Victorian Age (1837-1901)

L'epoca vittoriana, così chiamata dal nome della regina che vi regnò, è un'era di grande splendore per l'Inghilterra. In questo periodo infatti la liberalizzazione del commercio insieme all'ingrandimento dell'impero coloniale ha portato grande prosperità allo Stato. Proprio per le condizioni favorevoli dell'economia, si è diffusa l'ideologia positivista, cioè la fiducia incondizionata che il progresso tecnico e scientifico possa portare alla felicità.

Gli uomini e le donne vissuti in quest'epoca, seguendo l'esempio della regina Vittoria, erano conformisti, seguivano norme di vita puritane che ad esempio ponevano veto su argomenti come il sesso, ed erano soliti partecipare ad associazioni di carità.

Ma sotto questa apparenza di un periodo prospero e fondato su sani principi si nasconde una scomoda verità. Purtroppo il progresso economico ha toccato solo una piccola parte della popolazione ossia la classe media composta da commercianti e banchieri, mentre la maggior parte della popolazione, composta da operai e da disoccupati, versa in condizioni drammatiche. La popolazione vive in città sovraffollate in cui le più basilari norme igieniche non sono rispettate. I lavoratori si trovano quindi con sempre maggior frequenza ad associarsi per richiedere che siano concessi loro maggiori diritti. Da questa contrapposizione tra prosperità da una parte e povertà dall'altra nasce il termine "Victorian Compromise".

 

"Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde

Proprio in questo periodo in cui l'apparenza ha preso il sopravvento sulla realtà, Oscar Wilde scrive e pubblica il suo "Ritratto di Dorian Gray".

Nasce nel 1854 a Dublino.

Al puritanesimo vittoriano oppone i suoi atteggiamenti paradossalmente eccentrici e il disordine di una vita che conosce un processo per omosessualità, la prigione e la miseria.

E'considerato l'autore decadente per eccellenza, colui che nella bellezza cerca una fuga da una realtà in cui non si riconosce.

 

Basil Hallward, un famoso pittore inglese del XIX secolo, ha due amici a cui è particolarmente legato: Henry Wotton e Dorian Gray. Basil è particolarmente legato a Dorian perché con la sua bellezza pura, priva di contaminazioni da parte della vita gli ispira quadri meravigliosi ed un giorno Basil mostra ai due amici un ritratto di Dorian. Ma è proprio a causa di quel quadro e all'amicizia con Henry Wotton che Dorian perde la sua innocenza. Egli esprime infatti il desiderio che il quadro invecchi al posto suo in modo da poter restare sempre giovane e bello. E così accade. Ma poiché la sua bellezza consisteva nella sua purezza interiore, il ritratto nel quadro invecchia quanto più l'anima di Dorian si macchia di peccati.

La vita dissoluta di Dorian renderà il suo ritratto sempre più deforme, finché egli stesso, non sopportandone più l'orribile visione, non cercherà di distruggerlo prendendone le sembianze: quelle di un uomo segnato dal corrompersi della propria anima.

Il desiderio espresso da Dorian ha separato la sua apparenza esteriore dalla sua realtà interiore. In società la sua apparenza, ossia l'esteriorità, incanta tutti e addirittura, nonostante si rumoreggi sui suoi atti criminosi, chiunque lo abbia di fronte non riesce a credere che tale creatura possa essere corrotta. La realtà cioè l'interiorità di Dorian è invece racchiusa nel quadro di Basil: una realtà conoscibile a lui soltanto e che proprio per il contrasto con l'apparenza lo porterà alla morte.

Proprio il fatto che le persone intorno a Dorian basino i loro giudizi sul suo aspetto esteriore mostra quanto l'età vittoriana sia superficiale; pur lodando il valore della bellezza, Wilde è consapevole che dietro di essa non si nasconde necessariamente la bontà ma, anzi la bellezza è fine a sé stessa.

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