<<< Teatro di Rivista

Visiona tutti i collegamenti alle news

 

 

 

Addio a Piero Cappuccilli

12 Luglio 2005

Il baritono Piero Cappuccilli, 78 anni, e' morto a Trieste, sua citta' natale, dove si trovava per un periodo di riposo. Cappuccilli, esordì  al Nuovo di Milano nel 1956, aveva cantato fino al 1992. Memorabili le sue interpretazioni nel Simon Boccanegra, Rigoletto e Macbeth. Dal 1992 Cappuccilli si era dedicato all' insegnamento.

 

MUSICA IN LUTTO
 

Addio a Cappuccilli principe dei baritoni

Il celebre cantante aveva 75 anni Nel '92 un incidente lo costrinse a ritirarsi. Famoso per Rigoletto e Nabucco, cantò con la Callas

Di Pierachille Dolfini (da Avvenire on line)

È morto Piero Cappuccilli, il Principe dei baritoni. Aveva 75 anni. Se ne è andato nella sua Trieste, dove era nato il 9 novembre del 1929. Era l'agosto del 1992 quando Cappuccilli dovette dare l'addio forzato alle scene. Una serata trionfale, nei panni di Nabucco, all'Arena di Verona. Poi il viaggio in macchina verso casa, verso Milano. Un viaggio conclusosi con un tragico incidente. Il baritono, che prima di decidere di diventare cantante lirico sognava una carriera da architetto, iniziò un lungo calvario fatto di 10 giorni di coma, 50 di rianimazione, tre mesi di riabilitazione. Due anni di silenzio, interrotto nel 1994 quando la figlia Patrizia lo convinse a ributtarsi a capofitto nella musica. «Non cantare più non mi fa soffrire più di tanto» ci disse proprio un anno fa quando Milano organizzò una festa in suo onore per ricordare i quarant'anni dal debutto alla Scala, teatro che ieri lo ha ricordato con un minuto di silenzio prima della recita di Cenerentola. Una festa alla quale, però, Cappuccilli dovette rinunciare a causa della sua precaria salute.
«Mi piace ascoltare i mie dischi, vedere i video degli spettacoli. E mi stupisco ogni volta dicendomi: "Questo l'ho fatto io"» ci raccontò. Lui, che aveva calcato i più importanti palcoscenici del mondo dalla Scala (la prima volta fu il 12 giugno del 1964 con Lucia di Lamermoor e l'ultima nel 1989 con Scarpia nell'ennesima, memorabile Tosca) al Metropolitan (vi approdò nel 1969) al Covent Garden, decise di dedicarsi all'insegnamento, abbandonando per sempre i personaggi che lo avevano reso famoso: Simon Boccanegra e Macbeth, «due personaggi sofferti. In particolare Macbeth, che cantai per la prima volta nel 1976: per preparare la parte studiavo giorno e notte. In quel ruolo, più che in qualsiasi altro affrontato, ho messo tutte le mie energie» ci disse. Ma anche Renato del verdiano Ballo in maschera, Rigoletto e Jago, in Otello. E il sogno di Cappucc illi era proprio quello di dare l'addio alle scene vestendo per una volta i panni del Moro di Venezia, ruolo tenorile, ma che calzava a pennello anche alla sua voce tanto che il baritono, prima di andare in scena, nel suo camerino, intonava l'Esultate, suscitando, come ricordava lui stesso, «le ire dei colleghi tenori».
Cappuccilli, dunque, alla vigilia della laurea in architettura, si era dedicato allo studio del canto lirico: si affidò alle cure di Luciano Donaggio, con il quale preparò il suo debutto che avvenne nel 1957 al teatro Nuovo di Milano dove il baritono vestì i panni di Tonio ne I pagliacci di Leoncavallo. Il successo ai concorsi di Vercelli e Spoleto e il lancio grazie all'AsLiCo: Cappuccilli l'aveva spuntata su 38 baritoni e aveva ottenuto al parte del Conte di Luna in una produzione di Trovatore che gli aprì le porte dei più importanti teatri. Una carriera lunga 36 anni che lo ha portato a cantare con Maria Callas - memorabile La Gioconda incisa in disco con la Divina - a creare un sodalizio con Caludio Abbado, a interpretare i più grandi ruoli per baritono al fianco di Placido Domingo, Josè Carreras e Mirella Freni. «Sentir cantare bene mi emoziona. Ed è da parecchio che non mi emoziono» diceva a chi gli chiedeva un giudizio sui giovani cantanti. E aggiungeva: «Perché? Poca serietà, poca preparazione». I funerali di Cappuccilli si svolgeranno martedì 19 luglio alle 13.20 presso il cimitero di Sant'Anna di Trieste. La camera ardente dovrebbe invece essere allestita presso il Teatro Verdi.

Da Opera.it

Dati anagrafici  
Nato a Trieste il 09.11.1929
Insegnanti Luciano Donaggio a Trieste
Debutto 1957 Teatro Nuovo di Milano in Pagliacci (Tonio)
Il meglio I due Foscari, Rigoletto, Trovatore, Tosca, Lucia di Lammermoor.


Curiosità e Aneddoti

Alla vigilia della laurea in architettura si avvicinò allo studio del canto. Sotto la guida di Luciano Donaggio vinse i concorsi di Vercelli e Spoleto e successivamente l'AsLiCo di Milano.

Una delle sue affermazioni… “Per me cantare è parlare cantando” rispondendo ad un giornalista che si stupiva della eccezionale chiarezza della dizione.

Nella stagione 1963/64 debuttò alla scala come Conte di Luna nel Trovatore di G. Verdi.

Nel 1969 ha debuttato al Metropolitan di New York.

Ha cantato alla Scala in moltissime produzioni, l'ultima nella stagione 1988/89 come Scarpia in Tosca di G. Puccini.

Ha abbandonato la carriera in seguito ad un grave incidente stradale. Attualmente si dedica all'insegnamento tenendo diverse Masterclass in Italia e all'estero.

Autore: Laura Bandiziol

 

Addio Piero Cappuccilli

 

Torna inizio pagina