Astra Roma Ballet
di Diana Ferrara
1985-2005 * 20° anno di attività della Compagnia
coreografia di Daniela Megna
musica di Francesco Lanzillotta e aa.vv.
Ispirato all’omonimo film e tratto dal romanzo di
Heinrich Mann “Il professor Unrat” è realizzato in stile
contemporaneo su base classica dalla giovane coreografa siciliana Daniela
Megna.
Il
Professore Gaetano La Mantia/ Fabio
Dolce
Il
pagliaccio Alessia Menegatti
I
ragazzi Francesco Curci, Alessio Di
Stefano, Fabio Dolce/ Claudio Finocchiaro
Direzione
artistica e organizzazione generale di Diana Ferrara
Assistente
alla coreografia Gaetano La
Mantia
Scene
e costumi Veera
Roman
Realizzazione
costumi Sartoria Buratti
Realizzazione
scene CO.ME.S.T di Franco Lucantoni
Light
designer Marco De Cesare
Grafica
Promo 99 Federica Leppo
Tipografia Luca Luciani
Fotografie Cristiano Castaldi
L’Angelo
Azzurro
Trama
Unrat, riverito e stimato professore di liceo, ossequiosamente ligio alle forme e alle rigide convenzioni della società è un despota con i propri alunni.
Dietro l’apparenza dello studio gli allievi nascondono tra i libri di scuola le cartoline di una cabarettista seminuda che si esibisce in un famoso e malfamato locale notturno. Accortosi di ciò il professore sconvolto e sdegnato dal loro comportamento, ma allo stesso tempo incuriosito e stuzzicato da quell’immagine seducente, decide di recarsi lui stesso presso l’Angelo Azzurro, dove si esibisce la conturbante e affascinante Lola. Questa strana figura femminile dai modi sciatti e scomposti, dal comportamento maschile e dominante, irretisce il professore facendogli perdere completamente la ragione e il comune buon senso. Dimentico del suo ruolo di austero e rigido insegnante, decide di sposarla e di trascorrere con lei la sua vita. Ma Lola rimane pur sempre una canzonettista dai facili costumi e dai numerosi spasimanti. Unrat fa finta di non accorgersi delle continue scappatelle della moglie, per lei decide di umiliarsi alle mansioni più povere e squallide, come esibirsi da clown durante uno spettacolo di magia.
Finché scopre Lola in flagrante con il prestigiatore… Completamente fuori di sé pazzo e furioso di gelosia, il professore si scaglia contro quella donna per la quale aveva perso ogni cosa il rispetto di tutti la propria dignità e la sua stessa persona…
Fermato e immobilizzato, viene abbandonato in completa solitudine ormai inerme e come privo di vita, denudato persino dei suoi stessi sentimenti.
Lo spettacolo trae le mosse dal film di J. Von Sternberg interpretato da Marlene Dietrich e a sua volta ispirato al romanzo di Heinrich Mann. Attraverso la dinamica e l’espressività della danza contemporanea, si è voluto focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti generali, quali la ricerca della libertà, dell’amore e il suo fallimento…
Il triste e difficile percorso esistenziale del prof. Unrat, che perdutamente innamoratosi di Lola decide per lei di gettare la maschera della rispettabilità, per indossare quella del pagliaccio, può essere dunque interpretata come una storia universale e atemporale non ben definibile geograficamente e storicamente perché pertinente all’umanità intera.
Diana Ferrara |
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Last modified on October 2005