Il LEGNO
Il legno è un materiale naturale costituito
di cellule allungate,essenzialmente a base di cellulosa e di lignina che si
riuniscono in canali dove scorre la linfa e in fibre (legni duri) secondo la
direzione generale del tronco e che rappresentano il filo del legno. Altre
cellule poste perpendicolari alle prime ,formano i raggi legnosi.
la
crescita del legno avviene partendo dalla periferia del tronco ,sotto la
corteccia .Tutti gli anni ,in primavera ed in estate si forma un nuovo strato
d’accrescimento( rappresentato in sezione trasversale da un anello ),mentre in
autunno ed in inverno la crescita si arresta .Nelle regioni tropicali il
fenomeno si ripete due volte l’anno.
Nei legni eterogenei (quercia, frassino
,olmo) si distingue una zona di legno iniziale a pori visibili ,corrispondente
alla crescita del principio della stagione e una zona di legno finale ,compatta
e dura ,di fine stagione. Nei ligni omogenei (acero e faggio) ,compare soltanto
quest’ultima zona.
La larghezza dello strato di accrescimento
indica la rapidità della crescita.Nelle essenze resinose ,gli anelli stretti
sono indicativi di un legno denso e di buona resistenza meccanica. Al contrario
,nelle essenze eterogenee sono gli anelli larghi che fanno riconoscere i legni
piu densi e piu duri .
Soltanto la parte centrale del tronco detta
durame ,di solito la piu scura ,possiede buone caratteristiche meccaniche e di
conservazione.La parte esterna (detta alburnio ) situata sotto la corteccia
,deve essere eliminata.
Per la sua stessa costituzione ,il legno
possiede un certo numero di proprietà ,variabili a seconda dell’essenza e
dell’origine (clima ,natura del terreno ,densità della vegetazione ). Di tutte
le proprietà del legno a noi interessano quelle tecnologiche,fisiche,meccaniche
e di messa in opera.
CARATTERISTICHE
TECNOLOGICHE
Tutte le caratteristiche del legno dipendono
,prima di tutto, dall’essenza che deve essere identificata con esattezza.
Il legno viene generalmente classificato
secondo tre criteri: Latifoglie o resinoso, duro o tenero, europeo o esotico.
Alcuni legnami , il cui aspetto è quasi
uguale ,possono essere di essenza molto diversa.Anche il nome del legno può
essere molto diverso a seconda del luogo di origine.Pertanto ci si dovrà sempre
riferire alla denominazione ufficiale.
Dovranno essere definite anche le
caratteristiche particolari della struttura dipendente dall’età al fine di poter utilizzare o eliminare
alcune parti del legname. Ad esempio , il cuore e l’alburnio che, nella maggior
parte dei legni europei (quercia , olmo , pino ), sono di cattiva qualità ,ma
possono essere acettate per altre essenze ( abete,mogano )in cui soltanto
l’aspetto è diverso , mentre in altri legni
( frassino Abete rosso ) difficilmente possono essere distinti a vista.
Le
qualità tecnologiche del legname si riferiscono ai vari difetti o alterazioni
che determinano la loro classificazione.
I
difetti sono naturali .Sono i nodi che vanno dal piccolissimo di meno di 5mm di
diametro a quello di più di 40 mm ;le anomalie di crescita come il filo torto o
la curvatura del tronco che causa delle irregolarità nel filo,l’eccentricita
del cuore il controfili,(tipico del sapelli)che rende difficile la
piallatura,le ferite,le fenditure di origine diversa (colpi di vento
,gelate,abbattimento, ecc.),oltre ai difetti dovuti alla porosità o agli
insetti .
Fra le alterazioni possiamo citare la
colorazione azzurra che possono assumere i legni resinosi,dovuta ad un fungo
,ma che ha influenza solo nell’aspetto.
La
secchezza e l’imputridimento non possono essere accettati nella costruzione
navale.
Il legname è classificato in diverse “
scelte” in base alla quantità dei
difetti che presenta.Oviamente il prezzo varia secondo la qualità. La miglior
qualità detta “fuori scelta” per le piante resinose e “scelta eccezionale “ per
le latifoglie,dovrà essere senza difetti,senza nodi apparenti e diritta di
filo.
