VIETNAM
Il Vietnam moderno nasce nel 1975 con la sconfitta
del Vietnam del Sud, appoggiato dagli Stati Uniti d'America, ad opera del
Vietnam del Nord, guidato dal Partito dei Lavoratori, che in seguito muterà
il proprio nome in "Partito Comunista Vietnamita".
Il Vietnam è dunque un Paese socialista, in cui il
Partito unico domina la vita politica.
Il sistema di governo vietnamita prevede un
Parlamento (Assemblea Nazionale) eletto dal popolo a scadenze
quinquennali, detentore del potere legislativo e sempre più realmente
coinvolto nelle decisioni soprattutto economiche; un Presidente della
Repubblica con limitati poteri ed un Governo.
É quindi un sistema in teoria non dissimile da
quello italiano; tuttavia, il multipartitismo non è ammesso e le maggiori
cariche dello Stato sono occupate da membri del Partito Comunista.
La situazione politica in Vietnam è notevolmente
stabile: non esiste dissenso organizzato né focolai di opposizione
violenta al Governo; non esistono fermenti di natura etnica e religiosa.
Il Paese è abitato da 54 gruppi etnici, ma quasi il
90% della popolazione è composta dall'etnia dominante kinh. I gruppi
minoritari sono molto sparpagliati nel territorio, senza concentrazioni
geografiche particolari; il loro insediamento non è antecedente a quello
dei kinh, e tendono in genere ad occuparsi di agricoltura nelle zone
montuose e remote del paese.
A livello internazionale, il Vietnam è stato colpito
dall'embargo americano fino al 1994: non solo gli Stati Uniti, ma anche
vari Paesi alleati di questi ed alcune organizzazioni internazionali non
intrattenevano relazioni politiche, economiche o culturali con il Vietnam,
o addirittura intervenivano per boicottarne i contatti con Paesi terzi.
La revoca dell'embargo nel 1994 aprì la strada al
ristabilimento delle relazioni diplomatiche nel 1995: da allora, gli
scambi con i Paesi occidentali hanno ripreso vigore, e gli aiuti allo
sviluppo da parte di questi ed anche delle organizzazioni internazionali
sono aumentati esponenzialmente.
Oggi, la politica del Paese prevede la ricerca di
rapporti amichevoli con tutti i Paesi del mondo, a prescindere dalla forma
di governo o dagli schieramenti internazionali.
Dal 1995, il Vietnam è membro dell'ASEAN,
l'Associazione dei Paesi del Sudest Asiatico, che nel 2003 dovrebbe
abolire le barriere tariffarie creando un'enorme area di libero scambio.
Gli scambi economici e culturali con i Paesi ASEAN (Thailandia,
Malesia, Singapore, Filippine, Indonesia, Brunei, Laos, Cambogia e Myanmar)
sono in crescita; tuttavia, il principale partner commerciale, donatore di
aiuti allo sviluppo ed investitore, resta il Giappone.
In Europa, il Vietnam intrattiene ottimi rapporti con
la Francia, ex potenza coloniale, che finanzia fra l'altro numerosi
progetti in campo culturale, e con i Paesi scandinavi, fonte di notevoli
aiuti già all'epoca della guerra.
I rapporti con l'Italia, per quanto amichevoli anche
grazie agli aiuti inviati da parte della società italiana durante la
guerra, sono ancora limitati dal punto di vista economico, commerciale e
culturale.
A partire dal 1986, il Vietnam ha lanciato la
politica di riforme economiche, dall'economia pianificata a quella di
mercato, ed incoraggiato gli investimenti esteri.
Ne è scaturito un notevole boom economico: i tassi
di crescita del PIL sono stati elevati, con punte del 9-9,5% nel 1996 e
1997. Soprattutto la produzione industriale ed i servizi hanno registrato
tassi di crescita notevolissimi.
L'afflusso di investimenti esteri ha permesso la
fondazione di fabbriche moderne, produttrici di beni di consumo anche
sofisticati che in precedenza erano un lusso impensabile in un Paese dove
vigeva il razionamento.
