Sembra arrivata una nuova epidemia ma molto diversa da quelle che hanno colpito fino ad ora la nostr a popolazione, è un’epidemia vigliacca che colpisce solo persone indifese e spesso che si trovano da sole, ma l’elemento di maggiore
gravità è il fatto che quest’epidemia è nata e viene gestita dall’uomo e il suo nome è “truffa agli anziani”.
Ormai sempre più gli anziani denunciano truffe e raggiri fatti nei loro confronti (e ancora molti sono coloro che non lo fanno per la vergogna che si prova in certe situazioni). Sono nate delle vere e proprie organizzazioni criminali che si occupano di organizzare queste truffe e facendo leva sulla buona fede e sulla solitudine di queste persone. Noi della redazione siamo disarmati e impotenti come tutti di fronte a questi episodi
criminosi ma allo stesso tempo abbiamo deciso di reagire con l’unico modo che abbiamo e cioè scrivendo e pubblicando questo articolo in cui riportiamo il vademecum stilato dalla polizia, alla quale va il nostro ringraziamento, uno strumento
per suggerire alla società in genere e, soprattutto agli anziani, una serie di comportamenti utili per non incappare
in queste truffe.
VADEMECUM DELLA POLIZIA
Per aiutare la terza età, la Polizia ha stilato, e non da oggi, delle regole di «difesa sociale» per tenere alla larga i
truffatori, soprattutto quelli che tentano l'abbordaggio nel percorso casa-banca o casa-posta. Suggerimenti:
farsi sempre accompagnare per ritirare denaro ed evitare i giorni di pagamento delle pensioni e delle bollette.
Contare i soldi insieme al cassiere per evitare di appartarvi a ricontarli.
Mettere i soldi in una tasca internaall'abito e tenere a portata di mano un portamonete con pochi spiccioli, da usare
nelle spese o consegnare in caso di rapina.
Evitare di portare borse e borselli e di riporvi denaro.
Se vi sentite osservati o seguiti, oppure un malintenzionato vi ha avvicinato, cercate una compagnia sicura o un poliziotto.
Un consiglio, infine, anche per i più giovani: siate contenti di accompagnare i nonni o papà e mamma.