Uno sguardo sul passato di Portogruaro ci porta alle prime popolazioni che abitarono il territorio dell’attuale Veneto orientale. Agli Euganei successero i Veneti, giunti, secondo la leggenda riferita da Livio, nel golfo adriatico sotto la guida del troiano Antenore. Testimonianze paleovenete sono recentemente venute alla luce nelle zone archeologighe di Concordia e di Oderzo.


La colonizzazione romana si può datare con la fondazione di Iulia Concordia, colonia appartenente alla Claudia Tribus, nel 42 a.c.- Notizie significative ci giungono da fonti antiche, come le testimonianze di Stabone, Plinio, Tolomeo, Frontone, Eutropio, Aurelio Vittore, Cromazio, Venanzio Fortunato ed altri. Dopo la decadenza nel periodo Alto-medioevale, ci fu la nascita di numerosi centri, tra cui Portogruaro, che acquistò importanza commerciale, in quanto luogo di passaggio delle mercanzie dalla Carinzia verso Venezia.


Stemma del 1523Il territorio è compreso tra i fiumi Tagliamento e Livenza, un tempo definito "Patria del Friuli". Eventi alluvionali, nel corso dei secoli, ne hanno modificato l’idrografia. Ne sono testimonianza i resti di un ponte romano visibili lungo via S. Pietro a Concordia, che attraversava un corso d’acqua oggi scomparso (forse una divagazione dell’attuale Reghena). Il Lemene è il fiume di origine risorgiva lungo il quale fu costruito il porto, vicino al primo nucleo urbano, nel 1140. L’etimologia della seconda parte del nome della città non è sicura. Seguendo la toponomastica si potrebbe far derivare da "grava" (luogo ghiaioso, terreno alluvionale). Osservando lo stemma raffigurato anche nella pagina iniziale, che è una riproduzione di quello presente sulle spallette del ponte di S. Gottrado, datato 1523, che raffigura il campanile con due gru, considerate simbolo di vigilanza, si potrebbe pensare che derivi da questi uccelli, che in passato trovavano nelle zone paludose l’habitat adatto per nidificare.


Gli eventi storici più importanti e significativi di cui si ha testimonianza, a partire dal 1300, anno in cui furono promulgati gli Statuti di Portogruaro, sono quelli riguardanti le invasioni. Nel 1477 i Turchi si spinsero fino al Piave. Nel 1509 le truppe imperiali di Massimiliano d’Austria entrarono in Friuli ed arrivarono a Portogruaro l’11 Luglio. L’intervento di Venezia nel 1514 ricacciò gli austriaci. Nel 1797 cessò di esistere la Serenissima Repubblica e l’11 Aprile dello stesso anno entrarono in città i francesi. A seguito del "trattato di Campoformido" subentrarono gli austriaci fino al 1866, anno in cui con un plebiscito il Veneto entrò a far parte del Regno d’Italia. Verso la fine del secolo scorso incominciarono importanti opere di bonifica delle terre paludose, che permisero di rendere coltivabili vaste estensioni di terreno e di eliminare la malaria che era una malattia endemica. (A tale proposito tra il 1629 ed il 1631 ci fu una grave epidemia di peste che decimò la popolazione). D’altra parte si modificò un ambiente naturale unico di cui non resta ormai più nulla. Nel 1886 si inaugurò la linea ferroviaria Mestre-Portogruaro. Durante la prima guerra mondiale la città fu bombardata più volte dagli aerei austriaci. In seguito durante il regime fascista si incrementò l’agricoltura che divenne l’attività principale del territorio, che comunque non consentì di raggiungere uno sviluppo economico adeguato.

Per accedere ad altre informazioni su Portogruaro cliccate qui

HOME PAGE

HOME PAGE