Tuttavia, la crescita è stata abbastanza diseguale:
mentre le città principali si sono trasformate, modernizzandosi nel giro
di pochi anni, le campagne, specie nelle aree montuose e remote, sono
rimaste molto arretrate, e pochissimi mutamenti sono intervenuti. Nelle
campagne risiede il 76% della popolazione vietnamita.
Nonostante i grandi progressi, la povertà è ancora
diffusa; la percentuale di famiglie che vivono sotto la soglia di povertà
è pari al 15% circa, se si utilizzano i criteri statistici proposti da
fonti governative; il 15-30% se si utilizzano criteri internazionali. La
malnutrizione infantile è ancora molto diffusa; la situazione igienica ed
infrastrutturale nelle aree rurali è estremamente carente.
Il Governo vietnamita ha varato politiche di sviluppo
economico e sociale in varie direzioni.
Innanzitutto, si punta allo sviluppo delle
infrastrutture, anche grazie a prestiti e doni internazionali: soprattutto
costruzione di strade, al fine di collegare i 600 comuni non ancora
accessibili con autoveicoli, ma anche di migliorare i trasporti
interprovinciali e quindi l'accesso al mercato ed ai servizi per i
contadini; l'allacciamento entro il 2000 di tutti i comuni alla rete
elettrica nazionale; l'accesso all'acqua potabile dell'80% della
popolazione entro il 2005 (nel 1998, solo il 30% della popolazione
usufruiva di questa preziosa infrastruttura); la costruzione di scuole e
ospedali; la fornitura di servizi sociali.
In Vietnam, sanità ed istruzione sono l'orgoglio del
Paese: più del 30% della popolazione è alfabetizzata, e quasi tutti i
comuni dispongono di infermeria. Tuttavia, questi servizi nelle aree
rurali e remote sono a livello elementare, e necessitano di migliorie e
ristrutturazioni. Soprattutto i villaggi abitati da minoranze etniche
necessitano di nuove infrastrutture.
Il programma 135 prevede la costruzione di
infrastrutture nei 1700 villaggi rurali e montuosi più poveri del Paese:
a essi viene data la priorità, oltre alla costruzione di grandi
infrastrutture a livello nazionale.
Al fine di modernizzare la produzione agricola
rendendola più efficiente e competitiva, lo Stato ha deciso di
incentivare la meccanizzazione dell'agricoltura e la differenziazione dei
raccolti. Inoltre, anche per assorbire la manodopera così liberata dalle
campagne, sta focalizzando notevoli sforzi sullo sviluppo delle piccole e
medie imprese.
La nuova legislazione, in vigore dal 1 gennaio 2000,
costituisce una pietra miliare per lo sviluppo delle piccole e medie
imprese in Vietnam: se dotate degli incentivi anche finanziari promessi,
esse creeranno nuove attività, posti di lavoro e reddito per un'ampia
fascia di popolazione. Lo sviluppo delle piccole e medie imprese
costituisce una della priorità del Governo, ed offre ampi spazi di
cooperazione tra Italia e Vietnam.
Nelle aree remote, e anche in alcune zone urbane
svantaggiate, la popolazione è troppo povera per avviare piccole imprese.
Per questo, le autorità promuovono programmi di microcredito, al fine di
dotare le famiglie di piccoli capitali con cui avviare attività su
minuscola scala, da cui in futuro potranno evolversi le imprese.
Infine, il Vietnam promuove ed incentiva gli
investimenti diretti esteri nei progetti industriali ed infrastrutturali,
al fine di dotare immediatamente il Paese di capitali e tecnologie
moderne.
Il GVC è presente in Vietnam da circa dieci anni. La
sua attività è iniziata con un progetto di Cooperazione bilaterale nella
provincia di Ha Bac e nel settore materno infantile.