Sarà riservata a quei pezzi che dovranno
essere sottoposti a sollecitazioni notevoli : Dormienti , Alberi , Serette. Per
il resto della costruzione , è sufficiente la “prima scelta” che comprende i
legni quasi senza difetti . I nodi piccoli e poco numerosi , e le fenditure che
non interessano la parte utile , possono essere acettati.
La durevolezza , proprietà del legno di
resistere agli agenti esterni dipende dalla sua composizione chimica .
E’
molto imèportante nella scielta delle essenze che dovranno essere utilizzate
nella costruzione della barca.
CARATTERISTICHE
FISICHE
L alinfa che alimenta l’albero è costituita
essenzialmente di acqua la quale , anche quando la pianta è tagliata dopo il periodo di accrescimento , mantiene
un importate UMIDITA’ nel legno. L’umidità si ridurrà progressivamente per
evaporazione dell’acqa contenuta nelle cellule ( nei nostri climi fino al 30%)
:è il punto di saturazione. Sucessivamente l’acqua contenuta nelle cellule del
legname commercialmete secco , và dal
17 al 22% del peso totale. Questo tasso è ancora troppo elevato per le
costruzioni incollate e dovrà essere abassato al di sotto del 13%.
Per arrivare al 13% è sufficiente far
seccare il legname all’aria ; per scendere sotto il 13% è necessario farlo
seccare artificialmente.
Nel corso della stagionatura il legno subisce
un ritiro che è inversamente proporzionale alla sua durezza.
Le
latifoglie come la quercia perdono da 15 al 20 % del volume , mentre le
resinose perdono da 10 al 15 % e i mogani dal 5 al 10%. Questoritiro varia
secondo le tre direzioni del legno ( assiale ,radiale tangenziale ) comporta
delle tensioni che spesso provocano delle fenditure . Per questo la corteccia
deve essere tolta
immediatamente
per ridurre la massa del legno e quindi il pericolo di fenditure e , nello
stesso tempo , per facilitarne la stagionatura.
Deformazione del legno
nel corso della stagionatura
secondo l’orientamento nel
tronco
Contrariamente
al ritiro dovuto alla stagionatura , la ripresa dell’umidità del legno secco
comporta un rigonfiamento , fenomeno ben noto alle costruzioni classiche per
assicurare la tenuta stagna del fasciame .
La densità o massa volumetrica del legno
dipende, quindi ,dal suo tasso di umidità. Lumidità normale dovrà essere
intorno al 15%.
CARATTERISTICHE
MECCANICHE
Sono
variabili secondo la direzione dello sforzo. La resistenza in trazione è , per
esempio ,da tre a cinque volte più forte nel senso assiale o tangenziale . la
resistenza in compressione è inferiore da due a tre volte.
La durezza , cioè la proprietà di resistere
alla penetrazione è in funzione alla densità.
La facilità a fendersi è in rapporto non alla
durezza ma a lla struttura più o meno compatta delle fibre e di conseguenza
alla coesione trasversale.
benche la DUTTILITA’ del legno sia debole (
il limite di elasticità si confonde spesso con
il carico di rottura) , la resistenza agli sforzi bruschi e alle
vibrazioni è molto buona .
Se
il legno è mal stagionato o è attaccato
da muffe si può facilmente spezzare .E’ questo un test per controllare la
qualità del legno .
CARATTERISTICHE
DELLA MESSA IN OPERA
Il legno fornito in tronchi viene , poi ,
smerciato dopo essere stato segato . I diversi modi con cui viene effettuata la
segatura hanno rilevante importanza per il senso secondo il quale il legno si
deformerà nel corso della staginatura.
Normalmente il legno viene smerciato in
tavolame ricavato dal tronco privo della sola corteccia o dal tronco preventivamente squadrato
(sciavero ) , in elementi paralleli.
In
questo tavolame se le assi centrali , quasi perpendicolari agli anelli , si
derformeranno poco nel corso della stagionatura , il peso dell’asse non è
sufficiente per impedire la deformazione.
