LA TARDA PRIMAVERA
Non oso pensare
ad una tarda primavera
e cerco di calare la veletta
sul volto per ombrare
il ricordo che il tuo tempo
ha calcificato privandolo
d’ogni profumo.
Era il presente senza futuro
quando la vita sorrideva.
Non tenni conto del novello Giuda
e la pronta croce dietro l’olivo
gettava ombre a larghe braccia
nell’attesa.
Lì mi sono seduta
e d’ansia si oscura
il ricordo che riaffiora
ed attende di spegnere
l’ultima giovinezza.
Chissà se ho mai sfiorato
il sorriso della mia
f a n c i u l l e z z a.
Rita
Santuari
(Da: “Luoghi d’anima”
Ed. L’Informazione-Nuova
Fortezza. 1998)
Ugo Uva
olio su cartoncino 50x35
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