_____________________________________ Fonti: Situazione
politica
Periodo
1958 – 1984 Dal 1958, anno dell’indipendenza della Guinea dalla dominazione coloniale
francese, al 1984 il paese è stato governato, attraverso il suo leader Sékou
Touré, da un regime presidenziale a partito unico d’ispirazione
socialista. Il passaggio
dall’amministrazione coloniale a quella nazionale avvenne in modo
drastico e brutale, facilitando la presa del potere da parte di una élite non sufficientemente preparata alla gestione economica del
paese; i pochi quadri validi che ne formavano l’ossatura furono per la
maggioranza eliminati o emarginati a causa della dura repressione
politica. Lo Stato fu in quel periodo il
principale regolatore delle attività economiche, sociali e culturali del
paese e la sua strategia di sviluppo era essenzialmente basata sulla
creazione di imprese pubbliche, orientate verso l’industrializzazione e
lo sviluppo dell’agricoltura. La gestione centralizzata
dell’economia nazionale produsse però un degrado continuo del Prodotto
Interno Lordo (PIL), il tasso di crescita reale passò così dal 3% nel
1960 a meno di 1% nel 1980, con un tasso di crescita demografico annuo del
2,8% che determinò un forte abbassamento del livello di vita della
popolazione. Il periodo di dirigismo economico e sociale determinò
inoltre lo sviluppo di una burocrazia pesante e corrotta che assorbiva la
maggior parte del surplus prodotto dalle società minerarie con
conseguente crescita del deficit finanziario, della mancanza di liquidità,
del debito pubblico esterno, dell’inflazione e della passività della
bilancia commerciale. Tale situazione, aggravata dal
blocco economico e politico conseguente alla scelta di un’indipendenza
del paese di tipo totale dalla Francia, causò, soprattutto verso la prima
metà degli anni ’80, il deterioramento degli indicatori di sviluppo e
delle infrastrutture di base necessarie ad una crescita economica a lungo
termine. La conseguenza più grave di
questo periodo è però rappresentata dallo sviluppo di una mentalità di
tipo ’’assistenzialista’’ che costituisce ancor oggi uno dei
principali ostacoli alla realizzazione delle necessarie riforme. La morte di Sékou
Touré nel 1984, e la conseguente presa di potere da parte dell’esercito
con a capo l’ancora attuale Presidente della Repubblica, il generale
Lansana Conté, hanno segnato il momento di cambiamento tra il vecchio
regime totalitario e l’attuale, che segue invece un orientamento
piuttosto liberale. Dal 1985 le autorità del paese si sono dedicate alla
costruzione di uno Stato democratico e pluralista, al fine di garantire la
partecipazione allargata ed effettiva della popolazione alla vita politica
del paese e, in tale contesto, il Governo ha dato inizio ad importanti
riforme istituzionali ed economiche. Il processo di democratizzazione
della vita politica è stato segnato dall’adozione della Costituzione
nel dicembre 1990 e la creazione progressiva delle istituzioni
democratiche. Il carattere repubblicano della Costituzione è
caratterizzato dalla separazione dei tre poteri: esecutivo,
spettante al Presidente della Repubblica, Capo dello Stato e del Governo,
eletto a suffragio universale diretto con un mandato di cinque anni
rinnovabile una sola volta; legislativo,
attribuito all’Assemblea Nazionale, composta da 114 membri eletti a
suffragio universale diretto con un mandato di cinque anni; giudiziario, garantito da parte di corti e tribunali giudiziari. A partire dal
1991 la vita politica si basa sul multipartitismo. Le elezioni
presidenziali della Seconda Repubblica si sono svolte nel dicembre 1993 e
le prime elezioni legislative pluraliste nel giugno 1995. L’attuale
Presidente, generale Lansana Conté, rappresentante del Partito
dell’Unità e del Progresso (Partie
d’Unité et du Progrès, PUP), è stato rieletto nelle elezioni
presidenziali del 14/12/1998. Politica
nazionale di sviluppo
Alla nascita della Seconda
Repubblica, nel 1985, la Guinea ha optato per un sistema economico di tipo
liberista, dopo aver sperimentato 26 anni di gestione centralizzata. Nello
stesso anno ha dato quindi inizio, con l’appoggio delle istituzioni e
degli organismi d’assistenza internazionali, ad un ambizioso programma
di riforme economiche, finanziarie e istituzionali miranti a raggiungere i
seguenti obiettivi:
Il tasso di crescita economica
della Guinea è migliorato in seguito alla realizzazione del piano di
riforme economiche e finanziarie. Esso ha raggiunto una media del 4% annuo
a partire dal 1987, mentre era inferiore a 1% nel periodo 1977-1984. Nel
1987 il tasso era salito a 3,1%, a 4,6% nel 1996 e nel 1997. Questa
crescita ha permesso un aumento del PIL pro capite da 481 US $ nel 1991 a
558 US $ nel 1996 e 570 US $ nel 1997. Le stime del tasso di crescita del
PIL all’orizzonte del 2001 si aggirano attorno al 5,7%. Strategia
e politica di cooperazione del GVC
La strategia d’intervento del
GVC in Guinea tende verso obiettivi di sviluppo che privilegino
l’approccio partecipativo dei beneficiari. Essa condivide la filosofia e
