Isola
di San Giorgio Maggiore, Venezia,
Fondazione Cini
Al Centro di Cultura
e Civiltà e agli uffici della Fondazione Giorgio Cini sono stati
assegnati i due chiostri con lo scalone d'onore del Longhena che sale
al piano superiore di quello palladiano e la scala del Buora che sale
dal Chiostro vecchio; la maggior parte delle aule - circa 30 e alcune
vastissime - intorno ad essi, il Cenacolo, la sede del Noviziato trasformato
in un vasto auditorio, la Biblioteca seicentesca ricostituita, la nuovissima
Foresteria destinata ad ospitare personalità dell'Arte, della
Cultura e delle Scienze; nonché i due teatri, uno maggiore all'aperto,
l'altro minore chiuso. Tutte le sale del Centro furono ornate con belle
pitture della Scuola Veneta di provenienze diverse anche private, e
modernamente attrezzate per le esigenze delle riunioni più diverse.
Mentre il Cenacolo palladiano è capace di oltre seicento persone,
l'Auditorio del Noviziato ne può contenere oltre mille. Il Centro
di Cultura e Civiltà si propone di promuovere aiutare e favorire
manifestazioni del più alto livello spirituale, culturale, scientifico.
La sua attività ebbe inizio nel 1954. Essa si svolse da allora
in più campi di azione, comprendendo: edizioni proprie o poste
sotto il suo patrocinio: così l'Enciclopedia dello spettacolo,
l'Enciclopedia filosofica, l'Enciclopedia universale dell'arte, «Le
civiltà asiatiche», l'edizione delle Opere di Dante, collane
di pubblicazioni raccolte sotto i titoli«Storia della civiltà
veneziana», «Civiltà europea e civiltà veneziana»,
«Civiltà veneziana» (Studi, Saggi, Dizionari dialettali
e studi linguistici, Quaderni dell'Archivio linguistico veneto, Documenti,
Storia della Pittura veneziana, Cataloghi di Mostre, Cataloghi di Raccolte
d'arte, Indici Fotografici, Musiche veneziane inedite o rare, Studi
di musica veneta), Quaderni di San Giorgio, e così via; l'ospitalità
a una ininterrotta serie di congressi e convegni internazionali per
lo studio di temi d'attualità artistica, scientifica, sociale,
culturale ed economica; corsi internazionali d'alta cultura, cominciati
nel 1959 con un corso sul tema «Barocco europeo e barocco veneziano»,
proseguiti di anno in anno, con alternanza di argomenti retrospettivi
e di argomenti contemporanei; corsi per artisti, studenti e insegnanti
d'arte americani; corsi preuniversitari per studenti inglesi; corsi
di perfezionamento per professori d'italiano scandinavi; e altri di
vario tipo; i quali tutti accolgono un migliaio di iscritti, di una
trentina di nazioni; cicli organici di conferenze affidate a maestri
illustri d'ogni materia; esposizioni; spettacoli d'arte drammatica e
musicale, concerti.
Del Centro fa parte una «Scuola di San Giorgio per lo studio della
Civiltà veneziana» articolata in quattro istituti. Un Istituto
di Storia dell'Arte promuove ricerche e studi nel campo dell'Arte veneta,
considerata nella sua più ampia area di diffusione, svolge campagne
fotografiche, allestisce Mostre, dispone di una biblioteca, specializzata
e aggiornatissima, che ha sede nella Libreria longheniana e in altri
locali, e di una modernissima fototeca, la quale aspira a fornire una
documentazione quanto più possibile completa dell'arte veneta.
