Infinite
possibilità offre il mondo dei videogiochi: essere
un mucoloso lottatore invincibile, giocare la finale
di coppa in scivolate e capriole, conoscere
ancestrali segreti magici, bombardare segretissime
basi. Scariche di potenza necessarie ad ognuno.
Occasioni offerte
anche a chi si sfoga in mondi virtuali dove può
essere chi vuole quando vuole: anonimamente qualcuno.
IAS 02 - 01 - 2000
siti personali:
fatica sprecata?
la rete
unisce le persone. questo è fuori dubbio (e questo
ng è una prova).
ma
molto della potenzialità di relazioni interpersonali
in rete è sottovalutata.
i siti
personali sono poco frequentati [l'utenza spesso si
limita a parenti-amici-conoscenti] e comunque i suoi
contenuti sono oggetto di scarso interesse: si
preferisce navigare altrove a scapito della primaria
funzione della rete di massa: l'interscambio d'idee.
04 - 02 - 2000
oltre il verso
Il
verso libero oggi ha ucciso la Poesia. L'opportunità
di rompere le barriere stilistiche ha fatto
credere a troppi di poter scrivere tutto
senza nemmeno discutere la forma. Troppo spesso si è
caduti nel banale. Se oggi non abbiamo Poeti lo
dobbiamo alla marea di versi [paurosi egocentrismi]
pubblicati dai "cantori del nostro tempo".
è
finito il verso libero o chiuso
abbattiamo
il verso [per chi sa riconoscere parole tra parole è
solo inutile convenzione] per creare una prosa curata
in ogni sua parte eppure genuina, totalmente priva di
punteggiatura dove frasi e parole [sfruttando la
flessibilità sintattica della lingua italiana]
condurranno voce e mente del lettore come un spartito
in una visione induttiva dove tutto si fonde e si
compenetra in sussulti di consonanti che con rime
interne, allitterazioni, neologismi, arcaicismi,
termini tecnici, dialetti, forme auliche e
basse, versi chiusi inseriti nello scorrere
delle parole, daranno un ritmo libero e realmente
udibile aldilà d'ogni declamazione e metrica
IAS 10 - 03 - 2000
elettrolettera:
dell'email
leggendo
venerdì di Repubblica 10 marzo 2000 rimango colpito
da editoriale di Garimberti sulla posta elettronica
che ne dice comoda ma fredda impossibilitata a
portare sentimenti ed emozioni come la carta passata
di mano in mano
Verissimo
ma
l'elettrolettera è un ALTRO mezzo per portare
emozioni più dirette più immediate alla velocità
della parola che rimbalza da punto all'altro del
mondo. Rispondendo quindi se è vero che non si
guarda molto alla forma dell'e-mail dico essere
l'arte di scrivere e-mail sintetizzare immediatamente
idee ed emozioni fissandole in parole entro pochi
minuti. se si è bravi in questo non c'è bisogno di
riscrivere innumerevoli varianti scrivendo sempre
miniromanzi spaccati di vita vere sensazioni
Nulla
da invidiare alle tradizionali lettere dal fascino
incontestato
IAS 17 - 06 - 2000
riflessioni
sulla narrativa in rete
non
conto più le storielle che sembrano sunti dei più
untuosi romanzi rosa
non
conto più i nomi assurdi dei personaggi dei vostri
racconti [john, jack, mi è capitato persino uno
sky...]
non
conto più le punteggiature da scuola elementare e
quei -disse- tra le frasi
non
conto neppure io forse... ma almeno cerco ALTRO
...fosse anche niente
mi
chiedo se è giusto che la banalità ricopra quello
che di buono c'è in rete
22 - 07 - 2000
pensare si
diceva la messa in latino
pensare
si diceva la messa in latino... oscurantisti!
costringere la gente ignorante a non capire nulla e a
rispondere meccanicamente in frasi distorte
ma i
tempi non sono cambiati... i pronipoti delle bigotte
d'un tempo canticchiano ora gli Eiffel65 a modo loro
"...tummacc òeven..."
forse
era meglio la messa in latino [almeno le vecchie
bigotte non si distraevano e c'era più sacralità] e
forse è meglio mettere ancora incomprensibilia
davanti alla folla... si perde meno tempo e si fa
più bella figura
IAS 29 - 08 - 2000
[ot] vite di
vetro
verrà
il tempo [se azzeccate sono le previsioni delle
scarse letture fantascientifiche fatte addietro] che
avremo addosso chissà quanti occhi elettronici
piccoli come acari proprio in casa
è
essere spiati che fa paura? eppure Big Brother
c'insegna ch'invece essere osservati è così
naturale [basta saperlo] e che essere giudicati è un
rituale messo in calendario
forse
è il giudizio altrui che fa più paura
"...ti ho visto ieri sotto la doccia... sei
ingrassata!"
o addirittura perdere l'immagine tanto faticosamente
cucita addosso
"...tu vedi filmetti così... vergogna!"
mai
letto "una casina di cristallo" di
Palazzeschi?
[...]Quando gli uomini vivranno
tutti in case di cristallo
faranno meno porcherie
o almeno si vedranno[...]