- PARREBBE VERO
!
- Se fosse lo sarebbe, chi può negarlo
?
- Ma chi può dirlo
- Non è vero ! È infinito
- INFINITO
- M'immergo nel vento, questo vento
- Caldo che cattura
- Sole, Sole, calamita d'umori
- M'attiri
ma fosse vero
- Parrebbe vero.
-
-
- VORTICI
- Turbini, sensi d'altre dimensioni.
- Tutto pulsa attorno, tutto è
vita.
- Panta rei.
- Vortici, turbibi, venti impetuosi
- Che catturano, giocano d'effetto.
- Siamo piccoli granuli di
- Pulviscolo cosmico.
- Vortici. E nient'altro.
-
- UNA BOLLA D'ARIA
- Una bolla d'aria, questo
- Pare la mia testa, un entro flusso
- Di intelletto, vasi comunicanti
- del pensiero profondo.
- Testa-cuore-testa-corpo-cuore
- Pulsa, e si genera una
- Bolla d'aria.
- Attento, lo spillo è dietro l'angolo
!
-
- SONO UNA FRECCIA
- (NON PARTO)
-
- Sono nella faretra, arriva l'Oscuro
Arciere,
- infila una mano, mi sfiora e
- prende una freccia vicino a me,
- la incocca e tira, veloce essa sfila.
- Infila ancora la mano e ne prende
- una qui accanto, la incocca ed essa
- brucia l'aria, è partita !
- Finalmente dopo altre ancora è
il
- mio turno. Grazie Oscuro Arciere !
- Mi incocca e
una voce lo
richiama.
- La corda è tesa, ma si smolla e
- non parto più
- L'Oscuro mi ripone nella faretra,
- la posa in un angolo e se ne va.
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- L'APPIGLIO
- Cammino e scivolo, m'aggrappo,
- risalgo, sprofondo, giù, fino
- al collo, mi manca l'aria !
- Un appiglio, uno spigolo,
- lotto e mi tiro su
- Vado avanti, scivolo
- Ancora, sulla sabbia,
- sul viscido, precipito giù !
- M'attacco ad una pietra,
- risalgo e vado avanti.
- Cammino e scanso fossi,
- uno, due, tre. Al quarto
- Lì ricado ! Aiuto ! Qualcuno
- mi aiuti, sto cadendo ! Nessuno !
- Punto i piedi, mi consumo
- le dita e risalgo.
- Proseguo, si sale, è una
- Parete sempre più appesa,
- aiuto non ha presa !
- La terra viene giù, ed io
- giù con essa. Mi spello
- le dita, mi graffio la faccia,
- una pietra mi colpisce la testa,
- Intontito mi schiaccio
- col corpo contro la parete.
- Mi sono fermato !
- Riprendo la salita, vado
- più su, le forze diminuiscono
- le gambe tremano, ma io
- vado su, proseguo.
- Ma fino a quando ?
-
- LA NAVE NELLA NOTTE E
L'ANCORA
-
- Tempesta ! Mare grosso, cerco
- un porto e non lo trovo
- L'ancora ! la getto, e non si
- Aggrappa, la tiro su, vado avanti
- Nell'orripilante blu di prussia
- Ancòra giù,
àncora.
- Non pesca. Filo sottile di speranza
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- SONO SEMPRE SECONDO
- (LA RISERVA)
-
- Gioco, mi impegno ma mi tengono
- in panchina, sono una riserva.
- Prima di me è più
importante
- anche la panchina.
-
- L'ABISSO
-
- Abisso, immenso podere nel
- quale anima mia vaghi.
- Propagini mentali si agitano
- nell'ombra del Nulla.
- E nulla puoi anima mia.
- Aggrappa le tue radici
- sulle soglie dell'Abisso.
- Confine senza tempo,
- spazio profondo incorporale.
- Abisso dolce, dolcissimo,
- amaro, amarissimo.
HO VISTO UNA STELLA
- Ho visto una stella nell'arida
infuocata
- pianura. Di colpo sprazzi di energia
- torrenziale sospingono l'eterea
- vita mia.
- Ho visto una stella brillare nel buio,
- la seguo con lo sguardo, rapito
- attratto, affranto. È cometa ?
- M'assale un'angoscia: durerà la
- sua luce vitale in corpore et animo
- o mi abbandonerà, cometa d'una
- notte solitaria, unica luce d'un
- viaggio d'eremita.
- Ho visto una stella, una l'ho
vista
-
- CORRO
-
- Corro, mi sforzo, nervo teso,
- muscoli d'acciaio, ma vado piano
- Una zavorra di mille tonnellate
- frena la mia corsa
-
- VOLARE
-
- Ho bisogno di volare
- Bisogno di volare
- Di null'altro ho bisogno
- Sogno di volare.
- Ho un sogno.
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