L’architettura della rete

All’inizio di questo lavoro, quando si è tentato di definire che cosa sia la ‘rete delle reti’ e si è cercato di tracciare le linee generali dello suo sviluppo, si è caratterizzato Internet come una rete telematica decentrata, nella quale non esiste un nodo più importante dell’altro, necessario al funzionamento dell’intero sistema: era appunto questo lo scopo della Advanced Research Projects Agency e ragione per la quale è nata Arpanet.

Tutto questo, oggigiorno, non è più completamente vero, a causa dell’evoluzione rapidissima, sia quantitativa (l’incremento dei numero degli utenti, dei siti, dei nodi…) che qualitativa (da funzioni militari-difensive a funzioni accademiche, a funzioni economiche, a funzioni di ’intrattenimento’…), che il sistema ha dovuto sostenere: adesso ci troviamo di fronte ad una struttura gerarchica.

Questo processo di mutazione della rete è avvenuto in seguito alle politiche di privatizzazione avviate dalla National Science Foundation: il traffico sulla NSFNet (che è tuttora la principale dorsale americana e mondiale) è stato ridistribuito a reti su scala regionale, venduto e, a sua volta, la relativa connettività ridistribuita e rivenduta. Questo processo ha poi coinvolto le altre dorsali, gli altri fornitori di connettività (pubblici e privati) di quasi tutto il mondo, trasformando la struttura di Internet da decentrata-paritaria a decentrata-gerarchica: creando e coinvolgendo circa cinquantamila reti e sotto-reti in tutto il mondo.

Quindi, oggi, la ‘rete delle reti’ rispecchia una struttura gerarchica; e questa gerarchia si basa principalmente su cinque livelli.

Al primo livello troviamo le backbone (dorsali) sia americane che europee: è attraverso queste ultime che passano tutte le informazioni, tutti i dati che viaggiano ogni giorno (e ogni notte) su Internet. Arpanet, e il primo Internet, erano costituite praticamente solo da loro, collocando ad un livello paritario i diversi nodi.

Ad un secondo livello troviamo gli NSP (Network Service Provider), sono questi ultimi che sono collegati ‘materialmente’ con le dorsali: il loro scopo è quello di costruire l’infrastruttura delle comunicazioni nazionale ed internazionale, quella che noi abbiamo chiamato ‘autostrada informatica o elettronica’.

Nella realtà gli NSP non sono altro che le varie società telefoniche, pubbliche o private, dei vari paesi e come tali il loro mercato è costituito dai fornitori d’accesso di livello inferiore o da grandi società (c’è comunque da registrare che anche l’utente finale di Internet, grazie alla diffusione di tecnologie come ISDN, sempre più spesso si trova, e sempre più spesso si troverà, a doversi rivolgere ai servizi, magari solo secondari, degli NSP).

Come abbiamo detto gli NSP vendono i propri servizi a fornitori d’accesso di rango inferiore, cioè agli ISP (Internet Service Provider) ed agli IAP (Internet Access Provider): siamo al terzo livello della scala gerarchica di Internet.

L’utente finale si rivolge quindi agli ISP o agli IAP per attenere un accesso alla ‘rete delle reti’. Se vuole ottenere (acquistare) solo un accesso ad Internet si rivolgerà agli Internet Access Provider, se invece, oltre all’accesso vuole altri servizi come la gestione della posta elettronica, la costruzione di un proprio sito Web, l’installazione di reti Intranet… allora si rivolgerà agli Internet Service Provider.

Per comprendere a pieno la struttura della rete Internet sembra opportuno sottolineare che alcuni Internet Service Provider, a causa dell’esplosione del mercato telematico, svolgono ormai anche la funzione di Network Service Provider, cioè forniscono ad altri provider parte del loro accesso ad Internet, li assistono nella nell’avviamento e nella gestione dello loro attività. Svolgono in pratica la funzione di intermediari tra gli NSP e altri, nuovi, provider.

Parlando dello sviluppo frenetico della azienda provider abbiamo individuato la causa principale di quest’ultimo nella esigenza di coprire nel modo più completo il territorio, in modo da estendere la propria presenza su tutti i distretti telefonici, rendendosi così appetibili alla clientela offrendo una connessione ad Internet fattibile nell’ambito di una telefonata urbana. Per questo motivo si è arrivati ad un quarto livello della scala gerarchica, dove troviamo i POP (Point Of Presence).

‘Il termine POP significa punto di presenza e corrisponde ai vari punti di accesso locali allestiti dai vari ISP e IAP. Il POP dipende dall’ISP o dall’IAP a cui è associato sia per la connessione sia per la politica commerciale. E’ una sorta di concessionario che rivende il servizio sulla base di un listino che gli viene fornito dal provider. Fisicamente il POP può essere una semplice scatola nera a cui si collegano diversi modem e altrettante linee telefoniche, oppure può essere un’azienda vera e propria che fornisce servizi su scala locale. Alcuni ISP e IAP sono POP di se stessi in quanto erogano dalla propria sede e non hanno nessun altro punto di accesso’ .

Al quinto livello della gerarchia di Internet c’è l’utente finale, che, sebbene raramente disponga di un collegamento ventiquattro ore su ventiquattro, quando connesso fa parte della gerarchia in quanto è raggiungibile, potenzialmente, da chiunque e, sempre potenzialmente, può raggiungere chiunque. L’utente finale fa parte della ‘rete delle reti’ in quanto non solo può usufruire delle informazioni presenti in Internet, ma ne mette di proprie: è l’utente finale che crea, che ha creato Internet, almeno nei termini di ‘villaggio globale’ come in questo lavoro è inteso.