In un periodo di fervore culturale e grande dispersione di energie, si è
deciso di mettere assieme competenze diverse per creare uno
strumento di lavoro e di trasmissione culturale in grado di accogliere
contenuti ed opportunità destinati a tutti i livelli. La compagnia è nata a
Parma, nel febbraio 1996, unificando persone che portano con se
esperienze decennali in vari campi. Dal teatro classico, da esperienze
di teatro moderno e contemporaneo, da corsi per giovani ed adulti,
fino alla regìa ed alla stesura di testi teatrali originali. Partendo dal
teatro, inteso come rappresentazione e formazione, passando
attraverso la musica, la poesia e l'arte, si vuole arrivare allo spettacolo
completo, in grado di trasmettere idee ed emozioni e trasformare la
scena del palco in un momento di formazione e crescita culturale e
personale.
Gli spettacoli (Curriculum)
25 aprile 1996 circolo ARCI S.Lazzaro PR;
28 marzo 1997 al Teatro Europa PR;
29 luglio 1997 ai Giardini di S.Paolo PR;
inverno 1998 lettura poesie Curde alla sala della 7a circoscrizione a PR;
primavera 1998 corso teatrale per la II A del liceo Ulivi di Parma,
con spettacolo il 4 aprile 1998 al Teatro al Parco a PR.
Piu' varie partecipazioni e corsi teatrali per ragazzi.
Lo spettacolo "Strani Frutti" [1a versione originale]
"Alberi nel sud portano degli strani frutti
sangue sulle foglie e sangue alle radici
corpi negri dondolano nel vento del sud
strani frutti pendono dai pioppi
cena idillica del Sud cavalleresco:
occhi fuori dalle orbite, bocche contorte.
Aroma della magnolia, dolce e fresca,
poi subitaneo l'odor di carne che brucia.
C'è della frutta qui per le cornacchie
- esse la raccolgono per la pioggia -
- egli la succhia per il sole -
- egli la fa marcire per gli alberi -
- essi la buttano via.
Raccolto pesante e amaro questo."
"Strange Fruit"
di Billie Holiday
"Queste memorie o ricordi, sono intermittenti e a tratti si smarriscono, perche' cosi'
appunto e' la vita.
Molti dei ricordi sono svaniti ad evocarli, son divenuti polvere come un cristallo
irrimediabilmente ferito.
Pablo Neruda ci consegna una galleria di fantasmi scossi dal fuoco e dall'ombra della
sua epoca.
La mia vita e' fatta di tutte le vite: le vite dei poeti".
-Tratto da "Confesso che ho vissuto" di Pablo Neruda-
La libertà degli uomini nasce dal profondo di ogni coscienza, liberando il
pensiero da ogni desiderio di potere e qualsiasi forma di speculazione, simboli
della nostra società contemporanea.
L’uomo ha bisogno di stimoli e confronti per aprirsi e vivere in armonia con
altri paesi le esperienze artistiche, poetiche e musicali, punto di incontro tra il
nostro vivere e l’espressione del pensiero di uomini vivi che affrontarono la loro
libertà in ogni tempo, lasciando così segni indelebili nella storia che si ripete.
La prosa del poeta Pablo Neruda che dipinge con toni caldi e violenti
immagini di storie vissute, tesse una "trama di confidenze" tra le parole del
verso, i colori dell’immagine, i toni della nota, ridando vita e valore al nostro
bisogno di vivere la poesia.
Il gruppo si propone di coinvolgere il pubblico in un particolare "momento
culturale" attraverso la lettura di alcuni brani di prosa presi dal libro "Confesso
che ho vissuto", e di poesie di Garcia Lorca, Bertolt Brecht e Pablo Neruda.
La musica e le immagini completano il messaggio culturale stimolando la
partecipazione del pubblico, verso i temi di uguaglianza, libertà e solidarietà.
L’esperienza di tre uomini, che hanno voluto resistere ad ogni forma di
abuso e violenza contro la dignità umana.
La memoria del passato come esperienza e speranza per il nostro futuro.
TESTI
"La poesia"
"Spiego alcune cose"
"Poesia e polizia"
"I dittatori"
"Il delitto fu a Granada"
"Romanza della guardia civile spagnola"
"La crociata dei ragazzi"
"1940"