Il
mio arco |
"Il
mio arco è volato fra il pubblico" è una performance
per un violoncellista solo, che prende spunto da un aneddoto di Pablo
Casals, raccontato nella sua autobiografia. A differenza della storia
originale, qui "Pablo" si trova ad eseguire il Concerto per
violoncello e orchestra op. 104 di A. Dvorak, ad appena un anno dalla
fine della seconda guerra mondiale. La lunga introduzione orchestrale,
ormai ascoltata troppe volte lungo la sua carriera, è causa di
una distrazione, di un lungo sogno, lontano dal luogo del suo concerto.
Pablo ricorda i tempi in cui nessuno sembrava poter sfuggire alla magia
del suo suono; ricorda il bisogno di musica che il suo pubblico mostrava
nelle sale da concerto, il miracolo ineffabile, sempre rinnovato, sempre
unico, dell'esecuzione di opere immortali. Pablo pensa ai giorni della
guerra, quando le note eroiche di Dvorak commuovevano fino alle lacrime,
e si ascoltavano le melodie più dolci sempre come una promessa
sublime di pace. Nulla di tutto ciò sembra più vero, tutto
somiglia a un'illusione ormai svanita: il pubblico è attento, sì,
ma è ben lontano da qualsiasi magia; ormai ascolta nello stesso
modo un uomo o un disco. Qualcosa, forse, è finito per sempre pensa
Pablo ed è irrecuperabile. Ma allora perché Dio ha
dato a così pochi il talento rarissimo per essere virtuosi di uno
strumento ad arco? Claudio Ronco, Venezia, ottobre 2000
La performance "Il mio arco è volato fra il pubblico" è stata eseguita da Claudio Ronco, con frammenti dai concerti per violoncello e orchestra di Dvorak, Schumann, Volkmann, Anton Rubinstein e David Popper, nel Teatro Comunale di Codroipo, il 20 ottobre 2000, in occasione del "Seminario sulla performance" organizzato dall'Associazione Artspace, Gabriela Cardazzo.
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