E’
per questo che quando si desidera avere del legno indeformabile , si preferisce
il tavolame ricavato su “ quartiere
“ o su “maglia” dove in maggior
numero si trovano le tavole più strette per la costruzione navale si devono preferire queste tavole.
Secondo
la destinazione dei pezzi , la sezione dovrà essere orientata in maniera
diversa per lo meno per i pezzi di struttura importanti .
Così
per il trave di chiglia o per i corsi del fasciame si preferirà una tavola
ricavata da tronco squadrato mentre per i dormienti si sceglirà il legno su
quartiere o su maglia e per le serette di spigolo un legno su falso quartiere.
Le
dimensioni secondo le quali il legname viene smerciato sono , in teoria ,
normalizzate a seconda delle essenze in
pannelli o travetti (meno di 22 mm) , in tavole ( da 28 a 55 mm ) , in travi (più di 55 mm).
Questi elementi si distinguono in :
Sgrossati , quando i bordi sono segati
parzialmente
Allineati , quando i bordi sono segati
, parallelamente o no .
La tavola è un elemento allineato a bordi
paralleli la cui larghezza è uguale a quattro volte lo spessore , come minimo.
La trave è in elemento da 18 a 35 mm di
spessore e da 40 a 120 mm di
larghezza.
Si possono utilizzare anche delle tavole il
cuirapporto di dimensione dei lati è compreso fra 2 e 3 , cioè fra 75 x 205 e
105 x 225 mm ; dei panconi delle stesse proporzioni , ma di dimensioni
comprese fra 55 x 155 e 65 x 185 mm .
Le travi
e i murali sono quasi quadrati e di dimensioni comprese fra 40 e 120 mm per
le prime e fra 15 e 50 mm per i secondi .
Quando acquistate del legname grezzo , non
dimenticate che le tavole dovranno essere piallate . Questa operazione in base
alla lunghezza del materiale e alla sua stagionatura , farà perdere al legno da
2 a 4 mm di spessore . Pertanto la cubatura che comprerete sarà di almeno il 20
% in più di quella che avete calcolato secondo i piani . Le perdite saranno più
ridotte quanto migliore sarà la scelta
del legname e meglio studiata la sua destinazione.
LA STAGIONATURA
Nella stagionatura naturale le tavole sono
accatastate , separate da traversini di spessore almeno uguale a due terzi lo
spessore delle tavole e spaziati al massimo di 15 volte detto spessore. Nella
messa in catasta per la stagionatura ,le traversine che separano le tavole
devono essere ricavate dallo stesso tronco , di preferenza ,o dello stessa essenza
,in ogni caso mai di legno resinoso. ad ogni testa sarà inchiodato un tassello
per evitare rischi di fenditure . Gli alburni saranno eliminati perchè
contengono sempre vermi o larve di insetti.
Le cataste sono poste ad almeno 20 cm dal
suolo protette dal sole e dalla pioggia e se possibile orientate nel senso del
vento dominante nel luogo dove si trova la catasta .
Per arrivare ad un tasso di umidità dal 15
al 20% si deve calcolare un anno per centimetro quadrato di spessore , fino a
10 cm . Per una costruzione incollata questa stagionatura è insufficiente
,pertanto dovrà essere completata con una stagionatura artificiale . Comunque è
preferibile che questa stagionatura segua quella naturale .
Industrialmente , quest’essicamento
artificiale viene effettuato in essicatoi dove il il vapore acqueo viene
eliminato a mezzo di ventilazione naturale o meccanica. Per essicare il legname
sono necessari da 15 a 20 giorni . Se il legno è già stagionato naturalmente ,
bastano alcune ore . I risultati saranno migliori se l’operazione viene
effetuata “dolcemente”.
I
commercianti seri dispongono di apparecchi elettronici che consentono di
stabilire il grado di essicamento del legname.
