16 agosto

Oggi è stata una giornata muito interessante (quando mai non sono interessanti?). Iniziata umida con la solita garrua dopo una notte di diluvio si è subito riscattata con il programma del sejota: tutti nella nostra classe a vedere un film. Attrezzati con televisore, videoregistratore e videocassetta messi uno peggio dell'altro sistemiamo i bambini e iniziamo a vedere il film: "La minaccia fantasma", l'episodio uno di guerre stellari, chiaramente doppiato un portoghese. L'audio del televisore però fa fatica a riprodurre anche i suoni più semplici, ma con una ricerca un po' laboriosa tra i cassetti dell'ufficio recupero un cavo audio e riesco ad accoppiare il videoregistratore con uno stereo e portare la sala a livello Arcadia (un cinema dalle mie parti con un'impianto audio spettacolare).
Dopo pranzo siamo tornati a casa sfruttando il fatto che nel pomeriggio era programmato il secondo spettacolo. Una volta riunitici con tutti siamo andati all'Arsenale della speranza, un centro di accoglienza gestito dal Sermig di Torino, che puo' ospitare 1150 persone (millecentocinquanta...!). Ci ha fatto da guida tal Lorenzo, un monaco di Milano che è da sei mesi qui a São Paolo. Il posto è immenso, era il vecchio luogo di quarantena per gli immigrati che è stato poi utilizzato dallo stato come centro di prima accoglienza ma poi lasciato allo sbaraglio completo fino alla richiesta della prefettura al Sermig di occuparsi della cosa nel 1996. Adesso il centro è dotato di un sacco di dormitori, una cucina che consuma 320Kg di riso e 80Kg di fagioli al giorni, una scuola di portoghese (per imparare a leggere e scrivere) e parecchie altre cose che non ricordo. Degli ospiti vegono impegnati nel centro stesso per lavori vari (edilizia, pulizia, cucina) e per ogni cosa, eccetto pasto e ospitalità che viene offerta viene chiesto un pagamento, irrisorio, ma pur sempre un impegno economico, per costringere l'ospite a impegnarsi e non fare l'assistito passivamente. Il progetto viene sovvenzionato dalla prefettura con 7 reais (9400 lire) al giorno per persona, il resto è tutta provvidenza. Se vi interessa approfondire probabilmente trovate qualche informazione in più sul sito del Sermig
Un'altra cosa interessante è stato il viaggio di ritorno in pullmino: un quarto d'ora di attesa prima di partire ascoltando il CB per evitare i controlli della polizia, il copilota che si è fatto un po' di strada a piedi di corsa per verificare che dietro agli incroci non si nascondesse una pattuglia, sentire grattare il fondo del furgone ad ogni dosso appena un po' marcato... ma anche questo fa parte dell'avventura.