Capitolo quinto
PENTECOSTE: LA VENUTA DELLO SPIRITO SANTO
Pronto per una Pentecoste personale
Hai ascoltato la Parola di Gesù sullo Spirito Santo. Ora conosci
qualcosa del piano di Dio: vuole guidarti dall'interno nella vita
di Gesù, per mezzo dello Spirito Santo. Hai pregato con la
preghiera di Paolo. Puoi voler essere rafforzato nel tuo uomo
interiore con la forza dello stesso Spirito, affinché Cristo,
per la fede, possa abitare nel tuo cuore. Ora sei pronto per la
Pentecoste.
Per entrare nel mistero della Pentecoste devi scavare un poco nel
libro del Nuovo Testamento chiamato Atti degli Apo-stoli. É un
grande libro: grande perché la grandezza stessa di Dio è
rivelata per mezzo dell'opera e della potenza dello Spirito Santo
nella vita dei primi cristiani.
Il libro inizia con una breve prefazione che ci dice che Ge-sù
è stato con i Suoi apostoli anche dopo la Sua morte e
risurrezione. Ha parlato loro del regno di Dio. Ha anche dato
loro un ordine: ha detto loro di non lasciare Gerusalemme:
"Non allontanatevi da Gerusalemme, ma aspettate il dono che
il Padre ha promesso e dei quale io vi ho parlato. Giovanni
infatti ha battezzato con acqua; voi invece, fra pochi giorni,
sa-rete battezzati in Spirito Santo."
Gesù promette e dona Io Spirito
Osservate bene le parole di Gesù: "Sarete battezzati in
Spirito Santo." Ripensate ora al vangelo di Giovanni, 1,33.
Giovanni disse di aver veduto Io Spirito scendere come una
colom-ba dal cielo e posarsi su Gesù.
"Anch'io non lo conoscevo", dice Giovanni, "quando
Dio mi mandò a battezzare con acqua, ma Dio mi disse: Tu vedrai
lo Spirito scendere e fermarsi su un uomo: è Lui che battezzerà
con lo Spirito Santo".
Questo è Gesù, che battezza nello Spirito Santo. Più capirai
questo fatto, più comincerai a capire che Gesù Cristo non è
solo il tuo Salvatore, il tuo Redentore, il tuo fratello. Vuole
anche battezzarti nello Spirito Santo. Gesù Cristo è il
battezza-tore. Lui e solo Lui può battezzare nello Spirito
Santo. Ora ca-pirai perché facciamo tanto spesso riferimento al
battesimo nello Spirito Santo. É il battesimo dello stesso Gesù
dato a te per la tua fame e sete di Lui. E questa fame e sete
può essere soddisfatta solo quando egli ti dà la potenza dello
Spirito Santo per portarti a sé. .
Non avere paura dell'espressione: battesimo nello Spirito Santo.
Magari hai sentito molti tuoi amici farvi riferi-mento: Sono
stato battezzato nello Spirito Santo.
É un'espressione che oggi si ascolta spesso in questo gran-de
Rinnovamento cristiano. E senza dubbio ti sarai chiesto che cosa
fosse.
Puoi dire: Sono già stato battezzato, ho forse bisogno di un
secondo battesimo?
No, certamente. Questo non dice niente contro il tuo bat-tesimo.
Non lo trascura, né lo mette al secondo posto.
Ora puoi dire: Ora so cosa significa essere un cristiano
battezzato, un figlio di Dio. Ora so che Dio mi vuole. Ora
co-nosco il mio Salvatore, Gesù Cristo.
Imparerai di più sul battesimo nello Spirito. Cosa è, e cosa fa
per te. Ora voglio solo che tu ti senta a tuo agio con queste
parole. Cerca di capire che sono parole prese dalla Parola viva,
da Gesù stesso, che ce la trasmise nella Sacra Scrittura.
La potenza che è Io Spirito
Torniamo ora agli Atti degli Apostoli. Gesù non solo ha detto
loro che sarebbero stati battezzati nello Spirito Santo. Ha anche
detto: "Riceverete su di voi la potenza dello Spirito Santo
che sta per scendere." (Atti 1,8). La parola potenza è la
parola - chiave. Tenetela in mente.