s’inserisce, soprattutto nel periodo più recente della ’’storica’’
presenza del GVC nel paese (dal 1986), nel Programma Nazionale, approvato
nell’ottobre 1998 dal Ministero degli Interni e Decentramento, ovvero il
’’Programma Quadro per la Promozione al Decentramento e Rafforzamento
delle Capacità della Società Civile’’. Questo programma, elaborato
insieme con altri quattro: -
’’Rafforzamento delle capacità di gestione
macroeconomica e sociale’’ -
’’Sostegno e sviluppo al settore privato, in
particolare alle PMI e piccole imprese’’ -
’’Appoggio alle iniziative di base’’ -
’’Genere e sviluppo’’ è nato da una serie di
riflessioni e dibattiti politici suscitati dalla classificazione della
Guinea, per un intero triennio (1992-94), all’ultimo posto nella
graduatoria dei paesi con il più alto tasso di sviluppo umano (secondo il
Rapporto sullo Sviluppo Umano del PNUD). Gli obiettivi specifici
dell’azione del GVC prevedono l’appoggio al dispositivo istituzionale,
l’informazione, l’educazione e la comunicazione, il rafforzamento
delle capacità degli attori motori del decentramento, lo sviluppo delle
strutture organizzate della Società Civile (ONG locali, organizzazioni
agricole, piccole e medie imprese), l’appoggio allo sviluppo locale. La presenza costante del GVC nel
paese, sin quasi dalla nascita della Seconda Repubblica avvenuta nel 1985,
con progetti di grande entità come il ’’Progetto di sviluppo rurale
di Labe e Pita’’ nella Media Guinea (1986-2000), il ’’Progetto
SCIO – Servizio di Coordinazione degli Interventi delle ONG nazionali ed
internazionali nella Repubblica di Guinea’’ nella capitale Conakry
(1988-1993), il ’’Progetto d’Assistenza Tecnica all’Ospedale di
Siguiri’’ nell’Alta Guinea (1996-1999), ha permesso ed incoraggiato
la conoscenza reciproca e la collaborazione con molteplici organizzazioni
ed esponenti della società civile organizzata. Molto spesso questa
posizione privilegiata, e l’atteggiamento del GVC, ha favorito
l’avanzamento di richieste e lo sviluppo di collaborazioni stabili e
durature con ONG locali quali Cenafod, UGVD, ALVP, SIDA Alerte; con
collettivi d’ONG quali FORUM e COFEG e con imprese e professionisti
della società guineana. Aree e
settori d’intervento:
Partner locali del GVCSono nostri partners
non governativi ONG locali quali Cenafod, ADIC,
UGVD,
ALVP, SIDA Alerte; collettivi
d’ONG quali FORUM
e COFEG. Progettualità
del GVC
Nel 1999, dopo un periodo di
relativa stasi dovuta forse ad una certa “tranquillità” economica
derivante dalla presenza di progetti di grande entità quali il Progetto
MAE-Labe (ancora in corso ma in attesa di finanziamenti), il Progetto
Ospedale Siguiri-FED ed il Progetto PASE 2 n° 1 e 2 – Banca Mondiale,
la capacità progettuale del GVC in Guinea ha conosciuto un momento di
grande vitalità e molte energie sono state dedicate allo studio, alla
concezione e all’elaborazione di nuovi progetti in vista di poter
riaffermare e garantire, soprattutto a livello economico, la presenza del
GVC nel paese e nella zona dell’Africa Occidentale. La concessione di prestiti a tasso
agevolato della Banca Mondiale alla Guinea per il Programma
d’Aggiustamento Strutturale dell’Educazione (PASE 2), a condizione
posta dallo stesso Ente Finanziatore che i singoli progetti fossero
gestiti dalle ONG, ha permesso al GVC di poter operare dal 1997 ad oggi, e
con previsioni di aumento progressivo degli impegni, nel settore delle
costruzioni scolari in zona rurale. Recentemente alcuni Enti
Finanziatori, quali l’Unione Europea e la Banca Mondiale, tendono ad
affidare l’esecuzione di programmi di sviluppo ad ONG nazionali ed
internazionali, reclutate sulla base di consultazioni, tecniche e
finanziarie, per Gara d’Appalto. Un regime concorrenziale e privatistico
si va delineando all’orizzonte per il futuro delle ONG, che dovranno in
questo modo migliorare le loro prestazioni professionali e la propria
gestione in loco e in sede. Struttura
organizzativa del GVC
Attualmente il GVC è basato a
Labé, Capoluogo della Media Guinea, sede del “Progetto integrato di
sviluppo rurale di Labe e Pita – MAE”, centro di coordinamento degli
interventi nelle varie Prefetture della regione interessate dalle
costruzioni scolari del “Progetto PASE 2 – Banca Mondiale” e dal
PACV (Programma d’Appoggio alle Comunità di Villaggio) – Banca
Mondiale. Centro di Coordinamento
Nazionale è invece la sede GVC nella capitale Conakry, con lo scopo di
garantire la presenza diretta e continua del rappresentante GVC nel paese
e il coordinamento delle attività legate all’esecuzione dei progetti,
alla progettazione e alla logistica. Attualmente è presente in
Guinea Conakry solo il Coordinatore locale che ricopre anche il ruolo di
capoprogetto del progetto MAE-Labe e di coordinatore logistico. Un’équipe GVC, composta da un
capoprogetto e da un logista, è presente anche nella vicina
Gabù – Guinea Bissau, per l’esecuzione di un progetto ECHO in
appoggio alla Direzione Regionale della Salute di Gabù.
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