| prose |
un
niente. un'idea fulminea nell'ennesima notte insonne gli
dipanò davanti una storia al ritmo del ronzio elettrico
della luce al neon. quel filo l'intrecciò a personaggi
che parvero aspettassero da sempre quei gesti e quelle
frasi che ora erano loro. l'ultima bava di sonno era fugata da un romanzo. quel romanzo. il suo. per un paio d'orette s'accavallarono febbrili gli scarabocchi. frasi interrotte e monconi di discorsi stropicciavano i fogli. eccolo tutto. capitoli titolo soffietto ma nonò niente nome e cognome. uno pseudonimo. voleva che esso (il romanzo) girasse libero tra la gente e lui (l'autore) restasse dietro lo schermo a godere tanta fama nutrita (perchè no?) dal mistero sottile d'una identità celata. il successo l'avrebbe coinvolto ora senza danni nè ingerenze grazie al nomignolo. alle prime luci del giorno stanco ed appagato si riassopì al primo rivoltarsi nelle coperte. era al suo trentesimo romanzo. incompiuto. |