Per essere testimoni
Gesù ha detto agli apostoli che sarebbero stati Suoi testi-moni
in Gerusalemme, nella Giudea e nella Samaria, e fino ai confini
della terra. Per mezzo del battesimo dello Spirito Santo, gli
apostoli avrebbero ricevuto la potenza di essere Suoi testimoni.
Per mezzo dello stesso battesimo anche noi abbiamo Ia potenza di
rendergli testimonianza. E se non hai mai pensato di essere un
testimone di Gesù Cristo, pensaci ora: Gesù vuole questo da te.
In attesa dello Spirito con Maria
Gesù è asceso al cielo. Gli apostoli hanno fatto come Lui aveva
chiesto loro. Sono rimasti a Gerusalemme finché è di-sceso lo
Spirito Santo. Vi è stato un periodo d'attesa. Vediamo un
gruppetto di persone nel Cenacolo, che attendono e pregano.
Maria, la madre di Gesù, era con loro. Altri ancora si erano
uniti agli apostoli e a Maria per aspettare e pregare.
Attesa e preghiera
Aspettare e pregare; pregare e aspettare. Questo è un buon modo
per prepararsi alla venuta dello Spirito Santo. La prepa-razione
è cosa buona e fa bene. É necessaria perché quando Egli viene,
viene con forza, con potenza, ed è 'necessario essere pronti a
riceverlo. Viene nel cuore che desidera ardentemente il Signore.
"Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così la mia anima
anela a te, o Dio. La mia anima ha sete di Dio, del Dio
vivente..."
Il salmista David si è espresso in questo modo.
Veglia e preghiera
Vegliare e pregare. Qualche volta questo avviene per mez-zo di
uno speciale periodo di ritiro: Oggi esistono molti ritiri
cristiani, carismatici o di risveglio spirituale, dove la gente
si riunisce per vegliare, aspettare è pregare, per poter essere
poi riempiti dello Spirito dopo aver chiesto il battesimo nel-lo
Spirito Santo. Ma forse tu pensi di dover trovare da solo la tua
strada per il Cenacolo? Non c'è affatto bisogno che tu sia
solo... Puoi chiedere agli apostoli o a Maria, la madre di Gesù,
di essere con te. Veglia e aspetta... e prega: Vieni Signore
Ge-sù, vieni!
Quando venne il giorno della Pentecoste
E alla fine accadde. Gli Atti degli Apostoli dicono
sempli-cemente: "Quando venne il giorno della
Pentecoste." Proprio cosi. Il giorno della Pentecoste.
Pentecoste deriva da una parola greca, la cui radice significa
cinquanta. Vuol dire cinquanta giorni dopo la risurrezione del
Signore. Erano passati cinquan-ta giorni da quella gloriosa
mattina quando Egli era risorto dalla tomba dove l'avevano
deposto. Ora era il giorno dell'adempimento: il giorno promesso,
il giorno dello Spirito, Il giorno di Pentecoste. É questo il
motivo per cui questa espe-rienza viene chiamata esperienza
pentecostale, ed il Rinnova-mento cristiano nello Spirito Santo
che sta ora verificandosi in tutta la chiesa è chiamato anche
movimento Pentecostale. Non vergognarti di questa espressione. La
parola Pentecoste contie-ne uno dei più grandi misteri di Dio.
Contiene la Sua promessa di mandare Io Spirito Santo alla Sua
Chiesa. A te e a me!
Così quando venne il giorno di Pentecoste, leggiamo che "i
credenti erano riuniti tutti insieme nello stesso luogo." Un
gruppetto di uomini, stanchi, sfiniti e spauriti, che in realtà
non sapeva cosa stesse per succedere. E con loro un gruppetto di
donne intorno a Maria, la madre di Gesù. Cosa accadeva nel più
profondo del loro cuore? Non potevano esprimerlo. In qual-che
modo sapevano che stava per succedere qualcosa. Ma co-sa? Che ci
accadrà? Sapevano soltanto che Gesù Cristo aveva promesso Io
Spirito Santo. Sapevano che questo sarebbe stato un nuovo inizio,
che tutta la loro vita sarebbe cambiata con la venuta dello
Spirito.