Quando
acquistate il legname chiedete se è stato stagionato all’aria , per quanto tempo
ed il tasso di umidità raggiunto e se necessario esigete un supplemento di
stagionatura artificiale per portare l’umidità al 12 % circa.Sucessivamente lo
accatasterete nel luogo dove dovete intraprendere la costruzione ,per far
assumere al legname il corretto equilibrio.Così una temperatura di 18 ° e una
umidità del 50% sono sufficienti perchè il legno abbia un tasso di umidità del
10% a secoda dell’essenza e dello spessore.
Anche se non si può parlare di assoluta
precisione ,il tasso di umidità H può essere controllato pesando un campione
prima e dopo averlo posto in un forno di cucina con temperatura compresa tra
105 e 110 gradi .
( p1 - p2 )
H= 100 x ---------------
p1
p1
= peso prima dell’essicazione
p2
= peso dopo l’essicazione
H = tasso d’umidità in %
Essendo variabile la durata dell’essicamento
, p2 dovrà essere misurato diverse volte finchè non si stabilizzi .
La tabella che segue dà alcuni valori utili
per una temperatura di 15 , 18 , e 21 gradi :
Umidità
ambiente Temperatura
ambiente
15
°C 18 °C 21°C
40 %
10 % 9 % 8 %
50 % 12 % 10,5 % 9 %
60 % 14 % 12,5 % 11 %
70 % 16 % 14,5 % 13 %
Il
legno destinato alla costruzione navale non deve essere troppo essicato poiché riprendendo
umidità non riprende più le caratteristiche del legno non essicato.E’ anche
importante che il legname sia essicato alla stessa maniera .
Dopo quanto è stato detto ,risulta evidente
la necessità di programmare con precisione la costruzione della barca .In tal
modo sarà possibile curare personalmente la stagionatura del legname. Infatti si può comperare il
legno in tavolame e provvedere all’esicamento a condizione di disporre il
locale adeguato e di tener presenti le precauzioni indicate più sopra.
Se
si ha tempo, si può fare a meno della fase intermedia dell’essicamento
artificiale .
D’altra parte ciò vi permetterà ,fin dall’inizio,
d’aspettare che il vostro fornitore di legname disponga della qualità e delle
dimensioni corrispondenti alle vostre necessità. Il mercato dei legni esotici è
soggetto a contingenze economiche e politiche ,per cui alcune essenze possono
non essere disponibili per periodi di tempo talvolta molto lunghi .
ESSENZE UTILIZZABILI NELLE COSTRUZIONI INCOLLATE
I legni duri
Parleremo
soltanto delle essenze relativamente disponibili e che presentano un’interesse
reale per la costruzione incollata. Troveremo pertanto poche essenze Europee.
AFROMOSIA
Crescie
nellAfrica occidentale .Giallo bruno a grana compatta , venatura fina e stretta
.Sebbene moderatamente duro è un legno molto resistente ,molto stabile,non
imputridisce ed è inattacabile dagli insetti .Si lascia lavorare facilmente ma
ha tendenza a fendersi sotto inchiodatura . Riceve bene colla e vernice. E’ un
sostituto del TECK ,spesso migliore ,per quanto riguarda la resistenza
meccanica e la qualità d’incollaggio.Un poco più rosato del teck,una volta
verniciato è un magnifico legno per gli abellimenti interni . Ad un prezzo
sensibilmente equivalente sarà sempre preferibile il teck , ma è difficilmente
reperibile sul mercato .
ANGELICO
Detto anche teck della Guyana. Legno della
parte settentrionale dell’ America meridionale, è di colore dorato su fodo
bruno,rossastro o violaceo. Ha grana compatta ed è diritto di filo con buona
resistenza alla compressione e alla flessione . E’ elastico ed imbarca
facilmente :molto stabile e resistente agli insetti e alle teredini . Si lascia
lavorare facilmente ma, a causa del silicio contenuto fà perdere facilmente il
filo agli utensili . Si lascia incollare, inchiodare ,avvitare e verniciare
molto bene . Un legno ecellente ma raro.