Un secondo Istituto, di Storia della Società e dello Stato, oltre
a disporre di una scelta biblioteca, va costituendo un'importante microfilmoteca
dei documenti riguardanti la storia veneziana esistenti nelle biblioteche
e negli archivi italiani e stranieri, ad eccezione delle biblioteche
veneziane e dell'Archivio di Stato di Venezia. Un terzo Istituto, di
Lettere Musica e Teatro, si propone di raccogliere le migliori testimonianze
di quella che fu la civiltà veneziana nel campo delle lettere,
della musica e del teatro, promovendo o favorendo la creazione di un
archivio lessicale veneto e di un «corpus» di vocabolari
dei dialetti veneti, l'edizione di testi rari o inediti di opere letterarie,
la rappresentazione e le registrazioni di opere teatrali, la pubblicazione
e l'esecuzione di musiche e la loro registrazione su nastro o disco,
mettendo insieme una microfilmoteca e fototeca di manoscritti d'interesse
letterario o musicale. Questo Istituto vanta, inoltre, nella Biblioteca
Rolandi, una eccezionale raccolta di libretti d'opera. È nel
programma di tutti e tre questi Istituti promuovere pubblicazioni varie
d'interesse storico e culturale, aiutare gli studiosi con borse di studio
e sovvenzioni, organizzare corsi di lezioni e conferenze. Tra le pubblicazioni,
basti ricordare quelle periodiche, e cioè «Saggi e Memorie
di Storia dell'Arte», il bollettino dell'Istituto di Storia della
Società e dello Stato dal titolo «Studi veneziani»
e il «Bollettino dell'Atlante linguistico mediterraneo».
Ai tre Istituti fin qui ricordati si è venuto ad aggiungere l'Istituto
Venezia e l'Oriente, che, ispirandosi alla funzione avuta da Venezia
quale tramite fra il mondo asiatico e il mondo latino, si propone di
contribuire a una migliore conoscenza dei valori culturali dell'Oriente,
mettendoli nella prospettiva storica, geografica e sociale più
favorevole a una giusta comprensione e valutazione. Ciò, fra
l'altro, con l'ausilio di una biblioteca specializzata per gli studi
orientali, e mediante conferenze, borse di studio atte a favorire scambi
di studiosi o studenti fra l'Italia e i paesi orientali, pubblicazioni,
mostre e spettacoli d'arte orientale. Il complesso degli Istituti si
giova di una biblioteca, di circa cinquantamila volumi, in continuo
incremento: in essa figurano, tra l'altro, un'eccezionale raccolta di
varie centinaia di preziosi incunabuli, cinquecentine figurate, incisioni
in prevalenza del Settecento, e, rarissima gemma, l'autografo originale
delle seconda centuria dei «Miscellanea» del Poliziano.
Le raccolte del Centro comprendono inoltre una collezione di preziosi
fogli miniati dal XII al XIV secolo e oltre diecimila disegni antichi,
prevalentemente di scuola veneta, alcuni di maestri quali il Canaletto,
i Tiepolo, i Guardi, Piranesi e così via. Nell'ambito del Centro
di Cultura e Civiltà della Fondazione esplicano una loro attività
anche i padri Benedettini, tornati, dal 23 aprile 1957, dopo un secolo
e mezzo di lontananza, al loro normale ministero all'Isola di San Giorgio
Maggiore: a loro cura è stato costituito un Centro Liturgico
Musicale che ha già organizzato cicli di conferenze, corsi di
canto gregoriano, e si propone di indire convegni, attuare pubblicazioni,
tra cui ha già iniziato quella di un «Trattato generale
di canto gregoriano» in dodici volumi, di una serie di «Quaderni
dei Padri Benedettini di San Giorgio Maggiore», e di una rivista
: «Jucunda laudatio, Rassegna di musica antica». Ma il Centro
di Cultura e Civiltà mira anche a far sentire la sua voce a un
pubblico più vasto e non specializzato e per questo diffonde
attraverso i «Quaderni di San Giorgio» testimonianze delle
idee di civiltà che vorrebbe vedere affermarsi nel mondo; e attraverso
la «Voce di San Giorgio» ha fatto giungere nelle case stesse,
per mezzo della radio, il suo messaggio parlato. Grandi spettacoli d'arte
drammatica e musicale sono stati resi possibili e continuano a esserlo
anche per via d'affrancamento dei due teatri, dei quali ora si dirà,
alle iniziative dell'Ente Autonomo della Fenice e della Esposizione
Biennale Internazionale d'Arte. Né si può infine trascurare
la istituzione di un premio - il premio «San Giorgio» che
in occasione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia
viene annualmente conferito a un documentario, a un film per ragazzi
e a un film a soggetto, i quali meglio degli altri giovino a stimolare
con dignità artistica sentimenti e idee utili alla civiltà.
info:
http://www.cini.it/fondazione/01.storia/fgcstoria/ccc.html
http://www.cini.it/fondazione/01.storia/storiaf.html
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