Sapevano che non potevano andare avanti molto senza che
succedesse qualcosa. Dopo che Gesù li aveva lasciati, erano
tri-sti. Pareva che la solitudine si fosse impossessata di loro.
Era-no spesso assaliti dalla nostalgia dei giorni in cui Egli era
con loro: "Gesù, perché ci hai lasciati?"
Era questa l'angoscia del loro cuore. Eppure egli aveva detto
loro: "É meglio per voi che me ne vada, perché se non me
ne vado Io Spirito Santo non può scendere su di voi."
Ora sapevano che la venuta dello Spirito avrebbe riportato loro
Gesù, ma non nel modo come Io avevano visto sulla terra. Le Sue
parole avrebbero vissuto in loro. La Sua vita sarebbe sta-ta la
loro vita. Il Suo amore si sarebbe acceso dentro di loro. La Sua
potenza sarebbe stata grande in loro, tanto da poter fare anche
loro le cose che aveva fatto Lui. Ed Egli aveva anche detto:
Farete cose anche più grandi di Me...
Ed ora era arrivata la Pentecoste.
Il vento dello Spirito
Cosa avvenne? Le vie di Dio non sono le nostre. La venuta dello
Spirito Santo è descritta con parole semplici, un vocabo-lario
che più semplice non poteva essere. Ma ogni parola è parola di
Dio, e rivela la potenza e la forza di Dio: Prima, ci fu un
grande rumore. Come il soffio di un forte vento. Perché Dio
scelse il segno del vento? Non è forse perché in qualche modo
il vento è misterioso? Ricordo i versi imparati da bam-bino,
quando ci insegnavano ad amare la poesia:
Chi ha visto il vento? Non tu, e neppure io.
Eppure tutti sanno che il vento sta passando...
Perché il vento?
Forse perché il vento non può essere catturato.
Non ci riporta questo alla mente le parole di Gesù: Lo Spi-rito
soffia dove vuole?
Ognuno in quella stanza sapeva che il vento era speciale, che era
come un araldo della venuta dello Spirito di Dio, più potente di
ogni tromba umana che avesse potuto preannun-ciarlo. Esso riempi
tutta la casa dove erano riuniti. Forse si sentirono immersi,
avviluppati nel vento, rivestiti dal vento co-me da un grande
mantello? Ma il vento fu come la costruzione di un palcoscenico
pentecostale: ora sarebbe iniziata la rappre-sentazione vera e
propria. Ed essi si ritrovarono d'un tratto ad essere i
protagonisti principali di quel dramma, di quella
rap-presentazione, ma la parte della regìa veniva dall'alto.
Il fuoco dello Spirito e il parlare in altre lingue
Poi accadde che delle lingue come di fuoco si posarono su
ciascuno di loro. Essi furono riempiti di Spirito Santo. Il loro
vuoto, Ia loro stanchezza, se ne andarono. In loro ci fu
ab-bondanza di vita. Come se scoppiassero. Avevano bisogno di
liberare questa forza, così cominciarono a parlare. Ma che
suc-cesse? "Si misero a parlare in altre lingue, come io
Spirito dava loro di parlare."
Perché le lingue?
Sai che Ia lingua significa che io posso parlare con te, e tu con
me. Nell'evento pentecostale le lingue rappresentano il potere di
comunicare. La gente può aprirsi, parlare ed essere capita. La
volontà di Dio non è che degli stranieri si radunino sulla
terra: Egli vuole una comunità, una famiglia di fratelli e
sorelle, bambini figli dell'unico Padre, che si riconoscono tra
loro per tali e che cercano l'unione.
E le lingue erano come di fuoco. II fuoco è lo zelo, l'amore, la
vita stessa. La famiglia di Dio deve essere una famiglia di gente
viva, grandi lavoratori nel regno di Dio e infiammati dei Suo
amore.
Vuol che la Pentecoste esploda in te?
Il solo modo perché questo avvenga è aprire il tuo cuore ad
ogni parola, ad ogni dettaglio: permetti allo Spirito Santo di
comunicarti il significato di tutto questo per te. Il vento, le
lingue di fuoco, la pienezza dello Spirito Santo, sono cose
schiac-cianti. Solo Dio può operare in questo modo.