FRASSINO
Di
colore bianco madreperlaceo ,con venatura diritta e grana grossolana,è un legno
molto duro ed elastico. Tuttavia la sua durata nel tempo è debole e se la sua
stabilità è buona se essicato
correttamente ; tende ad attorcigliarsi e a deformarsi . Molto duro da lavorare
,riceve difficilmente l’inchiodatura , ma le viti tengono perfettamente .Anche questo è un legno ricco di tanino e
pertanto presenta gli stessi inconvegnenti della quercia anche se ben
preparato. Ha le stesse caratteristiche della robinia,ma è preferibile quest’ultima
.
IROKO
Spesso
ed impropriamente viene chiamato teck africano . Di colore bruno giallastro a riflessi
verdastri ,invecchiando tende al rosso. Ha grana compatta e venatura grossolana
ed è molto stabile anche se può deformarsi se il filo è irregolare.E’ molto
duraturo ma in presenza della quercia ,della quale ne è un sostituto, da luogo
a fenomeni di corrosione .Non bisogna ,per tanto ,mettere le due essenze a
contatto. Si lavora molto difficilmente poichè il carbonato di calcio che
contiene rovina gli utensili.Si incolla molto bene tranne che se non essicato
molto bene ,è duro da inchiodare.Le viti tengono bene .La sua linfa può causare
allergie.
MAKORE’
Crescie
nell’Africa occidentale. Di colore da bruno rosato a rosso scuro,ha grana fine,
è diritto di filo con venatura regolare.Duro e tenace come la quercia è molto
stabile duraturo e molto resistente agli insettiE’ difficile da lavorare e a
causa del silicio che contiene fà perdere l’affilatura agli utensili .si lascia
inchiodare ma con precauzione.Tiene bene la colla e la vernicie .E’un legno
eccellente per i corsi di fasciame modellati a raggi di curvatura non troppo
deboli .Fare attenzione alle mucose sensibili poichè la sua polvere è irritante
MOGANO AFRICANO
Più
noto con il nome di Gran Bassam o Kaya è un legnodell’Africa Occidentale. Di
colore rosa bruno o rosso a riflessi satinati , a grana piuttosto grossa
,venature fitte con controfilo più o meno pronunciato e regolare di media
durezza moderatamente stabile e poco resistente agli insetti .Non imbarca ma si
fende più facilmente del suo omonimo Americano.Si lascia lavorare verniciare e
incollare bene dopo un accurato trattamento per chiudere i pori .E’ facilmente
reperibile ad un prezzo conveniente.
MOGANO AMERICANO (Honduras)
Di
colore bruno tendente al rosso o al giallo .Ha grana fine .Lucido a venatura
distinta ,è duro e resistente anche se si screpola ;molto stabile ha ,verso gli
insetti ,una resistenza media. Si
lascia lavorare bene e altrettanto bene
inchiodare ,avvitare ,incollare e verniciare.
Per
la sua rarità e per il prezzo lo si riserva per gli abbellimenti interni.
NIANGON
Legno
originario dell’Africa occidentale ed equatoriale .Di colore rosa sporco a
rosso bruno scuro,viene utilizzato per intelaiatura di porte e finestre e può
essere proposto in sostituzione del Makorè o del Sipo . Tenete presente che mal si presta per le costruzioni
incollate a causa della sua natura oleosa.
OLMO
Ha
caratteristiche intermedie tra la quercia ed il frassino .Diritto di filo con
la venatura fina è duro ,solido ed elastico ma purtroppo è poco duraturo
sopratutto in acqua dolce e poco resistente agli insetti. Si lascia facilmente lavorare
,inchiodare,avvitare, verniciare .Di bell’aspetto quando verniciato ,può essere
impiegato per i pezzi non a contatto con l’acqua .
QUERCIA
Si
presenta in tre varietà che possono essere utilizzate indifferentemente :
quercia pubescente, farnia, rovere. La quercia nostrana di buona qualità è
rara,per tale motivo viene spesso importata dall’Europa centrale. Di colore
bruno chiaro diritta di filo ha venatura irregolare .E’un legno molto duro,
resistente e stabile benchè abbia tendenza ad attorcigliarsi.E’poco resistente
agli insetti ,molto difficile da lavorare,si inchioda e si avvita bene ma il
tanino che contiene intacca il metalloe e rende spesso insicuro l’incollaggio
e a
causa della larghezza dei suoi pori la verniciatura scoppia se esposta al sole
. In altri tempi la si lasciava immersa in acqua di mare per diversi mesi per
liberarla dal tanino;oggi la stessa operazione la si esegue in forni ,è più
rapida ma non dà lo stesso risultato della precedente.
