Uno sguardo sul passato di Portogruaro ci porta alle prime popolazioni che abitarono il territorio dellattuale Veneto orientale. Agli Euganei successero i Veneti, giunti, secondo la leggenda riferita da Livio, nel golfo adriatico sotto la guida del troiano Antenore. Testimonianze paleovenete sono recentemente venute alla luce nelle zone archeologighe di Concordia e di Oderzo.
La colonizzazione romana si può datare con la fondazione di Iulia Concordia, colonia appartenente alla Claudia Tribus, nel 42 a.c.- Notizie significative ci giungono da fonti antiche, come le testimonianze di Stabone, Plinio, Tolomeo, Frontone, Eutropio, Aurelio Vittore, Cromazio, Venanzio Fortunato ed altri. Dopo la decadenza nel periodo Alto-medioevale, ci fu la nascita di numerosi centri, tra cui Portogruaro, che acquistò importanza commerciale, in quanto luogo di passaggio delle mercanzie dalla Carinzia verso Venezia.
Il territorio è compreso tra i fiumi Tagliamento e Livenza,
un tempo definito "Patria del Friuli". Eventi alluvionali, nel corso dei
secoli, ne hanno modificato lidrografia. Ne sono testimonianza i resti di un ponte
romano visibili lungo via S. Pietro a Concordia, che attraversava un corso
dacqua oggi scomparso (forse una divagazione dellattuale Reghena). Il Lemene
è il fiume di origine risorgiva lungo il quale fu costruito il porto, vicino al primo
nucleo urbano, nel 1140. Letimologia della seconda parte del nome della città non
è sicura. Seguendo la toponomastica si potrebbe far derivare da "grava" (luogo
ghiaioso, terreno alluvionale). Osservando lo stemma raffigurato anche nella pagina
iniziale, che è una riproduzione di quello presente sulle spallette del ponte di S.
Gottrado, datato 1523, che raffigura il campanile con due gru, considerate simbolo di
vigilanza, si potrebbe pensare che derivi da questi uccelli, che in passato trovavano
nelle zone paludose lhabitat adatto per nidificare.
Gli eventi storici più importanti e significativi di cui si ha testimonianza, a partire dal 1300, anno in cui furono promulgati gli Statuti di Portogruaro, sono quelli riguardanti le invasioni. Nel 1477 i Turchi si spinsero fino al Piave. Nel 1509 le truppe imperiali di Massimiliano dAustria entrarono in Friuli ed arrivarono a Portogruaro l11 Luglio. Lintervento di Venezia nel 1514 ricacciò gli austriaci. Nel 1797 cessò di esistere la Serenissima Repubblica e l11 Aprile dello stesso anno entrarono in città i francesi. A seguito del "trattato di Campoformido" subentrarono gli austriaci fino al 1866, anno in cui con un plebiscito il Veneto entrò a far parte del Regno dItalia. Verso la fine del secolo scorso incominciarono importanti opere di bonifica delle terre paludose, che permisero di rendere coltivabili vaste estensioni di terreno e di eliminare la malaria che era una malattia endemica. (A tale proposito tra il 1629 ed il 1631 ci fu una grave epidemia di peste che decimò la popolazione). Daltra parte si modificò un ambiente naturale unico di cui non resta ormai più nulla. Nel 1886 si inaugurò la linea ferroviaria Mestre-Portogruaro. Durante la prima guerra mondiale la città fu bombardata più volte dagli aerei austriaci. In seguito durante il regime fascista si incrementò lagricoltura che divenne lattività principale del territorio, che comunque non consentì di raggiungere uno sviluppo economico adeguato.
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