Copri il tuo cuore con l'umiltà di un bimbo
É un mito o una realtà? Possiamo accostarci alla Pente-coste
con una diagnosi storica, col coltello sviscerante dell'in-dagine
scientifica. Ma non arriveremo da nessuna parte. La Pen-tecoste
ci porta faccia a faccia col mistero di Dio e con il Suo modo di
trattare con gli uomini. C'è un solo modo per accostar-ci alla
Pentecoste: con la fede semplice e con l'umiltà di un bambino.
Il Signore stesso ci ha detto come possiamo raggiungere la
comprensione profonda di un qualsiasi Suo mistero. Egli of-fre
una preghiera di lode al Padre perché riveli queste cose, non ai
saggi o ai prudenti ma ai piccoli. I saggi e i prudenti sono
quelli che vivono secondo Ia saggezza e la prudenza di questo
mondo, che credono di sapere tutto. Con loro Io stesso Dio non
può fare niente. I misteri di Dio appartengono ai bam-bini del
regno: Se non diventerete come bambini, non entre-rete nel regno
dei cieli.
La Pentecoste è per i bambini. Per quelli che hanno fame e sete
di Dio. Per quelli che si rendono conto di non sapere tutto. Che
le vie di Dio non sono le vie dell'uomo. L'impeto di un vento
forte, le lingue di fuoco, il suono di lingue strane, bene,
perché no, se lo vedete nel modo in cui Dio lo vede?
Alcuni dei presenti nel giorno di Pentecoste si presero gio-co di
tutto ciò e lo giudicarono con una conclusione globale:
"Devono essere ubriachi", dissero, "sono pieni di
vino dolce."
Le domande autentiche
Ma ci furono altri. Altri aperti al punto di chiedere: "Cosa
significa tutto questo?"
Se vuoi chiedere: "Signore, che significa tutto questo?
Signore, ha un significato anche per me? Signore,
insegnami."
Se vuol essere tanto piccolo da farti queste domande, sei sulla
strada giusta per ii mistero della Pentecoste.
La spiegazione di Pietro
"Ascoltate", disse Pietro: "No, non sono ubriachi.
Che ora ri-dicola per essere ubriachi! Sono solo le nove dei
mattino! Un buon Giudeo non beve a quest'ora: è troppo presto.
Ascoltate. Ciò che sta succedendo è l'adempimento di una grande
profezia. Per mezzo dei Suo profeta Gioele, Dio ha parlato della
venuta dello Spirito Santo su ogni carne. Lo Spirito Santo
avrebbe dato la potenza a tutti: giovani. vecchi, servi e serve.
Con la venuta dello Spirito Santo ci sarebbero stati la vita
nello Spi-rito, i doni dello Spirito, le visioni, i sogni. Un
nuovo modo di vivere, una nuova vita, la vita di Dio. Dio che
comunica con il Suo popolo per mezzo del Suo Spirito."
"Ecco", dice Dio, "ciò che accadrà negli ultimi
giorni: mande-rò il Mio Spirito ,su tutti gli uomini; i vostri
figli e le vostre figlie avranno il dono della profezia, i vostri
giovani avranno visioni, i vostri anziani avranno sogni. Su tutti
quelli che Mi servono, uomini e donne, in quei giorni io manderò
il Mio Spi-rito, ed essi parleranno come profeti. Farò cose
straordinarie lassù in cielo e prodigi giù sulla terra"
(Atti 2,17-19).
Pietro parla con l'eloquenza dello Spirito. Le sue parole so-no
di fuoco. Egli parla nella potenza dello Spirito. É proprio
Pietro questo, il codardo? Il Pietro che ha rinnegato di
cono-scere Gesù per tre volte? Questo è il nuovo Pietro. Ora,
battez-zato col Battesimo dello Spirito, egli può proclamare il
Signore, e le meraviglie promesse da Gesù per mezzo dello
Spirito.
Egli dice loro: Gesù Cristo, che voi avete crocifisso, il Pa-dre
Lo ha fatto risorgere.
Ora Egli è alla destra del Padre, che ha promesso lo Spi-rito
Santo, e riversa su di noi ciò che voi vedete e udite.
La folla è stupita. Si sentì come trafiggere il cuore. É
que-sta l'azione dello Spirito. Egli trafigge il cuore.
Essi chiesero: Cosa dobbiamo fare?.
E