HOMEPAGE

Rabindranath Tagore

 


Dalla raccolta "Il Giardiniere"

 

IX

 

 

Quando a notte vado sola la mio convegno d'amore,
gli uccelli non cantano, il vento non soffia,
le case ai lati della strada sono silenziose.
Sono i miei bracciali che risuonano a ogni passo,
			e io sono piena di vergogna.


Quando siedo al balcone e ascolto per sentire
i suoi passi, le foglie non stormiscono sui rami,
e l'acqua del fiume é immobile come la spada
sulle ginocchia d'una sentinella addormentata.
E' il mio cuore che batte selvaggiamente - 
			e non so come acquietarlo.
Quando il mio amore viene e si siede al mio fianco,
quando il mio corpo trema e le palpepre s'abbassano,
la notte s'oscura, il vento spegne la lampada,
e le nuvole stendono veli sopra le stelle.
E' il gioiello al mio petto che brilla e risplende.
					E non so come nasconderlo.


 

XVI

 

 

 

................................
Nessun mistero al di là del presente;
nessuna lotta per l'impossibile;
nessuna ricerca nel buio.
Questo amore fra te e me
é semplice come una canzone.
.................................

 

 


LXII


	Nel fosco sentiero d'un sogno
	andai a trovare l'amore che fu mio
	in una vita precedente.

	La sua casa era in fondo a una via
	desolata. Nella brezza della sera
	il suo pavone favorito sonnecchiava
	sul trespolo, e i colombi
	erano tranquilli in un angolo.

	Lei depose la sua lampada presso la porta
	e rimase in piedi davanti a me.
	Levò i suoi grandi occhi sul mio viso
	e chiese mutamente: "Come stai, amico mio?".
	Tentai di rispondere, ma il nostro linguaggio
	era andato perduto e dimenticato.

	Pensavo e pensavo; i nostri nomi
	non mi venivano in mente.
	Lacrime brillarono nei suoi occhi.
	Mi tese la sua destra.
	La presi e rimasi in silenzio.
	La lampada oscillò nella brezza
	della sera, e si spense.

 

 

Walt Whitman

 

Dalla raccolta "Foglie d'erba"

(Io canto il corpo elettrico)