IGOR MOLINO PADOVAN - ALBERTO PEZZOTTA, Leslie Cheung, in "Segnocinema", Anno XVI, n. 80, luglio-agosto 1996, pagine 25-26
Nato nel 1956, diventa celebre come cantante, e si fa le ossa in una serie infinita di Tv movies. Nel 1980 esordisce sul grande schermo in Nomad di Patrick Tam, continuando però a interpretare film televisivi e a esibirsi (magari in completini di pelle viola), per i maggiori show musicali del sud-est asiatico. Nel 1986 John Woo, consigliato da Tsui Hark, gli affida il ruolo del vulnerabile poliziotto Kit in A Better Tomorrow. La prova è talmente incisiva che Tsui Hark lo vuole anche in A Chinese Ghost Story, film che lo lancerà anche tra i fan dei generi più "maschi" di Hong Kong, in genere poco inclini ad apprezzare il fascino talora smaccatamente femmineo dei cantanti orientali. Nel 1987 loo ritroviamo nel bellissimo Rouge di Stanley Kwan, in ruolo di giovin signore decadente che convincerà Wong Kar-wai a chiamarlo per Days of Being Wild (1990), dove Cheung rivede criticamente il personaggio di vitellone-teddy boy coi capelli pieni di brillantina cui spesso è legato. Nel 1990 rinuncia alla carriera di cantante, e l'anno dopo torna a lavorare con Woo e Chow Yun-fat nella commedia-action Once a Thief. Due anni dopo raggiunge la consacrazione internazionale in Addio mia concubina di Chen Kaige, nella parte straziante dell'attore en travesti. Dotato di una simpatia irresistibile, Cheung ha saputo riciclarsi nei generi più svariati, dando prova di una sensibilità e di un talento spesso notevoli. Tra i suoi ultimi film He Is a Woman, She Is a Man (1994), una commedia stile Tootsie; Ashes of Time di Wong Kar-wai (in un ruolo poco glamour per lui insolito); A Chinese Feast di Tsui Hark (1995), i due Bride with White Hair e Phantom Lover (1995) di Ronnie Yu, e Temptress Moon (1996) di Chen Kaige. Dopo un contratto miliardario con la Sony, Leslie si appresta a sbarcare in Occidente, trasferendosi anch'egli, come Woo e Chow Yun-fat, a Hollywood.