RAMIN
Legno
originario del borneo e della malesia .Di colore bruno rosato è di filo diritto
e ha grana molto fine si da farlo somogliare al gram bassam. Molto resistente
alla flessione è stabile ma mediocremente duraturo .Si lascia lavorare
inchiodare ,avvitare e verniciare molto facilmente .E’ adatto per le serette e
l’alberatura quando la leggerezza non è richiesta.
ROBINIA
E’
uno dei rari legni nostrani utilizzabili .Di colore grigiastro a riflessi
gialli o verdi ha venatura grossolana .Grazie ad una buona coesione assiale ha
un’ecellente resistenza alla flessione come il frassino del quale è un
sostituto migliore dato che contiene meno tanino ed è più duraturo.Nonostante
la sua durezza si lavora facilmente .Si inchioda e si avvita bene , ma gli
incollaggi devono essere sorvegliati. Essendo molto raro viene fornito in
piccole quantità .E’ adatto ai bagli ed agli elementi lamellati ,in alternativa
con i legni rossi (mogano, makorè ,sipo) . Poichè riceve bene la vernice è
indicato per elementi decorativi.
SAPELLI
Legno
originario dell’africa occidentale .Simile al moganoper il colore rosso bruno
dai riflessi dorati, ha però venatura più fine. Il suo controfilo alternatogli
dà un aspetto marezzatocaratteristico che però no facilita la piallatura e la
finitura .E’ resistente ma spesso non sopporta la curvatura;è duraturo ma poco
stabile .Si lascia lavorare,inchiodare, avvitare e verniciare molto bene ma
richiede una mano di appretto per turare i pori.Anche se un po' scuro è un
legno molto bello per decorazioni interne .
SIPO
Legno
originario dell’africa occidentale è di colore mogano con riflessi violacei. La
grana molto fine ed il controfilo regolare gli danno un’aspetto “striato” simile al salpelli.Tenero e poco
nervoso è solido ,anche se poco resistente agli urti.Ha buona stabilità e
durata; di media resistenza agli insetti .Si lascia lavorare facilmente ma
rovina il filo agli utensili.Si inchioda
si avvita e si vernicia molto bene.Le sue qualità generiche sono pari a
quelle del mogano africano.
TECK
Legno
originario del sud est asiatico ha colore dal bruno dorato al verdastro.Alla
luce diventa scuro al tatto è grasso Di filo generalmente diritto ha struttura
eterogenea e grossi pori. Nonostante ciò è impermeabile Da semiduro a duro ha
resistenza variabile ,piuttosto media .E’ stabile e duraturo. Si lascia
lavorare facilmente ma toglie il filo agli utensili .Buono da piallare si
inchioda e si avvita bene ma gli incollaggi a volte sono difficoltosi
Daltra
parte si lascia verniciare molto bene .
TOLA
Più
noto con il nome di Agba è originario
dell’africa equatoriale . Ha colre bruno chiaro leggermente rosato . Ha odore
di pepe . La sua grana è simile a quella del moganoma più fine con un
controfilo più o meno accentuato. Più leggero del mogano ha resistenza analoga
a quella del gran bassam;stabile con buona durataè molto resistente all’umidità
e agli insetti.Si lascia lavorare, incollare e verniciare bene nonostante una
certa tendenza a sollevare peli. E’ un buon sostituto del gran bassam in
particolare per il compensato ed i corsi del fasciame in legno modellato.
Attenzione alle sacche di gomma che vi si possono trovare.
I
legni duri si trovano in commercio in panconi o tavole di 120 , 105 , 75 , 65 , 55 , 45 , 40 , 35 , 22 ,15 e 10
mm.
ultima revisione 16-06-2000