J O H A N N J. F U X
Dal Componimento per Camera
Dafne in Lauro
su libretto di PIetro Pariati, 1714.
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Tu vedi, o Nume
Dafne
Tu vedi, o Nume, un immortal portento
Della costanza mia.
Questa, che miri sorgere intorno a me
Fronda novella,
Fia sepolcro onorato a tuoi amori,
E verde mausoleo della mia fama.
Già vedi le mie piante stese in radici,
E le mie braccia in rami.
Già mi ricopre il sen ruvida scorza,
Già sinoltra la forza del prodigio alle fauci;
E queste ormai son del labbro mio,
Lultime voci.
Amata Cintia, addio!
Dafne: Lina Akerlund, Soprano
Claudio Ronco, Violoncello barocco
Edward Smith, Clavicembalo
Live performance, Parigi 1990.
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