Nella realizzazione di questo primo progetto, si sono
creati numerosi rapporti che sono andati consolidandosi nel tempo. Una
base di partenza, in seguito alla quale, grazie alle numerose conoscenze,
al tentativo e desiderio di dare una risposta alle sollecitazioni dei
Partner locali, alla volontà di intervenire sui
bisogni via via constatati, il GVC ha esteso e diversificato campi
di intervento e fonti di finanziamento consolidando così una sua presenza
nel Vietnam settentrionale e centrale.
In particolare, ha sviluppato numerosi e ricchi
rapporti in Italia con le Istituzioni decentrate e queste finanziano
piccoli progetti che integrano i progetti in atto.
Oggi il GVC lavora in Vietnam con finanziamenti MAE
– Italia, con la Provincia Autonoma di Bolzano, la Provincia di Trento,
le Regioni Liguria ed Emilia Romagna.
Ha avuto finanziamenti dall’Unione Europea con la
quale vengono mantenuti costanti contatti finalizzati ad una concreta
collaborazione per i progetti sottoposti al finanziamento.
Contatti con l’ISCOS/E.R. e con l’Amministrazione
Provinciale di Milano (tramite l’ONG Medici del Mondo di Milano) sono in
corso per nuovi piccoli progetti.
Nel 1997 la grande Provincia di Ha Bac è stata
suddivisa in due: Provincia di Bac Ninh e Provincia di Bac Giang; la sede
del GVC è rimasta in questa ultima (Bac Giang) e le attività del GVC si
realizzano a livello delle due province.
La strategia messa in atto dal GVC è quella di una
stretta collaborazione e sollecitazione ad una reale partecipazione locale
alla realizzazione dei progetti. In ogni progetto oltre agli Interlocutori
ufficiali, ci sono collaboratori a livelli diversi che apportano il loro
contributo di esperienza professionale; essi sono inseriti
con scambi di reciprocità.
Oltre agli interpreti di Francese e Inglese è
presente un Coordinatore dei progetti GVC (Dr Lanh, medico, ex Direttore
Provinciale della Salute a Ha Bac, attualmente in pensione).
È una figura importante che fa da mediazione per
tutte le principali questioni da discutere con gli Interlocutori diretti.
Prepara il terreno e avvia lo scambio anticipando spirito, ragioni di
fondo e metodologia che muovono il GVC nelle attività da realizzare.
Questi cerca di capire ed intervenire per sbloccare eventuali situazioni
di stallo e per dinamizzare la partecipazione degli Interlocutori locali
facilitando così l’evoluzione delle attività.
In Vietnam, per il tipo di politica in vigore, non
esiste una vera e propria “società civile”. Le ONG. non sono ancora
autorizzate a costituirsi. L’Associazione “Fronte della Patria” è
l’unica di cui si sente parlare, è la sola Associazione che recluta e
mobilita, per fasce di età, i vietnamiti.
L’Associazione Italia-Vietnam ha sede in Italia e
non mi risulta che abbia una sede ed un'autorizzazione a esistere in
Vietnam, anche se é conosciuta e ci sono vietnamiti che ne fanno parte.
È dall’inizio di questo anno che è entrata in
vigore una legge sulle Imprese, medie e piccole. Ci sono quindi delle
Imprese private che cercano di crearsi un cammino fra mille difficoltà e
cavilli burocratici.
I Partner dei progetti GVC sono quindi tutti
istituzionali: Direzione Provinciale della Salute; Unione delle Donne a
livello provinciale e dei Distretti (emanazione del Partito). Nel prossimo
progetto Cooperative agricole: Dipartimento del Piano e degli
Investimenti.
L’evoluzione delle attività permette tuttavia di
constatare che la collaborazione con le Autorità locali, e partner dei
progetti, è molto positiva; nel tempo si è costruito un rapporto di
reciproca fiducia e di collaborazione. L’impegno reciproco è
finalizzato a realizzare obiettivi comuni. Per me è nuova l’esperienza
di constatare che i Partner locali si “appropriano” degli obiettivi
del progetto e collaborano in positivo per la loro realizzazione.
