"[...] le esecuzioni ascoltate rendevano piena giustizia a queste deliziose composizioni [Clementi, Sonate op. XXI e op.XXII ], per l'estrosa brillantezza del pianista Andrea Coen, impegnato a ricavare ogni possibile effetto dal suol fragile strumento [...]".

G.Rossi, La Nazione, 8 aprile 1994

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[...] "Ne erano interpreti i musicisti dell'Ensemble Seicentonovecento, con le loro belle voci italiane, i loro valenti strumentisti: ricorderemo almeno l'organista e cembalista Andrea Coen, esecutore di pagine frescobaldiane [...] con quel che di autentico e toccante non sempre avvertibile negli ultraperfetti complessi d'oltralpe".

G. Carli Ballola, L'Espresso , 17 marzo 1995

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"[...] El clavecinista y fortepianista Andrea Coen, gran estudioso de la obra para tecla de Cimarosa, [...]aporta una valiosa perspectiva de las sonatas. La elección del fortapiano en lugar del clave confiere una intimista sonoridad, confirmada por la pausada lectura, de gran respiración de l'intérprete. La articulación del frasero es realmente nítida y mui bien trazada, asi como los planos, que son acertadamente diferenziados por la dinámica del intérprete, que siempre muestra gran naduralidad en los pasajes rápidos y comunicatividad expresiva [...]"

P.Q.L.O., Scherzo, 1997

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"Le sonate per fortepiano di Cimarosa riflettono direttamente la sua attività di operista. Andrea Coen[...] le esegue su un fortepiano viennese del 1790, imprimendo una grande flessibilità nei tempi, variando con cura le sonorità e differenziando i caratteri, spigliati o malinconici, arguti o dolenti. Come in un melodramma".

G.Mattietti, Diario della settimana , 22-28 gennaio 1997

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"Le quarantaquattro Sonate [cimarosiane] contenute in questo disco provengono da un manoscritto del 1830 [...] L'interprete ci fornisce una lettura davvero 'galante' del testo, con tocco chiaro e preciso e un fraseggio assai raffinato. La conduzione del tempo rubato è concepita all'interno di un tactus che abbraccia l'intera misura ed è quindi davvero consequenziale alle prescrizioni dei trattati antichi. [...]". 

E.Corbi, CD Classica , aprile 1997

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"Relegata in una zona d'ombra del catalogo di Domenico Cimarosa, la cospicua produzione per strumenti "da tasto" del compositore aversano è oggi restituita all'ascolto da una nuova registrazione integrale. [...] la brillante interpretazione di Andrea Coen fuga ogni rischio di routine diversificando l'articolazione, alternando con proprietà legato e staccato, realizzando con precisione gli abbellimenti e scegliendo un eccellente fortepiano viennese di fine Settecento, dotato di registri opportunamente utilizzati [...]". 

P. da Col, il Giornale della Musica, aprile 1997

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[...] "Andrea Coen si diverte ad esasperare le follie del violinista, innervosendolo col timbro ipnotico del clavicembalo e con irrefrenabili fioriture [...] Coen fa da cerimoniere, accompagnando con ebbro rigore.

Francesca Del Bravo, CD Classica , marzo 1998 

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[...] "Ma l'iniziativa discografica piu' rilevante degli ultimi tempi e' della Stradivarius che affida ad Andrea Coen la registrazione delle 88 Sonate [cimarosiane] per fortepiano [...] , colonna dorsale di un lascito sinfonico e cameristico ancora generoso di scoperte [...] ".

S.Cappelletto, La Stampa , 4 aprile 1999

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[...] "L'intérpretation d' Andrea Coen n'est pas celle d'un musicologue au cœur sec. Il restitue particuliérment bien le caractère fantasque de cette musique [Sonate per fortepiano di Cimarosa] ".

J.Bonnaure, Répertoire , décembre 1999 

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[...] "L'interpretazione di Andrea Coen, curatore della prima edizione critica della raccolta [Sonate per fortepiano di Cimarosa], è perfetta ".

N.S., Amadeus , dicembre 1999 

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[...] "Per interpretare questi brani [le Sonate per fortepiano di Cimarosa] è perciò necessario non solo leggere le note scritte ma ricreare un sipario, un fondale in cui far vivere queste idee che sono colore, umore, commedia, concepite come arie d'opera seria o intermezzo comico. È quanto ci restituisce Andrea Coen che, con grande sensibilità e raffinatezza di fraseggio, dipinge magistralmente questo rarefatto e affascinante mondo sonoro.".


Hortus Musicus , n°1, gennaio-marzo 2000

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[...] "Du côté de ce dernier, ce n'est que ravissement: avec un toucher léger mais dynamique, un phrasé d'une extrême précision (un luxe de détails qui nous fait ici ou lá perdre le fil conducteur de movement), Andrea Coen éclaire ces sonates [M.Clementi, per flauto e fortepiano] d'un optimisme chaleureux. Lorsque par aventure des trémolos de main gauche obscurcissent momentanément le discours, c'est pour laisser apparaître aussitôt un ciel plus radieux que jamais. Voilá un excellent disque pour découvrir Muzio Clementi [...] ".

S.Gregory, Répertoire , octobre 2000

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