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4 LUGLIO 2003 - ADDIO BARRY WHITE

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Era in attesa di un trapianto di reni. Si è spento
nell'ospedale di Los Angeles dov'era ricoverato da tempo
E' morto Barry White
leggenda del soul americano
A maggio era stato colpito da un ictus
che gli aveva compromesso la voce

Barry WhiteWASHINGTON - E' morto Barry White. Se n'è andato a soli 58 anni un pezzo di storia della musica pop, una "leggenda vivente" della musica leggera americana dal soul alla disco. Da mesi era ricoverato all'ospedale Cedar Sinai di Los Angeles per una grave forma di insufficienza renale. Aspettava un trapianto di reni. Si è spento alle 18,30, ora italiana. E il mondo musicale americano si è "fermato" per esprimere il suo cordoglio. Grande, possente, texano di nascita si era trasferito a Los Angeles dove il consiglio comunale decise tempo fa di intitolargli un nuovo centro ricreativo. Sorgerà a South Park, proprio dove il cantante era cresciuto.

La sua è una carriera iniziata prestissimo. Solista, fonderà poi una delle più importanti orchestre della musica leggera. Nel 1974 pubblica per la Twenty Century l'album "Can't get enough" con due singoli: "Can't get enough of your love baby" e "You're the first, the last, my everything", destinati a diventare dei classici da discoteca.

Aveva una voce fenomenale, con quel timbro basso che la rendeva immediatamente riconoscibile. Parallelamente all'attività da solista, produce un trio vocale, le sorelle Glodean, Linda James e Diane Taylor. Il gruppo si chiama inizialmente Love Unlimited e in seguito dà vita alla Love Unlimited Orchestra ("White gold" e "Hi steppin' it dressin' fella"). Nel 1977 torna a sfoderare successi. E lavora fino all'ultimo. Sempre attento ai problemi sociali. Fondamentale è l'incontro con Pavarotti. Con lui partecipa al "Pavarotti and Friends". Fino a quando a maggio  un ictus non gli ha paralizzato la parte destra del corpo e compromesso la voce.

(5 luglio 2003)

Barry White

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