PIER MARIA BOCCHI, Ricordi digitali, in "Film Tv", n. 16, 20-26 aprile 2003, pagina 103
Avremmo voluto dedicare a Leslie Cheung qualche riga di approfondimento sul numero scorso (insieme alle parole di Alberto Crespi). Poco dopo la sua scomparsa, dunque, avvenuta il 1° aprile a Hong Kong. A caldo. Ma non riuscivamo a deciderci cosa e come scrivere. E, soprattutto, in quale contesto. Ovviamente, e magari anche banalmente, restano le immagini (e, per coloro che lo seguivano anche come cantante pop, le melodie delle canzoni). Leslie Cheung si è suicidato con una nota che testimoniava le sue difficoltà emotivo-sentimentali. Ma è fuori dubbio che uno degli attori più incisivi di tutto il cinema hongkonghese degli anni d'oro sia stato negli ultimi tempi claustrofobicizzato da un mercato ormai "morto", che non è più riuscito a valorizzare le doti sfuggenti di un volto levigato e, per gli occidentali (che lo conoscono principalmente per Addio mia concubina e Le tentazioni della luna, ma anche per lo straordinario Happy Together di Wong Kar-wai), efebico. Basta confrontarsi con alcune sue interpretazioni recenti, da Okinawa Rendez-Vous a Inner Senses (entrambi disponibili in dvd). Ma negli anni Ottanta, Leslie Cheung ha percorso caratteri e cifre in grado di esplicitare quella "gentilezza" inafferrabile che, alla prova dei fatti, si è dimostrata efficace e magnetica in ruoli diversissimi tra loro, dal wuxiapian (il fondamentale Ashes of Time, ma il dvd è di bassa qualità) alla commedia (il divertentissimo All's Well Ends Well, anch'esso in dvd), dall'action mélo (il cult A Better Tomorrow, disponibile in diverse ottime edizioni dvd) al dramma intimistico e fantasmatico (l'imprescindibile Rouge, in un elementare dvd). Leslie Cheung ha lavorato con molti dei più grandi cineasti di Hong Kong, da John Woo a Wong a Tsui Hark (i primi due A Chinese Ghost Story, ma anche The Chinese Feast: in dvd, ma attenzione alle sòle), da Stanley Kwan a Patrick Tam, con il quale ha girato il magnifico Nomad (ma il dvd, pur widescreen, è da evitare come la peste perché cut: la versione integrale è rintracciabile soltanto tra collezionisti), punta di quel movimento chiamato New Wave che, tra il finire dei Settanta fino agli inizi inoltrati degli Ottanta, è stato uno scrigno di idee e entusiasmi tra i migliori della storia del cinema. La maggior parte dei film che lo vedono protagonista è acquistabile su www.charmes.de, ma anche su www.dvdasian.com, o www.adrenafilm.de. Ci sono curiosità e belle novità (come il finora introvabile Teenage Dreamers degli Shaw Brothers). Meno male che abbiamo questo strumento digitale, con il quale forse, almeno un po', fermiamo la lontana e misteriosa "leggerezza" di Leslie Cheung. Per apprezzarla come si deve.