LESLIE CHEUNG KWOK WING


GIONA A. NAZZARO - ANDREA TAGLIACOZZO, Leslie Cheung Kwok Wing, in Il cinema di Hong Kong: Spade, kung fu, pistole, fantasmi, Recco (Genova), Le Mani - Microart's Edizioni, 1997, ISBN 88-8012-053-0, pagine 276-278

Risulta un po' difficile credere che il raffinatissimo interprete di Addio mia concubina abbia dominato per molti anni le classifiche di musica leggera di Hong Kong ben prima dell'avvento di Andy Lau. Leslie Cheung infatti si è dimostrato un accorto gestore della propria immagine pubblica, tant'è vero che Tsui Hark gli offre, sei anni dopo il suo esordio in Nomad di Patrick Tam, il ruolo del giovane poliziotto Kit nel leggendario A Better Tomorrow. L'anno successivo, in Rouge di Stanley Kwan al fianco di Anita Mui, anticipa già alcuni tratti della sua interpretazione per Chen Kaige. Come evidenziato dal film di Kwan, ambientato tra la Hong Kong degli anni Venti e quella contemporanea, la fatua indolenza dell'attore, la silenziosa arroganza aristocratica, nonché la sensuale androginia dei suoi gesti sembrano essere il punto d'intersezione tra la tradizione dell'Opera Cinese e una modernità fortemente corteggiata ma altrettanto temuta. Nello stesso anno ritorna in A Better Tomorrow II nei panni di Kit ritagliandosi una clamorosa scena madre quando, colpito a morte e sorretto da Chow Yun Fat, telefona agonizzante alla moglie in ospedale: alla donna, che ha appena dato alla luce una bambina, chiede di chiamare la figlia "spirito di giustizia". Nel 1995, recita accanto a Wu Chien Lien nel mélo di Ronnie Yu Phantom Lover dove, per esigenze di copione, appare coraggiosamente con il volto sfigurato. Lo stesso Yu, in precedenza, aveva diretto l'attore in un fantasy dai forti accenti melodrammatici come The Bride with White Hair. Se, come testimonia Temptress Moon (1996) di Chen Kaige, il dramma sentimentale è probabilmente il genere in cui si trova più a suo agio, Leslie Cheung si è comunque cimentato più volte con la commedia, sempre con esiti notevoli, come stanno a dimostrare The Chinese Feast e Tri-Star, entrambi di Tsui Hark, e He's a Woman, She's a Man di Peter Chan, solo per citare tre titoli tra i più noti della sua filmografia. D'altronde anche nell'ormai storico Storia di fantasmi cinesi in un continuo cambiamento di toni e umori non mancavano i momenti comici. Oggi, superata la soglia dei quarant'anni, Leslie continua con successo a incidere dischi ed è ancora tra i divi preferiti dal pubblico asiatico.

Quarta di copertina
Le Mani Edizioni - Cinema


back top