio Urbani

L’avvicinarsi del 14 dicembre rende sempre più nervosi…

 

[13 dicembre 2010] - Vittorio Grondona

Mi dispiace Bruno Stucchi. Come avevo promesso ho parlato con il “lupo”, gli ho letto i tuoi commenti… Mi ha risposto che lui con chi non sa nemmeno leggere non ci parla. Per una questione di prestigio, spiega… Stammi bene e divertiti col tuo giochino da 15,99 euro!…

  

  1. 11/12/2010

 

IL GRANDE RICHIAMO

da Vittorio Grondona – Bologna

 

Il grande capo cerca firme popolari di fiducia… I cassaintegrati, i lavoratori a rischio del posto di lavoro che protestano sui tetti o per le strade, i lavoratori della Fiat uscita da Confindustria per iniziare il percorso negriero del ricatto istituito di fatto da Marchionne e dai suoi complici politici , i precari buoni solo per essere sfruttati, gli studenti che se non sono in “grana” non potranno più studiare, i cervelli che sono costretti ad andare all’estero per mendicare un posto decente di lavoro, i parenti dei carcerati che “marciscono in galera”, termine disumano usato addirittura dal politico leghista On. Castelli, e tutti coloro che soffrono della miseria e delle costrizioni bancarie che oltre ad averli portati all’attuale crisi economica risucchiano senza vergogna i loro risparmi, si facciano avanti… Si precipitino ai gazebo del sultano a firmare la fiducia affinché nulla possa per loro cambiare.