H o m e
D o c u m e n t a r i
B i b l i o g r a f i a
C u r r i c u l u m
F i c t i o n
P u b b l i c a z i o n i
E n g l i s h


T E L E V I S I O N E

Fiction televisiva


IL COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA - 1956
balletto sceneggiato su musica di Claudio Monteverdi

LA FRATTURA - 1957
atto unico di Paolo Levi, con Lilla Brignone, Ileana Ghione, Luca Ronconi

IL COPRITEIERA - 1957
giallo televisivo di Alfred Shaughnassi, con Teresa Franchini, Franca Dominici, Silvio Bagolini, Luisa Rivelli

IL GALLO CANTA A MEZZANOTTE - 1957
giallo in tre atti di Edoardo Anton, con Tino Bianchi, Vira Silenti, Ferruccio Amendola

LA FINESTRA ILLUMINATA - 1958
due tempi di Alessandro Varaldo, con Ubaldo Lay, Renato De Carmine, Carlo Hintermann, Laura Nucci, Elsa Ghiberti

L'ULTIMO NASTRO DI KRAPP e ATTO SECONDO SENZA PAROLE(COREGIA) - 1967
di Samuel Beckett con Glauco Mauri

IL CANCELLIERE KREHLER - 1972
per :L'uomo e la società- il teatro europeo da Beaumarchis a Brecht"-1972 -
tre atti di George Kaiser ,con Gianrico Tedeschi,Teresa Albani, Paolo Bonacelli, Milena Vukotic
Adattamento e versione televisiva particolare di un testo classico dell'Espressionismo con intervento di "trasparenti" sui quali scorrono immagini filmate della Gemania diWeimar che puntualizzano la vicenda recitata e ambientata in bilico tra astrazione, rarefazione e riferimenti storici.

IL PROCESSO - 1978
dal romanzo omonimo di Kafka. Sceneggiato in due puntate, per la durata complessiva di tre ore e dieci minuti. Interpreti: Paolo Graziosi, Roberto Herlitzka, Mario Scaccia, Piera Degli Esposti, Milena Vukotic, Leopoldo Trieste. Una versione sospesa tra la corposità "realistica" ma non naturalistica dell'immagine e la rarefazione della "atmosfera" in cui ambienti e personaggi sono immersi.
"Nella impostazione del clima generale e nelle componenti scenografiche e recitative, ho cercato di evitare da una parte la pura astrazione, dall'altra un realismo parziale e riduttivo e di assumere la corposità e nello stesso tempo la dilatabilità dei dati reali (anche nell'ambientazione) che l'autore nitidamente suggerisce." (Luigi Di Gianni in "Tuttolibri" 13 marzo 1976)
"Non si è certamente presentata come una impresa facile, per il regista Luigi Di Gianni, quella di trasportare sul piccolo schermo il kafkiano Processo (...) Non facile per la complessità strutturale del romanzo, oggetto ancor oggi di rigorose e spesso contrastanti interpretazioni e "letture" da parte degli studiosi. E non facile, soprattutto, in rapporto alla scelta del "linguaggio" da utilizzare per la riduzione televisiva. Le strade a disposizione (...) erano diverse: Di Gianni ha scelto di percorrere quella che, mantenendosi fedele al testo, gli ha consentito di ricostruire egregiamente il clima e la temperie che il romanzo distilla, adoperando un linguaggio narrativo fondato su una chiave di lettura di tipo simbolico (...) Un risultato, a nostro parere, raramente raggiunto nella storia "letteraria" (intendiamo dire dell'adattamento di romanzi per il video) della RAI-TV." (F. L. in "l'Unità" 14 febbraio 1978)
"Con la sua rilettura filmica del " Processo", nel '62, il pur geniale Orson Welles sbagliò specie in due punti: nell'assumere, con tensione esclusiva l'allegoria dell'alienazione, e nell'affidare il ruolo di Joseph K. Ad un attore nevrotico, ambivalente, vittima di sé prima ancora che degli eventi, quale Anthony Perkins. Ma non ha sbagliato Di Gianni sia assumendo a tema prevalente il dilemma orfico con cui la realtà a volte ci irretisce, la simbologia di questo dilemma delle cose e degli uomini che si rivoltano contro di noi inesplicabili e avversi (...) sia affidando il Signor K. ad un attore quale Paolo Graziosi. Nella recitazione di Graziosi, la ragione resta lucida e presente, anche di fronte alle ombre che le ottenebrano la prospettiva (...) la chiave di lettura di Di Gianni si mantiene convincente e si esprime in una recita kafkiana di eccellente impostazione." (Alberto Bevilacqua in "Corriere della Sera" 12 febbraio 1978)

Nel 1980 scrive la sceneggiatura di"Il Castello" (dal romanzo omonimo di Kafka) per la seconda rete Rai e nel 1983 la sceneggiatura di un progetto dal titolo"Il medico di campagna"ancora da un racconto di Kafka per la terza rete Rai di Bolzano.

Documentari e inchieste


LA LETTERATURA DEL DISGELO - 1968
realizzato a Praga durante la "primavera praghese"

L'ALTRA MEDICINA - 1970
Documentario inchiesta in quattro puntate sulle medicine eretiche, dall'omeopatia alla medicina antroposofica, all'agopuntura cinese.

VENEZIA, UNA MOSTRA PER IL CINEMA - 1982
Retrospettiva in due puntate sulla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, dal 1946 al 1968. In collaborazione con Vittorio Giacci e Gian Luigi Rondi.

LUIGI PIRANDELLO - 1985/86
Trasmissioni in diretta e registrate concernenti le tappe fodamentali della vita dello scrittore: Agrigento-Bonn-Roma.

1986 - Per la rubrica "L'archeologia" curata da Sabatino Moscati :

I Sanniti ed il Molise - 16 mm - Colore - 30 minuti.

I Messapi nel Salento - 16 mm - Colore - 30 minuti.

1988 - Per la rubrica "L'incredibile" curata da Lorenzo Ostuni e Maria Rosaria Omaggio:

Le Streghe , Il Diavolo , Terapie magiche contadine , La Divinazione

1999-"la storia siamo noi" due contributi filmati sulla religiosità popolare ( sulle tracce di alcune esperienze cinematografiche personali )


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Il Processo
P.Graziosi
in "Il Processo"

Il Processo
Milena Vukotic
in "Il Processo"

Il Processo
P.Graziosi e C.Hintermann
in "Il Processo"

Il Cancelliere Krehler
M. Vukotic e G. Tedeschi
Il Cancelliere Krehler

Il Cancelliere Krehler
G. Tedeschi e E. Tarascio
Il Cancelliere Krehler

La letteratura del disgelo
Lo scrittore Bohumil Hrabal
e sua moglie durante
le riprese de
"La letteratura del disgelo"

La letteratura del disgelo
Lo scrittore Bohumil Hrabal
e sua moglie durante
le riprese de
"La letteratura del disgelo"