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CANTO D’AMORE
Ti amo…
e l’eco risuona
su ogni parola
che prende la mente
ed attende,
poi scende.
Discende pian piano
ti prendo la mano
ed intreccio le dita.
Sento il tepore
del palmo accaldato.
Vibra il tuo corpo,
il mio ti risponde.
Accarezzi il mio ventre
che trema,
le labbra mi sfiori
e lieve sospiri.
Mi guardi negli occhi,
le mani impazzite
. . . . . . . . . . . . . . . . .
Poi – dolce –
accarezzi i miei fianchi,
i miei seni rispondono
ai baci che salgono.
E l’eco risuona…
Ti amo…
Umide le labbra
ogni angolo scrutano,
sentono,
mordono.
Dischiudo la bocca
ed irrompe la gioia,
intreccio il respiro
col tuo ansimare. |
Ho voglia d’amare.
Ti stringo – mi stringi.
Cerco il tuo corpo
che irrompe sanguigno
di forza d’amore.
Il tuo ventre mi sfiora,
mi copre, mi prende.
Il respiro affannoso
di baci si rompe.
Poi tutta la musica irrompe
in un tutto armonia
di arpe lontane
da stelle suonate.
E sale attraverso la pelle
un odore di muschio,
di maschio…
d’amore.
Il respiro s’acquieta.
Il corpo bruciante
abbandona il turgore,
più dolci
i baci si fanno.
Allenti la presa ai miei fianchi,
mi guardi… e
mi baci suigli occhi.
Rita
Santuari
(Da: “Una donna da vendere…”
Ed: Nuova Fortezza.
1992)
Ugo Uva
olio su cartoncino 50x35
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