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ADDIO JAMES BROWN

Atlanta 25 Dicembre 2006

 

 

Addio James Brown

 

Da L'Unità.it

È morto James Brown, grande interprete soul

James Brown

James Brown

James Brown, il "padrino del soul" come si era autodefinito, è morto ad Atlanta. Sabato era stato ricoverato in ospedale per una polmonite. È stato per decenni la stella della musica nera americana. Negli anni Ottanta era anche divenuto un volto cinematografico, interpretando il ruolo del predicatore nei Blues Brothers e cantando una delle sue canzoni più note Living in America nel film Rocky IV. Alla metà degli anni '50, aveva fondato la sua prima band The Famous Flames e da allora si è dedicato completamente alla musica blues, gospel e swing. Tra i suoi successi, oltre che Living in America, Please, Please, Please e I´m Black and I´m Proud.

James Joseph Brown, conosciuto anche come "Mr. Dynamite", ha inciso più di cinquanta album venduti in milioni di esemplari. Nato in Carolina del Sud da genitori poveri, non ha mai voluto rivelare la sua data di nascita, che oscilla tra il 1928 e il 1933. Fa il raccoglitore di cotone e il lustrascarpe ad Augusta, in Georgia. La prima condanna è a 16 anni, per furto. Ne seguiranno molte altre, anche in anni recenti. In prigione incontra Bobby Byrd ed entra nel suo gruppo gospel per poi associarsi, nel 1952, agli "Starlighters", che diventano i "James Brown and the Famous Flames". Col gruppo ralizza due album Please, Please, Please e Try Me. Nel 1962 registra un disco live all´Apollo di New York: sarà un enorme successo. Nel 1970 raggiunge forse il punto massimo della sua cariera con Sex Machine. I "Blues Brothers" lo chiamano a lavorare nel loro film, dove fa il predicatore e nel 1986 con Rocky IV trionfa il suo Living In America. In tutti questi anni alterna periodi di disintossicazione dalla droga, momenti di creatività e periodi di prigione: traffico di droga, lesioni, evasione, violenza coniugale. Nel 1988 è condannato a sei anni di prigione per aver aggredito dei poliziotti.

Impegnato anche sul fronte politico e sociale - ha condotto diverse campagne per l'educazione dei bambini poveri e si è schierato in molte controversie per i diritti politici e civili - Brown recentemente era stato in prima fila nella battaglia per salvare dalla lapidazione Amina Lawal, la donna nigeriana condannata a morte per aver avuto una figlia senza essere sposata.

Pubblicato il: 25.12.06
Modificato il: 25.12.06 alle ore 11.44

 

Da La Repubblica.it

 

SPETTACOLI & CULTURA

Il "Padrino del Soul" si è spento all'età di 73 anni ad Atlanta
Una vita difficile, poi la consacrazione e il successo mondiale

Lutto nel mondo della musica
E' morto James Brown

James Brown

ATLANTA - E' morto James Brown. La stella della musica black americana si è spenta all'età di 73 anni per una polmonite acuta ad Atlanta. Una leggenda che ha saputo trasformare il gospel in "rhythm e blues" e creare un genere soul del tutto originale, il funk, con i suoi ritmi incalzanti.

Nato in South Carolina, Il "Padrino del Soul" ebbe un'infanzia di estremo disagio. Lavorò come raccoglitore di cotone e lustrascarpe. A soli 16 anni venne arrestato e fu recluso in riformatorio. Rilasciato si dedicò alla musica: gospel, swing e Rhythm & Blues. Alla metà degli anni 50 fondò la sua prima band i "The flames". Alla fine del 1955, con Please, please, please conquistò la vetta delle classifiche americane. La strada per il successo era tracciata.

Negli anni Sessanta Brown consacrò il suo successo con brani come Prisoner of love, I got you, It's a man's world, Cold sweat e I'm black and I'm proud.

Gli anni Settanta lo videro ancora grande protagonista con ben otto album di successo che gli valsero il titolo di "The Godfather of Soul" e "Re del R&B".

Negli anni Ottanta si diede al cinema interpretando la parte del predicatore nel famoso The Blues Brothers e cantando Living in America nel film Rocky IV.

(25 dicembre 2006)

 

Addio James Brown

 

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