Dall’iniziale progetto di Cooperazione bilaterale
l’attività del GVC in Vietnam ha assunto le dimensioni di un programma:
al settore sanitario e materno infantile
(cooperazione bilaterale) si è aggiunto il settore socioeconomico e
formazione, (progetto Donne). A questi si aggiungerà a breve il settore
agroalimentare (Cooperative agricole). Attività concrete sono già
iniziate nel settore sociale (Centro sociale di Bac Giang).
Il settore ambientale
è presente negli interessi del GVC e sono in corso contatti e riflessioni
che porteranno all'elaborazione di nuove proposte in questo settore.
Pur toccando tutti questi settori mi sembra di poter
dire che, oggi, la priorità che emerge dalle attività in realizzazione
porta al settore materno
infantile. Questo perché i progetti in essere hanno tale priorità:
progetto “Estensione“ e Progetto “Donne” di Bac Giang e di Hué.
Un grosso progetto in rielaborazione in Italia porta sullo stesso settore:
Neonatologia e Ostetricia.
Per la tipologia dei progetti, il GVC partecipa
attivamente alle priorità del Governo impegnato nella lotta contro la
povertà. Sono in tale linea: il “Progetto Donne”, il “Sapora
Japonica”, il “nutrizionale di Hué”.
Il Governo ha elaborato una lista dei Comuni definiti
< Affamati> nei quali ha programmato Crediti e sostegni a livello
diverso e nei quali incoraggia la Cooperazione straniera, della quale
sollecita l’intervento.
In alcuni Comuni gli “affamati” costituiscono una
fascia che va dal 29% al 65% della popolazione.
Il cammino é ancora lungo considerata la lunga lista
dei Comuni iscritti. Per la
sola Provincia di Bac Giang ne figurano 13 e fra questi, il GVC interviene
in tre Comuni: An Lac, Van Son e Gaio Liem.
La progettualità del GVC ha senz’altro condizioni
e spazi per esprimersi al meglio in Vietnaam, per un impegno maggiore si
rende necessario un maggiore investimento in risorse umane, oltre che in
interventi di progetti a rinforzo ed ampliamento degli attuali settori e
programmi in corso.
Progetti
in corso nella Provincia di Bac Giang:
1.
Progetto
DONNE– Microimprenditorialità femminile.
Progetto promosso.
Finanziamento: MAE – Italia.
2.
Progetto
“ESTENSIONE.
Progetto cooperazione bilaterale – Vietnam
- Italia.
Finanziamento: MAE - Italia.
3.
Progetto
“SAPORA JAPONICA“.
Progetto cooperazione decentrata.
Finanziamento: Provincia Autonoma di Bolzano.
4.
Progetto
“INFORMATIZZAZIONE DELL’ OSPEDALE DI BAC GIANG“.
Progetto cooperazione decentrata.
Finanziamento: Regione Liguria.
Province
Centrali (Hué):
1.
Progetto
R.E.R.
Progetto cooperazione decentrata.
Finanziamento Regione Emilia Romagna.
2.
Progetto
“DONNE E NUTRIZIONALE“.
Progetto cooperazione decentrata.
Finanziamento: Provincia Autonoma di Bolzano.
La struttura del GVC in loco è molto semplice,
attualmente sono presenti:
Personale italiano a Bac Giang:
- una Cooperante che assume anche il ruolo di
Rappresentante dell’Organizzazione.
Personale
vietnamita a Bac Giang:
- un Coordinatore dei progetti;
- un Interprete di Francese;
- un Interprete di Inglese;
- un autista;
- un guardiano.
Personale italiano a Hué:
-
una Stagista – volontaria (con contratto a termine) per le
Provincie centrali, a Hué
Personale Vietnamita a Hué:
-
un Interprete per l’Inglese;
-
una Segretaria ;
-
un autista.
Le residenze abitate dal personale GVC in Vietnam
sono abitazioni costruite dallo stesso GVC nell’ambito dei progetti:
-
a Bac Giang su un terreno di proprietà dell’Ospedale;
-
a Hué su un terreno di proprietà dell’Impresa Farmaceutica che
fu Partner in un precedente progetto.
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